
“Ancora una volta la giunta non è stata in grado di gestire la situazione. – ha aggiunto Mascaretti – Non hanno saputo spendere 3,8 milioni che ora sono bloccati in attesa del nuovo bilancio per essere stanziati di nuovo. In questo momento di grave emergenza il Comune avrebbe dovuto spendere di più per dare risposte immediate ai milanesi, l’obiettivo del 2020 non poteva essere di pareggiare il bilancio e addirittura avanzare dei soldi” prosegue il consigliere “e oggi i cittadini scoprono che le offerte che avevano fatto non sono state usate. Palazzo Marino non ha saputo rispondere all’emergenza e ha tradito la fiducia dei milanesi che avevano affidato all’amministrazione i loro soldi”.
“Nel frattempo il Comune non ha annullato la tassa sui rifiuti, non ha fatto sconti sugli affitti ai commercianti, non ha alzato la soglia di esenzione dal pagamento dell’addizionale Irpef a 28mila euro di reddito annuo imponibile, come il sindaco Sala aveva promesso nella precedente campagna elettorale. E non è nemmeno riuscito a mettere dei bagni chimici a disposizione di tassisti, operatori di Amsa e di Atm, forze dell’ordine, operatori di ambulanze, insomma – ha quindi concluso – di tutti i lavoratori che prima della pandemia se avevano pipi potevano andare a farla al bar.
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