26 Ottobre 2023

Per Proger valore della produzione oltre i 180 milioni nel 2023, con un portafoglio di circa mezzo miliardo di euro per i prossimi 3 anni

Per Proger valore della produzione oltre i 180 milioni nel 2023, con un portafoglio di circa mezzo miliardo di euro per i prossimi 3 anni. Presentata la relazione semestrale, le proiezioni al 31/12/2023 e il business plan 2023-2026 dell’azienda In un evento riservato agli addetti ai lavori, il CFO di Proger, Roberto Lombardi, ha presentato risultati e proiezioni del 2023 e il business plan dell’azienda per i prossimi 3 anni. Il 2023 segna per Proger il miglior risultato della sua storia, con una proiezione del valore della produzione al 31/12 di 186 milioni di euro, +40% rispetto al 2022, e un EBITDA di 24 milioni. I risultati positivi del 2023 sono riconducibili alle performance delle principali linee di business della società di ingegneria e management, che può vantare clienti come WeBuild, nel settore della progettazione infrastrutturale, Autostrade per l’Italia, per le verifiche di sicurezza e l’ingegneria delle manutenzioni, Eni e Total, in ambito Oil & Gas, per finire con Enel e Terna nel settore Green Energy. “Nel 2023 abbiamo compiuto un importante balzo in avanti in termini di produzione, rispetto alla media di 100 milioni sviluppata negli ultimi anni  ”, commenta Lombardi. “Il nostro è un modello di crescita fondato sulla competence delle nostre risorse e sulle intuizioni del management, che vengono ben supportate dal sistema finanziario; infatti, per portare avanti una crescita di questo tipo è necessario un forte accompagnamento sia da parte del sistema bancario che degli stessi soci di Proger, i quali da sempre hanno reinvestito gli utili nell’azienda, perché credono nel progetto di sviluppo persistente adottato da Proger . Con un rapporto PFN/PN  36 %, un’elevata disponibilità finanziaria e consistenti linee di credito a medio termine messe a disposizione dal sistema finanziario, Proger può esplorare nuovi mercati e generare nuovo business con basi solide e sicure”. Questa solidità è confermata da alcuni dei principali indicatori illustrati durante la presentazione: l’EBITDA Margin (EBITDA/VdP) pari al 13% evidenzia un buon livello di remunerazione dell’attività svolta, soprattutto in considerazione del benchmark comparativo di riferimento che si attesta intorno al 10%, così come l’ottimo rapporto tra Posizione Finanziaria Netta (PFN) ed EBITDA, pari ad 1,26 (con una media di 3,5 nel settore), sintetizza la capacità dell’azienda di restituire il debito bancario in un lasso temporale contenuto. “Accanto ai dati finanziari, non dobbiamo però dimenticare che ciò che per noi è fondamentale è investire nel Capitale Umano e nella Formazione, perché crea valore e garantisce continuità del trend di crescita” Nel corso della presentazione il CFO ha poi spinto ancora più avanti l’orizzonte temporali delle previsioni, illustrando il business plan di Proger fino al 2026, in cui si confermano, nonostante un approccio estremamente conservativo, i volumi di produzione dell’anno corrente. “Abbiamo un portafoglio di circa mezzo miliardo di euro”, prosegue il CFO “Ma sono valori che fanno riferimento a giugno 2023 e vi posso già anticipare che sono in aumento”. “Non posso esimermi dall’evidenziare come il nostro CFO sia sempre molto prudente nelle sue proiezioni” si inserisce il CEO Marco Lombardi, “Siamo fiduciosi di poter non solo confermare il VdP di quest’anno, come riportato nel Business Plan, ma di arrivare a superare abbondantemente la soglia dei 200 M€ per il prossimo triennio. Questo perché nei numeri presentati non sono stati considerati scenari ed iniziative in corso di acquisizione molto concrete che non hanno ancora un sufficiente grado di maturità per essere conteggiate nel nostro backlog. Una di queste, ad esempio, ci vede coordinatori tecnici di uno dei più importanti progetti infrastrutturali al mondo”. “Ricordo che nel 2014, durante una convention aziendale, annunciammo l’obiettivo di diventare i numeri 1 in Italia e di raggiungere i 200 M€ di fatturato entro il 2025”, conclude il Presidente Umberto Sgambati “A molti sembrò fin troppo ambizioso, ma oggi possiamo dire che ci stiamo riuscendo anche in anticipo.”

