20 Ottobre 2023

SuperFoody, il web game solidale di Luca Abete: 40mila pasti per il banco alimentare

L’iniziativa, legata alla campagna sociale motivazionale #noncifermanessuno ha visto il coinvolgimento di migliaia di universitari italiani. I pasti “virtuali” sono stati trasformati in 20 tonnellate di prodotti alimentari dal Food Donor Lidl Italia. Si è tenuto stamane, presso la sede del Banco Alimentare Lombardia di Muggiò (MB), l’evento conclusivo della charity online “Gioca&Dona”, l’iniziativa solidale legata alla campagna sociale motivazionale #NonCiFermaNessuno, ideata nel 2014 da Luca Abete, che ha visto la consegna di 40.000 pasti completi* “raccolti” virtualmente dagli studenti universitari nel corso del Tour Universitario 2023. *1 pasto equivalente corrisponde a un mix di 500 gr di alimenti in base ai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) “Abbiamo coinvolto la nostra community in una sfida avvincente – commenta Luca Abete –   Il risultato è andato oltre ogni aspettativa. Gioca & Dona è stata la call to action innovativa che ha sfruttato la voglia di divertirsi degli studenti italiani, trasformandoli in motore trainante di un flusso solidale innovativo, coinvolgente e concreto. Abbiamo inoltre avvicinato migliaia di studenti alla realtà del volontariato diffondendo valori utili alla loro crescita personale. Un piccolo miracolo che con #noncifermanessuno riusciamo a rinnovare di anno in anno grazie anche alla sensibilità di aziende che hanno a cuore la crescita dei giovani e il sostegno alle famiglie in difficoltà” Hanno preso parte all’evento, oltre a Luca Abete,Giuliana Malaguti  Responsabile della comunicazione di Fondazione Banco Alimentare Onlus, Anna Clerici Responsabile delle relazioni esterne di Banco Alimentare Lombardia e Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione e CSR Lidl Italia. Una partnership consolidata e duratura quella tra #NonCiFermaNessuno e Banco Alimentare. Solidarietà e beneficenza sono le basi fondanti del progetto che, dal 2016, ha messo in campo varie campagne a sostegno delle persone in difficoltà. Il tutto allo scopo di aiutare fattivamente chi ha bisogno, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche dello spreco alimentare e del valore del volontariato. “E’ un onore essere ancora una volta i beneficiari dell’iniziativa solidale voluta da Luca Abete nell’ambito della sua campagna motivazionale #NonCiFermaNessuno perché, anche in questa edizione, ha saputo sensibilizzare i giovani verso azioni di condivisione nei confronti di chi è maggiormente in difficoltà e a trasformare i propri limiti in risorse – commenta Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare Onlus -Naturalmente ringraziamo Lidl Italia, food partner dell’iniziativa, con cui la nostra organizzazione collabora da anni nell’opera di quotidiano sostegno alle organizzazioni partner territoriali, a favore di tante persone che si trovano in situazioni di disagio”. “La community on line, composta da migliaia di studenti universitari, è stata la protagonista di questa campagna: giocando a SuperFoody, il web game in stile 8 bit realizzato da Treeweb del Gruppo MAC, ha “raccolto” alimenti pari a 30.000 pasti completi donati dal Food donor Lidl Italia, che ne ha aggiunti altri 10.000, portando così il contatore a 40.000 pasti completi, pari a 20 tonnellate di prodotti alimentari, donati al Banco Alimentare che li distribuirà, tramite la sua rete, alle persone in difficoltà. “Ringrazio ancora una volta Luca e il suo staff per averci coinvolti per il secondo anno consecutivo in questo progetto unico in Italia – commenta Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione e CSR LIDL Italia– Noi di Lidl siamo orgogliosi di aver preso parte alla campagna rivestendo due ruoli molto importanti, quello di Food Donor e, novità di quest’anno, anche quello di mentore. Abbiamo, infatti, incontrato oltre 200 ragazzi lungo le tappe di questo tour con stand di recruiting e condiviso con loro consigli di orientamento utili per aiutarli ad affrontare senza paura l’importante passo dell’ingresso nel mondo del lavoro.” L’evento di consegna è stato preceduto da un incontro che ha visto i protagonisti dell’iniziativa a confronto con gli studenti della cooperativa sociale In-Presa di Carate-Brianza. Una delegazione ha preso parte anche a un’esperienza diretta di volontariato attivo insieme agli operatori del magazzino del Banco Alimentare Lombardia, rafforzando così ulteriormente il significato dell’iniziativa.

