via padova

Sardone (Lega): Lambretta la fa da padrone e si schiera contro i cittadini che manifestano

“Il centro sociale Lambretta, cui il Comune di Milano ha ‘regalato’ un immobile in via Rizzoli nonostante undici anni di abusivismo in città, ha indetto un presidio contro la fiaccolata per la sicurezza che come Lega faremo insieme ai cittadini in Via Padova, ormai esasperati per la deriva del quartiere multietnico” lo denuncia in una nota Silvia Sardone Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega. “Spaccio, risse, rapine, prostituzione anche di giorno – elenca la Sardone, continuando – gli antagonisti vogliono che tutto resti uguale, solo così si spiega la loro protesta. Ovviamente non poteva mancare il riferimento al razzismo e addirittura all’islamofobia: se per loro difendere i pochi italiani rimasti in via Padova dal degrado e dalla realizzazione di un ghetto islamico con la grande moschea di via Esterle significa essere razzisti, vadano a spiegarlo ai cittadini. Da quando il Pd li ha regolarizzati, concedendogli uno spazio di 400 metri quadrati senza bando, quelli del Lambretta si sentono ancora più padroni della città”. “Ringraziamo Beppe Sala e la sua giunta per aver elevato a interlocutori istituzionali questi sinceri democratici…” conclude la Sardone.

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Rapina con sequestro in via Padova

E’ accaduto venerdì sera. Vittima un ragazzo di 28 anni che mentre si accingeva a rifornimento in un distributore automatico di via Padova, è stato avvicinato da due malviventi colombiani che, dopo essersi introdotti con la forza nell’abitacolo della sua macchina, lo hanno minacciato con un coltello, picchiato, rapinato, legato, imbavagliato per poi abbandonarlo sui sedili. Tanta violenza gratuita  per il magro bottino di un IPhone e alcuni oggetti di valore che la vittima aveva con se. Dopo essere riuscito a liberarsi, il malcapitato ha chiesto aiuto e si è recato presso il pronto soccorso dell’Ospedale San Raffaele dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di tre giorni. La vittima ha quindi sporto denuncia per rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni personali ai Carabinieri, che grazie alla descrizione fatta dal giovane si sono messi subito sulle tracce dei due malviventi, che sono stati individuati sabato mattina in Piazzale Loreto e li tratti in arresto. Durante la perquisizione delle loro abitazione è stata recuperata e restituita al proprietario la refurtiva. I due sono ora rinchiusi nel carcere di San Vittore.  

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L’Associazione commercianti di via Padova chiede un incontro al Prefetto dopo la manifestazione degli anarchici

L’Associazione commercianti di via Padova chiede un incontro al Prefetto dopo la manifestazione degli anarchici. Ecco la richiesta  ufficiale pubblicata da Davide Agricola, presidente dell’associazione: “Siamo alle solite: la via commerciale più lunga di Milano usata come uno sfogatoio. In nome e per conto di una moltitudine di commercianti associati e non, siamo a chiedere al Prefetto di Milano Dott. Renato Sacconi di optare per altre location quando qualcuno vuole manifestare. Ogni volta che avviene una manifestazione, le realtà commerciali del tessuto sociale dei quartieri ne risentono per diverso tempo e anche i residenti cittadini si sentono trattati come gli ultimi della fila. Chi paga i danni causati da questi facinorosi anarchici e affini ? Chi paga il danno per mancato guadagno? Chi paga la paura che aleggia ogni qualvolta che al primo che passa gli viene voglia di alzare la clava per arrecare danni? Chi? Come Associazione Commercianti chiediamo un momento di confronto con le istituzioni per capire come intendono tutelare il nostro diritto di lavorare in tranquillità e senza l’incombenza ormai continuativa di blocchi alla viabilità e relativo commercio. Presidente ACP”.

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Via Padova. Marcora (FdI): periferia dimenticata e degradata altro che il meglio di Milano

“In questa immagine, condivisa da Davide Agricola, Presidente dell’Associazione Commercianti di via Padova, dove si vedono un’auto parcheggiata su un marciapiede, che impedisce il passaggio dei pedoni, in particolare di invalidi e genitori con passeggino, e un personaggio che dorme su un materasso abbandonato in strada, c’è la plastica rappresentazione di quanto la Giunta Sala abbia cura delle periferie”. Lo scrive in una nota Enrico Marcora, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia. “Non bastassero l’insicurezza e la criminalità dilagante, che il Sindaco e i suoi assessori continuano a negare esistano – continua Marcora – a rendere invivibili le zone periferiche di Milano si aggiunge il mancato rispetto delle più basilari regole di convivenza civile perpetrato nella totale indifferenza delle istituzioni che dovrebbero vigilare sulla città, sanzionando chi sosta sui marciapiedi e allontanando chi li confonde con la propria camera da letto”. “Dopo anni in cui ci viene propinata la favoletta secondo cui ‘via Padova è il meglio di Milano’ ecco lo stato in cui versa, è ora – conclude Marcora – che il Sindaco Sala riprenda contatto con la Realtà e capisca che non basta rinominare con un acronimo anglosassone (NOLO) una zona perché questa cambi in meglio, ma è bensì necessario prendere provvedimenti seri per ristabilire le legalità e il rispetto delle regole”.

