2 Marzo 2021

Aggiungi un posto a tavola che c’è un Sala in più

Una premessa, la cena virtuale del PD da 100 euro a famiglia per sostenere Sala è una legittima, incontestabile e anche carina iniziativa. E sbaglia, davvero in maniera esecrabile, chi in questi giorni abbia pensato incautamente di paragonarla al film del 2000 “La cena de cretini”. È, davvero, un paragone sbagliato. Nonostante la trama su Wikipedia inizi così: “Ogni mercoledì sera un gruppo di amici, ricchi e annoiati, organizza per tradizione la cosiddetta “cena dei cretini”, alla quale i partecipanti devono portare un personaggio giudicato stupido e riderne sadicamente per tutta la serata.”. Gli improvvidi ed improvvisati critici cinematografici affermano che l’invitato speciale, in questo caso, sia il milanese felice di pagare la campagna elettorale a chi gli impedisce di andare in centro in sicurezza, spingendolo verso mezzi pubblici sovraffollati. Ma, come dicevamo, è un’ottica sbagliata. Quella corretta ce la fornisce il sempre attento Consigliere Franco vassallo, del Municipio 7: “Sala festeggia l’assunzione di un manager per il recupero forzoso dei crediti dai poveri inquilini MM invitando a tavola i Milanesi. Ai quali chiede, come l’avara moglie del Principe De Curtis in Totò, Peppino e i Fuorilegge. Ovvero, il cibo lo devono mettere gli ospiti, cento euro li devono mettere sempre gli ospiti e potranno mangiare felici guardando felici il sindaco che incassa e saluta. Questa, in piccolo, è la sintesi di cinque anni di sindacatura. Sala ha ereditato una città ricca, che fondamentalmente pensa che i poveri debbano esistere in periferia, in silenzio e possibilmente devono estinguersi in fretta, se Italiani. Per ottenere questo nobile, per loro, obiettivo, ciò che pensano di fare è buttare cifre favolose in attività che altrove si fanno spendendo meno. Per esempio arrivare a casa senza essere svenati dalle congestion tax, parcheggiare senza essere multati più volte al mese, poter usare la propria macchina o cenare senza pagare per il privilegio di vedere il sindaco che recita di fronte ad una telecamera. Il Covid ha sconvolto la nostra vita. Però è evidente che non ha toccato la propensione del PD a rinunciare alle proprie radici popolari e concentrarsi sul dorato mondo dei ricchi. L’esempio è quella della folla in Darsena e sui Navigli: nessun richiamo e nessuna barriera per i figli dei ricchi. Critiche a non finire per i tifosi. Un giorno, ne sono certo, vedrò la fine di questa lotta di classe, in cui la sinistra si schiera coi ricchi, contro chi soffre!”

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Fratelli d’Italia: la guerra agli automobilisti crea una trappola di traffico e smog

“Dopo corso Venezia, corso Buenos Aires, viale Monza e via Melchiorre Gioia adesso anche viale Zara è destinata a diventare una trappola di traffico e smog”. E’ il commento dell’eurodeputato milanese di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza all’inizio dei lavori in viale Zara. “Il merito è ancora una volta della giunta Sala che – continua Fidanza – non contenta di aver disseminato la città di aree pedonali e piste ciclabili inutili, ha deciso di restringere questa importantissima arteria per recuperare qualche posto auto. I lavori partono oggi e una parte del viale sarà ridotta a una sola corsia per senso di marcia. Peccato che la penuria di parcheggi sia causata proprio dalle scellerate politiche ideologiche sulla mobilità del duo Sala-Granelli, che a pochi mesi dalla fine del suo mandato continua a stravolgere la mobilità di Milano, sperperando un mare di denaro pubblico” conclude l’Eurodeputato. “Iniziano oggi le opere di restringimento di viale Zara” gli fa eco il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale Andre aMascaretti, “da due a una corsia per senso di marcia. E’ l’ennesima opera destinata a creare ingorghi e realizzata dalla Giunta Sala negli ultimi mesi prima di abbandonare Palazzo Marino. Sembra la politica della terra bruciata attuata dai Russi contro Napoleone: anziché avvelenare i pozzi e distruggere le derrate alimentari, la Sinistra che guida Milano da ormai dieci anni, distrugge la viabilità cittadina e colpisce commercianti e artigiani. Infatti, l’economia milanese si basa sulla dinamicità e, se vuoi distruggere Milano, devi bloccarla. Detto, fatto. Lasceranno dietro di loro una Città senza risorse – conclude Mascaretti – con le attività schiacciate dal peso delle tasse locali, dagli affitti comunali e dai divieti”.