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Fondazione IEO Monzino: il sostegno di Monica Perna nella lotta contro il tumore ai polmoni

L’imprenditrice, anche quest’anno ha voluto fare una donazione, onorando la memoria della mamma, scomparsa proprio a causa di un tumore ai polmoni Ha deciso di donare il 5% del fatturato del suo corso di inglese, oltre ad una congrua donazione iniziale, alla Fondazione IEO-Monzino di Milano a sostegno del Programma Polmone, finalizzato alla lotta contro il tumore ai polmoni. A distinguersi per questo atto di generosità, Monica Perna, già nominata tra le 50 imprenditrici più innovative d’Italia nel 2022, originaria della Brianza e attualmente residente a Dubai dove ha fondato la sua Accademia del Metodo AUGE. Monica Perna, nota per aver creato il rinomato programma online “English for Life,” che è stato ampiamente considerato il miglior corso al mondo per imparare l’inglese, ha annunciato il ritiro definitivo del programma dal mercato. Tuttavia, prima di farlo, ha deciso di offrire un’ultima opportunità ai suoi studenti con un’offerta straordinaria, applicando un massiccio sconto mai visto prima. Inoltre, l’imprenditrice ha stabilito che il 5% di ogni quota di iscrizione al programma sarebbe stato destinato alla Fondazione IEO-Monzino, con l’obiettivo di contribuire alla diagnosi, cura e ricerca scientifica sui tumori ai polmoni e toracici. Un contributo per la ricerca Proprio nei giorni scorsi, l’assegno, rappresentante una parte dei ricavi delle ultime vendite del programma “English for Life”, è stato consegnato alla Fondazione. Per il contributo alla ricerca, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano ha dedicato una foglia a AUGE International Consulting, che compare all’interno del “Donor Tree” presente presso la sede. La Fondazione IEO-Monzino ha tenuto ad esprimere anche la sua profonda gratitudine a Monica Perna per questa significativa donazione e per il suo continuo impegno nell’aiutare a combattere questa malattia. Questo gesto dimostra il potere della generosità e dell’unità nella lotta contro il cancro. In memoria della mamma Il gesto dell’imprenditrice è ispirato dalla dolorosa perdita di sua mamma, Maria De Mariano, avvenuta quasi tre anni fa, a soli 59 anni, proprio a causa di questa malattia. La decisione di donare alla Fondazione IEO-Monzino è un modo tangibile per onorarne la memoria e per contribuire alla lotta contro il tumore ai polmoni, offrendo speranza e supporto a chi sta combattendo questo mostro. “Sono grata agli studenti dell’Accademia del Metodo AUGE – ha dichiarato Monica Perna – che da 3 anni a questa parte, ogni anno, nel mese di ottobre, mese per eccellenza della prevenzione, sostengono la mia causa e fanno della lingua inglese non solo uno strumento di crescita personale, ma anche uno strumento capace di regalare la vita”,  ha detto Monica Perna. “Sostenendo la Fondazione IEO-Monzino ed il Programma Polmone dei Professori Spaggiari e De Marinis che ho avuto modo di conoscere personalmente, ogni anno contribuiamo alla ricerca, nella speranza che sempre meno persone debbano vivere ciò che io e la mia famiglia abbiamo vissuto con l’inaspettata scomparsa di mia mamma.  Il mio modo di intendere la lingua inglese, o meglio il Globish, come mezzo di comunicazione, inclusione e relazione trova la sua massima espressione proprio al di fuori dei classici libri di scuola o delle tipiche lezioni frontali, ma in situazioni di vita vera e reale in cui si vince solo parlando una lingua universale, quella della collaborazione, della responsabilità e del sostegno!”

