20 Aprile 2020

Il video con cui Niguarda annuncia la chiusura di un reparto covid

L’ospedale di Niguarda, ha annunciato la notizia della chiusura di un reparto di Terapia Intensiva allestito durante la fase più grave dell’emergenza coronavirus,  pubblicando sulla propria pagina Facebook un video accompagnato dal messaggio: “Il calo di  nuovi pazienti positivi ci ha permesso di chiudere una delle 5 terapie intensive che in questi due mesi abbiamo dovuto aprire per l’assistenza dei malati covid 27 posti letto che fino a pochi giorni fa avevano accolto pazienti in condizioni gravissime a causa del virus, sono ormai vuoti. Adesso il reparto verrà riorganizzato e sanificato per poter ripartire!“.  

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Gallera: riapriremo solo se ci saranno le condizioni per farlo

“Tutti devono avere mascherine e guanti e deve essere misurata la temperatura prima di entrare al lavoro – ha detto Giulio Gallera nel corso della trasmissione ‘Che tempo che fa’ – e poi c’è il tema del trasporto pubblico. Se si realizzano queste condizioni riapriamo, sennò no“. “La nostra posizione è sempre stata chiara, ripartiamo secondo le indicazioni della scienza e con le modalità che ci dirà la scienza, è evidente – ha sottolineato – che non si riapriranno luoghi dove ci sono grandi assembramenti, i bar alla sera, i ristoranti, valuteremo le librerie e il resto sarà molto scaglionato con massime misure anticontagio, stiamo lavorando sulla sicurezza della vita quotidiana che sarà molto diversa”. “Abbiamo sempre seguito le indicazioni dell’iss e lo faremo anche in questa fase, c’è un tavolo nazionale, condivideremo con il governo alcune posizioni, l’idea è aprire in sicurezza alcune attività“.

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Lo scontro tra il fisico del Cern e la fake Barbara D’Urso

Lo scontro tra il fisico del Cern e fake Barbara D’Urso. La “battaglia” è avvenuta su Twitter, dove il fisico Federico Ronchetti e Barbara D’Urso finta si sono scontrati. Sì lo scontro è impari perché uno è “Nuclear Physicist Head of operations of the ALICE Experiment @CERN”. L’altra invece è “Membra del gruppo Bildebbberghe. Live tweet vari, alla ricerca del dysageeo. Ogni tanto mi scappa qualche tweet serio”. Ma ad aprire il fuoco è stata proprio Barbarella, così si fa chiamare sui social, che ha contestato un tweet del fisico che sollevava perplessità sulla capacità di Bending Spoons di completare Immuni, la app statale (simile a quella lombarda) di tracciamento per i contagiati da Covid19. Un commento per altro molto leggero e seguente a una breve ricerca di Ronchetti sulle precedenti app dell’azienda, tutte ben lontane dal modello Immuni. Lesa maestà secondo Barbarella e i fan dei Berlusconi: Bending Spoons è infatti di uno dei nuovi virgulti della famiglia di Arcore. Tra i fan come Barbarella c’è chi ha pure contestato il cv del fisico beccandosi una risposta che resterà nella storia di Twitter: Io ? Ho costruito un rivelatore di sensori monolitici al silicio da 3 gigapixel ed un calorimetro elettromagnetico per il CERN. Ho pubblicato 300+ articoli su riviste peer review. Sono capo operazioni di uno dei 4 esperimenti CERN di cui ho progettato la sala controllo. Lei? Ma per la fake D’Urso non c’è storia: Ronchetti è colpevole di aver sollevato dubbi e in fondo cosa vale un cv spaziale? Ecco come ha risposto la conduttrice: Bello, ma non mi sembra per niente inerente allo sviluppo di una app né gestione dei carichi. Lei sarà bravo nel suo campo ma questo non le dà titolo di parlare su altri argomenti né tantomeno di screditare una società. (/2)Non è corretto gettare dubbi sulle capacità di portare a termine un progetto, senza alcun fondamento. A casa mia è gettare discredito, non è esprimere una opinione informata o sensata. Per la fake Barbara D’Urso porsi domande su chi è chiamato a “spiare” tutti gli italiani è gettare discredito, ma forse è una distorsione dovuta ai troppi anni nel mondo in cui vive dove evidentemente chi pone domande è per lo meno un ingiusto contestatore. Ma sulle competenze lei, lei e un fisico hanno discusso di questo, si lascia andare anche di più perché qualcuno le fa notare sottilmente che i dubbi vengono a chi ha studiato certe discipline proprio perché le conoscono meglio di altri: Condivida questo fondamento perché le skills le ho e non vedo il problema di affidare un tale appalto a tale società. Anzi, gestiscono senza disservizi app con 75-100 migliaia di utenti unici collegati contemporaneamente. Niente da fare: Barbarella sa. Sono i fisici al CERN, centro d’eccellenza a livello mondiale le cui ricerche hanno spesso cambiato la vita del genere umano, che non devono permettersi di contestare anonimi fan di programmi di cui non riusciamo a trovare aggettivi. Neppure i loro amici. Perché le skills ci sono, garantisce Barbarella.

