13 Settembre 2022

Sequestrato un aereo di contrabbando a un’associazione sportiva milanese

Sequestrato un aereo di contrabbando a un’associazione sportiva milanese. Un “Piper” del valore di circa 350.000 euro è stato sequestrato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma presso l’aeroporto “Roma Urbe”, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Milano nell’ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica meneghina. Il provvedimento costituisce l’epilogo delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Ciampino che, nel corso del monitoraggio dei transiti aerei presso il terzo scalo aeroportuale della Capitale, si sono insospettite alla vista del velivolo, formalmente di proprietà di un trustee americano con sede nel Delaware ma nella disponibilità di un’associazione sportiva dilettantistica italiana. Gli approfondimenti hanno confermato che il mezzo, riportante sigle identificative statunitensi, era presente stabilmente nel territorio italiano da più di sei mesi e, pertanto, importato in evasione dei dazi doganali e dell’IVA. Un soggetto dovrà rispondere dell’ipotesi di reato di contrabbando doganale. Allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza. Il contrasto alle frodi doganali è fondamentale per preservare le risorse del bilancio dell’Unione europea e dello Stato, salvaguardare gli operatori economici onesti dalla concorrenza sleale delle imprese che evadono l’IVA e i dazi doganali e tutelare i cittadini dall’ingresso di merci di dubbia provenienza.

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Le Madri Costituenti, AIDR: al Senato della Repubblica la presentazione del libro “In Cammino verso i diritti”

Le Madri Costituenti, AIDR: al Senato della Repubblica la presentazione del libro “In Cammino verso i diritti”. L’emancipazione femminile, il ruolo delle donne durante la Resistenza e il loro prezioso contributo nella stesura della Costituzione. A Palazzo Giustiniani, il 16 settembre la presentazione del libro “In cammino verso i diritti – Le Madri Costituenti”. Il volume, scritto dalla professoressa Nella Matta edito da Jonia Editrice, ripercorre le tappe delle donne protagoniste di grandi battaglie e rivoluzioni quotidiane, che hanno segnato il secolo scorso. Un dibattito a più voci nella sala Zuccari del Senato della Repubblica che sarà moderato dal Capo Ufficio Stampa della Commissione Europea in Italia, Manuela Conte, per evidenziare il ruolo di assoluto primo piano delle donne nel cammino democratico del nostro Paese. Insieme all’autrice dialogheranno: il senatore Ernesto Magorno, il professor Giuseppe Trebisacce, direttore editoriale Jonia Editrice, il professor Massimo Fiorucci, Rettore Università Roma Tre, la prof.ssa Carmela Covato, docente di Storia dell’Educazione Università Roma Tre, il prof. Massimo Veltri, già docente Università della Calabria, la dott.ssa Vincenzina Perciavalle, già Consigliera Nazionale di Parità. “Grazie al contributo dei relatori – sottolinea nella nota Manuela Conte – ripercorreremo le tappe di un cammino sofferto e silenzioso, che ha gettato le basi per il riconoscimento di uguaglianza e parità nella nascente Repubblica Italiana“.

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Sicurezza. Piscina (Lega): Sala assente manda avanti l’incompetente Granelli

