26 Agosto 2019

Sicurezza, il Municipio 2 cambia passo

In fatto di sicurezza il Municipio 2 cambia passo. Si è infatti concluso ieri il primo dei sei fine settimana in cui le associazioni della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri svolgeranno un servizio di educazione all’uso degli spazi comuni nel Parco della Martesana. Fortemente voluto dal Municipio 2, con lo scopo di contrastare il degrado e la criminalità all’interno del polmone verde  fin da questi primi giorni ha dato degli ottimi risultati. Gli operatori dell’Associazione Nazionale della Polizia di stato, al cui Presidente Carmine Abbagnale, va il merito di avere contribuito in modo decisivo all’ideazione del progetto, hanno percorso per dieci ore al giorno i vialetti del parco, perlustrandone ogni anfratto, mentre distribuivano materiale informativo sulle norme e le regole che devono rispettare i frequentatori. L’iniziativa è stata accolta con favore dai cittadini di tutte le nazionalità. In molti hanno avvicinato i volontari ringraziandoli perché la loro presenza è stata sufficiente ad allontanare alcuni personaggi poco raccomandabili e per  segnalare loro le criticità del luogo. Fra sabato e domenica è stata infatti raccolta una notevole mole di informazioni che saranno trasmesse al Commissariato di Zona e al Municipio 2, in modo possano intervenire per quanto di loro competenza. Gli operatori, pur essendo autorizzati dalla Questura non svolgono mansioni di Pubblica Sicurezza, ma fungono da deterrente e sentinelle sul territorio essendo costantemente in contatto con Polizia e Carabinieri che, proprio in funzione della loro presenza, hanno anche aumentato i passaggi in zona. Il loro compito è quindi quello di richiamare verbalmente a tenere comportamenti virtuosi quei cittadini che fossero colti a violare qualche regola e a chiamare le Forze nell’Ordine nel caso assistessero a qualche reato. Il Presidente della Commissione Sicurezza Riccardo Truppo coordinatore di Fratelli d’Italia a Milano che, le sta tentando tutte per sopperire la carenza di personale della Polizia Locale,  ora ci prova avviando questo progetto pilota di pattugliamento del territorio unito alla diffusione delle norme minime di utilizzo degli spazi pubblici attraverso materiale informativo sul regolamento  comunale delle aree verdi. “Da troppo tempo chiediamo come Municipio la presenza di contingenti fissi di Polizia Locale in punti specifici del territorio al Comune centrale“, commenta, Riccardo Truppo (FdI), Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 2, che ha partecipato a tutta la prima giornata di pattugliamento per confrontarsi con i cittadini. “Conoscendo bene le criticità presenti su segnalazione di cittadini attivi e volenterosi, ma non riceviamo risposta, – continua Truppo – come capita da tempo in via Padova e alla galleria dello zodiaco dove attività di spaccio ancora capitano nonostante la chiusura avvenuta con successo del passaggio”. “L’attività sta riscuotendo un grande successo tra i cittadini – racconta l’esponente di Fratelli d’Italia – la presenza dell’associazione della Poliza di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, con pettorine e divise regolamentari, contribuisce a ridare sicurezza ai residenti che si avvicinano segnalando il degrado con entusiasmo. Il buon esito di questa progetto – conclude – potrebbe aprire la strada a tutti i municipi e cambiare il volto della sicurezza in città“. Alle attività ha partecipato anche un residente in zona, Otello Ruggeri membro di A.N.P.S. e portavoce del Comitato Greco 2.0,  “Sono sono soddisfatto e fiero di avere preso parte a questa prima giornata di servizi nel Parco Martesana. – ha commentato –  Finalmente, dopo anni trascorsi ad ascoltare politici che denunciavano l’insicurezza, senza fare nulla per la sicurezza, Riccardo (Truppo ndr) e il Municipio 2 ci hanno dato l’opportunità di fare qualche cosa di concreto per contrastare criminalità e degrado in zona. Ringrazio tutti i cittadini che ci hanno fatto i complimenti e accolti con affetto e – conclude – auspico che questa idea possa essere riproposta anche in altre aree della zona e della città“.

