4 Settembre 2021

Il politecnico di Milano presenta “DESIGNING THE PROXIMITY’

Il politecnico di Milano presenta “DESIGNING THE PROXIMITY’. ‘Progettare la prossimità’ è il tema che il Sistema Design del Politecnico di Milano – polo di ricerca e formazione unico nel suo genere composto da POLI.design, Scuola del Design e Dipartimento di Design – mette al centro della Design Week 2021, in collaborazione con BASE Milano. Durante la settimana del Fuorisalone, nell’ambito di ‘We Will Design’, gli spazi dell’ex Ansaldo presenteranno infatti la mostra ‘Designing the proximity’, con 30 progetti degli studenti della Scuola del Design e di POLI.design che offrono diverse interpretazioni del termine “prossimità”. Una costellazione di idee da cui scaturisce un chiaro scenario per la città del futuro, tema indagato anche attraverso il Public Program che, ispirandosi al libro “Abitare la prossimità” scritto dal Professore Onorario del Politecnico di Milano Ezio Manzini, proporrà al pubblico una serie di appuntamenti quotidiani all’ombra di GAIA, l’installazione dedicata al pianeta Terra dell’artista Luke Jerram. In programma due dibattiti al giorno, alle 18.00 e alle 19.15, fruibili sia in presenza sia in streaming online: esperti del settore, accompagnati in dialogo dai docenti del Dipartimento e della Scuola di Design del Politecnico di Milano, indagheranno punti di vista diversi su altrettante tematiche correlate alla città di prossimità, dai servizi per il quartiere allo spazio pubblico in trasformazione, alle piattaforme ed economie della prossimità. Queste iniziative rientrano nel programma del Politecnico di Milano a supporto del progetto New European Bauhaus. La mostra ‘Designing the proximity’ | Politecnico di Milano Orari di apertura BASE: 5-11 settembre 10:00 – 20:00 | 12 settembre 10:00 – 18:00 Ingresso libero, in possesso di Green Pass  La mostra ‘Designing the proximity’ raccoglie 30 progetti degli studenti del Sistema Design del Politecnico di Milano che offrono diverse interpretazioni del termine “prossimità”. Chi progetta dei servizi per la salute a breve distanza da casa, chi recupera spazi urbani abbandonati e li trasforma in luoghi inclusivi, dedicati ai bambini e agli anziani, chi progetta nuovi monopattini per potenziare la mobilità lenta, chi rafforza e dà spazio alle diverse identità di un quartiere o di un luogo specifico della città e chi costruisce nuove comunità attorno a interessi comuni, chi potenzia la comunicazione dei servizi dietro l’angolo, chi progetta nuove aree pedonali, chi trasforma le strade in luoghi di aggregazione, chi collabora con i negozi di quartiere e chi progetta produzioni locali di cibo e beni di consumo. A partire da questa costellazione di idee, si legge un chiaro scenario per la città del futuro, basato su una forte rete di servizi diffusi nei quartieri e “dietro l’angolo” per le diverse popolazioni urbane. Installazione “Gaia” di Luke Jerram, BASE Milano Gli appuntamenti del Public Program ‘Progettare la prossimità’ 6-10 settembre 2021 Orari: primo tavolo ore 18.00 – 19.00, secondo tavolo ore 19.15 – 20.15 BASE – Via Bergognone 34, Milano Ingresso su prenotazione: https://base.milano.it/events/public-program-designweek-2021/ Info: base.milano.it Due volte al giorno, per cinque sere, l’appuntamento con i talk organizzati da BASE e POLI.design, con il Dipartimento e la Scuola del Design del Politecnico di Milano, con dibattiti e punti di vista sul tema della città di prossimità all’ombra di