10 Aprile 2020

Fabrizio Sala: non stiamo combattendo fra di noi, ma contro l’epidemia

Oggi, vista l’Assenza dell’Assessore Gallera, impegnato in una riunione, la conferenza stampa di aggiornamento sui dati dell’emergenza coronavirus è stata svolta dal vice-presidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, che ha esordito dicendo “Il trend è anche oggi in diminuzione, ma l’obiettivo è arrivare il prima possibile ad avere meno decessi, meno positivi e meno ricoveri”. Per centrare il punto, ha aggiunto Sala, c’è solo “un’arma che è quella dell’isolamento sociale e del rispettare le regole. A Pasqua dobbiamo stare a casa, solo così i numeri potranno continuare a decrescere”. Il vicepresidente ha approfittato dell’occasione per ringraziare ancora “i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario che dal 20 febbraio lottano h24 contro un virus terribile”. Il grazie va anche “ai nostri ricercatori – ha detto – e alla comunità scientifica lombarda che sta facendo di tutto per arrivare a un vaccino e per conoscere di più questo virus”. “La lotta – ha concluso Fabrizio Sala, riferendosi alle continue polemiche giornalistiche e politiche in cui viene coinvolta regione Lombardia  – non è tra di noi, ma di noi tutti insieme contro il virus. Stiamo combattendo un nemico invisibile e comune, evitiamo dunque le polemiche e cerchiamo di impegnarci tutti per sconfiggere questa pandemia”. Dati Lombardia: positivi 56.048 (+1.246), ricoverati 11.877 (+81), in terapia intensiva 1.202 (-34), dimessi 32.731 (+ 983), decessi: 10.238 (+216). Tamponi effettuati: 186.325 (+9.372). Provincia di Milano 12.748 (+269) di cui 5.106 in città (+127).  

Fabrizio Sala: non stiamo combattendo fra di noi, ma contro l’epidemia Leggi tutto »

La Polizia locale in aiuto alle persone più anziane

Avviato oggi il nuovo servizio della Polizia locale per stare vicino alle persone più anziane, nell’ambito del progetto Milano aiuta, in questo momento di difficoltà, durante il quale è loro richiesto di rimanere in casa il più possibile. Da oggi, gli over 65 che ne avessero bisogno, possono richiedere l’aiuto degli agenti per il ritiro di contanti, telefonando allo 02.02.02 (tasto 0), dalle 8:00 alle 20:00 dal lunedì al sabato.

La Polizia locale in aiuto alle persone più anziane Leggi tutto »

Euroimprese Commercio: “Bene Sala sulla riapertura”

Euroimprese Commercio: “Bene Sala sulla riapertura”. Nicola Zarrella, presidente di Euroimprese Commercio: “Bene Sala sulla riapertura”, promuove le ultime dichiarazioni del sindaco di Milano Giuseppe Sala. L’idea è di riaprire gradualmente le attività di vicinato, mercati compresi. Ecco le dichiarazioni di Zarella: “Sono soddisfatto che il Sindaco Sala sia favorevole all’ apertura di alcune attività con le dovute precauzioni, in particolare quelle attività che sono state sospese, anche se rientranti in quelle attività di prima necessità: i mercati comunali scoperti di vicinato. Si è quindi consegnato il monopolio alle Grandi Distribuzioni organizzate. Sono pronto e siamo pronti ad organizzare e programmare in sinergia all’Amministrazione comunale Milanese le riapertura dei mercati che risulteranno idonei alla applicazione del protocollo di sicurezza presentato in Regione Lombardia : transenne da utilizzare per rendere sicuri i percorsi nel mercato e per contingentare le entrate, obbligo di mascherine e dispositivi di protezione, controllo della temperatura corporea dei clienti che vorranno entrare nell’area del mercato. Abbiamo impellente necessità di iniziare con prudenza ma dobbiamo iniziare, altrimenti non moriremo di virus ma di indigenza. Auspico con tutto il cuore che anche il Governatore della Regione Fontana inserisca nela prossima ordinanza la riapertura dei mercati alla sola presenza dei venditori alimentari e pulizia personale e casa” Presidente Nazionale Euroimprese Commercio Nicola Zarrella