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Automobile Club di Milano, su monopattini rigore e rispetto del codice strada

Gli automobilisti milanesi auspicano che le regole per l’uso dei monopattini che il Comune si appresta ad approvare siano “applicate rigorosamente anche grazie a un severo servizio di controllo da parte delle autorita’ competenti“. Geronimo La Russa, presidente dell’Automobile Club di Milano, valuta positivamente “che il sindaco Sala e la sua Giunta abbiano accolto la nostra richiesta di poter utilizzare il monopattino solo nelle piste ciclabili o in zone aperte al traffico con velocità molto moderata. Allo stesso tempo, rivolgendoci proprio a Palazzo Marino ma anche alla Regione Lombardia, ribadiamo tutta la nostra disponibilita’ a intraprendere un percorso comune mirato a introdurre momenti di educazione stradale soprattutto per ragazzi che frequentano le scuole medie o i primi anni delle superiori“. Lo stesso ACI di Milano affiancherà l’amministrazione “monitorando la prima fase di sperimentazione e offrendo gli spunti di riflessione elaborati dai nostri tecnici per rendere il piu’ sicuro possibile l’utilizzo di questo strumento“.  

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Arrestato per droga il trapper DrefGold: è la mia scorta estiva

“Sono un consumatore conclamato di cannabis in quantitaà massicce“. Non ne ha fatto mistero davanti al giudice, così come non lo nasconde ma anzi lo rivendica nei suoi testi, il ‘trapper’ ‘DrefGold’, all’anagrafe Elia Specolizzi, uno dei tantissimi astri nascenti del discusso fenomeno musicale, derivazione del rap ma in salsa trash, arrestato due giorni fa a MILANO perche’ nella sua casa la polizia ha trovato oltre 100 grammi di marijuana e hashish e 12mila euro in contanti. “Non spaccio, quella era la mia scorta personale per l’estate e quei soldi li ho guadagnati col mio lavoro“, si è difeso il 22enne in aula. E il giudice delle direttissime ha si convalidato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio, ma ha deciso di non applicare la custodia cautelare (il pm aveva chiesto i domiciliari), disponendo soltanto l’obbligo di firma. E ciò in attesa del processo, fissato per il 12 settembre, per il cantante che ha pubblicato l’anno scorso il primo album solista ‘Kanaglia’ e vanta collaborazioni con grossi nomi della scena come Sfera Ebbasta e Capo Plaza. Un genere, la trap, che coi suoi giovanissimi cantanti da qualche anno ormai suscita discussioni e polemiche per i testi piu’ che politicamente scorretti e pieni di riferimenti all’uso di droghe. La polizia venerdì scorso è intervenuta nell’abitazione di ‘DrefGold’, perché alcuni vicini avevano segnalato la presenza di un gruppo di ragazzi rumorosi e odore di marijuana. Da qui la perquisizione degli agenti. “Il quantitativo trovato – ha spiegato l’avvocato Niccolò Vecchioni – è compatibile con l’uso personale, che lui rivendica come vizio, e abbiamo prodotto documentazione per dimostrare che quei soldi vengono dalla sua attivita’, perché guadagna molto e non ha bisogno di spacciare“. E ancora: “Quel capannello di ragazzi sotto casa era un gruppo di fan che da tutta l’estate, in pratica, staziona la in cerca di autografi e di esibizioni estemporanee sue e di altri artisti che vanno spesso a trovare il mio assistito“. Ora la parola passerà al giudice nel processo, mentre la difesa e’ convinta che riuscira’ ad ottenere l’assoluzione. ANSA  

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Torna a settembre Frutta a metà mattina nelle scuole primarie milanesi