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A Palazzo Morando la mostra 100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary

A Palazzo Morando la mostra 100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary. Apre il 27 ottobre 2023 “100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary”, una mostra storico-documentaria a Palazzo Morando, organizzata in collaborazione con il Comune di Milano, per celebrare il centenario del Rotary Club Milano, il più antico d’Italia. La mostra getta uno sguardo attento sulle personalità distintive, le iniziative coraggiose e gli eventi storici indimenticabili di questi 100 anni di vita del Rotary, narrandoli in parallelo alla vibrante evoluzione di Milano. La città lombarda ha attraversato epoche di cambiamento, crescita, sfide e rinascita, sempre con un occhio al futuro, proprio come il Rotary. Il percorso espositivo offre una ricca selezione di immagini, opere d’arte e materiali inediti provenienti dall’archivio del Club, conservato presso la Cittadella degli Archivi di Milano, con il coinvolgimento di istituzioni iconiche come l’Istituto dei Tumori, il Grattacielo Pirelli e l’Autostrada del Sole. Il principale nucleo di dipinti in esposizione, che illustrano i cambiamenti di Milano da un punto di vista stilistico, sociale, urbanistico e paesaggistico, provengono all’archivio del Museo di Palazzo Morando. Sono opere di artisti milanesi e non che abbracciano un periodo molto ampio e offrono l’occasione di ammirare dipinti di norma conservati nel caveau dell’istituzione che ha come scopo la tutela del patrimonio artistico legato alla cità di Milano. Fiore all’occhiello della mostra, sotto il profilo artistico, è la coppia di sculture di Francesco Messina, provenienti dallo Studio Museo a lui intitolato. Questa esposizione è solo uno degli eventi previsti per celebrare il centenario del Rotary Milano durante l’intero 2023. Dallo spettacolo di balletto al Teatro alla Scala di febbraio scorso, con la partecipazione di una delle stelle più acclamate del balletto contemporaneo, Roberto Bolle, all’installazione monumentale, creata attraverso un concorso che ha coinvolto i giovani artisti laureandi e neo-laureati della Scuola di Scultura dell’Accademia di Brera: sarà oggetto di un evento specifico il prossimo novembre nel “Cortile della Magnolia” dell’Accademia. Come pure il restauro del trono di Napoleone, che dopo la mostra a Palazzo Morando diventerà un punto di riferimento essenziale nel riallestimento degli appartamenti neoclassici di Palazzo Reale. La mostra a Palazzo Morando sarà aperta al pubblico dal 27 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, con ingresso gratuito. L’esposizione è stata curata da Stefano Zuffi, storico dell’arte, con la collaborazione di Lorenza Salamon, gallerista milanese. L’allestimento dell’esposizione è stato affidato alle capacità creative dell’architetto Francesca Aletti. Si ringrazia Credem Euromobiliare Private Banking. Il Governatore del Distretto 2041 (Area metropolitana di Milano) Giulio Koch ha ricordato durante il suo intervento che “Il 18 e 19 novembre a Milano avrà luogo il Congresso Nazionale di Celebrazione del Centenario del Rotary in Italia. Parteciperanno i 14 Distretti italiani e dall’analisi del glorioso passato si trarranno spunti per progettare il futuro dell’azione rotariana anche a Milano, concentrando gli sforzi su Giovani, Lavoro ed Ambiente come principali aree critiche. Interverranno il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ed il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, oltre a illustri esponenti della società civile. La sede sarà l’Aula Magna dell’Università Statale in Via Festa del Perdono 7. Il Congresso sarà preceduto da un concerto per Organo e coro offerto dai Rotariani alla cittadinanza la sera del 17 novembre”. SCHEDA ESPOSIZIONE 100 ANNI A MILANO. UN SECOLO DI STORIA E SOCIETÀ ATTRAVERSO LA PRESENZA DEL ROTARY. a cura di Stefano Zuffi, Lorenza Salamon progetto allestimento Francesca Aletti Palazzo Morando | Costume Moda Immagine via Sant’Andrea, 6 dal 27 ottobre 2023 Orari: da martedì a venerdì, ore 14 – 18.30; sabato e domenica, ore 10 – 18.30 +39 02 884 65735 – 46054 | c.palazzomorando@comune.milano.it | www.costumemodaimmagine.mi.it   INGRESSO GRATUITO

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Violenza sessuale a Milano: chiusa l’inchiesta su tre giovani

