fondazione asilo mariuccia

Intitolato un controviale a Ersilia Bronzini Majno

Intitolato un controviale a Ersilia Bronzini Majno. La fondatrice dell’Asilo Mariuccia ha finalmente un suo riconoscimento nelle città dove da oltre un secolo la meritoria associazione svolge il suo prezioso lavoro di sostegno ai più deboli. Da inizio Novecento infatti quella che oggi si chiama Fondazione Asilo Mariuccia tutela le donne e i minori più fragili della nostra società, ma nonostante ciò a Milano mancava ancora uno spazio pubblico dedicato a una delle sue donne più importanti. A commentare il giusto riconoscimento è stato Camillo de Milato, presidente dell’Osservatorio metropolitano e già autore della rinascita dell’Asilo Mariuccia: “Dedicato un controviale ad Ersilia Bronzini Majno, proprio sul viale di suo marito, Luigi Majno. Bella cosa. Di nuovo coppia. Ersilia, una delle donne più illuminate del 1900: fondatrice della Fondazione Asilo Mariuccia Onlus e Unione Femminile Nazionale per il diritti delle donne e delle operaie. Con me, la Presidente della Fondazione, Emanuela Baio e i Consiglieri Sergio Tramma Luigi Santonastaso”. Nella foto de Milato e i nuovi componenti del Consiglio della Fondazione Asilo Mariuccia.

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Il 25 arriva il Premio Asilo Mariuccia 2022

Il 25 arriva il Premio Asilo Mariuccia 2022. MARTEDI’ 25 OTTOBRE 2022 ALLE ORE 17:00, PRESSO SALA ALESSI COMUNE DI MILANO Elenoire Casalegno conduce: Premio Asilo Mariuccia 2022, 120 anni di storia. Ingresso: dalle ore 16:30 alle 17:00 Inizio: ore 17:00 Un evento  ricco di protagonisti del bene comune e di ospiti d’eccezione. Verranno insignite del Premio Asilo Mariuccia 2022, tre donne di cultura che hanno portato progresso e sviluppo nella nostra società. Durante l’evento assisteremo alla proiezione di 2 cortometraggi: “Io lavoro all’Asilo Mariuccia” del Regista Mimmo Sorrentino, vincitore del Premio Giacomo Matteotti 2022 promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dello sceneggiatore, Premio David di Donatello 2022, Bruno Oliviero; assisteremo all’anteprima del trailer del film “Songs of the Water Spirits” del regista Nicolò Bongiorno, il tutto presentato e condotto dalla dolcissima Elenoire Casalegno. Insieme alla presentatrice, apriranno la serata la Presidente del Consiglio Comunale di Milano e padrona di casa, Elena Buscemi e il Presidente della Fondazione Asilo Mariuccia, il Generale Camillo de Milato. Parteciperanno all’evento cariche istituzionali importanti. Verranno trattati temi molto rilevanti come la sostenibilità, la circolarità e l’effetto del cambiamento climatico. Non sarà da meno anche la piccola mostra di documenti storici riguardanti le origini dell’Asilo Mariuccia, della sua fondatrice Ersilia Bronzini Majno e delle prime donne accolte. Un rinfresco e le dolci note del pianista Alessio Pamovio, all’interno delle bellissime sale di Palazzo Marino impreziosite dai meravigliosi quadri storici della città di Milano, concluderanno la serata.  Fondazione Asilo Mariuccia Onlus

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CorriBicocca scende in campo per i giovani dell’Asilo Mariuccia