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Abbiati (Lega): censura e ritiro deleghe alla Scavuzzo

“Il rave party organizzato dai centri sociali milanesi alla Darsena, lo scorso sabato sera, non è solo un atto illegale, ma uno schiaffo in faccia ai cittadini che stanno compiendo enormi sacrifici per far fronte alla pandemia. Ed è scandaloso che la giunta Sala, ed in particolare il vicesindaco e assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo, siano rimasti per l’ennesima volta fermi a guardare, senza fare nulla. Per il Pd milanese, di cui la Scavuzzo è esponente di primo piano, evidentemente ci sono cittadini di serie A e di serie B e ai primi, come abbiamo visto sabato, tutto è concesso: questa situazione non è più accettabile”. Così Gabriele Abbiati, Consigliere comunale della Lega a Milano, promotore insieme ai colleghi della Lega a Palazzo Marino, di un ordine del giorno nel quale si chiede la censura del vicesindaco e assessore Scavuzzo e, di conseguenza, il ritiro delle deleghe alla sicurezza urbana alla stessa vicesindaco. “Le negligenze dell’Amministrazione comunale hanno creato una situazione di oggettivo pericolo a livello di ordine pubblico, un gravissimo danno ai commercianti che sono stati penalizzati dalla presenza del rave party e ovviamente un danno incalcolabile di immagine per la città. È quindi quanto mai necessario dare un segnale di svolta e, oltre alla censura, arrivare al ritiro delle deleghe in materia di sicurezza urbana al vicesindaco Scavuzzo” conclude Abbiati.

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Pizzul (Pd): da De Corato solo propaganda

“Utilizzare quanto accaduto sabato alla Darsena per attaccare a testa bassa il sindaco Sala e la sua vice Scavuzzo è indice di scarsa consapevolezza di quanto sta accadendo a Milano”. Lo scrive  in una nota il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Fabio Pizzul, in risposta alle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Obiettivo comune deve essere la lotta alla pandemia e l’attenzione a tutto ciò che può aiutare i cittadini a uscire dalla complicata situazione che stiamo vivendo. Fatico addirittura a commentare le dichiarazioni dell’assessore De Corato che minaccia esposti alla procura: è questo il modo in cui vuole collaborare al contrasto della pandemia?” si chiede Pizzul. “Se solo volessimo metterci in quest’ottica, che ritengo profondamente sbagliata, in Regione potremmo avere moltissime occasioni per segnalare alla procura tutto quanto non ha funzionato o ha causato problemi, ma non è il modo giusto per affrontare problemi di cui la politica deve farsi carico e non scaricare sulla magistratura. Per uscire dalla pandemia serve responsabilità politica condivisa e disponibilità a lavorare assieme, il resto è solo propaganda e finisce per danneggiare cittadini e istituzioni” ha concluso.

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De Corato (FdI): città completamente fuori controllo

“Le immagini di questo weekend riprese in un video poi pubblicato sui social sono davvero assurde, soprattutto se si considera di essere in pieno centro a Milano e in piena pandemia. La prima cosa che ci si domanda, vedendo queste bande di ragazzi, molti dei quali stranieri, che si affrontano con violenza, distruggendo persino una vetrina, è: ma dove sono i controlli? Dove sono Polizia Locale e Forze dell’Ordine? Stessi quesiti che ci si pone in merito al rave party di sabato sera in Darsena”. Lo Scrive in una nota il consigliere comunale di FDI, Riccardo De Corato. “Possibile che la città sia lasciata così a sé stessa? Possibile che nessuno presidi il territorio né per garantire sicurezza, né per controllare il rispetto delle misure anti-contagio? Non ci si stupisca, poi, se i risultati delle agghiaccianti immagini di Milano che abbiamo visto in questo weekend sono un aumento dei contagi e, di conseguenza, delle restrizioni contro la diffusione del virus”, conclude l’ex vice-sindaco.

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Sacrifici rituali a Crescenzago, cresce la paura

Come potete vedere nel video allegato, qualcuno, la scorsa notte, si è trovato per una forma poco familiare da queste parti di preghiera. Tanto per cominciare, includeva sacrifici rituali sotto la luna. A farne le spese un pesce e della frutta, ripuliti rapidamente. Lo riferiscono alcuni cittadini, ovviamente preoccupati: “Non è la prima volta accade. La scorsa volta ho trovato una povera gallina decapitata, della frutta, dei resti di alcol. Io non so cosa o chi invochino, non me ne intendo. Però che delle persone, al buio, con delle candele sacrifichino animali da cortile a mezzanotte è sicuramente inquietante.” La vicinanza di un luogo di ritrovo di Sudamericani può far pensare ad una forma di devozione popolare che mischia elementi antichi e moderni. Non è ovviamente possibile indicare dai pochi elementi ritrovati se si tratti di Santeria o Macumba, Condomblè o Voodoo. Di sicuro non ci sono nemmeno elementi per pensare a qualcosa di più oscuro. Insomma, i sacrifici rituali di Crescenzago non apriranno alcuna porta ctonia. La polizia è già stata chiamata più volte e sicuramente la vicenda è monitorata. Di certo non sarebbe opportuno che questi sacrifici rituali venissero ignorati. Crescenzago, dopo le baby gang e gli incendi a catena, non può essere considerato un lembo di terra di nessuno. E dare segnali di questo genere è sempre pericoloso. E allora, se la libertà religiosa va sempre rispettata, anche la pacifica coabitazione con persone che guardano con legittimo orrore ai sacrifici animali va tutelata. Non servono altre leggi, ne abbiamo che bastano. Ci vogliono può controlli e soprattutto serve la volontà efficacia di risolvere i problemi. Insomma, ognuno preghi chi vuole e come vuole. Ma non dove vuole. Bisogna infatti tutelare, qualche volta, anche la maggioranza silenziosa oltre che le minoranze più vocali.

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