paolo guido bassi

Nasce il Premio Carla Fracci, nel quartiere dove l’étoile visse da bambina

Nasce il Premio Carla Fracci, nel quartiere dove l’étoile visse da bambina. Il Municipio 4 di Milano ha istituito il Premio Carla Fracci che offrirà un riconoscimento a giovani ballerine e ballerini delle scuole milanesi che si siano particolarmente distinti soprattutto nel campo della danza classica. L’iniziativa prevede anche con un evento di premiazione, che avrà luogo a settembre nel fantastico scenario del Teatro Franco Parenti, durante il quale verranno proiettati estratti dei video in concorso e verrà data l’opportunità alle scuole di far esibire i partecipanti. “Pensiamo – dichiara il Presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi insieme al suo Assessore alla Cultura Elisabetta Carattoni, che questo sia il miglior modo per celebrare questa grandissima artista milanese, che nel Municipio 4 ha vissuto da bambina. Lei stessa – ricordano Bassi e Carattoni – non ha mai dimenticato le sue origini nella casa popolare al quarto piano di via Tommei 2, nel quartiere Calvairate, dalla quale si spostava in tram per raggiungere la Scala e muovere i primi passi in quell’arte che l’ha portata ad essere la ballerina più famosa al mondo. Siamo i primi a Milano a ricordarla con un’iniziativa concreta, che auspichiamo possa proseguire anche negli anni a seguire. Dalla sua scomparsa (lo scorso 27 maggio), la città non ha mancato di tributare all’étoile attestati di affetto e stima e ci è sembrato quindi ulteriormente doveroso pensare a qualcosa che non fosse un semplice omaggio, ma potesse anche continuare a far vivere il suo nome e coinvolgere le nuove generazioni”. Al concorso, potranno partecipare giovani dai 14 ai 35 anni, che verranno selezionati da una giuria di esperti qualificati attraverso video di esibizioni che dovranno essere prodotti dalle scuole di danza del territorio. “Pensiamo che dare un’opportunità in più alle nuove promesse del palcoscenico – spiegano Bassi e Carattoni – sia una finalità che Carla Fracci avrebbe sicuramente apprezzato e ci conforta aver ricevuto l’assenso al progetto da suo marito, che abbiamo voluto interpellare per avere un parere sulla nostra idea”.  

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Scontro tra Municipi per la aule consiliari

Scontro tra Municipi per la aule consiliari. Ad aprire le danze è stato Paolo Guido Bassi, presidente del Municioio: Da mesi il #Municipio4 non può usare la sua sala perché gli uffici preposti non escono a controllare gli impianti (per altro spenti). Vergognoso! Per consentire la seduta di #Consiglio in presenza, il nostro direttore di settore (che è anche direttore del #Municipio3) ci ha offerto di svolgere i lavori nella sala di via Sansovino che è già a posto. Noi siamo d’accordo e tutto era pronto. Oggi apprendo che la Presidente #Pd del Municipio3 ha posto il veto. Trovo la cosa davvero incredibile!!! Davvero poco cortese sotto il profilo istituzionale. L’emergenza #covid19 mica doveva renderci tutti migliori? Noi comunque non demordiamo, non saranno i veti politici o l’inerzia di Palazzo Marino a impedirci di lavorare”. A fornire una replica ci ha pensato Caterina Antola:  “Il Consiglio del Municipio3 si riunisce da mesi online per motivi di sicurezza sanitaria causa Covid 19. La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito di rinviare ogni decisione sulla possibilità di riunirsi in presenza, a dopo il 15 ottobre. Pertanto nessun veto né scortesia istituzionale, come scritto dal presidente Bassi del Municipio4, ma semplicemente ragioni di prudenza e di rispetto delle decisioni della Capigruppo che ha visto anche il voto favorevole dei 5 Stelle. Dove non si può riunire un Consiglio, va da sé che non se ne possa riunire un altro1.

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Mozione leghista sulla crisi della Nagorno-Karabakh