CorriBicocca scende in campo per i giovani dell’Asilo Mariuccia. Anche quest’anno l’Università di Milano-Bicocca e il CUS Milano corrono in nome della solidarietà. La quinta edizione della CorriBicocca, la manifestazione podistica che si terrà domenica 23 ottobre 2022, sostiene la Fondazione Asilo Mariuccia Onlus. Parte del ricavato delle iscrizioni sarà destinato al progetto per la ristrutturazione della palestra annessa alla comunità per minori del polo di Porto Valtravaglia (VA), sede in cui la Fondazione si occupa della formazione, dell’educazione e del reinserimento sociale di ragazzi tra i 14 e i 18 anni con problematiche familiari, minori extracomunitari senza possibilità di sostentamento e minori provenienti dal circuito penale. Il Presidente della Fondazione, Camillo De Milato, afferma che: “Lo sport, con la sua funzione educativa, risulta essere un’opportunità di formazione in grado di trasmettere pratiche di vita basate sulla solidarietà, la lealtà, il rispetto dell’altro e delle regole che sono principi declinabili e utilizzabili in altri contesti. Un mio ringraziamento personale va alla Rettrice, Giovanna Iannantuoni, che organizza questi eventi sportivi per sviluppare il bene comune a favore del territorio”. I nostri ragazzi hanno alle spalle percorsi di vita ed esperienze familiari spesso traumatiche. Praticare lo sport per loro significa andare avanti, socializzare, sfogarsi, intraprendere un percorso formativo, a livello fisico ma soprattutto mentale, che li aiuti a sviluppare competenze, autostima, sicurezza per camminare con le proprie gambe lungo il sentiero della vita. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI A QUESTO LINK

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A Villa Mirabello l’evento di beneficienza per l’Ucraina della Fondazione Asilo Mariuccia

A Villa Mirabello l’evento di beneficienza per l’Ucraina della Fondazione Asilo Mariuccia. UNA GUGLIA PER LEOPOLI Evento di beneficenza per l’Ucraina e collegamento online con Padre Ihor Boyko da Leopoli Martedì 28 giugno alle 19:00, in via Villa Mirabello 6 – Milano. Ecco la lettera di invito della fondazione: Cari Amici e Amiche di Fondazione Asilo Mariuccia, Nella splendida cornice di Villa Mirabello a Milano, martedì 28 giugno alle 19:00, ci sarà una serata benefica organizzata insieme alle associazioni che da Febbraio 22 si sono impegnate per sostenere la popolazione Ucraina ed in particolare il Seminario di Padre Ihor Boyko, che ospita oltre 60 profughi e dei bambini di un orfanotrofio. Abbiamo bisogno di tutti voi! Di coloro che ci sostengono e che hanno voglia di continuare a farlo, anche per l’ Ucraina. Sarà un bellissimo evento organizzato da Milano Sospesa che gestisce la raccolta di donazioni da portare, tramite alcune associazioni come la nostra Fondazione Asilo Mariuccia, direttamente nella canonica di padre Ihor Boyko in Ucraina, che ospita intere famiglie in fuga dalla guerra. Ci sarà anche un collegamento con padre Ihor Boyko che ci spiegherà la situazione e vuole affettuosamente salutare tutti gli italiani. Sarà un momento per conoscerci e condividere esperienze e risultati. Durante la serata verrà offerto un aperitivo e sarà possibile ammirare le opere fotografiche gentilmente donate da Paolo Liaci che potranno essere acquistate. Il ricavato, in continuità con il lavoro sin qui svolto, sarà donato al Seminario di Leopoli di Ihor Boyko . Sarà un momento importante di unione e solidarietà. Contiamo su di voi e sul vostro sostegno!

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“Io lavoro all’Asilo Mariuccia” – un’esperienza di teatro partecipato per gli educatori, per riprendere consapevolezza del proprio io.

