24 Agosto 2022

De Corato: i nuovi agenti della Locale relegati in ufficio

“I 67 agenti di Polizia Locale assunti di recente per rimpolpare le fila dei vigili urbani e garantire maggiore sicurezza sulle strade di una città allo sbaraglio sarebbero già stati relegati alle poltrone degli uffici, secondo quanto si legge dalla stampa, perché il personale che avrebbe dovuto occuparsi della loro formazione, propedeutica all’entrata in servizio, è in ferie. Decine di neo-assunti, risorse che gioverebbero all’attività di controllo della città, si ritrovano, quindi, con le mani in mano, in una metropoli in cui si contano numerosi crimini e reati al giorno. È una vergogna: Milano è allo sbando, in mano a delinquenti e baby gang, e, come è risaputo, l’organico di Polizia Locale in città è piuttosto carente, ma anziché affrettare la preparazione dei novelli agenti e snellire l’iter di entrata in servizio, sono state interrotte le procedure per festeggiare il Ferragosto. Eppure, nella città della Madonnina la criminalità non va in vacanza, anzi, ad agosto galoppa, registrando un aumento dei furti negli appartamenti, disabitati dai milanesi partiti per mete turistiche. In qualità di Assessore regionale con delega alla Polizia Locale, chiedo urgentemente spiegazioni in merito” afferma l’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia, Riccardo De Corato. “In occasione della cerimonia di benvenuto ai 67 nuovi agenti, lo scorso 7 luglio, il sindaco Sala si era rivolto ai neo-assunti sottolineando ‘il piacere e la volontà di stare per strada, perché abbiamo bisogno di più persone nelle vie milanesi e meno in ufficio’. Eppure ad oggi, i neo-assunti sono proprio lì, negli uffici, in attesa di ricominciare il corso di formazione” continua De Corato. “Pure l’Associazione per i Diritti e la Protezione dei Lavoratori (ADPL), amareggiata per il trasferimento di uno dei dirigenti sindacali di Polizia Locale in un’altra sede, denuncia, come si legge nel comunicato da loro diramato, ‘la deriva dell’indirizzo politico della giunta Sala, ormai lontanissima dai principi di sinistra, che consente le discriminazioni e i comportamenti antisindacali dell’ente’. Sono accuse importanti quelle indirizzate a Palazzo Marino da chi tutela il lavoro dei vigili, che prestano il servizio di sicurezza in città. Mi auguro che, perlomeno, il primo cittadino mantenga la promessa di ingaggiare, complessivamente, 500 agenti entro novembre, una promessa a cui ormai fatico a credere, visti i ritardi nelle assunzioni e nella formazione dei neo-assunti” conclude l’assessore.

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De Corato: senza controlli in via Pestagalli tornano i Rom

“I residenti della zona di via Pestagalli mi hanno segnalato, per l’ennesima volta, il ritorno, all’angolo con via Medici del Vascello, della solita, e ben nota, carovana di nomadi. I milanesi sono esausti ed esasperati da una situazione che si trascina avanti nel tempo senza nessun intervento radicale per risolvere la situazione da parte del Comune e della Polizia Locale più volte interessati della problematica”, afferma l’assessore di Regione Lombardia alla sicurezza, Riccardo De Corato, in merito alla foto-segnalazione ricevuta dai residenti del Corvetto. “Inutile dire cosa comporta, soprattutto viste le alte temperature di questo periodo, la loro presenza accompagnata da degrado e sporcizia: condizioni igienico-sanitarie ai limiti del tollerabile. Immondizia, bisogni, panni stesi… tutto per strada. Qui, infatti, da ormai troppi anni, prima con Pisapia e adesso con Sala, hanno vita facile nonostante siano abusivamente accampati per le strade della città e i residenti, esasperati dal degrado, dalle precarie condizioni igieniche e dall’illegalità che accompagnano la loro presenza, continuino a segnalare invano a Comune e Polizia Locale. È proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Mentre in altre città italiane come Roma la polizia locale e le Forze dell’Ordine hanno intensificato i controlli, a Milano no. Quindi, è ovvio, che i nomadi, vedendo lo scarso presidio del territorio, soprattutto nel periodo estivo, tornano ad accamparsi indisturbati”. “Come se non bastasse sono gli stessi cittadini a dover sostenere, loro malgrado, con soldi pubblici i campi dei nomadi. Infatti pochi mesi fa il Comune di Milano ha destinato sostanziose risorse alla comunità rom: la Giunta Sala ha stanziato ben 2 milioni e 850 mila euro in nome di un’integrazione che, come dimostrano i fatti, non interessa a chi vive nell’illegalità e porta avanti i suoi loschi affari occupando abusivamente alloggi pubblici o vivendo senza regole all’interno dei campi che circondano Milano.” conclude De Corato.

