16 Luglio 2020

Interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini

Interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini. L’esposto che fa tremare il Comune e in particolare alcuni suoi dipendenti diventa una questione anche politica. La Rete infatti ha presentato una interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini. “Oggi – dichiara Roberta Perrone – portavoce Nord-Ovest della Rete – ho protocollato presso il Municipio 5 di Milano, dove sono consigliera, un’interrogazione nella quale, a fronte di una diffida presentata da una cooperativa nei confronti di 4 funzionari del Comune, chiedo conto dell’accaduto a tutela dei cittadini del nostro territorio. “Nei fatti – continua la consigliera Perrone – secondo quanto denunciato, ci sarebbe stata una speculazione per agevolare una società terza a discapito di 41 famiglie, che hanno versato l’acconto ben 4 anni fa per acquistare la loro casa in edilizia convenzionata. La cooperativa promotrice del progetto ha atteso per tutti questi anni la concessione dei permessi e, una volta presentata una prima diffida ad adempiere nei confronti del Comune, si è vista risolvere il contratto preliminare con immediata rivendita del terreno ad un terzo attore.” “Non ci daremo pace – conclude la portavoce della Rete – finché la situazione non sarà chiarita e non saremo certi che alle famiglie venga garantito il diritto ad avere la loro casa in edilizia convenzionata.” A questo punto la questione è diventata anche politica, perché il destino di decine di famiglie è a rischio: non ci sono solo i 41 nuclei che speravano di avere una casa a prezzi umani, ma anche tutti gli altri milanesi che vogliono la certezza che nei Municipi si rispettino le linee di cui continua a parlare l’assessore Pierfrancesco Maran. Si parla di alloggi in affitto o in vendita a costi sostenibili anche per chi non ha grandi guadagni, ma poi le cooperative come quella che stava cercando di operare in via Sabini vengono sopravanzate da chi può disporre di capitali liquidi in abbondanza. Allora la versione di Maran è solo marketing politico o i milanesi si possono fidare? Il dubbio viene perché mentre i giornaloni gli servono sul piatto ampi servizi in cui parla di vivere a Milano senza doversi impegnare un rene, nei Municipi lontani da Palazzo Marino le cose vanno per un altro verso.

Interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini Leggi tutto »

Donna violentata a Monte Stella

Una donna italiana, di 45 anni, è stata violentata da un uomo da lei descritto come straniero, ieri intorno alle 18, a Milano mentre stava portando a spasso il cane nel parco del Monte Stella, la Montagnetta di San Siro, nella zona nord-ovest di Milano nel quartiere QT8. La vittima dell’aggressione è stata trasportata, in codice giallo, alla Clinica Mangiagalli del Policlinico. Sul posto è intervenuta la polizia, chiamata dal 118. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile. ANSA

Donna violentata a Monte Stella Leggi tutto »

Sede ALER imbrattata. Osnato (FdI): solidarietà ai lavoratori colpiti da pseudorivoluzionari

Questa notte, ignoti hanno tracciato delle scritte contro gli sgomberi sui marciapiedi e lanciato vernice contro la sede ALER di viale Romagna L’episodio è stato commentato dall’Onorevole milanese, Marco Osnato, di Fratelli d’Italia:  “Ancora una volta qualche pseudorivoluzionario, convinto di risolvere i propri problemi a scapito dei cittadini per bene, prende di mira Aler Milano e soprattutto i lavoratori dell’azienda che ancora una volta sono riusciti a portare a termine degli attesi sgomberi di abusivi in alloggi del Lorenteggio!”, ha detto il deputato, per poi aggiungere, “La capacità e la professionalità degli operatori capisco possa dare fastidio a chi vive di soprusi e violenze, fiancheggiando il racket delle occupazioni, ma il ripristino della legalità è irrinunciabile per Milano e particolarmente per il suo patrimonio immobiliare”. “Esprimo la mia solidarietà – ha concluso Osnato – al Presidente Sala e a tutti i lavoratori di Aler Milano per il vile gesto compiuto nei confronti della sede dell’azienda!”.

Sede ALER imbrattata. Osnato (FdI): solidarietà ai lavoratori colpiti da pseudorivoluzionari Leggi tutto »

Arrestati i sei rom che fuggirono dopo una rapina

Puntavano fabbriche per svaligiarle e rivendere il bottino usando la tecnica della ‘spaccata’, tra le province di Monza e Brianza e Milano, non esitando a scaricare merce in corsa dai furgoni, lungo tangenziali e autostrade, per colpire le auto dei carabinieri che li inseguivano. Questo il modus operandi di una banda di sei cittadini bosniaci di etnia rom, arrestati questa mattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Monza Brianza, con il supporto del 2° Nucleo Elicotteri di Bergamo, per concorso in furti aggravati ad aziende e resistenza a pubblico ufficiale. Quattro i colpi commessi dalla banda dal primo luglio ad oggi in Brianza a Nova Milanese, Seveso e Cesano Maderno. Inseguiti per 20 km da carabinieri e Polizia Stradale, dopo l’ultimo furto, erano riusciti a dileguarsi nel campo rom di via Bonfadini a Milano, ma a grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza delle ditte sono stati identificati. Ottanta i militari coinvolti nelle operazioni di stamane, coordinate dalla Procura di Monza. ANSA

Arrestati i sei rom che fuggirono dopo una rapina Leggi tutto »

