20 Gennaio 2020

Greco Milanese, aggressore seriale preso grazie alla collaborazione fra cittadini e PS

La prima aggressione è avvenuta una quindicina di giorni fa nel sentiero che congiunge via Comune Antico con i prati dietro al cimitero. Ad esserne vittima una donna di mezza età: mentre portava a passeggio i cani, è stata immotivatamente colpita con un pugno allo zigomo da un senzatetto. Sentito il trambusto, madre e figlia che abitano in una casa cantoniera li vicino sono accorse in suo aiuto e hanno allontanato l’aggressore minacciandolo con un manico di scopa. Sempre nello stesso luogo, dopo un paio di giorni, è stato un anziano ortista ad essere spintonato e gettato a terra dalla stessa persona e anche in questo caso ad andare in suo soccorso è stata la coraggiosa signora della casa cantoniera. Saputo quanto accaduto, il figlio della seconda vittima ha chiesto aiuto a un amico con qualche conoscenza nelle Forze dell’Ordine. Dopo essersi fatti un giro nel quartiere per raccogliere qualche informazione in più (senza volersi atteggiare giustizieri), hanno scoperto che, la prima vittima aveva anche riferito di essere al corrente di una precedente aggressione perpetrata nei confronti di un’anziana che aveva redarguito il balordo perché si era messo a dormire nel cortile di casa sua. Dopo aver raccolto una descrizione abbastanza accurata dell’aggressore, hanno riferito tutto al dirigente del Commissariato Greco Turro, Angelo De Simone. Per maggiore chiarezza, hanno raccolto tutte le loro informazione in una mail e l’hanno inviata al funzionario di Polizia. Questi l’ha ricevuta poco prima di raccogliere la denuncia per una quarta aggressione avvenuta in Maggiolina, a danno di una donna colpita con un pugno che l’ha fatta cadere a terra, procurandole lesioni refertate in ospedale con 25 giorni di prognosi. De Simone, temendo che potessero verificarsi nuovi episodi, magari con conseguenze più gravi, ha immediatamente inviato i suoi uomini a setacciare la zona per fermare l’agressore. Non essendo un dirigente che ama scaldare una poltrona, è sceso anche lui in strada, passando il fine settimana a incontrare vittime e testimoni con cui ha intessuto una fitta rete di contatti che alla fine ha portato all’arresto del criminale. Criminale che poi tale non era. Almeno non di professione. Si tratterebbe infatti di un’uomo di mezza età con problemi psichici che aveva smesso di curarsi in modo adeguato. Ora che la giustizia l’ha preso in carico per lui probabilmente non si apriranno le porte del carcere, ma quelle di una clinica dove si prenderanno cura di lui, come Angelo De Simone, i suoi uomini e alcuni cittadini si sono presi cura del quartiere che amano.  

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#sindacodiMilano2021 che ne pensate della Sardone?

Ne ha fatta di strada Silvia Sardone da quando era “la passionaria del quartiere Adriano” e anche se gli impegni europei l’hanno allontanata dalla nostra città, proiettando la sua comunicazione su temi di politica nazionale e internazionale, il suo rimane un profilo prettamente meneghino. La sua candidatura sarebbe il sogno (nemmeno tanto) proibito di alcuni dirigenti e di una grossa fetta dell’elettorato leghista cittadino. Nonostante la giovane età ha alle spalle una lunga carriera politica, in buona parte svolta nelle file di Forza Italia. Dopo l’esperienza nel settore giovanile di Forza Italia e la nomina a Coordinatrice di Sesto San Giovanni, nel 2006 viene eletta per la prima volta nel Consiglio di Zona 2 dove rimane fino al 2016, passando per una rielezione nel 2011. Nel 2016 entra nel Consiglio Comunale di Milano ottenendo 2.336 preferenze. Nel 2018 viene eletta in Consiglio Regionale ottenendo 11.312 preferenze, risultando la donna più votata dell’intera Lombardia e la seconda in assoluto per numero di voti. Nell’estate del 2018 decide di lasciare Forza Italia, dichiarando di non riconoscersi più nelle politiche portate avanti dal partito a livello nazionale e aderisce al Gruppo Misto sia in Comune sia in Regione. Nel maggio 2019 viene eletta al Parlamento Europeo nelle liste della Lega con circa 45.000 preferenze. Sono una donna come tante, una mamma milanese che cerca di districarsi tra famiglia e lavoro. Ho due splendidi bambini. Sono nata il giorno di Natale del 1982, anno in cui l’Italia ha vinto i mondiali di calcio. Vivo nella periferia di Milano, con orgoglio e tanta voglia di vederla riqualificata. Mi sono laureata a pieni voti in Giurisprudenza nel 2007 in Bocconi, con grossi sacrifici dei miei genitori, i quali non facevano le vacanze per mantenermi gli studi. Ho sempre lavorato mentre studiavo, per non pesare troppo sulle loro spalle. Ho anche viaggiato molto e studiato all’estero, tutte esperienze utili perchè ho visto cosa c’è fuori dal mio Paese. Nel mio lavoro mi occupo di diritto del lavoro e relazioni industriali, concentrandomi soprattutto nelle relazioni sindacali. Non ho mai smesso di studiare e ho conseguito un Master in Business Administration al Politecnico di Milano. Amo il diritto del lavoro perchè credo che l’attività lavorativa dia dignità ad una persona e per questo deve essere garantita e tutelata, così come lo deve essere l’impresa e l’imprenditore che rischia con il proprio patrimonio tutti i giorni per inseguire il suo sogno. Dalla sua ha qualche nome importante che la “spinge”, un buon sostegno popolare e una macchina propagandistica che a livello locale è seconda solo a quella di Salvini. Contro, le poche esperienze amministrative: dal maggio 2010 a luglio 2012 è stata consigliere di amministrazione e poi (dal settembre 2012) presidente di Afol Metropolitana, concludendo l’esperienza nel 2014 in modo abbastanza controverso, l’essere sempre stata all’opposizione (salvo la breve esperienza come Consigliere Regionale) e i rilievi che alcuni storici esponenti del Carroccio potrebbero sollevare vista l’adesione al partito fatta solo di recente. Fattori come questi però non l’hanno mai preoccupata e nel tempo ha sempre dimostrato di essere capace di raggiungere i propri obiettivi anche contro tutto e tutti. Se le sarà data l’opportunità e vorrà correre, state pur certi che lo farà. Precedenti: #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Gallera? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Giachetti?  