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Covid19, secondo Confcommercio è urgente pulire i cani

Covid19, secondo Confcommercio è urgente pulire i cani. Non è una battuta di cattivo gusto, ma proprio una dichiarazione scritta di quella che dovrebbe essere un’istituzione molto seria e autorevole di Milano e non solo. E’ urgente tolettare i cani, dice Confcommercio, in questo periodo. Quindi devono riaprire i negozi che se ne occupano. In effetti con centinaia di morti al giorno, si avverte strisciante la necessità di vedere il proprio cane bello pulito, pettinato e con la pedicure a posto. Hai visto mai che uscendo qualcuno noti un’irritazione cutanea del povero Fuffy, l’economia nazionale non potrebbe evidentemente sopportare una tale vergogna sociale. In fondo tutti i potenti ci hanno tartassato di immagini e video con cagnolini e cagnoloni per anni, la naturale evoluzione del periodo in cui si parlava dell’altro esemplare da compagnia dei potenti: mogli e mariti. Diventa quindi naturale che oggi in piena crisi Covid19, secondo Confcommercio è urgente pulite i cani. L’Italia non sa cosa sarà di lei, ma ecco che una delle rappresentanze del famoso cuore produttivo italiano se ne esce con questo comunicato: Emergenza Covid -19: “Autorizziamo le toelettature dei cani: non è soltanto un vezzo estetico – afferma Davide D’Adda, presidente di Acad, l’Associazione degli operatori commerciali di animali domestici e toelettatori aderente a Confcommercio Milano – ma un’operazione necessaria al benessere generale dei nostri animali”. Acad lancia l’allarme: a Milano Città Metropolitana sono almeno un migliaio i cani che hanno bisogno di un intervento urgente di toelettatura, possibile nella rete dei 500 esercizi commerciali specializzati. “Un’operazione – prosegue D’Adda – che dev’essere svolta da professionisti con la quale si preserva il benessere dei nostri amici a quattro zampe. Infatti, oltre a lavare il pelo vengono svolti anche il controllo delle unghie ed un’analisi superficiale del manto che consente di individuare eventuali problemi come dermatiti ed eczemi e di indirizzare il cliente dal veterinario per gli approfondimenti specifici”. Ora nessuno vuole mettere in dubbio che D’Adda e i suoi associati abbiano diritto di lavorare come tutti, ma le parole andrebbero misurate meglio. Non da lui per carità, sono comprensibili certi sfoghi, ma di Confcommercio che si lascia andare a comunicati come questo mentre le persone muoiono. Spesso senza essersi fatti barba e capelli, ma forse per corso Venezia sono meglio i cani.

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Siciliano uccide la compagna a fucilate

Siciliano uccide la compagna a fucilate. E’ successo a Truccazzano, nel milanese. Alessandra Cità, 47 anni, era tranviera di Atm sulla linea 27. Ad ucciderla l’ex compagno mai arresosi all’idea che la relazione era finita Antonio Vena, 47 anni e come proveniente dalla stessa parte della Sicilia, operaio nel settore della meccanica con precedenti penali e due denunce per violenze dall’ex moglie. I due avevano avuto una relazione durata poco meno di un decennio, ma la storia era ormai finita. Per esigenze logistiche dovute all’emergenza Coronavirus lei aveva acconsentito ad ospitarlo nella casa di Truccazzano, ma non è stata ripagata per il buon gesto. Al termine di una lite l’uomo ha preso il fucile a pompa regolarmente denunciato e ha sparato alla testa della donna. Quasi come un delitto di mafia da film, solo che questa volta non c’è nessun Micheal Corleone nel mezzo, ma una normalissima tranviera. L’uomo dopo aver compiuto il femminicidio si è recato spontaneamente nella più vicina caserma dei carabinieri dove è arrivato alle due del mattino. Ha confessato subito l’omicidio ai militari che, una volta raggiunta l’abitazione, hanno potuto solo constatare l’assassinio dei Alessandra Cinà. Ma se un siciliano uccide la compagna a fucilate, forse questo evento potrebbe spingere le forze dell’ordine a controllare e magari ritirare tutti i possessori di armi regolari. Specialmente se sottoposti a quarantene più o meno volontarie, perché nelle prossime settimane i nervi di tanti altri continueranno a tendersi. E Alessandra potrebbe non essere l’ultima vittima della crisi psicologica da Coronavirus.

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