17 Marzo 2020

Gallera: una battaglia dura, ma riceviamo aiuti da tutto il mondo

Durante l’odierna Conferenza stampa, l’Assessore Giulio Gallera, ha rinnovato l’invito a ridurre la socialità, perché le strade sono ancora troppo piene e “questa battaglia la vinciamo solo rimanendo a casa“, per poi annunciare l’avvio di un “percorso di sorveglianza“, partendo da tutti quelli che sono stati a contatto con un paziente positivo, che ha invitato, “a rimanere in casa e in isolamento, rimanendo in una stanza diversa da quelle usate dagli  altri famigliari“, fino ad arrivare a tutti quelli che hanno “qualche sintomo influenzale“, che è il caso stiano a loro volta in casa, “perché molte persone sviluppano il coronavirus in una forma molto lieve“, ma sono contagiosi verso gli altri. Gallera è quindi passato ai dati, che parlano di una “crescita costante“: 16.220 positivi, 6.953 persone ospedalizzate, “che è una crescita inferiore rispetto a ieri“, delle quali 879 in terapia intensiva, mentre 4.265 si trovano in isolamento domiciliare, 2.485 i pazienti dimessi, 1.640 le persone decedute.  Tamponi effettuati 43.565. A Milano e provincia sono 2.326 i contagiati, di cui 964 in città,  “una crescita lieve però purtroppo costante, è quindi necessario un atteggiamento molto virtuoso per evitare che il contagio si sviluppi in maniera molto più forte“. Gallera spega quindi, le terapie intensive destinate ai pazienti covid sono 1.038  e “anche ieri siamo arrivati a un momento in cui il numero di quelle disponibili era veramente risicato“, ma grazie a “chi continua a dare dimostrazioni di grande solidarietà tramite un lavoro incredibile h24”, durante la notte sono arrivate le apparecchiature, fra le quali “14 respiratori dalla Protezione civile e 30 da terapia sub intensiva dalla Cina”, che hanno consentito di aprirne altre. Domani, inoltre, arriveranno a Malpensa medici e personale sanitario in arrivo dalla Cina e dagli Stati Uniti. La delegazione cinese è composta da 7 medici fra intensivisti e immunologi e 3 tecnici e infermieri. Si prevede ne possano arrivare “circa 300”, mentre sono già arrivati  “i primi medici dagli Stati Uniti che domani cominceranno ad allestire l’ospedale da campo a Cremona”. Da domani, inoltre, all’ospedale San Carlo di Milano, ci saranno “16 nuovi posti di terapia intensiva che raddoppieranno in una settimana circa”. Gallera ha quindi concluso ribadendo “non uscite di casa, è assolutamente importante, perché questa battaglia la vinciamo noi!”  

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Croce Rossa dona 40 respiratori per l’ospedale in fiera

Croce Rossa Italiana risponde all’appello di Regione Lombardia con la donazione di 40 respiratori e diverse attrezzature per la terapia ospedaliera, in consegna oggi alla Fiera di Rho presso il Cargo 2. “Il Comitato Regionale di Croce Rossa Lombardia – dichiara il presidente Arosio – è impegnato quotidianamente sul campo con 25.000 volontari, di cui 12000 attivi sulle ambulanze e gli altri in servizi psicosociali, a sostegno della popolazione. Sperimentiamo tutti i giorni, nei nostri servizi, la gravità della situazione e per questo vogliamo contribuire concretamente a rendere operative le nuove postazioni di terapia intensiva che Regione Lombardia sta realizzando negli ospedali lombardi“. ANSA

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Arrestato spacciatore con l’autocertificazione

Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro, transitando in via Trilussa durante il servizio di controllo del territorio, hanno notato tre uomini che, seduti in automobile, se ne stavano a parlare noncuranti delle disposizioni previste dal Decreto emesso per l’emergenza Covid-19. Il più giovane dei tre, un 22enne italiano, alla vista dei poliziotti si è subito dato alla fuga: i poliziotti lo hanno inseguito fino alla sua abitazione, poco distante, dove lo stesso si era diretto. Qui il ragazzo, con precedenti per reati di spaccio, si è giustificato del gesto dicendo che era corso a prendere l’autocertificazione per poter uscire di casa durante l’emergenza sanitaria. Insospettiti dai modi e dalle dichiarazioni, i poliziotti hanno proceduto ad un controllo nel corso del quale sono stati rinvenuti, e sequestrati, circa 4.200 euro e 12 dosi di cocaina che la fidanzata del ragazzo, poi arrestato per detenzione ai fini di spaccio, nascondeva nei propri indumenti. La ragazza è stata denunciata a piede libero per lo stesso reato e i due uomini che si trovavano nell’automobile sono stati, invece, denunciati per inosservanza del decreto.  