“Io lavoro all’Asilo Mariuccia” – un’esperienza di teatro partecipato per gli educatori, per riprendere consapevolezza del proprio io. “La cosa più bella e quando ho modo di andare a trovare le mamme a casa loro dopo le dimissioni. È un caffè bevuto a casa loro. È un brindisi alla riuscita loro e nostra. È il preludio di un legame fatto di foto che si guardano con stupore, di telefonate fatte alle feste comandate, di altri e nuovi traguardi conquistati” Guardare al proprio lavoro, a cosa davvero significhi il mestiere della cura dell’altro, dell’attenzione verso i più fragili è per l’educatore di comunità un nodo imprescindibile. L’educatore, e più in generale colui che lavora nelle professioni d’aiuto, non è un lavoratore come tutti gli altri. Egli produce un bene intangibile ma al contempo fortissimo. Sanare le ferite dell’animo attraverso la relazione quotidiana, riallacciare nodi, sostenere gli ospiti nelle loro competenze, anche quelle che pensano di aver perso o di non avere mai avuto. Un percorso difficile che scava nell’animo degli ospiti che, a volte, crea tensione, che lascia il segno anche nel profondo dell’educatore. Non lasciamo mai andare via del tutto le persone con cui abbiamo lavorato. Restano sempre dentro di noi e, a volte, senza un vero motivo, qualcosa riaffiora. Tutto questo magma di idee, ricordi, sogni, speranze, paure… è diventato, per i Nostri educatori, materiale di formazione. Un percorso reso possibile dalla grande esperienza di un Maestro d’eccezione, Mimmo Sorrentino, docente di Teatro Partecipato presso la scuola Paolo Grassi di Milano, conduttore di stage di alta formazione e laboratori rivolti alle fasce deboli della popolazione e nei contesti di aiuto, autore di svariati testi tra cui “Che tutto sia bene” presentato durante la rassegna Book City. Il percorso di teatro partecipato mira a fare emergere strumenti di conoscenza di se stesso nell’educatore per arrivare alla consapevolezza delle proprie emozioni e di quanto esse incidano sulla relazione con le persone di cui si occupa. Gli educatori coinvolti nel percorso sono stati condotti attraverso un viaggio che li ha portati a indagare sui loro vissuti, sui momenti più forti della loro esperienza lavorativa, fino alla messa in scena di un’elaborazione di questi sentimenti che, all’interno del meccanismo della drammatizzazione diventano paradigma del “mestiere dell’educare” e “dell’essere educatore” In una atmosfera densa di sentimenti ed emozione gli educatori hanno portato in scena lo spettacolo ideato insieme la sera del 9 giugno nel giardino della nostra sede di via Nicolò Jommelli. Attraverso la sapiente regia di Mimmo Sorrentino gli educatori hanno narrato il vivere quotidiano della comunità ma anche i sentimenti di gioia, soddisfazione, rabbia e frustrazione che emergono fortemente in chi ora dopo ora, giorno dopo giorno si accosta alla vita degli Altri. Perché educare significa anche mettere in gioco la propria vita: perché non esiste nel rapporto educativo un “Dentro” e un “Fuori”, tutto si mischia, tutto entra nel gioco delle parti di quel palcoscenico che è la vita. “Lavoro all’asilo Mariuccia dal 2006. Allora avevo ventiquattro anni. Nel mio primo mese di servizio ho lavorato sempre nel turno di notte con il compito di monitorare una ragazza che spesso rientrava in comunità ubriaca o in forte stato di alterazione. Aveva provato a gettarsi dal balcone e sfondare una porta a vetri. Così passavo la notta nella stanza a fianca con la porta aperta, smontavo alle nove del mattino, tornavo a casa a dormire e, al risveglio, ritornavo in comunità. Così per un mese […]. Durante quel mese la ragazza non diede grandi problemi, mi ricordo che mi sentivo felice” “Data di assunzione 1/10/1996Una mamma con quattro bambini resta incinta mentre è in comunità. Il bambino nasce, la madre è in grado solo di dargli il biberon all’interno della carrozzina, senza mai prenderlo in braccio e lo cambia solo quando se ne ricorda. Inizia il maternage da parte di tutti noi educatori, Io sono appena rientrata da un periodo di malattia, ero incinta, ho avuto un aborto spontaneo. Dopo sei mesi si decide per l’adozione di entrambi i bambini. […] a me il compito di accompagnare il neonato in comunità […]” Un grande grazie a tutti gli educatori delle nostre comunità che hanno saputo mettersi in gioco e che ci hanno regalato una serata di intensa emozione e bellezza. Che hanno dedicato tempo e passione, limitando anche il loro poco tempo libero per fare sì che questo progetto diventasse realtà. Il teatro è un luogo sacro, dove la vita, la memoria e il sentimento si incontrano. L’educazione è un mestiere unico, incredibile, difficile e meraviglioso. L’unione delle due cose dona sensazioni indescrivibili e immense. Le riprese, ad opera del regista e sceneggiatore Bruno Oliviero (fresco di David di Donatello per la sceneggiatura del film Ariaferma), diventeranno un film che verrà presentato al 120° anniversario della Fondazione Asilo Mariuccia.

