due arresti

Due arresti per spaccio a quarto oggiaro

Martedì la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino nigeriano di 28 anni per detenzione e spaccio di droga e resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Quarto Oggiaro, durante un servizio di osservazione presso la Stazione Certosa, hanno notato in via Fattori tre persone che parlavano tra di loro, uno dei quali, poi identificato per il 28enne nigeriano, cercava di proporre qualcosa agli altri due. I poliziotti, una volta qualificatisi, hanno controllato l’uomo il quale, fingendo inizialmente di essere collaborativo per l’identificazione, ha lasciato cadere dalla mano un pezzo di hashish da 21 grammi per poi colpire violentemente un agente sul petto e scappare. Dopo un breve inseguimento a piedi, l’uomo è stato bloccato e trovato in possesso di un’ulteriore dose di hashish e due di marijuana, oltre a 255 euro in contanti e un bilancino di precisione. Mercoledì sera, gli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro hanno arrestato anche un cittadino italiano di 24 anni per spaccio di droga. Il ragazzo, alle 23.45, è stato notato in strada dagli agenti nonostante il divieto di spostamento in vigore dopo le 22.00 e, pertanto, è stato controllato: è stato trovato in possesso di una dose di hashish e 4 capsule contenenti cocaina oltre a 355 euro in contanti. Il giovane è stato, inoltre, sanzionato amministrativamente per la violazione della normativa anti-covid.

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Due arresti per rapina al Parco Lambro

Lunedì 9 novembre verso le ore 18.30, la Polizia di Stato è intervenuta presso il Parco Lambro dove dei cittadini avevano segnalato una rapina. Giunti sul posto, i poliziotti del Commissariato Lambrate hanno individuato la vittima, un uomo di 43 anni, che ha riferito loro di esser stato aggredito da tre persone, con il volto coperto, mentre si trovava seduto su una panchina. Con evidenti segni sul volto e sul corpo, la vittima ha rifiutato il trasporto in ospedale per i rischi connessi all’emergenza epidemiologica in atto. Il 43enne, spaventato, aveva cercato di prendere le sue cose e scappare quando i tre, dopo averlo inseguito, lo hanno bloccato, scaraventarlo a terra e colpito violentemente più volte. Nonostante la vittima avesse cercato di proteggersi con le mani, i tre aggressori erano riusciti a colpirlo al volto, alla testa ed alle mani e, dopo essersi impossessati effetti personali del malcapitato, erano poi fuggiti. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Lambrate, sentita la comunicazione via radio, si sono diretti presso il parco dove hanno notato i tre ragazzi che corrispondevano alle descrizioni che stavano correndo in direzione di Via Feltre. Durante la fuga, i tre avevano lasciato cadere alcuni oggetti (un telefono cellulare, le chiavi della macchina, le chiavi di casa e il portafoglio) che, recuperati dai poliziotti, sono stati restituiti alla vittima. Gli agenti sono riusciti a fermare due dei tre ragazzini in fuga, uno dei quali si presentava con le scarpe sporche di sangue, ed entrambi hanno subito ammesso di essere i responsabili della rapina. I due ragazzi, cittadini italiani del 2003, dopo essere stati affidati ai genitori esercenti la potestà genitoriale e sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza che si è tenuta in giovedì 12 presso il Tribunale per i Minorenni. Al termine dell’udienza un minore è stato associato in comunità e, per l’altro, è stata disposta la misura cautelare della permanenza presso l’abitazione familiare.

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Due arresti per contrabbando di tabacchi e omicidio

