7 Marzo 2020

Gallera: la linea oltre la quale non saremo più in grado di dare le cure necessarie si avvicina drammaticamente

Quello che è apparso evidente dalle parole pronunciate dall’Assessore Gallera, nel corso dell’odierna conferenza stampa di aggiornamento sull’emergenza coronavirus è che, se si fatica a contenerne la diffusione è in gran parte colpa dei comportamenti poco virtuosi di molti cittadini, che ancora non hanno compreso la gravità della situazione. Concetto che Gallera ha più volte ribadito in modo abbastanza accorato. Gallera, che era solo poiché fontana era ancora in conferenza con il Governo per definire il nuovo decreto da mettere in campo, ha iniziato come d’abitudine con l’aggiornare i numeri: “3420 persone positive, 1661 ricoverate, 359 in terapia intensiva, 722 in isolamento domiciliare, 524 dimesse, 154 decedute”, per poi sottolineare lo straordinario lavoro del sistema impegnato 24 ore su 24, con anche operai che lavorano fino a notte fonda per allestire nuovi posti in terapia intensiva. “Siamo davanti a un quadro di particolare complessità”, ha quindi detto, che oggi è stato condiviso con Governo e sindaci, in particolare per quanto riguarda la “forte presa di posizione del coordinamento terapie intensive della Regione Lombardia“, che hanno lanciato un “grido d’allarme”, chiedendo misure forti per arginare l’ondata di casi, perché “Regione Lombardia sta facendo cose che nemmeno noi potevamo immaginare di fare in così breve tempo“, ma la “linea in cui si arriverà a non essere più in grado di dare le cure necessarie si avvicina drammaticamente“, in particolare, “l’elemento che preoccupa di più il numero di persone che necessitano del ricovero in terapia intensiva“. “Abbiamo accolto questo appello – ha aggiunto Gallera –  e abbiamo condiviso questa riflessione con i sindaci dei comuni capoluogo trovando da parte loro una forte condivisione nel chiedere misure importanti”, necessarie perché i cittadini non sembrano comprendere la situazione. “Abbiamo lanciato l’hashtag #fermiamoloinsieme“, ma, “oggi nella mia città ho trovato centinaia di persone che passeggiavano felici, la gioia non dobbiamo mai perderla, ma oggi dobbiamo avere la consapevolezza del momento che stiamo vivendo e quella gioia dobbiamo riservarla all’interno delle mura di casa, in una camminata solitaria“, purtroppo il messaggio non è ancora passato e “potrebbe vanificare lo sforzo che stiamo facendo per assumere personale e acquisire nuovi macchinari“. “Abbiamo chiesto al Governo di assumersi la responsabilità di assumere decisioni ascoltando le indicazioni dei governi regionali – a concluso Gallera, ribadendo nuovamente – l’arresto di del trend di crescita dipende da ognuno di noi“.  

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Contagiato un dipendente di Regione Lombardia. Sospesi i lavori del Consiglio?

La comunicazione ufficiale che è rimasto contagiato un dipendente di Regione Lombardia è di questa mattina e subito sono stati attivati i protocolli per valutare le misure da adottare allo scopo di di evitare la diffusione del virus. Fortunatamente già da diversi giorni buona parte del personale del “Pirellone” lavorano da remoto e questo a ridotto il numero di quelli venuti in contatto con il collega malato, ma si è comunque resa necessaria una riunione dei dell’Ufficio di Presidenza con i capigruppo consiliari, per valutare se sia il caso di sospendere i lavori del Consiglio Regionale.  

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Possiamo rallentare la diffusione del coronavirus. Il Messaggio dell’Assessore Gallera ai lombardi

L’Assessore al Welfare, Giulio Gallera, in questi giorni alla guida della task force che si sta fronteggiando l’emergenza coronoavirus, ha inviato un messaggio di incoraggiamento e un invito alla prudenza a tutti cittadini lombardi, attraverso un video pubblicato sulla sua pagina Facebook e un breve post in cui ha scritto: “Possiamo rallentare la diffusione del coronavirus adottando comportamenti responsabili e consapevoli. Insieme ce la faremo. #fermiamoloinsieme“.    

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Arrestati quattro spacciatori cinesi

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica, nei giorni scorsi ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 4 cittadini cinesi per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.Il gruppo era dedito allo spaccio di ketamina, ecstasy, shaboo e marijuana, sostanze cedute, oltre che nell’ambito della comunità cinese, anche a sudamericani frequentatori della movida milanese. Nel corso dell’indagine, i poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato in flagranza per spaccio altri 4 cittadini cinesi e un venezuelano, facenti parte dello stesso gruppo criminale dei destinatari dell’ordinanza, con 900 grammi di marijuana, 800 gr. di shaboo, 305 gr di ketamina, 257 bustine e oltre duemila pasticche di ecstasy. All’esecuzione dell’ordinanza ha collaborato anche la Squadra Mobile della Questura di Roma.  