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P.zza Repubblica. Sardone (Lega): marocchino accoltella uomo e aggredisce poliziotti

“Ieri sera in Piazza della Repubblica si è assistito all’ennesimo grave atto di violenza: un clandestino marocchino con precedenti ha aggredito e accoltellato un connazionale per derubarlo. Ha poi attaccato sia i soccorritori che i poliziotti arrivati: due uomini in divisa sono finiti in ospedale, da dove sono poi stati dimessi con prognosi di otto e dieci giorni. Ormai l’area tra Porta Venezia e la Stazione Centrale è sempre più insicura: dopo la violenta aggressione a una giovane eritrea, un nuovo episodio violento con immigrati protagonisti. La sinistra buonista chiude gli occhi come sempre: questi quartieri centrali sono ormai preda di sbandati e delinquenti senza documenti. L’accoglienza senza freni che tanto piace al Pd produce solo insicurezza e degrado. Fino a quando il Sindaco rimarrà in silenzio? Continuerà a derubricare questi atti di criminalità a percezione?” Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega

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Forza Italia Giovani: nessuno spazio a nuove leve

“Il movimento giovanile di Forza Italia esprime sincera delusione e profonda amarezza per le scelte compiute nella composizione delle liste elettorali, che hanno completamente escluso da qualsiasi posizione utile una rappresentanza, anche minima, delle nuove generazioni di dirigenti del nostro partito, pur avendo avanzato diverse proposte ai dirigenti nazionali”. Così in una nota diramata dal Coordinamento Nazionale di Forza Italia Giovani, sottoscritta dall’unanimità dei Coordinatori Regionali del movimento. “La giustificazione della mancanza di spazio per accontentare tutti, pur vera in linea di principio, perde tuttavia di qualsiasi significato dal momento che alla militanza, alla lealtà, al merito, al sacrificio e al consenso elettorale di migliaia di ragazze e ragazzi e di centinaia di giovani Amministratori locali, da sempre orgogliosi sostenitori di Forza Italia, si sono preferiti alcuni candidati che non hanno mai fatto parte della nostra storia o alcuni voltagabbana che in Parlamento hanno tradito la nostra bandiera, rendendosi protagonisti di quello che il Presidente Berlusconi ha sempre definito ‘il teatrino della politica’. Le scelte di questi giorni appaiono molto distanti da quelle sempre lungimiranti del Presidente Berlusconi, nel quale continuiamo a riporre la nostra fiducia. Alla luce di ciò, nell’assoluta convinzione che il Presidente Berlusconi non fosse a conoscenza dell’esclusione dalle liste della sua più fedele ‘cantera azzurra’, chiediamo al nostro leader un incontro di confronto e condivisione, per ritrovare le motivazioni necessarie ad affrontare la prossima campagna elettorale. A tal riguardo – conclude la nota – precisiamo che tale richiesta giunge a mezzo stampa non essendo stranamente mai stato possibile, nelle ultime settimane, poter interloquire con il nostro Presidente, come invece è sempre stata nostra abitudine fare, con serietà e responsabilità, nell’interesse del nostro partito”.

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A marocchino suona telefono rubato mentre è in Questura

Il telefono è suonato nel momento e nel posto sbagliato: è stato lo squillo dell’Iphone a far indagare per ricettazione un ragazzo marocchino, che era stato fermato per un controllo dalla polizia ieri pomeriggio in centro a Milano. Era insieme a un connazionale di 27 anni, che aveva addosso una carta di identità francese falsa e per questo è stato arrestato. Una volta in questura, è squillato il telefono: era il proprietario dell’Iphone, che ha chiamato il suo numero sperando di ritrovare lo smartphone. Gli hanno risposto gli agenti, cui l’uomo ha raccontato di aver appoggiato il telefono su un muretto, in via Dante, e di essersi accorto che non c’era più. ANSA

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I dubbi di DataMediaHub sugli “strani” followers di Di Maio

I dubbi di DataMediaHub sugli “strani” followers di Di Maio. Il popolarissimo sito di analisi del mondo dei social network ha messo sotto la lente le vetrine online del ministro degli Esteri e padre fondatore di Impegno Civico e il risultato non sembra brillante anzi. Vi riportiamo uno stralcio proprio sugli strani followers di Di Maio: Appare chiaro che la presenza su Facebook sia stata mal preparata e non dia alcun risultato. Non va meglio su Twitter, anzi. In questo caso le pubblicazioni sono iniziate il 10 agosto scorso e l’account conta 286 follower. Follower che non solo sono pochissimi rispetto alla visibilità mediatica di cui gode Di Maio ma che sono anche in questo caso “strani”, spesso senza neanche la foto del proprio profilo. Read more: http://www.datamediahub.it/2022/08/17/impegno-civico-di-maio-e-il-flop-social/#ixzz7crsNuPkX La strada per tornare in Parlamento sembra dunque sempre più in salita per Luigi Di Maio che rischia di trovarsi senza alcuna poltrona a causa della riforma (e dalla politica) che ha voluto proprio lui. Sarebbe una beffa, ma intanto il suo caso, ben più triste di quello di Gabriele Albertini, riporta in luce un argomento spesso sottovalutato. Molti giornalisti, specialmente se non aggiornati, scelgono le notizie in base all’interesse che secondo loro stanno riscuotendo certi fatti o certe dichiarazioni. Peccato che buona parte di queste loro impressioni siano orientate in base a migliaia di bot schierati per far risaltare una notizia invece di un’altra. Quindi la domanda è: quanti giornalisti stanno lavorando per i bot? E ancora peggio: c’è chi il lavoro dei bot lo vende a pacchi al miglior offerente. Dunque i giornalisti sono diventati spesso soldati inconsapevoli di padroni consapevoli. Avere coscienza di ciò potrebbe portare a gestioni diverse del mondo online come si è iniziato a fare dopo gli scandali delle ultime tornate elettorali americane. Perché lo strumento di per sé dei bot potrebbe essere un apporto positivo per tutti quei partiti che non hanno appoggio dai grandi network come la RAI, quindi amplierebbero la democrazia. Al momento invece siamo al livello: “comprame er follower”.

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