Mozione leghista sulla crisi della Nagorno-Karabakh. Una mozione urgente è stata presentata oggi in Consiglio Comunale di Milano dai consiglieri della Lega Gabriele Abbiati e Max Bastoni, che condanna duramente l’aggressione da parte dell’esercito azero della regione separatista di Nagorno-Karabakh. “Sollecitiamo una presa di posizione chiara nei confronti dell’Azerbaigian e dei suoi padrini di Ankara”, hanno spiegato Abbiati e Bastoni. “L’azione criminale rischia di passare inosservata insieme all’imperialismo turco che mira ad annientare la giovane Repubblica dell’Artsakh, storicamente legata all’Armenia e quasi totalmente abitata da armeni. L’invio di volontari jihadisti, fatti confluire dalla Siria via Turchia e finanziati da Erdogan, rischia di far esplodere un conflitto tanto preannunciato quanto drammatico nei suoi effetti destabilizzanti l’intera area.” I consiglieri del Carroccio hanno ricordato come il regime neoislamista di Erdogan sia responsabile di comportamento aggressivo della Turchia anche contro la Grecia e Cipro che va dalle pretese su molte isole dell’Egeo fino alla strumentalizzazione delle masse dei profughi sulla frontiera dell’Evros da parte di Erdogan per destabilizzare la Grecia e l’Europa. Infine hanno sollecitato il Consiglio Comunale affinché si faccia portavoce presso le scuole milanesi perché il genocidio armeno sia finalmente trattato alla pari di tanti altri crimini perpetrati dai totalitarismi. “Molti milanesi di origine armene hanno conservato nelle loro famiglie le ferite di questi orrore. La nostra città è stata una delle prime a ospitare i profughi tra il 1906 e il 1919 fino a divenire culla della comunità armena più numerosa, grazie alle opportunità che la nostra città è sempre stata capace di offrire con la sua intensa vita culturale ed economica.” Un tema ripreso anche da Paolo Guido Bassi, presidente leghista del Municipio 4: “Oggi ho sfogliato i principali quotidiani alla ricerca di aggiornamenti sui venti di #guerra che stanno spirando sulla Repubblica del Nagorno-Karabakh. Ho trovato poco o nulla, quasi non fosse una #notizia. Eppure dal punto di vista geo-politico, non si tratta esattamente di una quisquilia. Non solo per il fatto che un conflitto aperto fra #Armenia e #Azerbaijan potrebbe destabilizzare ulteriormente il già fragile #Caucaso, ma soprattutto per le implicazioni di altri altri Stati a partire dalla #Turchia e dal progetto ‘neo-ottomano’ di #Erdogan. Per non parlare degli interessi economici in ballo. Poi ci si chiede perché la gente non compra più i giornali…”.

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Il Municipio 4 apre gli sportelli virtuali

Il Municipio 4 apre gli sportelli virtuali. Un passo per cercare di avvicinarsi alla popolazione in questi giorni di fase due o fase uno e mezzo, come è stata ribattezzata ironicamente. E una prosecuzione dell’apertura alle attività online dopo che lo stesse ente aveva varato lo smart-dopo scuola. “Dopo il telefono ‘anti-solitudine’ avviato subito all’inizio del lockdown, abbiamo potenziato il nostro sistema di ‘sportello’ da ‘remoto’ con nuovi numeri che tutti potranno chiamare per ricevere aiuto ricevere aiuto psicologico, aiuto con le nuove tecnologie, aiuto legale”. Lo fa sapere il Presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi insieme al suo assessore alle Politiche sociali Marco Rondini. L’iniziativa, spiegano, è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Spazio Ginkgo che ci ha consentito, per un’ora al giorno dal lunedì al venerdì, di avere degli operatori/professionisti a disposizione gratuita per i cittadini. “Sottolineiamo – affermano Bassi e Rondini – il servizio di sostegno psicologico, aperto a tutti, ma avviato pensando soprattutto agli operatori del sociale, ad esempio i volontari di realtà di assistenza, come la nostra Croce d’Oro, che in queste settimane sono stati particolarmente provati dai numerosi interventi nelle case dei malati di Covid-19. Ma anche – aggiungono – il servizio di orientamento alle nuove tecnologie, utili per non dire indispensabili, in un periodo caratterizzato dall’esigenza di distanziamento sociale”.

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I Municipi: “Sala non ci dà le mascherine”