“Non stupisce l’assenza del Sindaco Sala durante il dibattito fortemente voluto dal nostro Gruppo consiliare, la Lega, sul tema della sicurezza”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega. “È abbastanza evidente che il Primo cittadino sia alquanto imbarazzato e abbia gettato la spugna in merito alla gestione fallimentare della sicurezza nella città, lasciando Milano allo sbando, in balia del più incompetente degli assessori che abbiamo mai visto. È proprio Granelli a presentarsi finalmente in aula, al posto del Sindaco, dando in tutti i sensi i numeri e lasciando al Consiglio un’immagine ben diversa dalla realtà che purtroppo i cittadini vivono ogni giorno. Qualunque milanese potrebbe evidenziare che i vigili che non siano presenti e che, quando quasi miracolosamente compaiono, non intervengano, creando un senso di diffusa sfiducia da parte dei cittadini e d’impunità per chi commette reati. Nelle ore notturne addirittura svaniscono, dando dal centralino risposte rassicuranti che suonano poi di tradimento nei confronti dei cittadini che nel 99,9% dei casi non ottengono alcun aiuto e continuano a vivere un incubo”. “Mancano prevenzione, controlli, conoscenza di ciò che accade sul territorio, presidio. Insomma, manca organizzazione. Nessuno ne fa una colpa ai Ghisa, sempre capaci e disponibili al momento del bisogno, ma a chi li gestisce, in particolare alla parte politica incapace di contrastare anche i problemi da sempre conosciuti”. “Ricordo che il Sindaco è il primo responsabile della sicurezza nella città e siede al Tavolo provinciale per la pubblica sicurezza. Nonostante il tema sia stato trattato a più riprese in sede consiliare, nulla a oggi è cambiato rispetto ai fatti dello scorso Capodanno. Per questo chiediamo subito al Comune di sviluppare un piano straordinario sulla sicurezza, per fronteggiare quella che è un’emergenza eclatante nella città che le classifiche certificano come la più insicura d’Italia”. “Sala sarà ricordato a Milano come il Sindaco dell’insicurezza, degli stupri, dei reati predatori, dell’abusivismo, dell’illegalità tollerata e del degrado. Il Sindaco e Granelli non hanno il polso della situazione”, conclude Piscina. “Se hanno alzato la bandiera bianca, si facciano da parte perché i cittadini meritano di poter vivere in sicurezza, dentro e fuori dalle loro abitazioni”.

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Area B. Sardone: Sala razzista con i poveri

“L’arroganza del sindaco Sala non conosce più limiti e su Area B si sta sprigionando in tutta la sua forza. Mi chiedo come possa parlare di buonsenso nel momento in cui si vietano a euro 4 e 5 diesel, auto relativamente nuove, di circolare in tutta la città. Qualcuno spieghi a Sala che Milano non è solo la ztl del centro dove lui e suoi amici radical chic si muovono in bici. Non hanno la minima contezza di quella che è la realtà cittadina e questo è gravissimo per chi ha l’onore e l’onere di amministrare la città più importante d’Italia. Ribadiamo con forza quanto già detto da Matteo Salvini: Sala è un sindaco razzista contro il popolo. Queste sono le vere discriminazioni verso chi lavora: impedire ai milanesi di lavorare è contronatura per una città come la nostra. Chiedere sacrifici così importanti ai cittadini in un periodo di crisi come questo è a dir poco irrispettoso”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega

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Romano La Russa: Sala accusa noi di sessimo ma per le donne non ha fatto nulla

“La favola della disperazione secondo cui Giorgia Meloni anche se donna non tutelerebbe, da premier, il mondo femminile, sembrerebbe aver contagiato anche Sala. Caro sindaco, non bastano due panchine pitturate di rosso per ergersi a paladino dei diritti delle donne”. Così l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa, ha commentato le parole del sindaco Giuseppe Sala sull’impatto sui diritti delle donne nel caso di un’eventuale presidenza di Giorgia Meloni. “Il nostro capoluogo registra un costante aumento delle aggressioni sessuali in strada – continua l’assessore – il magistrato Letizia Mannella ha lanciato un appello alle ragazze, invitandole a prestare attenzione in città e a non abbassare la guardia. Impossibile dimenticare, poi, quanto accaduto la notte di Capodanno in piazza Duomo, un episodio drammatico che restituì a tutto il mondo una pessima immagine di Milano”. “Nei sei anni di legislatura di Sala sono state innumerevoli le manifestazioni per la tutela dei diritti LGBTQ+ – aggiunge l’assessore – per aprire le porte all’immigrazione clandestina o per la legalizzazione della cannabis, ma nessuna a favore dei diritti delle donne. Fu il centrodestra a organizzare un sit-in ricordo di Sana, la povera ragazza italo-pakistana uccisa dai parenti islamici perché occidentalizzata. Né dalla giunta, né dalla sua maggioranza, si levò una voce di sdegno in quell’occasione, e nessuno di loro partecipò all’iniziativa”. “Il centrosinistra governa l’Italia da oltre 15 anni, e adesso, probabilmente per il timore di un’imminente sconfitta, giudica chi non ha ancora governato, gettando discredito gratuito e preventivo. È la solita vecchia politica di sinistra, che nonostante cambino i simboli e i segretari di partito, resta sempre uguale” conclude Romano La Russa.

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