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Eurabia in via Padova: compagni e arabi contro Ponte Ben Gurion

Deve essere stato uno spettacolo, per quanto per pochi intimi, il raduno in piazza Costantino, a fianco al futuro ponte Ben Gurion. Come si legge in questo volantino sopravvissuto al raduno, la sinistra radicale ha mobilitato il meglio della multiculturalità di via Padova: abusivi, antisemiti, ANPI e antagonisti vari. Tutti con la a. In ogni caso questo volantino è una di quelle cose che dimostrano come a questa gente della realtà non freghi nulla. Il loro mondo è fatto di ideologia, odio e poco altro. Cosa chiedono i nostri? 1. No alla vendita della Casa delle Associazioni. La casa delle associazioni, che il Comune (citofonare sinistra) si è venduto, per qualche buffo motivo dovrebbe continuare a essere il parco giochi di Anpi e Legambiente. A canoni concordati, naturalmente. Il tutto in una crisi immobiliare mostruosa in cui la lista di attesa per venire a vivere a Milano è enorme. Solo una domanda: perché? Attendiamo risposta pazientemente, magari in due lingue. Forse in arabo potranno spiegare ai molti che vorrebbero vivere più dignitosamente perché glielo si vuole impedire. 2. Stop alla costruzione delle case in via Meucci. Questa è poesia pura. In via Meucci le case (tutte vendute) sono praticamente finite. Per quale diamine di motivo dovrebbero essere fermate? E a chi ha già comprato che gli si dice? “Scusate ci mancava il parere dei compagni, stavamo scherzando, grazie per averci provato”? Peraltro è un’ottima operazione di riqualificazione dell’area, con tanto verde previsto. Davvero, senza senso. 3. Contro la speculazione edilizia di matrice liberista. Il liberismo postula un mercato libero e senza intervento statale. Il mercato immobiliare è uno dei mercati più rigidamente normati in Italia. Come si possa definire “liberista” lo sanno solo loro. Peraltro quel mercato dà lavoro a innumerevoli cittadini stranieri che vogliono integrarsi. Che facciamo, li licenziamo? 4. No all’intitolazione del ponte al SIONISTA Ben Gurion. Perché essere onesti intellettualmente e scrivere “all’EBREO” Ben Gurion era troppo anche per loro. Non che la sostanza cambi, è chiarissimo l’intento. Sì Ben Gurion nel 46 era il leader dell’Organizzazione Mondiale Sionista. Ma qui si sta ovviamente tentando di alzare la tensione etnica nel quartiere, giocando sulle difficili condizioni economiche e sugli irrisolti problemi di integrazione, agitando lo spettro sionista. E sperando che qualcuno la prenda sul personale. È una scelta irresponsabile e pericolosissima. Perché, di norma, le conseguenze sono incontrollabili. E questi apprendisti stregoni non governano mai i fenomeni che mettono in moto. 5. A tutela degli abusivi di via Esterle. Come sempre, l’unica proprietà che questa gente rispetti è quella ottenuta col furto. In tutto questo, saremo stati distratti noi probabilmente, ma non ricordiamo prese di posizione del Sindaco, di solito molto sollecito contro l’antisemitismo. Di destra. Quello di sinistra, apparentemente, ha molto più spazio libero. Sicuri comunque di sbagliarci, attendiamo una ferma reazione.

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Presidio Lega in via Padova contro il blocco del traffico

“Continua la folle politica fake green della Giunta Sala e questa volta va a toccare il traffico su via Padova”. Lo hanno scritto in una nota Samuele Piscina e Silvia Sardone, consiglieri comunali di Milano, e Stefano Bolognini, Commissario Lega Milano, in concomitanza con il presidio organizzato in via Padova contro la parziale chiusura al traffico veicolare dell’arteria cittadina progettata dal Comune. Alla manifestazione, secondo il Carroccio, partecipano diversi residenti e commercianti della zona. “Nelle scorse settimane, la Giunta Comunale ha trasmesso al Municipio 2 una richiesta di parere di prossima approvazione, al fine di realizzare una corsia preferenziale su via Padova per il bus 56 e, di conseguenza, il senso unico per i mezzi privati da via Giacosa a via Cavezzali. Il provvedimento, una volta adottato, porterà alla soppressione di più di 100 posti auto su strada in una via dove già oggi è complicatissimo trovare un parcheggio. Inoltre, la scellerata politica di demonizzazione delle autovetture private porterà all’ulteriore intasamento di viale Monza, già martoriata dalla insensata e insicura ciclabile” hanno scritto gli esponenti della Lega. “Non c”è commerciante o cittadino che siano favorevoli a questo ennesimo sfregio che con l’ambientalismo ha ben poco a che vedere” hanno continuato gli esponenti della Lega. “Non basta dichiarare di essere green se poi si adottano misure che, intasando il traffico, creano maggiore inquinamento. Sala fermi subito l’ennesima follia viabilistica e ascolti i cittadini. Come Lega ci impegniamo sin da ora a creare momenti di dialogo nelle sedi comunali, in primis nell’ambito di una commissione consiliare per far sentire la voce dei residenti e dei commercianti” hanno concluso.

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