Ti eri preparata per una normale uscita con i colleghi in quel locale trendy che avevate scoperto di recente. La musica era ottima, i drink scorrevano e l’atmosfera era perfetta per lasciarsi andare e divertirsi un po’ dopo una lunga settimana di lavoro. A un certo punto però le cose sono precipitate e quella che doveva essere una semplice serata tra amici si è trasformata in un incubo a occhi aperti dal quale ancora fatichi ad uscire. La sera del 21 marzo sei andata in quel locale dei Navigli che ti piace tanto, insieme a un tuo collega, e avete bevuto un po’ troppo. Ti ricordi di aver ballato, riso e scherzato coi baristi che ormai sono quasi degli amici. Poi il buio. La mattina dopo ti sei svegliata a casa tua, nel tuo letto, ma con frammenti confusi in testa, dolori, lividi sul corpo. Hai capito che qualcosa non andava. Piano piano i ricordi hanno iniziato a tornare, come flash. Mani che ti toccavano. Voci maschili. Momenti di paura e confusione. Ti sei fatta coraggio e sei andata all’ospedale, per accertamenti. Lì hai scoperto gli abusi subiti. Era uno shock. Non potevi crederci. Denunciare o no? Non è stata una decisione facile. C’era vergogna, paura di non essere creduta, dubbi sul fatto di essere in parte responsabile per esserti messa in quella situazione. Ma quello che ti è successo è un crimine. Grazie al supporto di amiche e familiari, e alla professionalità degli inquirenti, hai trovato la forza per denunciare. Ora l’inchiesta è conclusa e i tre presunti violentatori rischiano il processo. La strada per la giustizia è ancora lunga, ma hai già dimostrato un enorme coraggio. Puoi essere orgogliosa di te stessa. Non sei sola. La Procura di Milano ha investigato a fondo questo caso, raccogliendo prove schiaccianti contro i tre giovani. Secondo le indagini dei carabinieri e del pm Alessia Menegazzo, la vittima aveva passato la serata in quel locale, bevendo molto alcol insieme a un collega. Verso le 3 del mattino, quando il locale stava chiudendo, la giovane donna è stata avvicinata da uno dei titolari, un 23enne, con la scusa di offrirle un passaggio a casa. Una volta in macchina, l’uomo l’ha portata nel suo appartamento, dove l’aspettavano gli altri due indagati. Qui, stando alle accuse, i tre l’hanno stuprata ripetutamente, approfittando del suo stato di alterazione alcolica. Solo alle prime luci dell’alba la vittima è riuscita a scappare e a chiamare i soccorsi. Ricoverata in ospedale, i medici hanno riscontrato lesioni compatibili con una violenza sessuale. Le indagini dei carabinieri si sono concentrate sui titolari del locale e su un loro amico. Analizzando i tabulati telefonici e le telecamere di sicurezza, sono riusciti a ricostruire i movimenti dei tre giovani quella notte, trovando riscontri alle accuse della vittima. Ora la palla passa al GIP, che dovrà decidere se disporre il rinvio a giudizio per i reati di violenza sessuale di gruppo e lesioni. Una vicenda terribile, che ha scosso la città di Milano. La chiusura dell’inchiesta è arrivata dopo mesi di indagini. Secondo gli inquirenti, ci sono prove sufficienti per sostenere le accuse di violenza sessuale di gruppo nei confronti dei tre giovani. I tre ragazzi, di età compresa tra 23 e 27 anni, dovranno rispondere delle pesanti accuse di aver drogato e violentato in gruppo la giovane manager dopo che aveva trascorso la serata. I tre indagati hanno sempre negato ogni addebito. A loro discolpa hanno dichiarato che la donna era consenziente e che il rapporto era stato del tutto volontario. La Procura di Milano non ha creduto a questa versione dei fatti e ora i tre rischiano di finire a processo con accuse molto pesanti che potrebbero costare loro anche oltre 10 anni di carcere. La chiusura delle indagini è il primo passo verso il processo che dovrà stabilire la verità su una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica, riportando alla ribalta il tema della violenza sulle donne. E così, si chiude un altro capitolo di questa terribile storia. Ma per te, questa è solo l’inizio di un lungo viaggio verso la guarigione. Anche se la giustizia ha fatto il suo corso, ci vorrà del tempo per riprendersi completamente. Ma ricorda, non sei sola. Hai amici e familiari che ti amano e ti sostengono. E hai anche te stessa – una donna forte e coraggiosa che merita di essere felice. Quindi, fai un respiro profondo, solleva la testa, e continua a camminare. Un passo alla volta, tornerai a sorridere.