GAIA, l’installazione dedicata al pianeta Terra dell’artista Luke Jerram. Lunedì 6 settembre Città generativa e Generazioni cittadine Come è una città inclusiva? Esistono delle città a misura di famiglie, bambini, genitori, anziani e in generale che siano capaci di accogliere gli abitanti più fragili? La pandemia può portarci a ripensare gli spazi pubblici in modo più inclusivo e accogliente per tutti? Ore 18.00 – 19.00 > Primo tavolo moderato da Beatrice Villari: Sofia Borri, Piano C Monica Vercesi, Genitori Antismog Barbara Parini, Massa Marmocchi Ore 19.15 – 20.15 > Secondo tavolo moderato da Carla Sedini: Matteo Colleoni, Università degli Studi di Milano Bicocca Laura Liverani, Fotografa, Università degli Studi di Milano Bicocca/ Prospekt Photographers Federico Borreani, BAM! Strategie Culturali Martedì 7 settembre Design, piattaforme ed economie della prossimità Quale relazione si può progettare tra spazi fisici e reti virtuali a livello micro-urbano? Che servizi possono offrire alle comunità locali le piattaforme digitali? Quale progetto può caratterizzare un (nuovo) commercio di prossimità? Il design come può contribuire a migliorare l’engagement dei cittadini a livello locale? La creatività può favorire processi di transazione locali e che insistono su valori come la reciprocità, la relazione, la sussidiarietà? Come funzionano le piattaforme e che ruolo apportano le discipline che oggi si occupano di user-experience? Quale disegno per la mobilità di prossimità? E cosa può orientare il progetto a supporto di comunità (locali) energetiche? Ore 18.00 – 19.00 > Primo tavolo moderato da Venanzio Arquilla: Stefania Bandini, Università degli Studi di Milano Bicocca Paolo Barbato, Wiseair Cristina Favini, Logotel Francesco Purpura, SoDe Social Delivery Marzio Riboldi, MIDEA Italia Alberto Piglia, Enel X Ore 19.15 – 20.15 > Secondo tavolo moderato da Francesco Zurlo: Emanuela Cozzi Schettini, Tangity Ivana Pais, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Ezio Manzini, Professore Onorario del Politecnico di Milano, autore del libro “Abitare la prossimità” Roberto Sanlorenzo, Merits Simone Tani, esperto di politiche pubbliche Valerio Carlo Celozzi, Tommaso Frigerio, Marie Cecile Sabine Monet, Damiano Pontalti Progetto sviluppato durante il corso di Product Development Design Studio 1, Corso di Laurea Magistrale in Design & Engineering, Scuola del Design, Politecnico di Milano, A.A. 2020/2021. Titolo del progetto: Kick-Cruiser. Docenti: Silvia Deborah Ferraris, Paolo Bertola.Tutors: Marco Meraviglia Mercoledì 8 settembre  Governance: processi bottom up e top down Le azioni di progettazione e trasformazione dal basso come stanno modificando le nostre città? Le amministrazioni locali come si relazionano con questi processi non pianificati? Quali sono delle best practices di relazione tra attori locali e amministratori e policy makers? E ancora, come stanno cambiando le regole della gestione dei beni comuni? Ore 18.00 – 19.00 > Primo tavolo moderato da Daniela Selloni: Annibale D’Elia, Comune di Milano Nicoletta Levi, Comune di Reggio Emilia Francesca Maria Montemagno, Comune di Milano Ore 19.15 – 20.15 > Secondo tavolo moderato da Anna Meroni: Luca Solari, Università degli Studi di Milano e Fondatore di OrgTech Marta Mainieri, CEO e fondatore di Collaboriamo Cristian Confalonieri, Co-fondatore di Studiolabo / Fuorisalone.it / Brera Design District Giovedì 9 settembre  Spazio pubblico in trasformazione: dal residuale all’incompiuto Qual è il