Il rapitore di bambini: “E’ colpa di Salvini”

Il rapitore di bambini: “E’ colpa di Salvini”. Sembrerebbe assurdo a chiunque, ma non a Ousseynou Sy, il senegalese che rapì 51 ragazzini con uno scuola bus e che furono salvati solo grazie al pronto intervento dei carabinieri. Eppure l’uomo ha provato a ribaltare la frittata parlando del suo gesto come di un atto di protesta per i migranti morti in mare e scaricando la colpa sull’ex ministro degli Interni. Sarebbe a causa delle politiche di Matteo Salvini se lui ha deciso di prendersela con i ragazzini, forse come retaggio della sorte che spesso tocca ai più giovani in Africa dove vengono scambiati come merce o arruolati come bambini soldato. Il suo attacco contro dei ragazzini inermi sarebbe solo una reazione a Salvini. Una posizione che ha fatto saltare sulla sedia i leghisti: “Il silenzio rende complici. Lo dice a sua discolpa il senegalese Sy che, nei suoi sproloqui anti-Salvini, adesso si esprime come i centri sociali. Che qualcuno l’abbia ammaestrato a dovere? Sia come sia, la ‘risorsa’ che ha pianificato un atto dimostrativo sequestrando un bus con 51 ragazzini cremaschi, atto che possiamo ben immaginare come sarebbe finito se non fosse stato per l’intervento delle autorità, farebbe meglio a stare zitto. Lui sequestra un autobus e la colpa sarebbe di Salvini? Di fronte a simili vaniloqui, dato che è stato appurato che non è affatto incapace di intendere e volere, l’unica è condannarlo il prima possibile all’ergastolo e chiudere una volta per tutte questa brutta storia”. Così il consigliere regionale leghista Federico Lena, cremonese. Intanto a destra si registra un caso di giustizia efficente e adeguata, Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia ha dichiarato: “Finalmente giustizia è fatta. Una sentenza dura, giusta ed esemplare conferma che Ousseynou Sy ha agito con l’intento di provocare una strage e con finalità terroristiche. Un gesto che non ha provocato vittime solo grazie al coraggio e alla prontezza degli studenti e delle forze dell’ordine!”. Anche dal M5S ci sono commenti positivi: “Ringraziamo per il loro lavoro le autorità inquirenti e gli organi giudiziari, capaci, in tempi celeri, di rendere giustizia agli studenti e alle studentesse che quel giorno insieme ai loro insegnati erano su quel bus. Ragazzi e ragazze capaci di mostrare, in un momento tanto drammatico, una capacità di reazione tale da scongiurare quelle che avrebbe potuto essere una vera e propria strage” così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia Massimo De Rosa commenta la sentenza di condanna dell’imputato Ousseynou Sy, l’autista di origini senegalesi, che il 20 marzo 2019 dirotto’, tenne in ostaggio e poi diede alle fiamme un bus con 50 bambini, due insegnanti e una bidella a San Donato Milanese, senza provocare vittime.Alle famiglie italiane resta da sperare che Sy non diventi un esempio per tanti altri che usano i politici per prendersela con le scolaresche di ragazzini che, come dovrebbero sapere anche i terroristi come Sy, non votano.

Il rapitore di bambini: “E’ colpa di Salvini” Leggi tutto »

De Corato (FdI). sinistra in Consiglio Comunale appoggia gli autonomi abusivi

“La sinistra radicale, che fa parte della maggioranza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sta con chi infrange la legge e occupa? Verrebbe da domandarsi questo di fronte alle dichiarazioni odierne, decisamente fuori luogo, del consigliere comunale, capogruppo di Milano Progressista, Anita Pirovano”. Lo afferma l’Assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato, in merito alle dichiarazioni della Consigliere Comunale Anita Pirovano. “Non si tratta di: uscire dalla vetusta ossessione decoratiana della caccia ai centri sociali – prosegue De Corato citando la Pirovano – chi rappresenta le istituzioni non può e non deve schierarsi dalla parte di chi occupa illegalmente, abusivamente! In una città normale simili affermazioni meriterebbero una presa di posizione da parte del primo cittadino. Sala e il Pd dicano ai milanesi: da che parte stanno? Con chi occupa abusivamente o faranno come è stato fatto per il Torchiera, dove hanno dato, in teoria, un flebile segnale di legalità? Il Lambretta è un’organizzazione che ha nel suo DNA l’occupazione di spazi altrui. Quando finalmente verrà sgomberata da via Edolo, troverà altri locali di un privato in cui insediarsi illegalmente con la solita arroganza che caratterizza gli anarchici”. “Perché questi bravi e caritatevoli ragazzi non partecipano mai ai bandi per l’assegnazione degli spazi comunali? – sichiede De Corato – Ora, perché durante l’emergenza hanno volontariamente consegnato la spesa per il Comune di Milano, dovremmo lasciarli continuare ad occupare nella più totale illegalità? Al consigliere, che parla di “compito delle istituzioni”,- conclude De Corato – rispondo che la prima cosa che deve fare il Comune è garantire la proprietà privata. Avvalorare la tesi che occupare un edificio vuoto per fini sociali sia giusto, è degno di uno stato comunista, forse suo modello ispiratore”.

De Corato (FdI). sinistra in Consiglio Comunale appoggia gli autonomi abusivi Leggi tutto »