arianna censi

Amat: più accessi a parcheggi e meno ad Area B e C. Censi soddisfatta ma Monguzzi non è convinto

Più accessi ai parcheggi di interscambio e al trasporto pubblico, meno ingressi settimanali in Area C e Area B, il bike sharing domina sugli altri mezzi in condivisione. Questi i dati che emergono dal report di Amat per il mese di gennaio 2024. Nel confronto con i dati dello stesso mese dell’anno scorso, gli ingressi in Area C segnano una diminuzione del 3,78% dal lunedì al venerdì, un -3,16% il sabato e un aumento del 6,02% la domenica. Rispetto a gennaio 2023, diminuiscono anche gli ingressi in Area B nei giorni infrasettimanali (-0,7%) e di sabato (-1,63%), mentre aumentano la domenica (del 10% e questo, unito a un particolare picco di ingressi in occasione dello sciopero del trasporto pubblico, condiziona la media mensile). Si ricorda che i dati fotografano l’intero parco macchine in ingresso, senza distinguere il tipo di motorizzazione. Registrano un incremento medio del 5,4% il trasporto pubblico (+2,98% nell’infrasettimanale, +1,23 il sabato, +12,73% la domenica) e del 6,55% i parcheggi di interscambio (alle strutture si accede prevalentemente dal lunedì al venerdì, +4,12%, meno di domenica, -3,39%). Il bike sharing aumenta del 27,05%, a scapito del car sharing (-7,29), dello scooter sharing (-26,02%) e dei monopattini in condivisione (-30,98%). A tal proposito si ricorda, come per il mese scorso, che l’esito del nuovo bando per bici e monopattini, con la diminuzione degli operatori di monopattini, potrebbe aver spinto gli utenti dei servizi non più operativi ad utilizzare l’abbonamento, ancora in vigore, per le biciclette. Il calo degli scooter in sharing, invece, è verosimilmente legato al fatto che, dopo la chiusura di Cityscoot, è rimasto attivo un solo operatore e gli effetti già visti a dicembre si sono protratti anche a gennaio. L’operatore rimasto, eCooltra, si sta attrezzando per incrementare la flotta in modo da recuperare utenti. “Siamo soddisfatti dell’andamento dei dati – commenta Arianna Censi, assessora alla Mobilità – perché il trend si sta consolidando. Siamo convinti che si arriverà a raggiungere gli obiettivi prefissati, ma certamente non avverrà in qualche mese. Vorrei sottolineare in ogni caso che il cambiamento del parco auto che sta avvenendo nell’area metropolitana avrà degli effetti duraturi e importanti, e non è detto che si traduca automaticamente in una diminuzione di ingressi, ma di sicuro in una diminuzione di emissioni nocive, di cui beneficeranno tutti i cittadini e le cittadine”. Critico invece il Capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale, Carlo Monguzzi, che in una nota scrive: “Nel comunicato del Comune tra l’altro mancano colpevolmente – come al solito – gli ingressi prima delle 7.30 e dopo le 19.30 che sono più di 50mila  E l’indice di congestione che dice se il traffico è aumentato o no? Ovviamente sul sito non vi sono i dati quindi abbiamo solo il comunicato del comune”. Il consgliere quindi aggiunge “Essere poi felici che in area B dopo un anno gli ingressi sono diminuiti dello 0,7 % vuol dire non essere capaci di governare. Persino questi dati “ elaborati” ma soprattutto lo smog – concludendo –  di questo mese ci dicono che i provvedimenti non funzionano e che ci vuole un serio piano della mobilità”.