Torna per l’anno scolastico 2019/2020 il progetto “Frutta a metà mattina”, ideato da Milano Ristorazione nel 2016 nel solco della Food Policy del Comune, per promuovere corrette abitudini alimentari anche tra i bambini e le bambine delle scuole di Milano. Nel 2016 il progetto pilota aveva coinvolto 30 scuole per circa 4.000 bambini, diventate poi 59 nell’anno scolastico 2017/2018 con 17.400 studenti coinvolti e 49 nel 2018/2019 per 14.600 alunni interessati. Ora, grazie al sostegno del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, sarà possibile arrivare fino a 75 scuole e circa 20.000 alunni e alunne delle Primarie milanesi. Attraverso gli uffici di Food Policy, nel 2018 il Comune ha rilevato che il 21,8% dei bambini di Milano mangia meno di due porzioni di frutta e verdura al giorno e che circa il 20% dei milanesi presenta un forte livello di criticità alimentare. La ricerca si è andata ad aggiungere a quella svolta nel 2016 dal Ministero della Salute, dalla quale emerse che in Italia il 9% dei bambini non assume la prima colazione a casa, che il 65% consuma una merenda troppo abbondante e che il 22% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura. “Sono percentuali sulle quali abbiamo il dovere di intervenire come amministratori pubblici – commenta l’assessore all’Educazione Laura Galimberti –, per garantire a tutti, a partire dai bambini e dalle bambine che frequentano le nostre scuole, grazie all’impegno di Milano Ristorazione, la possibilità di accedere a cibo sano e agevolare la conoscenza di un corretto stile alimentare. Per la nuova edizione di quest’anno abbiamo trovato nel Programma Ricetta QuBì di Fondazione Cariplo, volto a rafforzare la capacità di contrasto della povertà alimentare minorile a Milano, e in Intesa Sanpaolo degli ottimi alleati per raggiungere importanti obiettivi di crescita del progetto“. “In questi primi anni Milano Ristorazione ha constatato un ottimo impatto sulle abitudini alimentari di bambini tra i 6 e i 10 anni, che riescono così a maturare importanti basi per un migliore stile di vita – aggiunge Anna Scavuzzo, vicesindaco con delega alla Food Policy – e dopo due anni dall’avvio del programma è stato rilevato che consumare frutta al posto di altri cibi a metà mattina ha aumentato il gradimento del pranzo dell’11% (dal 63% al 74%) e diminuito lo spreco alimentare del 17%. Il programma ‘Frutta a metà mattina’ contribuisce inoltre al raggiungimento degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), definiti dalle Nazioni Unite e su cui Milano sta compiendo un percorso significativo per l’Agenda 2030″. “Frutta a metà mattina è un progetto di Milano Ristorazione che negli anni si è consolidato come modello virtuoso – afferma Bernardo Notarangelo, Presidente di Milano Ristorazione –. A scuola il ‘tempo del cibo’ è tempo educativo. E per gli studenti e le studentesse di Milano mangiare la frutta durante l’intervallo di metà mattina vuol dire apprendere e consolidare una buona pratica alimentare, un’abitudine sana che, speriamo, li accompagnerà anche nella vita“. “Intesa Sanpaolo, anche come partner del programma per l’infanzia QuBì, sostiene attraverso il Fondo di Beneficenza il progetto ‘Frutta a metà mattina’, un intervento importante per tutti gli studenti delle scuole milanesi – afferma Giovanna Paladino, responsabile della Segreteria Tecnica di Presidenza di Intesa Sanpaolo –, ma ancora più significativo per quei bambini in situazione di fragilità sociale ed economica che hanno difficoltà ad accedere a un’alimentazione sana“. ‘Frutta a metà mattina’ è un’iniziativa del Comune di Milano e Milano Ristorazione che hanno contribuito con proprie risorse straordinarie nei primi anni di intervento: per l’anno scolastico 2019/2020, il progetto sarà sostenuto da QuBì – La ricetta contro la povertà infantile e, nello specifico, da Intesa Sanpaolo attraverso il ‘Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale’ che, in capo alla Presidenza della Banca, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi sociali del Piano d’impresa con erogazioni liberali in tutta Italia. Nel 2019 la sua dotazione ammonta a 13,5 milioni di euro.

