16 Luglio 2020

Rifugiato in Famiglia. Sardone (Lega): solo 27 immigrati accolti in 4 anni

“Dal 2016 al 2019, in quattro anni, appena 27 migranti sono stati accolti da famiglie milanesi nell’ambito del progetto “Rifugiato in famiglia” tanto caro all’ex assessore Majorino. In totale, solo 22 famiglie hanno accolto nelle proprie case richiedenti asilo provenienti dagli Sprar, altre 5 famiglie sono in attesa e 3 hanno sperimentato l’accoglienza due volte”, lo rende noto Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Dove sono finiti gli ultras dell’accoglienza indiscriminata? Come mai non si offre quasi nessuno per ospitare i migranti? Il modello Milano sventolato dal Pd che fine ha fatto? – si chiede la leghista –  Troppo facile riempirsi la bocca con l’integrazione, fare marce pro accoglienza e tavolate multietniche senza poi agire concretamente. Questi numeri che certificano oggettivamente l’ennesimo flop della sinistra sulle politiche sociali: fino a quando i compagni penseranno solo agli extracomunitari i risultati non potranno che essere questi, ovvero uno spreco di denaro pubblico (53.000 euro statali a rimborso dei 350 euro mensili erogati alle famiglie)”. “Mi chiedo perché il Comune di Milano continui su questa strada senza vie d’uscita, dimostrando di non avere minimamente il polso della città. – aggiunge –  Progetti di facciata come questo, solo per millantare attenzione verso gli immigrati quando la stragrande maggioranza di loro è lasciata allo sbando più totale (vedi stazione Centrale e periferie), non servono a nulla, anzi non fanno che accrescere la disparità di trattamento tra stranieri e italiani. Questo sì che è razzismo”, conclude la Sardone.

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Presentato il piano per la ripresa post Covid-19 elaborato dalla task force guidata dal Sindaco Sala

È stata pubblicata oggi la “C40 Mayors agenda for a green and just recovery”, il programma dei sindaci del network C40 cities per una ripresa sostenibile ed equa che delinea i coraggiosi passi da intraprendere per superare la crisi generata dalla pandemia Covid-19. Il piano è stato elaborato dalla “C40 Global mayors Covid-19 recovery task force”, istituita e diretta dal Presidente di C40 e Sindaco di Los Angeles Eric Garcetti e presieduta dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala. A presentarlo insieme a loro, questo pomeriggio nel corso di una video conferenza stampa, i primi cittadini di Freetown, Lisbona, Medellín, Melbourne, Montréal, New Orleans, Rotterdam e Seattle. La “C40 Mayors agenda for a green and just recovery” prevede che misure specifiche, già in fase di realizzazione in molte città del mondo, diventino la “nuova normalità”, così che si possa allo stesso tempo essere preparati a contenere future pandemie, affrontare le ingiustizie sociali e mantenere il riscaldamento globale al di sotto dell’obiettivo di 1,5°C previsto dall’Accordo di Parigi. “All’inizio della pandemia, i sindaci della rete C40 hanno sentito il bisogno di collaborare ancora di più, per poter apprendere rapidamente gli uni dagli altri e prendere le decisioni più appropriate per affrontare la sfida Covid-19 – ha spiegato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. È stata quindi creata una visionaria task force di sindaci per elaborare un percorso verso una nuova normalità, a beneficio di tutte le città del mondo. Il futuro delle nostre città è costruito su questa forte visione collettiva per una ripresa verde e giusta. Oggi – ha aggiunto il Sindaco Sala – presentiamo le azioni concrete che stiamo intraprendendo e continueremo ad adottare per la creazione di posti di lavoro e per tutelare i lavoratori essenziali, per garantire maggiore equità e resilienza e per la salute e il benessere di tutti i nostri cittadini.Il nostro vuole essere anche un forte appello all’azione da parte dei governi nazionali e di altre istituzioni affinché si muovano nella stessa direzione. Sono fiducioso che l’agenda dei sindaci C40 per una ripresa sostenibile e giusta sarà utile per l’azione individuale di tutti i sindaci C40 nelle loro città e regioni”. Tra le misure sostenute dai sindaci ci sono programmi per la creazione di posti di lavoro sostenibili; maggiori diritti e sostegno per tutti i lavoratori il cui contributo si è rivelato essenziale durante la crisi Covid-19; investimenti in settori green, come l’accesso garantito a servizi pubblici resilienti, in particolare per i più vulnerabili; programmi di riqualificazione edilizia; investimenti per un trasporto collettivo sicuro e affidabile e nuovi spazi protetti per pedoni e ciclisti. L’idea di una ripresa sostenibile ed equa dalla crisi Covid-19 è stata accolta con favore da leader e attivisti di tutto il mondo, tra cui rappresentanti di imprese e sindacati, giovani attivisti per il clima, economisti, gruppi di cittadini. Si basa sui principi del Green new deal globale annunciati dal Presidente di C40 e Sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, al C40 World mayors summit di Copenaghen. Riconoscendo che per una ripresa equa e a basso impatto climatico dalla pandemia Covid-19 sarà necessario un impegno globale, il network C40 cities e i suoi alleati hanno chiesto anche ai governi nazionali di sostenere i loro sforzi. I sindaci di C40 richiedono un impegno per “garantire che tutti i fondi e i pacchetti di stimolo per la ripresa economica promuovano una transizione equa e sostenibile”. I sindaci di C40 sono chiari nella loro richiesta di interrompere tutti gli investimenti pubblici nei combustibili fossili: “Le nazioni devono cogliere questa opportunità per interrompere con decisione gli investimenti in industrie con elevate emissioni di CO2 e che impiegano combustibili fossili, aumentando gli investimenti verso un futuro a basse emissioni”. La “C40 Mayors agenda for a green and just recovery” chiarisce che la pandemia di Covid-19 ha reso evidenti le profonde disuguaglianze nelle città e tra diverse regioni del mondo e ha avuto un impatto sproporzionato sulle comunità indigene e sulle persone di colore, sulle comunità a basso reddito, sugli anziani soli e su coloro che vivono in insediamenti informali. I sindaci si impegnano ad affrontare queste ingiustizie sociali e rivolgono un appello ai governi nazionali affinché garantiscano che gli investimenti e i fondi per la ripresa puntino a creare società e comunità più eque e inclusive e affrontino direttamente le storiche disuguaglianze e le discriminazioni continue basate su etnia, genere e reddito. Agenda dei sindaci C40 per u​na ripresa verde e giusta C40 cities (2020) Mayors agenda for a green and just recovery LE AZIONI FONDAMENTALI DEL PROGRAMMA DEI SINDACI DI C40 PER UNA RIPRESA SOSTENIBILE ED EQUA – C40 MAYORS AGENDA FOR A GREEN AND JUST RECOVERY Insieme, in qualità di sindaci di C40, abbiamo identificato collettivamente le azioni fondamentali per realizzare la nostra visione di una ripresa sostenibile ed equa. Saremo in prima linea nell’intraprendere azioni per creare posti di lavoro e un’economia inclusiva grazie a: creazione rapida di nuovi posti di lavoro sostenibili; sostegno e protezione dei lavoratori essenziali; sostegno e creazione di programmi di formazione per migliorare le competenze e riqualificare la forza lavoro e gli attuali disoccupati, in modo tale da consentire una transizione equa verso un’economia inclusiva. Saremo in prima linea nell’intraprendere azioni per la resilienza e l’equità, fornendo a tutti i servizi pubblici fondamentali, che sono alla base di una società equa e di un’economia forte, servizi che siano in grado di resistere alle crisi future, grazie a: creazione di un sistema di trasporto collettivo sicuro e resiliente post-Covid; creazione e investimenti nei servizi pubblici fondamentali per tutti, come acqua potabile, cibo, servizi igienico-sanitari e alloggi sani e a prezzi accessibili. Saremo in prima linea nell’adoperarci a favore della salute e del benessere, restituendo spazio pubblico alle persone e alla natura, risanando le nostre strade e garantendo aria pulita per rendere vivibili le comunità, grazie a: creazione di “città dei 15 minuti”, dove tutti gli abitanti sono in grado di soddisfare la maggior parte delle loro esigenze grazie a servizi situati a breve distanza dalle loro case, raggiungibili