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La formazione continua nelle Cure Domiciliari

 Paxme ha avviato un programma di formazione intensivo dedicato a tutti i suoi operatori. Coinvolge 80 professionisti per 700 ore di formazione continua sia nel campo delle cure domiciliari che nelle tecniche di comunicazione interpersonale. Ogni componente dell’équipe multidisciplinare di Paxme è infatti altamente specializzato e partecipa da sempre a corsi di formazione continua, convegni specialistici e di aggiornamento con lo scopo di arricchire costantemente le competenze professionali. L’organizzazione di questo programma formativo per l’erogazione di crediti ECM, interamente gratuito per i professionisti in quanto finanziato da Paxme, consente al personale di adempiere all’obbligo formativo triennale definito dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua. Il programma di formazione, coinvolgerà tutti gli operatori di Paxme, indipendentemente dal loro ruolo o anzianità – medico geriatra, fisiatra, palliativista, infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, psicologi, assistenti sanitari – ed è esteso anche alle figure dirigenziali. Michele Mennillo, Presidente di Paxme, commenta: “La formazione in Paxme è un aspetto che ricopre un’importanza cruciale. Giorno per giorno ci assicuriamo che i nostri professionisti siano dotati degli strumenti teorici e pratici necessari per offrire cure domiciliari di qualità ai nostri assistiti. L’obiettivo finale è che ciascuno possa essere capace di valutare la problematica del paziente a 360 gradi sia dal punto di vista clinico, sia relazionale, migliorando la qualità della vita al domicilio, anche in presenza di patologie o comorbidità”. La formazione si articolerà in 25 incontri in cui si andranno ad approfondire tematiche trasversali. Tra i temi affrontati, dal punto di vista clinico/medico: la stipsi, la disfagia, l’uso della pressione negativa nella gestione delle ferite difficili, le medicazioni avanzate nel trattamento delle ulcere da decubito, il bendaggio elastocompressivo, ecc. Dal punto di vista relazionale verranno approfondite le modalità di potenziamento del problem solving e l’utilizzo dell’intelligenza emotiva nella relazione con la persona assistita e i suoi familiari. Una formazione specifica sarà infine dedicata alle cure palliative, la gestione della terapia e il nursing. “Con un’esperienza di oltre 20 anni nel settore delle Cure Domiciliari, Paxme ha sempre posto una forte enfasi sull’innovazione, sull’efficienza operativa e sulla soddisfazione dei suoi assistiti e delle loro famiglie – aggiunge il dottor Jacopo Tagliabue, Direttore Sanitario e Responsabile della formazione – Questo programma di formazione intensiva, teorico e pratico, è un segno tangibile dell’impegno di Paxme nel voler mantenere i più elevati standard nelle cure domiciliari”. Il programma formativo è progettato su misura per soddisfare le esigenze specifiche di ciascun ruolo professionale, tenendo conto dei più recenti sviluppi nel settore e delle migliori pratiche. È inoltre strutturato in modo da consentire una formazione continua nel corso del tempo, in modo che gli operatori possano costantemente migliorare le proprie abilità e rimanere al passo con l’evoluzione del settore delle cure domiciliari.  Paxme È un’organizzazione con oltre 20 anni di esperienza nell’assistenza sanitaria al domicilio. I suoi professionisti sono specializzati nella presa in carico, nelle loro case, delle persone che necessitano assistenza medica, infermieristica, fisioterapica. Paxme opera attraverso servizi di Cure Domiciliari e Cure Palliative Domiciliari nell’Area Metropolitana di Milano, nella provincia di Como, nella provincia di Monza e della Brianza. Con oltre 80 professionisti sul territorio assiste oltre 3.300 persone, eroga oltre 120.000 prestazioni infermieristiche e 15.000 fisioterapiche ogni anno.

