23 Giugno 2020

Coronavirus: meno di 1.000 i ricoverati

“Oggi abbiamo una sostanziale buona notizia: i pazienti ricoverati nei reparti degli ospedali scendono sotto quota 1.000 (910), con un calo di 137 unità rispetto a ieri. Senza variazioni, invece, il numero delle persone in terapia intensiva (51). Dei 62 casi positivi di oggi, 23 sono riferiti a tamponi effettuati a seguito di una positività riscontrata al test sierologico, 3 sono stati eseguiti a ospiti delle RSA e 1 ad operatori socio-sanitari. Nel complesso, i casi debolmente positivi di oggi sono 18”. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commenta così i dati di oggi. A oggi in Lombardia sono stati riscontrati  93.173  (+62 di cui 23 risultati debolmente positivi  a seguito di test sierologici).  I ricoverati sono 910 (-137) dei quali 51 (=)  in terapia intensiva. I decessi sono stati 16.579  (+6). I tamponi effettuati sono stati  971.721  (+6.986).  Nella provincia di Milano sono stati riscontrati  24.210 (+26) casi di cui 10.304 (+15) a Milano città. Il rapporto fra tamponi effettuati e casi positivi è al 0,8%.

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Arresti Atm, un altro passo falso del Pd di governo?

Arresti Atm, un altro passo falso del Pd di governo? La mattina si è aperta con una notizia che ha scosso Milano in uno dei suoi vanti, cioè il sistema di trasporto pubblico: secondo la Guardia di Finanza tredici persone, tra cui due dirigenti dell’azienda di trasporto pubblico locale, sarebbero parte di un sistema truffaldino per lucrare illegalmente sugli appalti per la segnaletica della metro 2. Le notizie si susseguono ma gli arresti Atm si prospettano come un altro passo falso del Pd di governo? Otello Ruggeri da Fratelli d’Italia ha sollevato la questione: “Da quando la sinistra ha cominciato a chiedere le dimissioni dei vertici di Regione Lombardia continuano a succedere cose buffe. Prima è stato indagato Enrico Rossi, Governatore piddino della Toscana, poi arrestata l’ex sindaco e Consigliere Metropolitano del PD, Silvia Trezzi, oggi la Guardia di Finanza ha arrestato 13 persone, fra cui alcuni dirigenti ATM, nell’ambito di un indagine su tangenti e appalti truccati. ATM è una controllata Comune di Milano, che ne nomina i massimi dirigenti, Presidente compreso e, se non mi sbaglio, il Comune è amministrato da una maggioranza a trazione piddina. Ora, noi continuiamo a essere garantisti, di dimissioni continuiamo a non chiederne, ma almeno questi piddini si passassero una mano sulla coscienza prima di sollecitare quelle altrui”. Nel frattempo Gianluca Comazzi, capo delegazione di Forza Italia in Regione, aggiunge un altro pezzo alla questione associandola alle brusche frenate dei convogli che erano diventati un caso: “L’inchiesta della Procura sulle presunte tangenti Atm descrive un quadro allarmante. Tra le gare truccate potrebbe esserci anche quella sul sistema di segnalamento della M1, che avrebbe prodotto le ‘frenate brusche’ dei convogli causando ferite e lesioni ai passeggeri. Se i fatti venissero accertati, siamo di fronte a episodi gravissimi: dov’erano l’assessore Granelli e i vertici Atm? Perché nessuno si è accorto di nulla? Il sindaco Sala venga subito a riferire in Consiglio comunale”. Ecco dunque che il Pd di governo sembra passare uno dei peggiori quarto d’ora della sua storia: prima il consigliere metropolitano, poi uno dei vanti dell’Amministrazione che si era appena ripresa dalla questione degli alloggi popolari di Metropolitana Milanese affittati in modo secondo alcuni esposti molto discutibile. Senza dimenticare il palazzo appena evacuato pare a causa degli scavi per la M4. Insomma non proprio un bel quadro per chi si prepara ad alcune importanti prove elettorali. Nel frattempo Atm ha fornito una prima versione in cui prende le distanze dai suoi dirigenti: “In relazione all’accesso della Guardia di Finanza di Milano alle sedi di ATM a Cascina Gobba e in Viale Zara, al fine di acquisire documentazione e informazioni inerenti un’indagine in corso nei confronti, tra l’altro, di due funzionari ATM, Paolo Bellini e Stefano Crippa, l’Azienda dichiara quanto segue: ATM sin da subito ha prestato la propria fattiva collaborazione alle Autorità inquirenti anche al fine di determinare al più presto gli elementi relativi alle responsabilità dei soggetti indagati e assumere tutti i conseguenti provvedimenti a riguardo. L’Azienda è del tutto estranea ai fatti contestati, attribuiti ai singoli soggetti che, a quanto si apprende, avrebbero agito autonomamente in violazione del Codice Etico di ATM ancor prima che in violazione delle norme di legge. Di conseguenza, ATM ha già dato incarico ai propri legali al fine di tutelare l’Azienda in tutte le sedi opportune”.

