ucciso

Ucciso storico capo degli ultrà dell’Inter

Ad uccidere Vittorio Boiocchi, storico capo degli ultrà dell’Inter, sono stati, in base alle testimonianze e alle prime ricostruzioni, due killer a bordo di una moto, probabilmente un maxi-scooter. L’agguato sembra un regolamento di conti collegato al lungo passato criminale dell’uomo che aveva molti precedenti e condanne definitive per rapina, traffico di droga e sequestro di persona. La polizia sta cercando quindi i due assassini. Purtroppo però nella zona dell’omicidio non sono state trovate per ora telecamere che possano aver ripreso il fatto di sangue. Boiocchi, 69 anni, oltre 26 anni di carcere alle spalle, è stato centrato al collo e al torace da due dei cinque colpi di pistola sparati dagli assassini mentre stava tornando a casa, alle 19.45, in via Fratelli Zanzottera nel quartiere Figino alla periferia della città. Era sposato e aveva tre figli. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile milanese, diretta da Marco Calì. Le piste seguite sono molte proprio perché Boiocchi aveva avuto attività illecite in molti settori. Dopo che la notizia è circolata, la Curva Nord dell’Inter è restata in silenzio, senza esporre striscioni e intonare cori durante la partita contro la Sampdoria a San Siro. Poi i Boys hanno abbandonano gli spalti – la curva del secondo anello – durante l’intervallo. Una sorta di “omaggio al ras”. ANSA [the_ad id=”36270″]

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A Niguarda ucciso il cigno Brutus

La scorsa notte è stato brutalmente ucciso ‘Brutus’, il cigno che viveva al Lago Niguarda del Parco Nord Milano. Ne ha dato notizia in una nota il presidente Marzio Marzorati, spiegando che i resti dell’animale sono stati trovati ieri mattina dalle guardie del parco e dalle Guardie Ecologiche Volontarie. Grazie alle immagini registrate dalle telecamere presenti nell’area, le guardie – spiega la nota – stanno lavorando per l’identificazione della persona che ha ucciso il cigno, presente sin dalla creazione del lago nel 2015. Diventato negli anni il simbolo del Lago Niguarda, gli era anche stato dato un nome, Brutus, in riferimento al carattere poco amichevole tipico dei cigni. Quanto successo, “è una brutale violenza inammissibile che non possiamo assolutamente tollerare perché é un atto grave contro un essere vivente. In queste ore stiamo ricevendo moltissimi messaggi sui social da persone preoccupate, tristi e anche arrabbiate per quanto successo al nostro amato cigno, questo è un segnale di sensibilità e solidarietà da parte di tutta la comunità che apprezziamo” commenta Marzio Marzorati, presidente di Parco Nord Milano, che annuncia che verrà intensificato il lavoro di vigilanza. Secondo quanto riferito a MilanoToday dal personale del parco, le immagini delle telecamere mostrano l’uomo avvicinarsi all’animale per poi prenderlo per il collo, ucciderlo e infine scuoiarlo, portando via carne e viscere. Non è quindi escluso che il cigno sia stato soppresso per essere mangiato.  

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Pedone investito e ucciso in piazza Papa Giovanni XXIII

Un uomo di 53 anni è stato travolto e ucciso da un’auto che l’ha trascinato per diversi metri stamani in piazza Papa Giovanni XXIII a Milano. Gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sono intervenuti un’automedica, un’ ambulanza, e i vigili del fuoco, mentre gli agenti della Polizia locale stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. L’automobilista sì è fermato dopo l’urto. ANSA

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A piedi in tangenziale: travolto e ucciso

Un giovane che la scorsa notte stava camminando, nel buio, lungo un tratto della Tangenziale Est di Milano, è stato travolto dai veicoli. Soccorso, è poi morto poco dopo in ospedale. E’ accaduto poco prima delle tre e mezza nel tratto tra le uscite Camm e Forlanini. Il 118, quando è arrivato, ha trovato il ventenne, di Milano, in gravissime condizioni, forse travolto più volte, e l’ha trasportato alla Clinica Città Studi dove è deceduto quasi subito per le gravissime lesioni riportate. La Polizia stradale oggi cercherà di ricostruire non solo la dinamica dei fatti ma anche i motivi per cui si trovasse in autostrada a vagare. ANSA

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Ucciso a coltellate dalla moglie

Ieri pomeriggio  i carabinieri sono intervenuti in via Amantea, all’angolo con via quinto Romano, per soccorrere un uomo di 55 anni, agonizzante a bordo di un’auto con ferite da taglio. L’uomo è stato trasportato all’Ospedale San Carlo, dove è morto. La vittima è un 55enne milanese, incensurato, commesso di un supermercato. I carabinieri hanno bloccato, a circa un chilometro dal ferimento mortale, la moglie dell’uomo, che presentava una ferita a una mano e aveva i vestiti macchiati di sangue. E’ in stato di arresto. Si tratta, a quanto si è appreso, di un provvedimento disposto dalla Polizia giudiziaria in attesa che la donna sia sentita dal pm nelle prossime ore.

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Aggredisce passanti e agenti con un coltello: ucciso

Un uomo che la scorsa notte ha aggredito dei passanti per strada, armato di un grosso coltello, è stato ucciso dagli agenti intervenuti. L’uomo, Jerry Dimapulangan, un filippino con precedenti fra l’altro per spaccio., forse in stato alterato durante le aggressioni, si è scagliato più volte contro gli agenti uno dei quali, dopo aver cercato di contenerlo, ha sparato uccidendolo. Secondo quanto riferito stamani dalla Polizia di Stato le Volanti di Milano sono intervenute alle 00.20 in via Sulmona, dove diversi cittadini avevano segnalato l’uomo in strada. Il soggetto,  45 enne, brandiva un coltello e secondo le testimonianze avrebbe tentato di aggredire prima un rider e poi un uomo che usciva dal portone di un palazzo. Entrambi sono riusciti a fuggire. All’arrivo di una prima pattuglia l’uomo si è scagliato contro gli agenti, che hanno cercato di contenere la sua furia con i manganelli. Uno dei due indietreggiando è caduto sbattendo la testa ed è svenuto. In quel momento è sopraggiunta una seconda pattuglia del 113 e l’uomo si è scagliato anche contro gli altri due agenti. Uno dei due, dopo aver cercato di evitarlo, ha sparato alcuni colpi, forse due o tre, nella parte bassa della figura. In pochi minuti l’uomo è deceduto. Durante la notte il sostituto procuratore Paolo Storari è andato sul posto per un sopralluogo e in questo momento sta passando al vaglio gli elementi raccolti dagli uomini della Mobile, comprese le telecamere della zona e le testimonianze dei vicini. L’esatta dinamica non è stata ancora ricostruita, o almeno non è stata riferita, ma la sensazione è che anche la procura stia valutando il comportamento dell’agente come una reazione commisurata al pericolo imminente dell’uomo che si era scagliato contro di loro col coltello. ANSA

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