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Piano Parcheggi. Piscina (Lega): un’altra promessa disattesa

“Ci stiamo lavorando con tutti. Il piano parcheggi è una parte del piano generale del traffico urbano. È un’approvazione di Consiglio, quindi ha un iter un po’ più consistente, ma io sono convinta di sottoporlo alla discussione e alla valutazione dei Municipi, del Consiglio, delle Commissioni nella tarda primavera” ha dichiarato l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, parlando con i giornalisti all’interno della sede dell’Aci. Affermazioni considerate poco credibili dal Consigliere Comunale della Lega Samuele Piscina, che ha infatti ribattuto “Sono due anni che la giunta Sala chiacchiera del Piano Parcheggi, ma di fatto, come in decine di altre situazioni, nulla di concreto è stato realizzato. Basta scuse e perdite di tempo, i milanesi chiedono i fatti”.  “Mi sembra chiaro che l’obiettivo di Sala e Censi, dopo le promesse elettorali di 2 anni e mezzo fa, sia tirare avanti facendo finta di programmare, affinché non si debbano realmente occupare del piano parcheggi, limitandosi a passare la palla al prossimo sindaco. – ha proseguito Piscina – Conosciamo tutti bene delle lungaggini che portano alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo. Nonostante i 7 anni di amministrazione Sala, ancora oggi si temporeggia sul tema con la scusa che si stia ancora ragionando su cosa e come farli. Intanto continuano ideologicamente a eliminare i posti auto su strada per far posto alle ciclabili insicure, compresi i posti per disabili, cavalcando la battaglia insensata contro le vetture che, a loro dire, dovrebbero sparire da un giorno all’altro come per magia”. “È sempre colpa di qualcun altro – accusa quindi il Leghista –  che sia il Governo centrale o la Regione, l’importante è dichiararsi sempre innocenti su ogni cosa. Intanto, unicamente per scelta del Comune che detiene anche la maggioranza nell’agenzia del Trasporto Pubblico, continuano a ridursi le corse ATM, mentre i prezzi dei titoli di viaggio aumentano esponenzialmente da quando la sinistra amministra Milano”. “Per fortuna – ha quindi concluso Piscina – i milanesi sono attenti e si sono ampiamente accorti dell’immobilismo della Giunta che pensa solamente a ridurre i parcheggi, a disegnare improbabili piste ciclabili, a vessare gli automobilisti con aumenti di tasse spropositati e vietando il transito ad auto con appena 5 anni di vita, senza peraltro migliorare il trasporto pubblico locale che perde sempre più competitività, per una gestione sempre più deficitaria della città”.

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Il MIT boccia i cartelli sulla Ghisolfa. Piscina (Lega) esulta. Censi: attacco a Milano

In seguito alla mancata autorizzazione a installare cartelli informativi sulla presenza di ciclisti – in particolare sul ponte della Ghisolfa – il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha precisato “la segnaletica proposta non è conforme al codice, che vieta la fabbricazione e l’impiego di segnaletica stradale non prevista o non conforme a quella stabilita dalla legge, nonché la collocazione dei segnali e dei mezzi segnaletici in modo diverso da quello prescritto” offrendosi di collaborare con il Comune di Milano per individuare soluzioni condivise perchè “garantire la sicurezza è un obiettivo e una priorità condivisa, nel rispetto delle norme”. Decisione risultata alquanto indigesta ad Arianna Censi, Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, che si è sfogata sui social sbottando “La misura è colma”. “In attesa della realizzazione di alcuni lavori molto complessi sul ‘ponte della Ghisolfa – spiega la Censi – avevamo messo a punto, nelle scorse settimane, una serie di interventi per la messa in sicurezza della tratta. Misure di buonsenso, richieste da cittadini e cittadine, che abbiamo studiato con molta attenzione e che avremmo voluto replicare in diversi punti della città particolarmente trafficati”. Sostenendo che si tratta di “un atteggiamento incomprensibilmente negativo nei confronti di Milano” per il quale si rivolge al Ministro Salvini chiedendo:  “perché in decine di altre città italiane sì, e lo si fa da anni, ma se lo chiede Milano la risposta è no?”. Di tutt’altro avviso Samuele Piscina, Consigliere Comunale della Lega, che accoglie la notizia con “estremo favore”, poiché “È evidente a tutti che le politiche sulla mobilità del Comune di Milano abbiano portato unicamente a più incidenti nelle nostre strade”. Piscina rimanda poi le accuse rivolte al MIT al mittente “Negare l’autorizzazione per un cartello sperimentale, confusionale, inutile e non conforme al Codice della Strada, non è frutto di una antipatia ma semplicemente di buonsenso da parte dei tecnici ministeriali” e lo rimarca riportando la costante crescita dei dati dell’incidentalità che vedono coinvolti i ciclisti: “Nel 2018 infatti erano appena 1699, nel 2019 erano 1707, nel 2021 (post pandemia) 2.473 e nel 2022 sono stati 2541. In pratica, rispetto al 2019, sussiste un aumento del 50% degli incidenti dei velocipedi. Il dato è ancora più indicativo se andiamo a vedere le aree più critiche della città dove è intervenuta l’amministrazione: In Corso Buenos Aires si è passati da 64 nel 2018 a 85 nel 2022 e in viale Monza da 101 nel 2018 a 122 nel 2022”. Dati che  “sbugiardano la Censi e il Segretario del PD Capelli” attacca il leghista, che poi conclude “Evidentemente a Milano la strategia fallimentare dell’Amministrazione impone un freno nell’interesse di tutte le categorie, dai pedoni agli automobilisti ai velocipedi”.