La Polizia di Stato ha arrestato, in esecuzione di un arresto ai fini estradizionali emesso dall’ Autorità Giudiziaria della Romania, un cittadino rumeno di 43 anni a seguito della condanna a una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di contrabbando di tabacchi e un 56 enne cittadino moldavo, in esecuzione di un arresto provvisorio ai fini estradizionali emesso dalla Moldavia – Corte di Chisinau, responsabile di un omicidio preterintenzionale ai danni di un avventore di un esercizio commerciale, avvenuto nel 2013 in Moldavia. Il Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia, nei giorni scorsi, ha informato gli investigatori della Squadra Mobile di Milano di un probabile domicilio del ricercato 43enne rumeno nel comune di Rodano in provincia di Milano. Nel domicilio segnalato, inizialmente, i poliziotti non hanno trovato l’uomo, ma tramite diverse indagini effettuate, gli agenti hanno accertato che lo straniero nel frattempo aveva avviato un’attività imprenditoriale legata alla ristorazione, poco distante dalla sua abitazione, dove è stato fermato. Invece, l’uomo 56 anni, cittadino moldavo, FAINA Iurii, nel corso di una violenta lite aveva ucciso a calci e pugni il rivale. Condannato alla pena di anni dodici, a fine 2017, prima che la sentenza di condanna fosse divenuta definitiva, era fuggito diventando un latitante ricercato da tutte le Polizia d’Europa. Il Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia – SIRENE, nei giorni scorsi, ha informato gli agenti della Squadra Mobile di Milano che l’uomo avrebbe potuto trascorrere alcuni giorni a Milano. Lo stesso avrebbe potuto essere in possesso di un documento falso che gli avrebbe consentito l’ingresso in Italia. All’esito dell’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile, che attraverso il Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia sono stati in costante contatto con gli investigatori moldavi, i poliziotti hanno localizzato e fermato l’uomo all’interno di un appartamento in zona Sempione. Il ricercato, sorpreso dall’intervento della Polizia di Stato, non ha opposto resistenza. I due uomini sono stati accompagnati alla Casa Circondariale di San Vittore dove rimarranno in attesa della decisione della Corte d’Appello di Milano in merito alla loro estradizione.

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Due arresti per rapina in via Vitruvio

Intorno alle ore 2, è giunta alla Centrale Operativa della Questura la segnalazione di una rapina ai danni di un 47enne italiano. Giunti sul posto gli agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale, e dei colleghi del Commissariato Lambrate, hanno ascoltato la vittima. L’uomo ha raccontato di essere stato rapinato in un primo momento del proprio cellulare e, successivamente, del proprio orologio di ingente valore. I poliziotti sono riusciti a rintracciare due dei cinque aggressori, arrestandoli per rapina aggravata in concorso. Continuano le ricerche degli altri complici dileguatosi subito dopo la rapina.

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Due arresti per furti in supermercati

Ieri mattina, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono intervenuti in un supermercato in Corso Italia dove era stato segnalato un furto. Un 31enne, cittadino italiano, dopo aver prelevato della merce dagli scaffali, ha strattonato e minacciato con una bottiglia il direttore del market per poi darsi alla fuga. Il direttore l’ha seguito senza mai perderlo di vista fino all’arrivo dei poliziotti che l’hanno arrestato per rapina impropria. Poco prima, in via Carlo Farini, una volante ha notato un cittadino egiziano inseguito da una donna e li ha fermati. I poliziotti hanno accertato che il 38enne, con una ferita sul braccio destro, poco prima aveva rubato dei prodotti di cura per la persona in un negozio in via Ugo Bassi per un valore di 160 euro e, una volta scoperto, aveva spintonato strattonando la responsabile che si era messa al suo inseguimento. Inoltre, durante la fuga, l’uomo è entrato in un mini market in via Carlo Farini, dove ha rubato 40 euro dalla cassa e, dopo aver spinto e strattonato il gestore, si è dato nuovamente alla fuga. Gli agenti l’hanno arrestato per rapina impropria.

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Falsa raccolta fondi per ambulanza: due arresti

Ieri pomeriggio, gli agenti delle volanti sono intervenuti in zona Fiera vecchia dove, in viale Vigliani, erano state segnalate due persone che, nei pressi di un’ambulanza parcheggiata, chiedevano offerte in denaro a scopo di donazione. I poliziotti, giunti sul posto, hanno notato i due uomini intenti a chiedere ai passanti offerte per l’acquisto di una nuova ambulanza per una Onlus. I controlli effettuati con la Polizia Locale hanno portato gli agenti a constatare che non fosse mai stata presentata alcuna istanza di occupazione del suolo pubblico e, da accertamenti svolti sull’atto costitutivo della Onlus, è emerso come il presidente dell’organizzazione stessa fosse stato recentemente indagato per truffa perpetrata nelle medesime modalità. I due, cittadini italiani di 39 e 33 anni, con precedenti di polizia, che avevano 40 euro in un contenitore e un blocchetto di ricevute attestante il rilascio di 35 ricevute dal 22 settembre scorso, non hanno fornito una idonea documentazione circa la raccolta fondi e sono stati denunciati per truffa.

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