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Sala sotto scacco sull’ambiente

Sala sotto scacco sull’ambiente. Dopo giorni di risposte dure contro i suoi stessi alleati Verdi e di giudizi suoi e del rettore Ferruccio Resta (probabile futuro politico), il sindaco sembra essere giunto a più miti consigli: a quanto riferisce il comitato per la difesa del Parco Bassini Sala avrebbe deciso di incontrare i cittadini sulle barricate per l’ambiente. Questo il comunicato: Sala si impegna a ricevere il comitato Bassini. Sabato mattina alcuni delegati del comitato “Salviamo il parco Bassini” hanno partecipato alla Colazione con il Sindaco presso il Frida, all’Isola, con l’intenzione di chiedere a Sala l’istituzione di un tavolo che valuti soluzioni alternative più sostenibili rispetto all’attuale progetto dell’edificio di Chimica del Politecnico di Milano. In presenza dei cittadini e di alcuni giornalisti presenti, il sindaco si è impegnato a sentire il Rettore Resta e ha dato la sua disponibilità per incontrarsi coi delegati la settimana successiva alla prossima. Il comitato ora attende di essere convocato da Sala prima che gli ultimi alberi rimasti nel parco Bassini spariscano. Un’ottima decisione secondo noi: il sindaco infatti è un dipendente dei cittadini, non un sovrano. Almeno non ancora, dunque è giusto trovare tutto il tempo e le risorse per ascoltarli. Ma per Sala il problema è sempre più consistente: già con i cittadini di Salviamo Benedetto Marcello aveva dovuto trovare il tempo di parlare direttamente con i suoi amministrati. Non erano bastati gli assessori o gli interventi abbozzati per mettere una pezza su una criticità a cui Palazzo Marino non sembra saper trovare una risposta. Adesso gli ricapita con il Parco Bassini in città Studi. Il Municipio 3 è dunque un allarme rosso(verde) perché è uno dei cuori della sinistra milanese. Il circolo 02Pd ha dato i “natali” politici ad assessori e deputati. Andare in crisi sull’ambiente proprio lì potrebbe essere un fallimento serio per Sala. A maggior ragione perché in questi anni era così sicuro dei suoi “fortini” da agire soprattutto sui Municipi in mano al centro destra. Come gestirà questa emergenza Verde Sala? E il centro destra? Milano città della Cura potrebbe avere delle declinazioni verdi…

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Nel 2019 undici milioni di turisti nel milanese

