26 Novembre 2018

La vostra epoca sta per finire, non vi permetterò di votarmi contro. E Amicone ritira la mozione

Ritirata dal consigliere proponente Luigi Amicone (Forza Italia), al termine del dibattito in Consiglio comunale, la mozione per “le iniziative per sostenere Milano città per la vita“, già oggetto delle contestazioni in aula giovedì scorso per l’impostazione contro la Legge 194 da parte delle attiviste della Rete “Se Non Ora Quando” Nel corso del dibattito in Aula, prima del ritiro della mozione, il consigliere di Forza Italia Luigi Amicone ha sostenuto che “il tema non è se questa mozione sia una riflessione pro o contro alla Legge 194 e non capisco perché questa mozione sia stata presentata come una mozione contro l’aborto. Quando le ancelle, che giovedì scorso hanno manifestato in Consiglio, dicevano nelle interviste che questa mozione è oscurantista e che si vogliono portare obiettori negli ospedali, invito tutti a chiedere ad Alessandra Kustermann se il Centro d’aiuto alla Vita della Mangiagalli non abbia aiutato oltre migliaia donne a far nascere bambini. Questa mozione prende spunto e rende omaggio a Carla Padovani, ex capogruppo del Pd del Comune di Verona, cacciata per il fondamentalismo della sinistra. Io considero l’obiezione di coscienza una conquista, la maggior parte dei medici obiettori sono donne, volete andare contro le donne?“. L’assessore comunale ai Servizi Sociali Pierfrancesco Majorino che ha espresso il parere negativo della Giunta, ha invitato il consigliere Amicone a “non citare la dottoressa Kustermann che, tanto per capire come la pensa, era in piazza con noi contro le proposte del senatore Pillon“. Majorino ha poi aggiunto che “se c’è un problema in questa regione il tema è come rilanciare i consultori che sono stati massacrati”. Il consigliere di Fi ha quindi concluso: “La vostra epoca sta per finire. Finisce in Europa e per questo non vi darò neanche l’occasione contro perchè ritiro la mozione“, ha detto Amicone e ha deciso di non portare ai voti la mozione che e’ stata quindi ritirata.

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Arrestato ecuadoriano per violenza sessuale

I Carabinieri hanno arrestato un 20enne ecuadoriano con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una connazionale di 17 anni. L’aggressione è avvenuta alle 7.30 di domenica 25 sulla banchina della fermata Stazione Centrale della metropolitana M2: il giovane ha avvicinato la ragazza e, dopo averla afferrata per un braccio, ha cercato di baciarla. Poi, strattonandola, ha cercato di convincerla di seguirla a casa sua. La vittima ha reagito mordendo l’aggressore a una mano, è riuscita a divincolarsi e ha iniziato a correre, trovando rifugio nei locali dell’Atm point. Il ventenne l’ha inseguita per un tratto, poi ha cercato di scappare ma è stato bloccato dagli addetti alla vigilanza di Atm, che hanno subito chiamato il 112. I carabinieri hanno fermato l’aggressore mentre cercava di scappare salendo su un treno della metro. Secondo quanto si è appreso, i due ragazzi non si conoscevano di persona ma lei lo aveva tra i suoi contatti di Facebook.

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Preso scippatore seriale in bicicletta

Sabato scorso un uomo, italiano di 44 anni con precedenti specifici, è stato fermato dalla polizia perché ritenuto responsabile di tre furti con strappo e una rapina aggravata avvenuti a Milano. Gli agenti del Commissariato Lorenteggio sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo grazie alle immagini riprese dalle telecamere presenti nei luoghi dei reati. Utili sono state inoltre le descrizioni fornite dalle vittime. I fatti contestati sono avvenuti lo scorso luglio. Il 19, in via Piero Colombi, una donna di 82 anni è stata vittima di una rapina in strada. L’uomo, che si trovava in bicicletta, ha infatti aggredito la donna alle spalle, afferrandola per il collo e tentando di farla cadere a terra. Le ha poi sfilato un ciondolo di oro giallo, non riuscendo a strapparle la collanina, prima di fuggire. Poco dopo, in via Carlo Marx angolo via Constant, una seconda vittima di 85 anni è stata avvicinata, sempre alle spalle, dall’uomo, che le ha poi strappato la collanina in oro giallo con ciondolo ed è scappato in sella a una bici. In entrambi i casi è intervenuta la stessa volante della polizia. Gli agenti del commissariato Lorenteggio hanno quindi iniziato le indagini per capire se ci fossero altre vittime. Hanno così scoperto che il 15 luglio una donna, mentre si trovava in via Scanini di fronte all’intersezione con via Sorrento, è stata avvicinata da un uomo che le ha strappato una catenina in oro con una pietra. La vittima ha notato pochi metri più avanti una bicicletta azzurra, in sella alla quale l’aggressore si è allontanato. In un altro episodio, avvenuto il 3 luglio, l’uomo ha aggredito e derubato una donna di 65 anni mentre era a passeggio con il nipote di tre anni. Anche in questo caso, ha strappato dal collo della vittima la collana ed è scappato in sella ad una bicicletta.