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L’assessora Censi: “Niente parcheggi accanto a Merlata Bloom”

E’ un problema reale il traffico attorno a Merlata Bloom, il centro commerciale costruito tra l’autostrada A4 e il cimitero Musocco. Per il momento non è chiaro se gli ingorghi siano frutto di un fenomeno temporaneo (destinato a esaurirsi quando cesserà l’effetto novità) o se continuerà nei prossimi mesi. Di sicuro non verranno costruiti nuovi parcheggi a raso nell’area del mall. A dirlo è stata l’assessore alla mobilità Arianna Censi durante il Consiglio comunale di lunedì 20 novembre. “Dentro al centro commerciale ci sono 45mila metri quadri di parcheggio a uso pubblico e stiamo lavorando per utilizzare quelli per evitare di usare altro spazio pubblico a raso” ha spiegato. “Sulle case costruite – ha poi aggiunto Censi – ogni edificio ha una sosta pertinenziale richiesta dalla normativa vigente. Insieme al Municipio 8, in via Daimler si prevede una sosta regolamentata su tutta la via per proteggere i residenti e la loro possibilità di parcheggiare sulla via”. Censi ha poi parlato di viabilità intorno al centro commerciale. “Vogliamo fare in modo che il massimo di accesso tramite le rampe dell’autostrada si realizzi – ha detto -. Ci stiamo lavorando tutti. Con gli operatori poi si ragionava su una navetta da Molino Dorino al centro commerciale. E abbiamo chiesto di intervenire sul bus 35 dell’Atm e di potenziare tutto il trasporto pubblico”.

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I sindacati della polizia piegano Sala su Area B e C

I sindacati della polizia piegano Sala su Area B e C. A raccontare della vittoria del buon senso sono gli stessi sindacati in una nota entusiastica: Area B Area C Oggi c’è stato il previsto incontro fra tutte le Organizzazioni Sindacali e l’Assessora alla mobilità del Comune di Milano, D.ssa Censi. Nell’ambito della riunione, grazie all’incessante opera rivendicativa dei Sindacati, si è giunti un’apertura del Comune verso il riconoscimento della specificità dei poliziotti. Nella fattispecie, sarà prevista fino al *30 settembre 2023* ( con l’impegno a nuovi confronti fra le parti) una soluzione che contemperi le esigenze dei professionisti della sicurezza con le esigenze di carattere ambientale. A breve sarà stipulato un protocollo ufficiale con la Questura, dove saranno specificati i dettagli e di criteri. La voce dei poliziotti è stata ascoltata!!!