I Municipi: “Sala non ci dà le mascherine”. I novecentomila pezzi consegnati da Regione al Comune non sono stati consegnati al Municipio 4 e la politica di zona ha alzato la voce tornando a chiedere a Palazzo Marino un gesto di buon senso: i Municipi hanno infatti contatti diretti con una larga parte della cittadinanza e possono sapere come distribuire al meglio le mascherine. La distribuzione però essere ancora poco fluida: nei giorni scorsi abbiamo intervistato un responsabile di Confesercenti che raccontava come agli edicolanti aperti siano state date 50 mascherine ciascuno da distribuire ai clienti. Poche, meglio di niente, ma sempre poche. Oggi i Municipi dicono “Sala non ci dà le mascherine: “Oggi insieme al mio Presidente del Consiglio di Municipio Oscar Strano e al consigliere di Municipio 4 Alfonso di Matteo siamo andati a consegnare delle mascherine che verranno distribuite gratuitamente ai cittadini del quartiere di Rogoredo”. Lo fa sapere il Presidente del Municipio 4 di Milano, Paolo Guido Bassi. “I dispositivi – spiega l’esponente della Lega – ci sono stati regalati dalla Fondazione Eris, che ringrazio, importante realtà nel mondo delle comunità terapeutiche per il recupero delle persone con tossicodipendenze con la quale collaboriamo ormai da anni, soprattutto in zona Rogoredo. Le mascherine sono prodotte proprio da loro ragazzi e ciò rende il gesto di solidarietà ancora più bello. Per la distribuzione, in forma assolutamente gratuita – prosegue Bassi – ci danno una mano alcuni cittadini del quartiere che si sono subito attivati. E’ una vera – sottolinea il Presidente – iniziativa ‘dal basso’, nata dalla voglia di fare qualcosa a beneficio della cittadinanza. La settimana scorsa – fa sapere il Presidente Bassi – quando Regione Lombardia ha distribuito le prime 900.000 mila mascherine gratuite al Comune di Milano, ho scritto al sindaco per proporre che una quota di esse, anche piccola, venisse assegnata ai Municipi così da poter rispondere direttamente e rapidamente alle tante richieste che arrivano dal territorio. Ad oggi, purtroppo, non ho ricevuto alcuna risposta da Beppe Sala. Mi spiace molto, perché è una proposta di buon senso. L’iniziativa di oggi – osserva Bassi – è la dimostrazione che esistono delle micro-reti territoriali che magari non hanno forza e capacità di relazionarsi con le strutture centrali cittadine, ma che invece hanno uno stretto rapporto con il Municipio, l’istituzione loro più vicina. Noi ci attiviamo in tutti i modi, ma certo, se anche Palazzo Marino ci desse una mano, non sarebbe male. In fondo si tratta solo di dare una risposta concreta a delle esigenze dei cittadini”

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Il Municipio 4 vara lo smart dopo scuola

Il Municipio 4 vara lo smart dopo scuola. L’annuncio dell’iniziativa da 3000 euro promossa dalla giunta di centro destra punta a sostenere le famiglie anche se a distanza con un servizio rimodulato in base alle esigenze imposte dalla crisi Covid19. Ecco dunque che il Municipio 4 vara lo smart dopo scuola. “Vogliamo bambini promossi e Covid19 bocciato”. Con una battuta, il Presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi, spiega due delibere recentemente approvate dalla Giunta che presiede. L’emergenza dettata dalla diffusione del Coronavirus e le relativi provvedimenti di distanziamento sociale, osserva Bassi, “stanno prolungando la chiusura delle scuole, dei centri aggregativi, dei luoghi di ritrovo, ricreazione, istruzione. Fra gli effetti collaterali, c’è il rischio di un aggravamento delle condizioni di emarginazione, isolamento e solitudine. Un pericolo ancora più concreto fra le realtà caratterizzate da fragilità o difficoltà economiche. Per questo motivo – afferma il Presidente – abbiamo pensato a investire sulla cultura e sui sostegni all’apprendimento, destinando un’attenzione particolare, alle famiglie, soprattutto a quelle con minori disabili o con disturbi di apprendimento”. “Con un primo documento elaborato insieme ai miei assessori alle Politiche Sociali Marco Rondini e alla Cultura Elisabetta Carattoni – spiega – abbiamo messo 2000 euro per promuovere due progetti tesi a mettere a diposizione delle famiglie in stato di necessità, a titolo gratuito, libri (narrativa, avventura, giochi educativi), materiale di cancelleria (pennarelli, matite, tempere, album da disegno, quaderni). L’arte e la cultura – affermano Bassi, Rondini e Carattoni – nelle loro svariate espressioni sono validi strumenti di crescita e sviluppo, capaci di avvicinare le persone, aprire la mente, arricchire lo spirito e, in questo momento di isolamento, possono essere validi strumenti, soprattutto per i bambini, per trovare nuovi stimoli ed energie positive”. Con un secondo documento, elaborato con il mio assessore ai Servizi educativi Laura Schiaffino, prosegue il Presidente Bassi, “abbiamo messo 3000 euro per finanziare attività di doposcuola per ragazzi dai 6 ai 17 anni”. “La prosecuzione dell’anno scolastico in modalità ‘smart’ – fanno presente Bassi e Schiaffino – non fa venire meno l’esigenza di un sostegno per chi ne ha bisogno, anzi, per alcuni soggetti è ancora più necessario. Con la nostra iniziativa – sostengono gli esponenti del Municipio 4 – vogliamo agevolare le famiglie in situazioni di disagio sociale ed economico, favorendo il reperimento di tale servizio a titolo gratuito o con una modesta quota di iscrizione, dando particolare attenzione all’avvio di progetti a favore di minori con disabilità certificata e disturbi specifici di apprendimento”

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