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Allontanati dal Cleopatra, tornano e sparano contro le vetrine

Tre o quattro spari contro la vetrina di un locale e poi la fuga: è successo poco prima dell’una di notte al Cleopatra, locale di via Romilli, in zona Brenta, che ha da poco cambiato gestione e non vi si erano mai verificati episodi criminali di nessun genere. Secondo i racconti di alcuni testimoni tre ragazzi, un italiano e due stranieri, avrebbero importunato una giovane all’interno del locale. Il buttafuori ha così deciso di cacciarli e li ha accompagnati alla porta. Il gruppo, si e’ allontanato per poi tornare poco tempo dopo sparando tre colpi di pistola alla vetrata del Cleopatra. Nonostante il bar fosse ancora aperto e pieno di clienti, nessuno è rimasto ferito,  perché hanno mirato basso, senza colpire nessuno, ma provocando comunque un grosso spavento per chi c’era all’interno. Sul caso indaga il commissariato di zona e la Squadra mobile, dopo un primo intervento dell’ufficio prevenzione generale.

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Giovani nordafricani commettono tre rapine in pochi minuti

I fatti sono avvenuti nella zona di corso Lodi, dove un gruppo di 5/6 individui, tutti secondo le testimonianze giovanissimi nordafricani, hanno commesso tre rapine ai danni di altrettanti giovani nell’arco di mezz’ora nella notte tra sabato e domenica. La prima è avvenuta in piazzale Lodi dove il gruppetto ha avvicinato un 26enne italiano aggredendolo con con calci e pugni per sottrargli smartphone e portafogli. Dopo una decina di minuti i delinquenti hanno commesso una nuova aggressione in via Pietrasanta ai danni di un 18enne italiano, al quale è stato rubato il portafogli. Infine, alle 3.10 del mattino, probabilmente avendo finito il denaro sottratto in precedenza,  hanno nuovamente colpito in via Pompeo Leoni. Vittima un altro italiano appena maggiorenne  picchiato e poi rapinato di 45 euro dal solito gruppetto. Tutte e tre le vittime, soccorse sul posto dal 118 e hanno rifiutato il ricovero. I Carabinieri intervenuti in tutti i tre casi dopo che i rapinatori si erano dati alla fuga stanno indagando con l’ausilio delle descrizioni fornite dalle vittime, tutte concordi nel descrivere i rapinatori come giovani di probabili origini nordafricane.

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Insulti a Sala durante il corteo di solidarietà alla Palestina

Un corteo di solidarietà alla Palestina e contro la “violenza alle donne palestinesi” si e’ svolto ieri pomeriggio. La manifestazione è stata organizzata da varie anime pro Palestina e dell’attivismo umanitario in vista della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese indetta dalle Nazioni Unite ogni 29 novembre. Quest’anno la protesta degli attivisti si è concentrata “sulla violenza alle donne nei Territori – spiega una delle organizzatrici – che subiscono dal cecchinaggio dei soldati israeliani fino alla detenzione amministrativa che viene utilizzata in modo estensivo e che permette di imprigionare la gente senza la contestazione di accuse per un periodo lunghissimo separando famiglie e umiliando le persone. La sorte di queste donne – continua – pare interessare molto meno di quella di altre“. Gran parte degli slogan di questa manifestazione, che si e’ snodata dalle 16 alle 17.30 in pieno centro, tra piazza San Babila e piazza della Scala, sono stati diretti contro “quelli che non avendo altri argomenti – spiega un attivista palestinese – ci danno degli antisemiti. Noi siamo contro gli oppressori, non ci interessa se ebrei o arabi o cristiani. E i palestinesi sono un popolo oppresso, terroristi sono altri“. Nel corso del corteo, quando i manifestanti sono giunti nei pressi di Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale, c’è stata anche un momento di polemica interna quando alcuni estremisti hanno gridato l’epiteto di “terrorista” all’indirizzo del sindaco Giuseppe Sala, reo di essersi espresso – secondo i Propalestina – a favore di Israele. Sala aveva espresso preoccupazione per questo corteo dato che nel corso di una precedente manifestazione, nel dicembre 2017, erano stati uditi slogan antisemiti. “Gli organizzatori si dissociano da queste gravi affermazioni contro Sala – hanno detto dal palco mobile – ma riteniamo che sia stato altrettanto grave cercare di fare passare noi per terroristi e antisemiti“.

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