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Il rilancio passa dal “Supersalone”

Il rilancio passa dal “Supersalone”. Il Salone del Mobile torna a Milano dal 5 al 10 settembre con il “Supersalone”. Il grande evento internazionale precede di poco la Fashion week, in calendario dal 21 al 27: Milano diventa la vetrina phigital del “made in Italy” da sempre riconosciuto e apprezzato nel mondo, anche in tempi di pandemia. I numeri del sistema imprenditoriale del settore arredo – design, elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, se da un lato evidenziano una fisiologica variazione in negativo delle imprese sul territorio, dall’altro riflettono anche una spinta alla ripresa sostenuta dal design e dalla crescita delle esportazioni. le imprese e il valore economico della filiera dell’arredo – design   Tra Milano Monza Brianza e Lodi la filiera dell’arredo design comprende circa 7.000 imprese attive e conta, in termini di posti di lavoro, oltre 37.500 addetti, che valgono circa il 2% del totale delle attività economiche e l’1,5% dell’occupazione. Tra i settori, le attività di design specializzate rappresentano il 36,5% del totale del comparto (con 2.553 imprese attive in termini assoluti), seguite dalla fabbricazione di mobili (31% con 2.228 imprese attive nei tre territori) e dall’industria del legno (1.269). A queste si aggiungono 938 attività del commercio al dettaglio di mobili e complementi. Questa la fotografia scattata al 30 giugno 2021 dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese. Rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, si registra una variazione nel numero delle imprese attive del -1,1%, diminuzione comunque in linea con il -1,7% risultato dal confronto rispetto allo stesso periodo del 2019, in tempi prepandemici. In un contesto economico profondamente segnato dalle conseguenze della pandemia, le imprese del manifatturiero pagano il conto più alto: in un anno le imprese attive a Milano Monza Brianza Lodi nell’industria del legno diminuiscono del -4,7%, -3,5% per la fabbricazione di mobili. Se anche il commercio è in lieve difficoltà (-0,4%), sono le attività del design che, in aumento del +2,8%, trainano i dati del comparto. Il medesimo trend si riflette anche sull’occupazione: rispetto al 2020, si registra una variazione in negativo per gli addetti dell’industria del legno, così come per l’occupazione nei settori della fabbricazione di mobili, mentre commercio e design fanno registrare una crescita del numero di addetti. A livello nazionale, Milano si conferma la capitale del design (con più di 2.100 imprese), primato per Monza e Brianza nella produzione di mobili (1.400 imprese). Per la filiera che, solo nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi nel 2019 produceva più 9,4 miliardi di euro di fatturato, incoraggianti segnali di recupero arrivano dall’ultima analisi congiunturale, relativa al II trimestre 2021. A livello regionale, le imprese della manifattura del legno arredo, rispetto al periodo pre-Covid del 2019, fanno registrare una variazione positiva per il fatturato di +29,9% e di +10,6% per la produzione, performance che superano la media (rispettivamente +18,3 e +9,3%). il valore dell’interscambio commerciale dell’arredo – design Complessivamente nei primi tre mesi del 2021 l’export del settore arredo design per i territori di Milano Monza Brianza Lodi vale 356 milioni di euro, di cui il 90% ha origine dalla fabbricazione di mobili e il restante 10% dall’industria del legno. Si tratta di circa la metà del totale delle esportazioni lombarde di questi prodotti. Rispetto allo stesso periodo del 2020, l’export fa registrare +13,5%, una crescita confermata anche analizzando i periodi pre-Covid: in 5 anni, ovvero rispetto al primo trimestre del 2016, il volume delle esportazioni del settore aumenta, infatti, di +14,7%. Stati Uniti, Francia, Cina, Germania e Svizzera i primi Paesi di destinazione, solo per Stati Uniti e Cina il volume degli scambi evidenzia una lieve flessione rispetto al 2020, anche se resta positivo il dato in 5 anni. È quanto emerge dall’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat. “Il Supersalone del Mobile è il primo passo del ritorno di Milano alla nuova normalità – ha dichiarato Carlo Sangalli Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. I dati relativi a imprese e export dimostrano la forza del nostro tessuto imprenditoriale capace di  trainare ancora una volta la ripresa del sistema Paese. Il Supersalone, del resto, riapre la stagione dei grandi eventi e sarà una grande opportunità per il rilancio dell’immagine di Milano a livello internazionale. Un tema centrale su cui come Camera di commercio stiamo investendo insieme al Comune di Milano attraverso  Yes Milano l’agenzia di marketing della città”. opportunità per le imprese del settore arredo design La Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, in collaborazione con Promos Italia, mette a disposizione delle imprese del settore arredo design, tramite i progetti InBuyer e CLAB, servizi gratuiti di supporto all’internazionalizzazione. In particolare, InBuyer offre la possibilità di partecipare a business meeting online e incontri one to one con buyer esteri provenienti dai principali mercati attraverso una piattaforma digitale appositamente sviluppata. Il format digitale offre alle aziende un ricco calendario di eventi che da settembre 2020 ad oggi ha permesso la realizzazione di 33 sessioni di lavoro, di cui 7 dedicate all’Arredo – design, le ultime due delle quali si realizzeranno tra ottobre e novembre p.v. Ad oggi la piattaforma ha permesso a 225 imprese lombarde di realizzare 632 incontri b2b con 78 buyer provenienti da 22 nazioni. Specificamente per il territorio di Milano Monza Brianza Lodi, le aziende coinvolte sono state 53. Informazioni sui prossimi appuntamenti sono disponibili a questo link https://promositalia.camcom.it/cosa-facciamo/servizi-alle-imprese/match-it/in-buyer/eventi/