Nel 2019 quasi 11 milioni di turisti a Milano e nell’area urbana.  Un numero record, che supera di 9,2 punti percentuali le presenze registrate nel 2018. 10.861.071 visitatori nell’anno appena trascorso hanno scelto Milano, la città metropolitana e la provincia di Monza e Brianza come mete per le loro vacanze, con un picco di presenze nei mesi di settembre (1.028.013) e ottobre (1.078.623). La sola città di Milano nel 2019 ha sfiorato quota 7,5 milioni di visitatori (7.463.654), il 9,4 per cento in più rispetto al 2018, quando in termini assoluti erano state 6,8 milioni le persone ad aver trascorso almeno una notte sotto la Madonnina. Trentuno-quarantacinquenne (3,4 milioni), viaggiatore singolo (5,3 milioni), il turista tipo ama fermarsi a Milano in autunno: ottobre, in particolare, sia nel 2019 sia nel 2018 in termini assoluti ha registrato il dato più alto con 736.802 (702.583 a settembre) e 745.449 presenze. Gli uomini (6,2 milioni) prevalgono sulle donne (4,5 milioni – i dati di genere fanno riferimento all’area urbana), mentre il soggiorno dura solitamente non oltre i dieci giorni. Molto bene anche le festività natalizie, che fanno piazzare dicembre al terzo posto con oltre 690.112 arrivi (per un balzo record del 26,9 per cento sul 2018), e tra le tipologie di turisti i 46-60enni (3,2 milioni nell’anno) e le famiglie (oltre 3,6 milioni). “Siamo molto orgogliosi del lavoro che stiamo facendo per rendere la città ancora più attrattiva e accogliente”, commenta l’assessore al Turismo Roberta Guaineri, che mercoledì 22 interverrà a FITUR, la fiera del turismo di Madrid, per presentare IGLTA 2020, la convention internazionale sul turismo LGBTQ+ che quest’anno si terrà a Milano dal 6 al 9 maggio. “Non possiamo però rilassarci troppo, confortati dai buoni dati – continua l’assessore al Turismo -. Milano ha trovato un ottimo equilibrio tra offerta culturale, di servizi e di business, che riesce a richiamare il turista classico, generalista, l’uomo d’affari e il visitatore interessato ad un particolare settore, come la moda, il cibo o il design. Sappiamo inoltre che chi si ferma brevemente in città, magari per lavoro, poi ritorna con la famiglia. Questo vuol dire che basta un’occhiata per rimanere affascinati. Bisogna continuare in questa direzione per affermare la città tra le mete internazionali più ambite”.

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Gioventù nazionale ricorda Jan Palach

“Oggi abbiamo ricordato Jan Palach a 51 anni dalla sua morte, Giovane studente e patriota cecoslovacco che si diede fuoco in piazza San Venceslao a Praga. Morì a 20 anni, 3 giorni dopo il suo sacrificio” lo rende noto Francesco Rocca, Presidente di Gioventù Nazionale Milano. “È tempo di dedicare nella nostra città un monumento a Jan Palach – conclude Rocca – simbolo della resistenza anti-sovietica e della Libertà, l’Europa deve molto al suo martirio”, dichiara Francesco Rocca, Presidente di Gioventù Nazionale Milano. “Jan Palach è il simbolo dell’Europa Sovrana e dell’Europa libera, oggi al posto dei carri armati sovietici – aggiunge  Marco Alfonzo, presidente di GN Milano Provincia – l’Europa è soffocata da un’occupazione politica ed economica, oggi ricordare il martirio Jan Palach è un chiaro segnale ai diktat della UE: non saremo mai schiavi, torneremo sovrani e lo faremo presto”. Alla cerimonia, che si è svolta in via Jan Palach sotto la targa toponomastica con inciso il nome del martire, erano presenti anche l’europarlamentare Carlo Fidanza e l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato.  

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Corso Como, quattro extracomunitari arrestati per furto e spaccio

Sabato scorso all’alba i poliziotti del Commissariato Garibaldi Venezia hanno arrestano un cittadino gambiano 41 enne e un 28 enne per spaccio di sostanza stupefacente. Il primo era in corso Como quando è stato visto avvicinare due ragazzini per vendergli la droga. Accortosi della presenza della polizia si è dato alla fuga ma è stato subito bloccato. È stato trovato in possesso di 260 euro; durante la fuga aveva gettato 3,30 gr di marijuana in una fioriera. Il secondo, anche egli in Corso Como, si è dato immediatamente alla fuga alla vista della Polizia, facendo cadere 20 gr di marijuana durante la corsa. Fermato è stato trovato in possesso di 250 euro. Ieri notte, nell’ambito dello stesso servizio, gli agenti della Squadra Mobile, verso le ore 2:15 circa, hanno notato due cittadini egiziani del 99 e del 96 avvicinarsi a due ragazze straniere di fronte la discoteca Tocqueville 13. Avvicinatosi alle stesse hanno sfilato il cellulare dalla tracolla della vittima. I poliziotti vista la scena sono subito intervenuti e hanno recuperato il telefono restituendolo alla ragazza 22enne. A seguito di perquisizione personale, il 21 enne è stato anche trovato in possesso di un 1 taglierino che teneva nella tasca destra del giubbino. È stato quindi indagato in stato di libertà per porto di oggetto atto ad offendere.  Entrambi, irregolari sul territorio, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso. Hanno precedenti per reati contro il patrimonio, nella fattispecie rapina e furto nonché per reati inerenti gli stupefacenti. Il 21 enne risulta essere stato appena scarcerato e sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Milano.

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