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Vimodrone, firmata la convenzione tra Comune e Officine Mak

Vimodrone, firmata la convenzione tra Comune e Officine Mak. Officine Mak, società specializzata nella rigenerazione urbana e riqualificazione di aree dismesse, annuncia di aver firmato la convenzione urbanistica con il Comune di Vimodrone alla presenza del Sindaco Dario Veneroni per lo sviluppo del progetto di riqualificazione dell’area “Ex Idalium”. Secondo quanto stabilito dalla convenzione, nell’area saranno realizzate tre nuove strutture residenziali per circa 12mila metri quadrati e due strutture commerciali di 4mila metri quadrati. Complessivamente il progetto architettonico, curato dallo studio Galeone, prevede la realizzazione di 140 appartamenti, dal bilocale al pentalocale, oltre a vari attici panoramici, tutti creati seguendo i principi della moderna edilizia urbana: cioè sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. Grande importanza sarà data agli spazi verdi, con la realizzazione di un grande parco, percorsi nel verde e giardini pensili. Le aree verdi sono state disegnate dallo studio di landscape architecture dell’architetto Patrizia Pozzi. Inoltre, il programma integrato di intervento prevede la riqualificazione della viabilità pubblica, dei sistemi di illuminazione e degli spazi verdi esistenti (circa 90mila mq) con la realizzazione di un percorso ciclopedonale e un sovrappasso in grado di collegare i due parchi attualmente interrotti dalla linea metropolitana. Si tratta di una “sostituzione edilizia”, nata dunque nel rispetto del contenimento del consumo di suolo che riqualificherà una zona di Vimodrone riconsegnandola alla comunità. La data di fine lavori è stimata per il primo semestre del 2023, mentre la vendita dei nuovi alloggi partirà già a settembre prossimo. “Con la firma della convenzione si mette un tassello fondamentale per un’operazione importante per il nostro Comune – ha dichiarato il Sindaco Dario Veneroni – Non solo sarà rigenerata un’area dismessa da molto tempo – ha proseguito – ma grazie al ‘Piano integrato d’intervento’ verranno realizzate diverse opere su richiesta dell’Amministrazione che miglioreranno nettamente la qualità ambientale e viabilistica di Vimodrone. Sarà infatti potenziata la mobilità dolce, con piste ciclopedonali che collegheranno i diversi quartieri della nostra città – ha sottolineato – e si concretizzerà il parco urbano a fianco della caserma dei Carabinieri. Un’operazione concreta che alla base ha però una visione ben precisa: riqualificare e rimarginare le ferite del nostro territorio, facendo ricadere i benefici su tutti i cittadini” “Siamo soddisfatti di aver siglato la convenzione urbanistica, il primo importante passo per la realizzazione del progetto. Entro fine mese completeremo l’abbattimento del Palazzo Blu per poi cominciare la costruzione delle nuove strutture residenziali e commerciali – Dichiara Daniele Consonni, Ceo di Officine Mak – Abbiamo scelto di impegnarci in questo progetto in quanto l’area è estremamente strategica: vanta una posizione tranquilla, ma allo stesso tempo è a due minuti dai principali accessi stradali e autostradali per Milano ed è servita dalla metro e da tutte le più comode attività di vicinato”

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