no green pass

Corteo no green pass solidale con Trieste

E’ partito verso le 17.30 a Milano, per il 14mo sabato di fila, il corteo dei no green pass. Più di ottomila persone vi stanno prendendo parte: si sono riunite in piazza Fontana per iniziare una ennesima marcia di protesta. La manifestazione è passato da via San Babila, piazza Duomo e poi corso Venezia verso corso Buenos Aires. Imponente il dispositivo di sicurezza delle forze dell’ordine. Fra i manifestanti ci sono militanti di estrema destra, che sfoggiano inequivocabili tatuaggi, anarchici ed esponenti dei centri sociali ma anche famiglie, singoli cittadini e persino gruppi religiosi. Lo slogan che ha accompagnato l’inizio del corteo è ‘Trieste chiama, Milano risponde’. Sono presenti anche una quindicina di esponenti di Do.RA, fra cui il presidente Alessandro Limido. La comunità dei 12 raggi di Varese, nata dall’unione di Ultras 7 Laghi e Varese Skinhead nel 2007, è stata messa sotto inchiesta dalla Procura di Busto Arsizio (Varese) per tentata ricostruzione del partito fascista. Il corteo no green pass,  si è via via ingrossato fino a raggiungere poco meno di circa 10mila manifestanti. Tra insulti ai giornalisti e slogan contro il premier Mario Draghi, dal corteo si leva in continuazione lo slogan da stadio “Gente come noi non molla mai”. Rispetto alle manifestazioni precedenti l’età media si è abbassata e sono molti oggi i giovani e giovanissimi che si sono uniti alla protesta. Tante le bandiere italiane sventolate dai manifestanti oltre ai soliti cartelli contro il vaccino e il certificato verde simboli della “dittatura sanitaria”. Dopo aver percorso via Larga, via Albricci, via Mazzini, piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele e piazza San Babila, si è infilato in corso Venezia, e alle 19 è entrato in corso Buenos Aires, con il risultato di aver completamente bloccato il traffico e lo shopping del sabato. Lungo l’improvvisato percorso, le forze dell’ordine hanno chiuso con dei robusti cordoni di poliziotti e carabinieri, in assetto antisommossa, l’accesso alla Galleria Vittorio Emanuele e a via Senato. ANSA

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5.000 no green pass manifestano a Milano

Dopo aver percorso le vie del centro di Milano, i manifestanti ‘no green pass’ – circa 5mila -, hanno raggiunto piazza San Babila per poi imboccare corso Venezia in direzione piazzale Loreto. Grande confusione alla testa del corteo che sembra non avere una meta precisa, con i manifestanti che più volte, dopo aver imboccato una direzione, hanno invertito la marcia. In tilt il traffico nel centro cittadino, con i mezzi pubblici deviati o costretti a fermarsi a causa del passaggio del corteo.  Per il dodicesimo sabato consecutivo dallo scorso 24 luglio, i manifestanti ‘no green pass’ milanesi hanno deciso di ritrovarsi in piazza Fontana a protestare contro le restrizioni del governo per i non vaccinati. Alcuni degli organizzatori, guidati da Gianluigi Paragone, leader di Italexit, che meno di una settimana fa ha sfiorato l’elezione con il suo partito in Consiglio Comunale a Milano, hanno provato a convincere i manifestanti a limitare la protesta alla piazza con un sit in. Proposta bocciata dal grosso della manifestazione che ha risposto con il coro ‘corteo, corteo’. Poco prima delle 18 quindi, il grosso dei manifestanti ha eluso lo sbarramento delle forze dell’ordine e ha iniziato la sua marcia aggirando piazza Duomo e dirigendosi verso piazza Missori e corso di Porta Romana, apparentemente senza una meta ben precisa. Tra gli striscioni in testa al corteo uno che recita “La scienza non obbliga: dimostra” e un cartello che dice “Dimissioni subito da chi ha venduto l’Italia e tradito il popolo italiano”. In serata il corteo dei manifestanti ‘no green pass’, dopo aver deviato da corso Buenos Aires verso via Vitruvio, diretto alla stazione Centrale, è stato bloccato dalle forze dell’ordine all’altezza di via Settembrini. Una frangia di manifestanti ha cercato di forzare il blocco, trovando però la decisa opposizione di Polizia e Carabinieri schierati in assetto antisommossa sommossa. Numerosi i cori offensivi rivolti all’indirizzo delle forze dell’ordine e del presidente del Consiglio Draghi. Dopo essere stato respinta, la testa del corteo è riuscita comunque a raggiungere piazza Duca di Savoia, cercando di raggiungere i binari, ma anche qui sono stati respinti. La manifestazione si è conclusa dopo le 21 in piazza Duomo, dove i manifestanti hanno iniziato a disperdersi. Polizia e carabinieri hanno impedito al corteo di accedere alla Galleria Vittorio Emanuele. Diversi gli automobilisti spazientiti per i disagi provocati dai manifestanti, che si sono fatti sentire a colpi di clacson. ANSA

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