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Report demografico “La mortalità nei comuni del milanese: 2019-2020”

Report demografico “La mortalità nei comuni del milanese: 2019-2020”. L’ Ufficio servizi statistici della Città metropolitana di Milano, sulla scorta dei dati provvisori e delle stime sulla mortalità 2020 pubblicati dall’Istat, ha predisposto un report di confronto tra i dati del 2020 (che, a parte i mesi di gennaio e febbraio, ha visto la mortalità, causata dal Covid-19, avere in alcuni fasi una decisa impennata) e quelli dell’anno precedente (ultimo anno prima della pandemia da coronavirus). Il report, oltre a dare una visione d’insieme, si concentra su sette aree omogenee (Adda Martesana, Alto Milanese, Magentino Abbiatense, Nord Milano, Nord Ovest, Sud Est, Sud Ovest) più Milano, esaminando per ciascuna di esse i dati relativi a tutti i comuni. Il dato complessivo del territorio milanese vede un aumento della mortalità nel 2020 del +31,85% rispetto al 2019; l’aumento è superiore tra i maschi +35,7%, mentre tra le femmine si attesta al +28,5%. Se i dati di Milano ricalcano quelli complessivi dell’area metropolitana, all’interno delle sette aree omogenee ci sono invece forti differenziazioni. Nei ventinove comuni individuati nella zona Adda Martesana ad esempio, è stato rilevato un incremento complessivo della mortalità tra il 2019 e il 2020 del +40,1%, il più elevato tra le zone omogenee individuate nello studio. Alcuni comuni dell’Alto Milanese, invece, hanno mantenuto un tasso quasi invariato o addirittura, è il caso di Bernate Ticino, hanno avuto un piccolissimo decremento del -3,6%. Un decremento è stato registrato anche in alcuni comuni della zona Magentino Abbiatese, caratterizzata per lo più da comuni di dimensioni ridotte e dalla più bassa densità abitativa tra le zone considerate. In quest’area, a fronte di un aumento del +25,67% nel 2020 rispetto al 2019, è stato registrato un decremento in cinque piccoli centri: Cisliano -35,4%, Bubbiano -15,8%, Calvignasco e Cassinetta di Lugagnano -12,5%, Boffalora sopra Ticino -4,1%. Tra i comuni più grandi Abbiategrasso ha un incremento del + 30,7%, mentre Magenta del +26,6%. L’incremento maggiore è stato a Noviglio +100%, seguito da Morimondo +76,5% e da Vermezzo con Zelo +60%. Nella zona Nord Milano l’incremento complessivo dei decessi nel 2020 è stato del 28,5%, con punte del +74,7% a Cormano. Il comune che ha registrato un incremento maggiore nella zona Nord Ovest è invece Pogliano Milanese con un +52,9%. Tribiano con un +115,4% è il comune dell’area Sud Est ad aver registrato l’incremento più significativo, mentre nella zona Sud Ovest si pongono all’attenzione due anomalie: quella di Buccinasco, con un piccolo aumento del solo +8% nel 2020 rispetto all’anno precedente, ma con picchi “differenti” rispetto agli altri comuni, e quella di Pieve Emanuele, con un decremento del -16,4% e con un incremento nel 2020 solo a marzo, a maggio e a novembre. “Il 2020 è stato un anno difficile, che tra le altre cose ha avuto come effetto un radicale cambiamento delle abitudini e dello stile di vita. In questo contesto, il nuovo report demografico realizzato dalla Città metropolitana di Milano assume un particolare valore, oltre ad essere uno strumento importante che gli specialisti e gli amministratoti locali potranno utilizzare per analizzare le dinamiche che hanno riguardato i 133 comuni del nostro territorio”. Arianna Censi, Vicesindaca Città metropolitana di Milano.

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