Euroimprese Commercio: “Bene Sala sulla riapertura” Leggi tutto »

ASST Monza: “Strumentalizzato il caso dell’infermiera suicida”

ASST Monza: “Strumentalizzato il caso dell’infermiera suicida“. La risposta dell’azienda sanitaria brianzola alla lettera dei sindacati è stata durissima, in particolar modo per il passaggio del testo in cui veniva respinta con sdegno l’ipotesi che potessero esserci connessioni tra l’operato dell’azienda e il suicidio di un’infermiera. Nel testo le organizzazioni sindacali avevano scritto: “Non abbiamo parole e, solo il silenzio, ci permette di rimanere civili nei toni quando sentiamo dire che è tutto sotto controllo e va bene quando dei genitori, dei colleghi, il paese piangono la decisione di una ragazza che ha deciso di mettere fine alle sue paure con un gesto estremo. Forse non prevedibile ma sicuramente che non può essere rubricato come incidente di poco conto in un sistema in cui tutto va bene”. Affermazioni che hanno provocato una sdegnata reazione da parte dell’ASST Monza: “Strumentalizzato il caso dell’infermiera suicida”. Questa la nostra sintesi di un lungo documento in cui si elencano le azioni messe in campo per la salute dei dipendenti e dei pazienti. “Per quanto riguarda il suicidio della nostra infermiera siamo rimasti profondamente scossi da un gesto così estremo ed, allo stesso tempo, veramente indignati dal vostro tentativo di strumentalizzazione; vogliamo comunque ricordare che la collega era in malattia dal 10 marzo e non risultava in stato di sorveglianza per positività accertata o in corso di accertamento. Allo stesso modo non risultano contatti lavorativi con pazienti COVID positivi poiché la stessa, ancorché prestasse la sua opera in blocco operatorio, non aveva ancora avuto modo di lavorare in reparti COVID+”. Una risposta dunque molto dura per il riemergere di un caso che era stato oggetto anche delle cronache nazionali: il personale sanitario in tutte le parti d’Italia, ma in modo particolare nei territori dei focolai, sta vivendo una fase molto dura a causa di una crisi violentissima come quella attuale.

ASST Monza: “Strumentalizzato il caso dell’infermiera suicida” Leggi tutto »

Distribuzione delle mascherine ancora a rilento

Distribuzione delle mascherine ancora a rilento. Da diverse parti di Milano si segnalano ritardi nella consegna dei dispositivi di protezione, ma fatto ben più grave: i numeri sono bassi. Ieri abbiamo intervistato Giovanni Lorenzetti di Confesercenti che ci ha informato della distribuzione di 50 mascherine a edicola. Moltiplicati per le 400 edicole milanesi si arriva a ventimila pezzi. Su un milione e quattrocentomila persone è oggettivamente una goccia nel mare. Meglio di niente, ma neanche un numero che permette di dire che non ci sia un problema. La distribuzione delle mascherine ancora rilento si vede anche in altri casi: nei giorni scorsi il giornalista Riccardo Bonacina ha pubblicato un commento molto duro su Twitter per il metodo di rilascio in farmacia: Ragazzi è ufficale #Gallera e #Fontana sono inutili e pericolose comparse. Oggi in Farmacia, le mascherine della Reagione? Una (1) a chi dimostra di avere patologie gravi e reddito inferiore ai 30mila. Ma si può??? In Toscana, per dire, le distribuiscono a domicilio. A tutti Ora senza dover arrivare a ispirarsi a modelli esterni, Regione Lombardia inizia a rendersi conto che la distribuzione delle mascherine ancora a rilento non è l’unico passaggio della macchina burocratica che sta riscontrando dei problemi. Anche l’ospedale in Fiera procede veloce, ma sembra che nessuno abbia seriamente pensato a come usarlo negli anni a venire, dunque è difficile reclutare medici e infermieri. L’unica accelerazione vera pare dunque essere stata quella delle misure restrittive e qualche iniziativa isolata. Ma mentre si riempono i titoli dei giornali con conferenze e dichiarazioni la macchina operativa va ancora a rilento.

Distribuzione delle mascherine ancora a rilento Leggi tutto »

What do you like about this page?

0 / 400