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L’assurda situazione di Piazza Stuparich

La pandemia c’è, ma non per tutti. È il caso, ormai eclatante, dell’occupazione di Piazza Stuparich in cui da sette anni due immobili privati sono stati sottratti ai legittimi proprietari da un gruppo di aderenti ai centri sociali. E a cui si potrebbero trovare delle più utili destinazioni. Per esempio l’accoglienza dei perseguitati Afghani salvati dai Talebani. Ce ne parla il Candidato al Comune e al Municipio 7 per Milano Popolare Franco Vassallo. “Dopo aver passato vent’anni a chiedere la fine dell’occupazione Americana in Afghanistan quello che sto per dire dovrebbe persino essere banale. Oggi che gli Usa si sono ritirati dobbiamo accogliere i perseguitati dei Talebani. Cioè quel regime che, secondo gli amici dei centri sociali, non si doveva sovvertire con la forza. È quindi del tutto ovvio che chi fugge da quell’ideologia di morte debba trovare casa da loro. In quello spazio che tanto non si riesce a restituire ai proprietari. Quindi quale posto è migliore di Piazza Stuparich 18 a Milano? Il Consiglio ha, infatti, dichiarato sicura l’area. Così sicura da essere anche adatta a trasmetterci le partite dell’Europeo nonostante il Covid. Ha, quindi, tutti i requisiti necessari a questa grande opera umanitaria, che altrettanto certamente, non troverà alcun ostacolo da parte dei proprietari e degli attuali occupanti. I proprietari, finalmente, verrebbero indennizzati per la perdita del bene, bene che ovviamente gli verrebbe restituito alla fine dell’emergenza. E gli attuali occupanti farebbero una grande opera di accoglienza! La perdita dell’occupazione, peraltro, gli lascerebbe il tempo per trovarsi un lavoro oppure aprire una partita IVA e scoprire le gioie e i dolori di fare impresa per davvero in questo paese, pagando le tasse, facendo gli scontrini ed in generale facendo i capitalisti, ma con il capitale proprio. Non quello di altri non consenzienti. Sarebbe una bella soluzione a una brutta vicenda che ha ormai otto anni. Otto anni in cui, ancora una volta, si è dimostrato che in questo paese la proprietà privata esiste per i compagni e non per i cittadini”.

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