CARC

Sui muri torna la scritta Fontana assassino

Sui muri torna la scritta Fontana assassino. A raccontare le ultime giornate di follia dei centri sociali l’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato: “Gli anarchici dei centri sociali prima occupano un edificio in viale dei Mille 40 e poi cospargono la stessa via, viale Piceno e piazza Dateo di ignobili e vergognose scritte sui muri contro il Governatore della Regione, Fontana, e contro la Polizia, ai quali va la mia solidarietà”. “Prima imbrattano la città- continua l’Assessore- e poi vengono a manifestare sotto la regione con la scritta “assassini” e bloccano il traffico in Piazza Duca D’Aosta, come sta accadendo proprio ora. Tra le tante scritte comparse sui muri nella notte alcune recitano “facciamo come a Napoli”, invitando a mettere a ferro e fuoco la città, e “fontana Assassino”. Già i Carc, a maggio scorso, avevano utilizzato quest’ultima ignobile frase imbrattando un muro in zona Chiesa Rossa e quelle scritte avevano spinto la Procura di Milano ad aprire un fascicolo e ad iscrivere nel registro degli indagati sei persone. Visto la gravità di quanto accaduto stanotte ed il clima d’odio che queste “opere” cercano di alimentare, mi auguro che anche stavolta si proceda nel medesimo modo: individuando ed indagando i responsabili. Al contempo – conclude De Corato-spero che il Comune di Milano, che già a maggio in occasione delle precedenti scritte oltraggiose, tramite le parole del sindaco Sala, aveva espresso vicinanza al governatore, si adoperi per rimuovere al più presto le offese con cui sono stati imbratti stanotte diversi muri della città”. Sui muri torna la scritta Fontana assassino, mentre le manifestazioni si fanno sempre più dure.

Sui muri torna la scritta Fontana assassino Leggi tutto »

Identificati e indagati sei antagonisti di CARC e ZAM per le scritte contro Fontana

Sei antagonisti, due del Carc e quattro del centro sociale Zam, sono stati identificati e indagati nei fascicoli aperti per diffamazione e minacce per le scritte comparse nei giorni scorsi a Milano prima contro Fontana e poi contro il governatore e anche contro il sindaco Giuseppe Sala. In particolare, due esponenti del Carc (i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo che avevano anche rivendicato l’azione in una conferenza stampa), nelle indagini condotte dalla Digos e coordinate dal pool antiterrorismo guidato da Alberto Nobili, sono accusati di essere gli autori della scritta “Fontana assassino” apparsa nelle scorse settimane lungo il Naviglio della Martesana. Quattro giovani frequentatori del centro sociale Zam sono ritenuti tra gli autori della scritta “Fontana assassino Sala zerbino” trovata nella notte tra il 5 e il 6 giugno in via Chiesa Rossa, sempre a Milano. ANSA  

Identificati e indagati sei antagonisti di CARC e ZAM per le scritte contro Fontana Leggi tutto »

Il 6 giugno tornano a manifestare i CARC

Un “patto d’Azione per un fronte anticapitalista” per far “pagare la crisi ai padroni“. Con queste parole, come si legge su social e siti, alcuni sigle dell’antagonismo, tra cui i Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo) responsabili dei murales con intimidazioni al governatore Attilio Fontana, annunciano che scenderanno in piazza in tutta Italia il prossimo 6 giugno. Le manifestazioni sono state promosse da SiCobas. “Abbiamo deciso – si legge nel testo rilanciato anche dai Carc – dopo diversi momenti di confronto nazionale di convergere e di dar vita a un patto d’azione, un fronte unico anticapitalista che ricomponga, nel conflitto e nella prospettiva politica di una trasformazione radicale della società, le diverse lotte presenti sul piano nazionale e locale“. “Facciamo appello – scrive SiCobas – a tutte le realtà sociali, sindacali e politiche che condividono questa necessità, e ai singoli proletari stanchi di sfogare la propria rabbia solo sui social virtuali, a partecipare in massa alla giornata del 6 giugno“. A rivendicare la scritta su un muro contro Fontana erano stati, anche con una conferenza stampa, Pablo Bonuccelli e Claudia Marcolini, due esponenti dei Carc, i quali si erano anche detti pronti a farne altre, tanto che nei giorni seguenti era stato trovato un altro murale dello stesso genere. ANSA  

Il 6 giugno tornano a manifestare i CARC Leggi tutto »

CARC sotto la Regione. Sardone: indecente! De Corato: vergognoso!