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Commissione Cultura approva criteri per l’assegnazione della Dote Sport 2023-2024

La Commissione Cultura ha approvato i criteri per l’assegnazione della Dote Sport per l’anno sociale 2023-2024. Il provvedimento (relatrice Chiara Valcepina, FdI), previsto dalla legge 26/2014 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni    sportive inerenti alla montagna”, è finanziato con un fondo di 2 milioni di euro di cui il 10% riservato alle famiglie con minori disabili. Hanno diritto al contributo (100 euro a persona) i minori tra i 6 e i 17 anni residenti da almeno 5 anni in Regione Lombardia e appartenenti a famiglie con reddito ISEE inferiore a 15.000 euro (25.000 se presente un figlio disabile): viene finanziata l’iscrizione a corsi relativi a qualsiasi disciplina sportiva della durata di almeno sei mesi e del costo massimo di 600 euro purchè tenuti da associazioni o società sportive dilettantistiche oppure società in house di Enti Locali lombardi che gestiscono impianti sportivi. Le domande potranno essere inoltrate tramite l’apposita piattaforma Bandi on Line di Regione Lombardia a partire dai primi mesi del 2024. A tempo debito verranno comunicate le date esatte di apertura e chiusura del bando. La verifica dei requisiti e l’attività di controllo a campione sui contributi erogati sarà svolta come negli anni precedenti dalla Direzione Sport e Giovani. “Sono davvero lieta – ha commentato Anna Dotti, Presidente della Commissione Cultura – dell’approvazione di questo provvedimento che rappresenta un aiuto concreto a quelle famiglie che, nonostante le attuali e diffuse difficoltà economiche, dimostrano di avere a cuore la salute e il benessere psicofisico dei loro ragazzi. Lo sport dilettantistico, praticato fin dalla giovane età, è un potente fattore di socializzazione e di promozione di una corretta cultura della salute. Regione Lombardia è quindi fortemente impegnata a diffondere la pratica sportiva tra i giovani anche con adeguati sostegni finanziari. Abbiamo riservato – ha concluso Dotti – un’attenzione particolare alle famiglie con ragazzi disabili che potranno accedere a più contributi per nucleo familiare con parametri reddituali più ampi.”  

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Pavia: la Commissione Ambiente in visita all’impianto Acqua & Sole di Vellezzo Bellini

“Prosegue l’impegno della Commissione Ambiente nella conoscenza delle realtà lombarde per poter poi pianificare risposte concrete alle esigenze del territorio. Il Centro Acqua&Sole visitato oggi è un esempio virtuoso e reale di economia circolare in grado di fornire combustibili, fertilizzanti ed energia alle realtà del territorio quali cittadini, Enti locali, operatori industriali e agricoli. Siamo di fronte a un esempio potenzialmente replicabile ovunque. L’impegno profuso da Acqua&Sole rappresenta un’evoluzione all’interno del mondo della ricerca, pensato e realizzato a beneficio dell’agricoltura ma anche per i cittadini che vivono nelle vicinanze”. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Ambiente Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale) durante la visita all’impianto di recupero e riciclo Acqua&Sole di Vellezzo Bellini in provincia di Pavia. “Il nostro sogno è contribuire a un radicale cambiamento culturale rispetto al tema del recupero di rifiuti. Vogliamo realizzare esempi concreti e replicabili di come un territorio, i cui attori, cittadini, imprese, amministrazioni, operano sinergicamente, ciascuno facendosi carico della propria responsabilità sociale, possa arrivare con 25 anni di anticipo all’obiettivo mondiale per il 2050 delle emissioni compensate: questo grazie alla presenza di un impianto ambientale virtuoso e innovativo, capace non solo di non arrecare alcun disturbo, ma anche di trasformare realmente i rifiuti in valore aggiunto per la collettività” ha aggiunto Francesco Natta, amministratore delegato di Acqua&Sole, nell’illustrare i progetti in corso all’impianto di Vellezzo Bellini (PV).   L’azienda, nata nel 2007, fondata e gestita dagli eredi del premio Nobel per la Chimica Giulio Natta, dal 2016 ha avviato il Centro di Vellezzo Bellini, impianto tecnicamente denominato Nrc (Nutrients recovery center), ovvero Centro di recupero di elementi nutritivi. Il centro Acqua&Sole si estende su una superficie di 600 ettari e tratta ogni anno 170mila rifiuti, sia agricoli sia civili, provenienti dalla Lombardia e da altre regioni del nord Italia. La finalità dell’impianto è infatti quella di produrre fertilizzanti rinnovabili recuperando gli elementi nutritivi presenti in rifiuti come i fanghi di depurazione e agroalimentari. Nel processo, oltre al ‘digestato’ da utilizzare in agricoltura, e al solfato d’ammonio, altro fertilizzante, viene prodotto biogas, che garantisce l’autosufficienza energetica dell’impianto, ma produce anche energia in surplus, immessa in rete, e biometano, in parte per la rete ma anche per la distribuzione al dettaglio. Nel 2022 è stato completato lo step per trasformare il biogas in biometano con l’apertura di una stazione di servizio per la distribuzione al dettaglio, con sconti a seconda della qualità della raccolta differenziata dei Comuni coinvolti. Alla visita hanno partecipato anche il Vice Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase (Lega),e i componenti della Commissione Paola Pollini (Movimento 5 Stelle) e Roberta Vallacchi (PD).