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Furti in negozi, tre arresti

Sabato pomeriggio gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura sono intervenuti per un furto in un negozio di Corso Vercelli. Due uomini, cittadini georgiani di 40 e 43 anni, dopo aver rubato 3 portafogli in pelle del valore di circa 1000 euro, hanno tentato la fuga salendo a bordo di un tram. I poliziotti, grazie alle indicazioni della dipendente, hanno bloccato i due uomini e li hanno arrestati per furto pluriaggravato. Sabato sera invece la volante del Commissariato Sempione della  è intervenuta per un furto in un esercizio commerciale di via Grosotto. I poliziotti hanno bloccato il ladro, un cittadino italiano di 37 anni, che stava tentando di rubare 3 giacche. Gli agenti hanno arrestato l’uomo per furto.  

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Coraggio si ricomincia: dritti verso il baratro

Coraggio si ricomincia: dritti verso il baratro. Le vacanze estive sono ufficialmente finite da oggi per la maggior parte dei comuni mortali. Milioni di persone si riverseranno di nuovo nelle città per ricominciare l’opera di produzione del Pil e di sogni in un domani migliore. Peccato che il domani migliore non ci sia all’orizzonte, ma a noi italiani finché è garantito un piatto di pasta e un bicchiere di vino tiriamo avanti. Eppure il problema non è affatto secondario: le uniche prospettive sono pessime. La migliore di tutte sarebbe un governo stabile, quale che sia: ormai i parlamenti e i governi nazionali valgono fino a un certo punto, quindi al mondo interessa solo la quiete. Chi continua ad agitarsi, agita tutta la compagnia e si guastano gli affari di tutti. Siamo ormai da decenni in un mondo dove i bottoni di un pigiama vengono costruiti a Tokyo con materiali presi a Bengasi per poi essere cuciti a Kiev e venduti in Arizona. Quindi quello che interessa adesso al mondo è stare calmi, ma l’Italia non è in grado. Persino il così detto governo del cambiamento è durato solo 15 mesi. Un quinto di quanto previsto dalla Costituzione per il governo. Ma anche se per miracolo accadesse con l’attuale sistema andremmo semplicemente verso il progressivo acuirsi delle differenze sociali come accaduto negli scorsi decenni. Ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. E parliamo dello scenario migliore. Poi ci sono gli altri: ad esempio quello che si sta materializzando, cioè lo specchio di un altro governo tecnico per alzare le tasse e diminuire i servizi tutto in un colpo. Monti è stato solo l’inizio: la situazione in realtà non è affatto migliorata da quando il professore fu chiamato a sistemare i conti disastrati della Repubblica. L’industria o quel che ne rimane è in difficoltà, il lavoro c’è ma o non permette di vivere o non incontra le competenze necessarie. I debiti aumentano e non i guadagni. Allo stesso tempo la classe dirigente non pare in grado di offrire soluzioni se non per sè stessa. Coraggio si ricomincia: dritti verso il baratro. Non ci viene da dire altro: la riforma proposta dai 5 stelle, l’abolizione di 345 parlamentari, può essere un inizio per recuperare soldi e senso di un Parlamento sostanzialmente inutile. I problemi dell’Italia sono molto più strutturali e la soluzione non può essere solo quella prospettata da Mattarella di cercare di andare avanti così come siamo. Il mondo è cambiato e se si seguono le vecchie regole l’unico destino è il baratro. Magari arrivandoci con velocità diverse, ma per ora è l’unica prospettiva.

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