30 Maggio 2020

Calano i contagi, solo 25 a Milano

Calano i nuovi positivi ma aumentano i decessi in Lombardia: sono 221 i casi in più (con l’indice rapporto con i tamponi giornalieri che passa dal 2,5% al 1,5%) per un totale di 88.758 casi in regione. Ieri c’erano stati 352 nuovi positivi con circa lo stesso numero di tamponi, oltre 14mila. I nuovi decessi sono 67 per un totale di 16.079 morti in regione mentre ieri erano stati 38. Calano sia i ricoverati in terapia intensiva (-1, 172) così come quelli negli altri reparti (-245, 3.307) che ieri erano invece aumentati (+82). Sono i dati resi noti da Regione Lombardia. Anche nelle principali province lombarde sono in calo i nuovi positivi nelle principali province lombarde: nella città metropolitana di Milano ci sono 62 casi in più (23.044 in totale) di cui 25 a Milano città (9.775), a Bergamo 21 (13.323), a Brescia 41 (14.724), a Cremona solo 6 (6.448) e a Lodi 10 (3.468). Scendono i nuovi casi anche a Varese (+4, 3.594), mentre aumentano seppur di poco a Pavia (+35, 5.328). ANSA

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Sala: giusto riaprire la Lombardia

“La notizia del giorno è la riapertura dei confini regionali dal 3 giugno, a mio parere è una decisione giusta“. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel consueto video sulle pagine social commentando la possibilità a partire dal 3 giugno per tutti di spostarsi tra le Regioni. “Nessuno di noi sa come evolverà la pandemia e bisognerà essere molto attenti e pronti ad ogni situazione, ma adesso è il momento di ridare ossigeno al lavoro – ha aggiunto -. Vi ricordo che in Lombardia è obbligatorio l’uso della mascherina fino al 14 giugno“. Nei giorni scorsi Sala ha emesso un’ordinanza per vietare l’asporto di alcolici e super alcolici nei locali dalle 19 in poi. “Io confermo i motivi per cui l’abbiamo fatta, vedo che qualche risultato lo sta portando – ha detto  -. Ieri sera avendo sentito le forze di polizia la situazione è stata buona, invito tutti a rispettare le regole e vediamo cosa succederà in questo lungo weekend. Disponibilissimo poi a tornare sui miei passi“. ANSA

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Le Mascherine Tricolori tornano in Piazza XXV aprile

Come sabato scorso, anche oggi, gli aderenti al movimento delle “Mascherine Tricolori” si sono riuniti in Piazza XXV Aprile, insieme ai rappresentanti di alcune categorie di lavoratori pesantemente penalizzati dai provvedimenti presi per contrastare l’epidemia di covid-19. Scopo della manifestazione: sensibilizzare le istituzioni perché prendano provvedimenti concreti in favore di quanti a causa della crisi economica conseguente al lockdown rischiano di perdere il lavoro, chiudere la propria attività o faticano a tirare fine mese. “Anche oggi eravamo in Piazza” hanno scritto gli organizzatori sulla loro pagina Fcebook, spiegando, “siamo imprenditori, lavoratori, madri, padri. Non siamo disposti a restare inermi di fronte ad un Governo che vuole affossare i nostri sacrifici e la nostra Nazione! Torneremo in piazza anche Sabato prossimo, sempre di più! Viva l’Italia!“.

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In centinaia per Pappalardo, ma violano le norme sanitarie

Grazie alla partecipazione di diverse centinaia di persone, ha avuto successo la manifestazione di protesta organizzata in Piazza Duomo dal movimento dei “gilet arancioni” guidati dall’Ex Generale Pappalardo, che ha improvvisato un comizio in mezzo ai manifestanti, chiedendo fra le altre cose le dimissioni del Governo Conte, la costituzione di un governo di unità nazionale e il ritorno alla Lira. Nota dolente, nel corso dell’evento, come documentato dal quotidiano Repubblica, sono state violate tutte le norme di sicurezza previste da decreti e ordinanze statali e regionali. Infatti, i manifestanti non hanno rispettato la distanza di sicurezza fra di loro e in buona parte non avevano la mascherina o la tenevano calata sotto il mento.  

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Da lunedì 1° giugno riapriranno palestre, piscine e circoli culturali

Da lunedì 1° giugno riapriranno palestre, piscine, circoli culturali e ricreativi in Lombardia. Lo prevede la nuova ordinanza alla firma del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. L’attività fisica all’aperto potrà essere eseguita nel rispetto delle misure di distanziamento di 2 metri previste dal Dpcm vigente. Via libera anche all’accesso nei parchi tematici e di divertimento, oltre che nei parchi faunistici. Tutte queste attività dovranno rispettare le puntuali indicazioni contenute nelle ‘linee guida’ approvate dalla Conferenza delle Regioni. Dal 15 giugno è previsto anche l’inizio dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza (dai 3 ai 17 anni) e le attività di spettacolo. Fatta salva la possibilità di svolgere le prove in assenza di pubblico già a partire dal 1° giugno Sempre nel rispetto di quanto previsto delle regole delle ‘linee guida’ interregionali. L’ordinanza conferma, poi, l’obbligo su tutto il territorio regionale di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all’aperto. Resta obbligatoria anche la misurazione della temperatura per il datore di lavoro e per i dipendenti; così come la stessa misura continua a valere anche per i clienti dei ristoranti. Permane, infine, il blocco delle slot machines nei locali pubblici. La nuova ordinanza della Lombardia sarà valida dal 1° al 14 giugno 2020. È possibile leggere la nuova ordinanza di Regione Lombardia qui.  

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Alan Rizzi (FI): Sassoli e Zingaretti intervengano su Majorino

“Le parole dell’Eurodeputato del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino sono colme di odio” – interviene così il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia Alan Rizzi. “Mentre sigle della sinistra lombarda diffondono messaggi violenti contro il Presidente Fontana, l’eurodeputato diffonde una nota che incita alla radicalizzazione“. “L’Onorevole Majorino conosce bene il significato di ‘radicalizzare! e per questo non si può tacere dinnanzi a queste gravissime affermazioni. L’azione di radicalizzare sposta la politica verso le sue punte più estreme, allontana ogni possibilità di confronto e civile discussione e fomenta le frange, come CARC, più violente”. “Majorino si dimostra persona non capace di sedersi al tavolo e discutere del bene comune, si ispira a ideologie assolutiste e totalizzanti. Dovrebbe, oltre a leggere la Lucarelli, ripassare la storia e ripercorrere, magari, i momenti più bui della Rivoluzione francese. Le sue dichiarazioni sono preoccupanti e il Parlamento Europeo deve esprimersi” prosegue Rizzi. “E’ necessario che il Presidente del Parlamento Europeo Sassoli intervenga e richiami l’Onorevole Majorino al senso di responsabilità e ai valori democratici dell’Europa. Nel momento più buio dopo la Seconda Guerra Mondiale nessun esponente delle istituzioni può evocare simili messaggi d’odio. Serve misura, anche nella giusta dialettica politica e in questo caso si è andati pericolosamente oltre” insiste Rizzi. “Sorprende – dichiara in conclusione Rizzi – il silenzio del Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, sempre pronto ad alzare il ditino e dare lezioni sul “senso di responsabilità”. O forse dobbiamo desumere che la cifra stilistica del suo PD sia la denigrazione e l’estremismo?”.  

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