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“Bike factory”, al via il laboratorio di formazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza

Giovani in cerca di lavoro nel settore delle due ruote, la presentazione di lunedì 16 ottobre, in occasione dell’avvio della prima edizione del corso da 150 ore “Meccanico riparatore di biciclette”, si è tenuta nella prestigiosa cornice del velodromo Vigorelli. Destinatari sono giovani e persone in cerca di occupazione o che vogliono riqualificarsi. Si tratta di un corso intensivo di 150 ore in presenza, con alternanza tra lezioni teoriche, laboratori pratici e testimonianze di imprese del settore bike. Per informazioni sull’iniziativa Scopri il corso!, www.milomb.camcom.it/bike-factory. Lavorare nel settore delle bici piace ai giovani, boom di candidature, 400 in due settimane. In circa due settimane di promozione sono state raccolte 400 candidature ai 4 corsi, di cui il 38% (150) da parte di under 30, che arrivano al 44% (137) se consideriamo solo il corso “core” di Meccanico riparatore. Per quanto riguarda l’identikit dei partecipanti al primo corso in partenza, con 22 partecipanti, rispetto all’età si registrano 16 under 30, con una età media di 29 anni. Il più giovane: 20 anni, il meno giovane: 54 anni. Sono 16 i diplomati e 6 i laureati (uno con dottorato di ricerca). Da rilevare anche il 18% di rappresentanza femminile. La provincia di residenza o domicilio è così ripartita: 17 MI – 2 MB – i rimanenti altre province lombarde.  “In considerazione dell’impatto positivo che il sistema-bike genera sul nostro territorio in modo generale ed integrato su più livelli, Camera di commercio ha avviato un piano strategico pluriennale, con iniziative, strumenti, servizi, in grado di incentivare lo sviluppo  del settore e quindi consolidarne il ruolo di leadership nel mercato globale “ – ha dichiarato Elena Vasco, Segretario generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – “In risposta alla mancanza di personale specializzato e al mismatch tra domanda e offerta di lavoro della filiera, nasce Bike Factory polo innovativo per formare giovani sui profili professionali più ricercati dalle imprese, che in prospettiva ci immaginiamo possa diventare un luogo concreto, aperto e condiviso al servizio dell’ecosistema della bicicletta, con una pluralità di servizi dedicati, dalla formazione al recruitment, al placement, alla costruzione di un punto fisico di aggregazione del mondo bike, luogo di incontro tra giovani, start up e imprese consolidate”. Il corso si inserisce in un nuovo “laboratorio del fare” al servizio della bike economy. “Bike Factory” nasce come hub per formare i profili professionali qualificati e specializzati maggiormente ricercati dalle imprese della filiera della bike economy. Si tratta di un’opportunità – con lezioni teoriche, laboratori e confronto diretto con gli imprenditori – per lavorare o fare impresa in un settore innovativo, green e a elevato potenziale di crescita. È inoltre un’occasione per imprenditori del settore per rafforzare le competenze gestionali e per specializzare i propri dipendenti. Alcuni dati sul settore “bike” I dati dell’ufficio studi, statistica e programmazione della Camera di commercio a giugno 2023 evidenziano la crescita del settore nelle province di Milano, Monza Brianza e Lodi, al vertice in Italia per concentrazione di imprese (225 aziende, di cui 166 a Milano, 43 a Monza Brianza e 16 a Lodi, con un totale che è pari al 40% delle imprese lombarde e al 7% del totale nazionale), in crescita del 16,6% in cinque anni, tra giugno 2018 e giugno 2023, che  rappresentano una realtà che dà lavoro a 600 addetti. Secondo l’indagine della Camera di commercio e di ANCMA al 2023, il 40,4% degli imprenditori del settore ha avuto o sta avendo difficoltà di recruitment. Sarebbero interessati ad assumere figure specializzate in meccanica per la riparazione (49,3%) e meccatronica per ebike (43,3%).  Tra i corsi previsti nel ciclo “Bike factory” per lavorare nel settore delle due ruote: “La manutenzione di una e-bike” destinato a operatori e tecnici del mondo bike (maggiorenni), che operano in aziende con sede legale e/o operativa nelle province di Milano, Monza Brianza, Lodi oppure partecipanti al corso “Meccanico riparatore di biciclette”. Si tratta di un corso breve di 12 ore in presenza, con alternanza tra lezioni teoriche e laboratori pratici. Calendario: 1° Edizione 23 e 24 ottobre, 2° Edizione 27 e 29 novembre. Sede: SIAM – Via Santa Marta, 18 – Milano.  Tra i corsi in arrivo “Competenze gestionali per il settore della bike economy”, con destinatari i titolari, soci o stretti collaboratori di imprese del settore bike, con sede nelle province di Milano, Monza Brianza, Lodi. Durata e modalità di svolgimento: corso breve di 12 ore in presenza, con lezioni teoriche e casi pratici. Calendario: 30 ottobre 2023 e 6 novembre 2023. Sede: Formaper – Via Santa Marta, 18 – Milano. Infine è previsto il corso “Come si costruisce un telaio”, destinato a giovani, persone in cerca di occupazione o che vogliono riqualificarsi, titolari e dipendenti di imprese con sede nelle province di Milano Monza Brianza Lodi. Durata e modalità di svolgimento: corso breve di 16 ore in presenza, con alternanza tra lezioni teoriche e laboratori pratici. Calendario: 27 novembre 2023 e 4 dicembre 2023. Sede: Cinelli – Via G. di Vittorio, 21 – Caleppio di Settala (MI).