“I protagonisti delle vergognose scritte contro Fontana – commenta Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega – arrivano persino sotto la Regione a protestare in maniera indecente. E’ inaccettabile che questi violenti che si erano pure distinti per il 25 aprile nelle strade in barba a ogni regole possano fare quello che vogliono senza un adeguato controllo. Questi geni della sinistra estrema sono sempre più esagitati. E se volessero passare dalle parole ai fatti contro Fontana?” si chiede la Sardone, concludendo, “Non possiamo più accettare questi toni e questo clima infuocato, alimentato anche da certi commenti di politici di sinistra“. “La gestione di tutta questa vicenda è vergognosa!“, attacca invece l’Assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, “Prima la Prefettura di Varese mette sotto scorta il Presidente Fontana a causa dei murales ingiuriosi e delle minacce da lui ricevute, poi si permette ai promotori di questo clima d’odio e ad altre sigle sindacali di manifestare sotto Regione Lombardia“. “La libertà di riunirsi è stata loro garantita senza prendere in considerazione i volantini e le scritte farneticanti a loro firma su muri – aggiunge De Corato –  È inaccettabile che la rappresentate del Carc, sotto il Palazzo della Regione, questa sera abbia dichiarato che ‘Fontana rimane un assassino ’. Questa è istigazione a delinquere. Ormai la deriva della chiamata alle armi e delle minacce è andata ben oltre l’immaginario al punto che sull’onda dell’isterismo comunicativo anche l’ex assessore, oggi deputato parlamentare Europeo, Pierfrancesco Majorino parla di ‘Radicalizzazione della protesta’, aggiungendo poi in ‘corner’ che questa non va confusa con ‘la cultura della violenza e dell’odio’. Insomma – conclude l’Assessore -: lancia il sasso e poi nasconde la mano!”.

CARC sotto la Regione. Sardone: indecente! De Corato: vergognoso! Leggi tutto »

Scorta a Fontana per le minacce dei CARC che però potranno manifestare sotto il suo ufficio

Il Governatore, Attilio Fontana, da due giorni è sotto scorta. Il provvedimento è stato preso dalla prefettura di Varese in seguito ai murales e volantini dei CARC in cui viene definito “assassino” e alle minacce sul web. L’apparato di sicurezza che gli è stato assegnato è di quarto livello con un’auto di scorta e un’agente che lo seguono in ogni spostamento. Nonostante questo, “Oggi alle 17.30 vedremo i Carc sotto il palazzo della Regione a manifestare insieme ad altre sigle sindacali contro tutto e tutti” denuncia l’assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato. “Non intendo addentrarmi nelle farneticanti motivazioni della manifestazione – prosegue De Corato – ma ammetto che stupisce che questo pseudo Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo possa avere avuto il permesso di manifestare sotto la Regione. Le scritte d’odio e i volantini riportanti la scritta Fontana Assassino non posso passare in cavalleria e mi domando: se a diffamare così pesantemente un governatore di regione fosse stata un’organizzazione di destra, quest’ultima avrebbe ottenuto allo stesso modo il permesso per manifestare sotto la sede istituzionale? “, si chiede l’Assessore. “La Prefettura – conclude De Corato – impedisca ai Carc di manifestare sotto al Palazzo della Regione e vigili, insieme alla Questura, stroncando sul nascere ogni delazione e provocazione, individuandone subito gli autori e procedendo d’ufficio con le eventuali denunce“.  

Scorta a Fontana per le minacce dei CARC che però potranno manifestare sotto il suo ufficio Leggi tutto »

Per la rivoluzione chiamare al 3334127843

Per la rivoluzione chiamare al 3334127843. Lo so sembra uno di quegli annunci sui cessi degli autogrill, invece abbiamo scelto questo titolo perché il numero è riportato niente meno che su un volantino della nuova sigla comunista milanese che inneggia all’azione contro il governatore lombardo Attilio Fontana. Poi dici che i comunisti non sono al passo coi tempi: una volta agivano nell’ombra, o almeno ci provavano. Ora si sono organizzati col cellulare da lasciare sul volantino, manca ancora la scritta “no ore pasti” o “No mercoledì che c’è il compleanno del Renato”, ma siamo sulla buona strada. Bisogna ammettere che non causano un gran terrore questi comunisti da strada del terzo millennio. Lasciano in giro volantini come fossero a far promozione per l’ennesima pizza a domicilio a basso costo, invece sono convinti di organizzare la resistenza. E il bello e che ora possono pure pensarci seriamente: c’è in Procura chi ha avuto il coraggio di aprire un’inchiesta per la scritta Fontana Assassino che hanno dipinto su un muro. Ovviamente loro hanno rilanciato subito utilizzando le polemiche e l’indagine per darsi un tono. Così due pistola con la vernice sono diventati rivoluzionari. Eppure conviviamo serenamente con Lotta Comunista da anni: dai, a quanti sono venuti a cercare di piazzare il loro giornale stile soviet per cinque euro? Gli anticorpi a questi gruppuscoli sembravano acquisiti, erano parte del panorama cittadino certe specie ormai rare in ambiente urbano. Invece no. La pericolosissima scritta si è aggiunta al pericolosissimo volantino con tanto di numero di telefono. Se li troviamo buffi è perché oggi non serve essere la CIA per controllare molto di una persona dal suo cellulare. Eppure questi “rivoluzionari” lo mettono sui volantini. Così almeno ora lo sappiamo: per la rivoluzione chiamare al 3334127843.

Per la rivoluzione chiamare al 3334127843 Leggi tutto »