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Dieci milioni di euro per l’Ospedale in Fiera li metterà Berlusconi

“Ho deciso di mettere a disposizione della Regione Lombardia, tramite una donazione, la somma di dieci milioni di euro, necessaria per la realizzazione del reparto di 400 posti di terapia intensiva alla fiera di Milano o per altre emergenze“, lo ha scritto Silvio Berlusconi sulla sua pagina Facebook, aggiungendo su Twitter, “Non possiamo, ancora una volta e dal profondo del cuore, non rivolgere un fervido e commosso ringraziamento agli eroi civili degli ospedali“. Un’intenzione, che secondo una nota di Forza Italia sarebbe già in corso di concretizzazione nei fatti.  

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Sopralluogo in Fiera. Fontana: l’ospedale si farà

Subito dopo l’arrivo di Guido Bertolaso a Milano, accolto da un “Benvenuto” dell’Assessore al Welfare Giulio Gallera che ha aggiunto “sono sicuro che insieme faremo un gran lavoro per la Lombardia e l’Italia“, si è svolto un sopralluogo presso la Fiera di Milano, cui hanno partecipato, oltre ai succitati, l’Amministratore Delegato della Fondazione Fiera, Pazzali e il Governatore Fontana, che al termine dell’incontro ha riferito, “Ho avuto un incontro con il dottor Bertolaso e con i suoi tecnici, c’è la massima disponibilità per realizzare questa struttura, all’orizzonte ci sono le condizioni per arrivare a una soluzione positiva e a una soluzione rapida“. “Questo potrà essere un punto di riferimento per tutto il paese“, ha aggiunto,  “Siamo in contatto con il commissario Arcuri e con il ministro Speranza, abbiamo presentato il nostro progetto e Arcuri domani ci dirà in che modo e con che entità di macchinari potrà collaborare con noi”, precisando che l’ospedale si potrebbe sviluppare su due piani, uno di 12mila mq e un altro di 13mila mq e, per quanto riguarda i macchinari, Fontana ha ribadito che “stiamo ragionando in merito anche con aziende straniere“.

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Covid19, Federalberghi: bene il governo, ma resta molto da fare

Covid19, Federalberghi: bene il governo, ma resta molto da fare. Questa è la sintesi del commento di Federalberghi a proposito del decreto Cura Italia varato dal governo. “Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri offre alcune prime risposte utili a fronteggiare l’emergenza, ma molto resta da fare per salvare l’economia del turismo.” E’ questo il commento a caldo del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, dopo la Conferenza stampa del presidente del Consiglio che ha illustrato i punti principali del provvedimento.   “Bene il rinvio dei termini per il pagamento di IVA, ritenute e contributi e l’intervento sui mutui – dice Bocca – nel sottolineare una situazione drammatica che, quest’anno vedrà gli alberghi registrare un crollo del fatturato che, secondo gli ultimi dati Cerved, diminuirà di oltre il 70%.” Bocca sottolinea “una doppia preoccupazione relativa alle varie scadenze che si susseguiranno nei prossimi mesi, in primis per il pagamento di IMU e TARI, e per la sorte degli alberghi che vengono gestite con contratto di affitto o formule simili. Ogni mese, quasi ventimila strutture devono pagare un canone alla proprietà e in questo momento non sono in condizione di farlo”. Ed aggiunge “apprezzo la norma sui voucher, che realizza un giusto equilibrio tra gli interessi dei clienti e quelli degli alberghi, che in questo momento di crisi di liquidità non avrebbero potuto far fronte alle richieste di restituzione delle caparre. Agli ospiti che avevano già acquistato la vacanza e dovranno cambiare il proprio programma, offriremo un voucher di pari valore, che potrà essere utilizzato nell’arco dei prossimi dodici mesi.” “Bene anche le risposte sugli ammortizzatori sociali, che offrono copertura a tutti i dipendenti attualmente in servizio e accendono un faro anche sui lavoratori autonomi e sui lavoratori stagionali. In relazione a questi ultimi, sarà necessario chiarire l’operatività della norma, soprattutto in riferimento ai circa cinquecentomila lavoratori del turismo che in un anno normale sarebbero stati assunti tra marzo e luglio e che quest’anno corrono seriamente il rischio di restare al palo.” Il presidente degli albergatori ricorda che “Mancano all’appello due misure importanti, che erano state preannunciate: una forma di ristoro per le aziende danneggiate dalla crisi e un incentivo agli italiani che effettuano le vacanze in Italia. Si tratta di passaggi fondamentali per consentire al sistema di fronteggiare una situazione drammatica e per iniziare a programmare il ritorno alla normalità, facendo leva sulla clientela italiana, che storicamente costituisce il nostro primo bacino di riferimento.” E conclude affermando che “Federalberghi ha interagito con le istituzioni nella fase di confronto che ha preceduto l’adozione del provvedimento e intende contribuire attivamente al dibattito che ne accompagnerà l’iter parlamentare, collaborando con il Governo e con tutte le forze parlamentari, per migliorare i contenuti del decreto.”

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