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ATM: tangenti e appalti truccati, 13 arresti

Dodici persone sono state arrestate dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti e appalti truccati e portate in carcere e una tredicesima ai dimiciliari. Tra gli arrestati figura Paolo Bellini, dirigente dell’Atm, responsabile degli ‘impianti di segnalamento e automazione’ delle linee metropolitane. Ci sono 8 appalti da 150 milioni di euro al centro dell’inchiesta della Procura di Milano. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, corruzione, turbativa d’asta, peculato, abuso d’ufficio. Trenta persone fisiche e otto società indagate. Tra gli arrestati due manager di Alstom Ferroviaria e uno di Siemens Mobility. A Bellini vengono contestate presunte tangenti per 125mila euro tra il 2018 e il 2019.

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Contestato il Lido Bam di Lady Russell Catella

Contestato il Lido Bam di Lady Russell Catella. Infatti mentre tanti cittadini del centro hanno molto apprezzato l’ultima iniziativa chic della famiglia che domina il mattone milanese, quelli fuori dalla Milano che piace alla gente coi soldi non hanno gradito sapere che per avere un posto in un parco pubblico dovranno pagare. Pochi euro per carità, ma primo anche con pochi euro si può mangiare, secondo si viola un principio. Purtroppo le critiche si scontrano contro un fatto: il parco è a uso pubblico, ma è privato. Tant’è che negli anni lo hanno aperto e chiuso a piacimento. Ed è normale che ora la famiglia di ricchissimi edificatori di quartieri voglia recuperare qualche soldo anche dal parco.  Soprattutto è possibile. Magari contestabile, ma possibile come hanno ricordato alcuni difensori dell’idea di parco a pagamento. Ma se è stato contestato il Lido Bam di Lady Russell Catella è perché ciò che è possibile non corrisponde per tutti a ciò che è giusto. Almeno non ancora. E ci sono delle basi logiche anche per chi contesta la scelta della signora a capo della Fondazione di famiglia: il parco fa parte dei contrappesi che la città ha accettato per permettere ai Catella di costruire interi quartieri di grattacieli dove c’erano aree verdi. Magari abbandonate in mezzo ai viali, ma sempre aree verdi erano. Dunque Catella non fa un regalo alla città a tenere aperto e fruibile il parco ai piedi dei suoi palazzi, sta pagando un debito con tutti i milanesi. Allo stesso tempo ci sono dei margini che potrebbero essere più stretti, magari la Fondazione potrebbe tenere il parco aperto e in ordine il minimo necessario per rispettare le regole. Invece semplicemente mettendo qualche ombrellone e un po’ di gesso per terra l’immagine di Milano come città viva e attraente è appena ripartita: la notizia dell’apertura della “spiaggia di Milano” è stata ripresa ovunque. Tanto che c’è anche chi ha contestato il Lido Bam di Lady Russell Catella. Il primo parco di Milano con accesso a pagamento.

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Ex codista e ristoratore candidati sindaco

L’ex ‘codista’ Gianni Cafaro e Paolo Polli, il ristoratore milanese che durante la Fase 2 ha portato avanti lo sciopero della fame dormendo in tenda all’Arco della Pace in protesta contro le misure del governo, si candidano a sindaco di Milano. Storie diverse, ma lo stesso obiettivo: prendere il posto di Giuseppe Sala vincendo le prossime elezioni amministrative del 2021. Gianni Cafaro, che pochi anni fa di professione faceva la coda al posto degli altri su compenso (dalle Poste alle banche, dalla Scala al Duomo di Milano) e che ora è presidente del ‘Movimento disabili articolo 14’ ha annunciato di candidarsi “con la mia lista civica apartitica ‘Movimentiamoci insieme’ per creare a costo zero 1 milione di posti di lavoro per disabili e disoccupati di Milano e della Lombardia, usando i circa 20 miliardi di euro stimati che ogni anno vengono pagati in sanzioni per non assumere disabili”. Paolo Polli, invece, “dopo 45 giorni” di sciopero della fame iniziato il 6 maggio scorso, nel giorno in cui insieme ad alcuni colleghi è stato multato nel flash mob all’Arco della Pace, ha annunciato di aver deciso di candidarsi a sindaco di Milano, “costituendo una lista civica”. “Deluso dalla politica che si è dimostrata sorda nei confronti delle problematiche avanzate dagli imprenditori, lontana dal paese reale” e “con scarsa veduta delle conseguenze e ricadute sull’economia e sul lavoro – ha detto – ho deciso di candidarmi a sindaco di Milano”. ANSA

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Sospeso l’obbligo d’indossare i guanti su mezzi pubblici

Dal 22 giugno, in Lombardia,  cade l’obbligo di indossare i guanti sui mezzi pubblici. Lo prevede l’ordinanza 569 firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, “Rincuorato dai pareri scientifici – spiega il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – e dalle nuove raccomandazioni dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), ho assunto la decisione di togliere,  l’obbligo dell’uso dei guanti sui mezzi pubblici. Invito comunque i lombardi a lavare e disinfettare sempre le mani”. “Ci apprestiamo a tornare alla normalità, con piccoli passi, evitando – prosegue il governatore – condotte che potrebbero inficiare gli enormi sacrifici di questi ultimi mesi”.

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