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“Noi, Donne che sogniamo “un progetto per l’autonomia, l’indipendenza e l’inclusione delle donne nel mondo della finanza e dell’economia italiana

“Noi, Donne che sogniamo “un progetto per l’autonomia, l’indipendenza e l’inclusione delle donne nel mondo della finanza e dell’economia italiana.  Il 30 maggio 2022 alle ore 18:30 si è svolto, presso la sede della Società Umanitaria in via San Barnaba, 48 a Milano, l’evento di beneficenza “Noi, Donne che sogniamo”, dall’educazione finanziaria alla realizzazione di un sogno. Un evento di beneficenza più unico che raro! Più di 170 persone hanno partecipato all’evento donando con il cuore e credendo fermamente in questo progetto. Una serata bellissima coronata dall’atmosfera dei Chiostri di San Barnaba e come madrina d’eccezione Diana De Marchi, Consigliera Comunale e Presidentessa della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano che, nel suo discorso coinciso e diretto, ha spiegato a tutti: “E’ un progetto per l’autonomia delle Donne! Confrontandomi con la Fondazione Asilo Mariuccia e ascoltando le esigenze, ho subito capito a chi dovevo rivolgermi per mandare avanti questo programma. Bisogna aver sempre la capacità di dare soluzioni e scegliere le giuste risposte in base alla realtà che si ha davanti.” Una splendida accoglienza da parte della Società Umanitaria e del Presidente Alberto Jannuzzelli che ha dato un caloroso benvenuto a tutti gli ospiti e ai volontari. Un buffet ricco di pietanze, dolci e beverage multietnici. Un sottofondo musicale pieno di patos grazie al DJ Edo e la presenza di un pittore speciale, Pietro De Seta, che ha donato la sua arte mettendo in palio il suo quadro per la lotteria dell’evento di beneficenza. Tutte le donazioni verranno devolute ai progetti lavorativi delle Mamme della Fondazione Asilo Mariuccia Onlus. Ma come è nato tutto questo? Le volontarie di Inclusive Finance, Paule Ansoleaga Abascal, Simonetta Cristofari e Giovanna Antida Circolo, Alina Di Biase, Vanessa Orlarey, Valentina Villa e Viviana Quevedo sono le professioniste del settore che a novembre 2021 hanno dato vita al percorso di Educazione Finanziaria per un gruppo di 10 donne ospiti di Fondazione Asilo Mariuccia Onlus (Fondazione senza scopo di lucro che opera dal 1902, esclusivamente per fini di solidarietà sociale offrendo assistenza socioeducativa a donne e minori in difficoltà). Il percorso si è dimostrato molto interessante, in particolare per lo spessore umano delle volontarie che hanno avvicinato le nostre ospiti con grande delicatezza e riservatezza. Puntando sulla necessità di implementare le loro conoscenze economico/finanziarie hanno migliorato la capacità di gestione della loro vita e della loro famiglia. Nel giro di 5 incontri sono state in grado di offrire così tanti stimoli e spunti, da aver spostato il tema del percorso formativo verso una possibile esperienza di microimprenditorialità. Hanno fatto emergere i talenti e i desideri di ognuna delle donne presenti. Il progetto è diventato occasione di apprendimento di business planning, di collaborazione, di rendicontazione economica, di conoscenza degli aspetti gestionali ed economici, consentendo alle donne coinvolte di apprendere le competenze necessarie. Durante la serata del 30 maggio, nella splendida cornice della Società Umanitaria, le donne che hanno partecipato al progetto hanno esposto per vendere (con donazione libera) i loro prodotti sartoriali e di gioielleria.

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