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Coronavirus e diabete: le regole di cautela da SID e AMD

Coronavirus e diabete: le regole di cautela da SID e AMD. Le associazioni di fronte all’emergenza hanno diramato un comunicato che volentieri pubblichiamo: Anche le Società scientifiche della Diabetologia si attivano per far fronte all’emergenza coronavirus, rivolgendo ai pazienti alcune specifiche raccomandazioni, volte a intensificare controllo e gestione del diabete, in virtù dei rischi indotti dalla diffusione in Italia dell’ormai famigerato Covid-19. La stessa International Diabetes Federation proprio in questi giorni ha pubblicato un documento informativo su coronavirus e diabete, che anche AMD (Associazione Medici Diabetologi) e SID (Società Italiana di Diabetologia) recepiscono e condividono con tutte le persone con diabete in Italia, affinché rispettino alcuni comportamenti cautelativi, validi per qualsiasi patologia, ma quanto mai utili ai tempi del coronavirus. “Le persone che convivono con il diabete sanno bene quanto sia importante fare ancora più attenzione alla gestione della propria patologia se a questa se ne aggiunge un’altra, di qualsiasi tipo”, spiegano il professor Francesco Purrello, presidente SID e il dottor Paolo di Bartolo, presidente AMD. “In questi giorni di emergenza nazionale, invitiamo i pazienti a mantenere la calma e a comportarsi come farebbero se oltre al diabete dovessero gestire una qualsiasi altra patologia o situazione particolarmente stressante. Occorre insomma attenersi a poche ma fondamentali regole, che valgono sempre nella stagione influenzale, o quando si debba affrontare qualsiasi altra patologia in aggiunta al diabete: mantenersi idratati, monitorare ancora più scrupolosamente il glucosio nel sangue, misurare regolarmente la febbre, tenere sotto controllo anche i chetoni – in caso di terapia a base di insulina – e seguire in modo puntuale le indicazioni che si ricevono dal proprio team di cura”. SID e AMD sottolineano come sia importante non generare un eccessivo allarmismo e come i rischi di contrarre la malattia da Coronavirus siano più elevati per le persone che oltre al diabete, presentano ipertensione e malattie cardiache, malattie renali o respiratorie, un precario controllo del diabete e più lunga durata di malattia. Questi pazienti sono i più esposti alle insidie del coronavirus e, quindi, sono coloro che devono osservare le massime cautele. Per gli altri pazienti con Diabete, la maggior parte per fortuna, valgono oltre a queste indicazioni specifiche, le raccomandazioni volte a limitare la diffusione del contagio, valide anche per la popolazione generale: lavare spesso le mani, evitare contatti ravvicinati, cioè mantenere almeno 1 metro di distanza, non toccarsi naso, bocca e occhi, evitare i luoghi affollati e le strette di mano, starnutire e tossire coprendo naso e bocca con un fazzoletto usa e getta o nell’incavo del gomito; e ancora, in caso di sintomi influenzali stare a casa e informare il medico di famiglia del proprio stato di salute, o contattare gli appositi numeri regionali.

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Se puoi donare, questo è il momento

Se puoi donare, questo è il momento. Lo sappiamo, in tanti hanno avviato raccolte fondi, ma i soldi in più in questo frangente servono per salvare vite. Il sistema sanitario sta reagendo con una forza inaspettata, ammettiamolo. Siamo campioni nel parlar male di casa nostra, ma questa volta le dobbiamo un grande scusa. Medici, infermieri e persino il governo stanno reagendo rapidamente e con decisione. I decreti ci sono e costantemente in aggiornamento. Le risorse si stanno trovando in ogni modo. Persone, cose, leggi, con errori e incidenti, ma sta arrivando tutto dove deve arrivare. Il nostro contributo, oltre che nel seguire le linee guida indicate dal governo su suggerimento degli esperti, può anche essere di pagare delle mascherine in più o di dare un mezzo in più a chi è in prima linea anche per noi. Ricordiamoci che proprio il personale sanitario subisce il maggior numero di contagi. Per questo abbiamo scelto la Croce Rossa di Milano, insieme a tanti altri nella trincea sanitaria. Oggi possiamo dargli una mano senza rischiare niente se non di essere utili alla comunità di cui facciamo parte. Quindi se puoi donare, questo è il momento.                                                 CLICCA QUI PER ANDARE ALLA RACCOLTA FONDI

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