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Ndrangheta, Camorra e Mafia: blitz della Dda di Milano

Siete stanchi di sentir parlare di mafia e criminalità organizzata nel Bel Paese? Purtroppo non abbiamo buone notizie per voi. La Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha appena portato a termine un’importante operazione che ha sgominato una rete criminale composta da uomini legati a Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra. Undici persone sono finite in manette, beni per 225 milioni di euro sono stati sequestrati e 153 indagati. Numeri da capogiro che dimostrano ancora una volta come la malavita organizzata sia ben radicata al Nord, pronta ad approfittare della ricchezza della Lombardia. Le forze dell’ordine di Milano e Varese hanno condotto un’importante operazione contro la criminalità organizzata che ha portato all’arresto di undici persone e al sequestro di beni per 225 milioni di euro. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ha preso di mira i gruppi mafiosi come Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra. Gli investigatori hanno scoperto una fitta rete di rapporti tra diverse cosche che operavano in Lombardia e che erano dedite ad attività come estorsioni, usura, traffico di droga, riciclaggio di denaro e intestazione fittizia di beni. Le indagini hanno portato alla luce i legami tra clan calabresi, campani e siciliani che gestivano affari in comune, scambiandosi favori e appoggio. I Carabinieri hanno sequestrato conti correnti, immobili, società e auto per un valore complessivo di 225 milioni di euro frutto delle attività illecite delle organizzazioni criminali. L’operazione ha inferto un duro colpo alle mafie che da tempo hanno messo radici al Nord, infiltrandosi nell’economia legale ed espandendo i propri interessi. La DDA di Milano continuerà la lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata che minaccia la sicurezza e lo sviluppo della società. Se stai leggendo questo, probabilmente hai sentito parlare delle recenti retate in Lombardia che hanno portato all’arresto di persone legate alla mafia. Per capire la portata di questa operazione, è necessario conoscere alcuni dettagli chiave. I 153 indagati sono affiliati a Cosa Nostra (la mafia siciliana), alla ‘Ndrangheta (la mafia calabrese) e alla Camorra (la mafia campana). Queste sono le tre organizzazioni mafiose più potenti e violente in Italia, dedite ad attività come estorsione, traffico di droga, riciclaggio di denaro e omicidio. Gli indagati devono rispondere di una lunga lista di reati: associazione mafiosa, estorsione, usura, riciclaggio, traffico di stupefacenti, intestazione fittizia di beni e violenza privata. Alcuni sono anche accusati di aver commissionato omicidi e di aver costretto imprenditori alla bancarotta. Nell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore di 225 milioni di euro, tra cui ville di lusso, conti bancari, gioielli, auto e aziende. Ciò dimostra quanto queste organizzazioni criminali siano riuscite ad accumulare potere e ricchezza illecita nel corso degli anni. È una vittoria importante nella lotta contro la criminalità organizzata in Lombardia. Anche se gli indagati sono ancora innocenti fino a prova contraria, questo blitz rappresenta un duro colpo alle mafie italiane e un segnale positivo per la società. La strada è ancora lunga, ma ogni successo ci avvicina a un futuro libero dalla morsa di queste pericolose organizzazioni criminali.

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