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Domenica 22 ottobre torna il vintage di East Market Milano

Nuovo appuntamento con East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare. 300 selezionati espositori da tutta Italia tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti. Dai più ricercati capi d’abbigliamento vintage all’artigianato più raffinato, dai più rari dischi in vinile ai colorati complementi d’arredo. Negli oltre 6000 MQ dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, si possono trovare anche articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane, utensili e molto altro ancora. Shopping con un occhio all’ambiente. East Market da sempre valorizza la cultura e la consapevolezza del riciclo, coniugando la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità, senza quindi contribuire alla sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento. Moda, fai da te, mercato del riciclo che strizzano l’occhio alle nuove tendenze del fashion e della musica, informando e sensibilizzando il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage. Tra gli espositori presenti questo mese Vintage Afropicks con la sua selezione di colorati capi d’abbigliamento, tra borse, scarpe, completi, gonne e molto altro. Riffblast, che si occupa di arte e recupero: tutti i quadri che realizza sono interventi pop su icone religiose che si trovavano in ogni casa italiana dagli Anni ’20 fino a fine ’80. IX Porta Antiques propone oddities di vario tipo, tra cui antiche tavole e modelli anatomici, teschi, scheletri e strumenti medici del passato. Accompagnano il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest’ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un’offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. East Market adotta la politica #plasicfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili. Completano la manifestazione i DJ set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato. domenica 22 ottobre dalle 10 alle 21 Via Mecenate, 88/A – Milano Ingresso Euro 5 Infoline +393516559781

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GDF Milano: 58 arresti per traffico internazionale di stupefacenti tra l’Italia e la Spagna

La Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, sta eseguendo una maxi operazione a contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, esercizio abusivo del credito e frode fiscale. Oltre 400 finanzieri sono impegnati nell’esecuzione di 46 ordinanze di custodia cautelare (33 in carcere e 13 ai domiciliari) emesse dal Gip di Milano su richiesta della D.D.A. e di 12 fermi per indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica, eseguiti nelle province di Milano, Bergamo, Brescia, Monza, Varese, Mantova, Torino, Alessandria, Asti, Prato, Roma, Teramo, Catania, Salerno e Spagna, con il supporto del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata di Roma, della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – Dipartimento di P.S. e del Corpo della Polizia Locale di Milano. Con l’ausilio di unità cinofile cash dog e antidroga, sono inoltre in corso 96 perquisizioni su tutto il territorio nazionale, Spagna e Svizzera in abitazioni ed aziende risultati nella disponibilità dei soggetti coinvolti. Le attività investigative hanno condotto all’individuazione dei canali di approvvigionamento e della rete di spaccio di hashish e marijuana per circa 30 tonnellate, ricostruendo traffici per 42 milioni di euro e un giro di contante di 26 milioni di euro in poco più di un anno. Sono stati inoltre sequestrati 10 compendi aziendali, 52 immobili in Lombardia e altre Regioni del Nord Italia, beni mobili e disponibilità finanziare per 9 milioni di euro, ritenuti di provenienza illecita ovvero sproporzionati rispetto al reddito o all’attività economica svolta dai sodali dell’organizzazione criminale, composta da un gruppo di italiani e spagnoli, coadiuvati da soggetti di etnia albanese e cinese. In particolare, l’indagine si è focalizzata sulla ricostruzione delle modalità di pagamento utilizzate dai narcotrafficanti, i quali, per saldare gli acquisti delle partite di droga, si avvalevano di “servizi bancari” abusivi gestiti da soggetti di etnia cinese, che fungevano da veri e propri “centri di raccolta” del denaro da trasferire in Spagna. Il sistema in questione si basa su un meccanismo di rimessa informale di denaro denominato fei’chi en, simile alla hawala islamica. I soggetti cinesi (nella quasi totalità titolari di esercizi commerciali) ricevevano contante da trasferire in Spagna, in modo anonimo, veloce e non tracciabile, dietro pagamento di una commissione variabile dall’1,5% al 2%. Il metodo di pagamento dello stupefacente individuato si basava sulla compensazione senza trasferimento fisico di valuta, secondo partite di credito/debito bilanciate tra connazionali cinesi inseriti in un circuito criminale transnazionale e che offrono analogo servizio all’estero. Per l’accettazione del controvalore “nominale” della somma versata in Italia veniva utilizzato un codice di riconoscimento (tipo token), solitamente rappresentato dal seriale di una banconota di piccolo taglio, consegnata dal corriere al collaterale spagnolo. Solo in caso di coincidenza tra il seriale della banconota e il numero comunicato dal punto di raccolta in Italia, la compensazione poteva considerarsi andata a buon fine. È stato appurato inoltre che il denaro consegnato dai trafficanti di droga negli esercizi commerciali cinesi (nell’ordine delle decine di milioni di euro) veniva subito dopo “venduto” a una diversa associazione criminale composta da imprenditori italiani operanti nel settore dell’acciaio e della plastica, dediti a sistematiche frodi Iva con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (con bonifici all’estero verso Cina, Svizzera e Hong Kong). Nello schema fraudolento il pagamento di fatture per operazioni inesistenti è correlato alla successiva retrocessione dei relativi importi in denaro contante, senza essere tracciati dagli organismi antiriciclaggio. La peculiarità dell’indagine è rappresentata dalla documentata circostanza che lo stesso contante provento del traffico di droga diventa la provvista in nero degli evasori fiscali, realizzando una perfetta commistione tra profitti illeciti della criminalità comune e della criminalità economica e tutto ciò per milioni di euro! La responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata con la sentenza irrevocabile di condanna. Le misure restrittive sono state emesse in fase di indagini preliminari e, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie, in attesa di giudizio definitivo, è doveroso sottolineare che vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati. L’odierna operazione testimonia il costante impegno dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza a contrasto del narcotraffico, dei traffici illeciti nonché di ogni altra forma di criminalità economica, attraverso l’individuazione degli enormi flussi finanziari riciclati nel circuito economico legale.

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