5 Agosto 2022

Piscina (Lega): bivacchi sulla Martesana nell’indifferenza di Sala e Granelli

“Milano assomiglia sempre di più alle città del terzo mondo e Sala e Granelli ne sono i diretti responsabili”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega. “Spiace vedere la nostra città, un tempo esempio italiano per tutto il continente, ridotta in questo stato. Tra via Sammartini e la passeggiata del Naviglio Martesana, una delle più belle e frequentate di Milano, è presente una vera e propria baraccopoli, incontrastata e tollerata dal Sindaco e dall’Assessore Granelli, più volte stuzzicati sul tema dal sottoscritto in Consiglio Comunale e quindi pienamente consapevoli della situazione. Sono numerose le capanne nel parco Goccia e sotto il ponte della ciclopedonale lungo il naviglio. Il fetore di escrementi che ne deriva è allucinante, con annessi problemi igienico-sanitari. I cittadini non possono più passeggiare tranquilli, spesso inseguiti e aggrediti, per fortuna a oggi solo verbalmente, da persone di origine prettamente africana, ubriache o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”. “Già lo scorso anno segnalai la situazione preoccupante di degrado e insicurezza sotto i ponti della Stazione Centrale. Granelli aveva assicurato interventi costanti e attenzione alla tematica. Purtroppo, però, a parte un primo intervento isolato di allontanamento, non sono state svolte ulteriori azioni. Intanto la situazione è degenerata. Dobbiamo attendere che avvenga un nuovo stupro prima di ottenere un intervento?”. “Il Sindaco e l’Assessore non hanno avuto neanche il coraggio di metterci la faccia presentandosi in Consiglio Comunale dopo i gravi fatti apparsi sulla cronaca negli scorsi giorni e hanno dimostrato ogni loro limite nella gestione della sicurezza”, chiosa Piscina. “Liberino subito via Sammartini e la Martesana dai bivacchi, rendendo dignitosa la zona e la città di Milano, ormai diventata il vero accampamento d’Europa. Come Lega abbiamo raccolto le firme per chiedere maggiore sicurezza e contrasto al degrado. Oggi stesso presenterò un’interrogazione sulle negligenze di Sala e Granelli”.

Piscina (Lega): bivacchi sulla Martesana nell’indifferenza di Sala e Granelli Leggi tutto »

Aumenti ATM. De Chirico: Comune non conosce la differenza fra obbligo e facoltà

“L’arsura di questi giorni deve aver dato alla testa a tanti rappresentanti del Partito Democratico: dall’assessore Censi al consigliere Bussolati, dalla segretaria metropolitana Roggiani a tutto il gruppo consiliare di Palazzo Marino. Evidentemente qualcuno cerca di fare il furbo o la furba oppure non si conosce bene la differenza della lingua italiana e della differenza di significato che passa tra un obbligo e una facoltà”. Lo scrive in una nota Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale. “Nel caso specifico – prosegue l’azzurro – l’aumento del biglietto del tram può essere fatto sulla base degli indici ISTAT. La scelta finale, però, è appannaggio dell’agenzia di bacino di cui la Città Metropolitana e il Comune di Milano sono capofila, responsabili quindi della scelta aumentare il biglietto singolo e del giornaliero. Forse lo scopo di venire jn soccorso delle casse di ATM, e quindi del bilancio comunale, per i periodi bui seguiti all’emergenza pandemica e della contrazione dell’utilizzo del TPL. Questo però non giustifica la maggioranza di Palazzo Marino che cerca come sempre di far campagna elettorale sulla pelle dei milanesi. Fortunatamente – conclude il forzista – ci sono ancora politici intellettualmente onesti, come il collega Carlo Monguzzi, che le cose scomode le dicono in maniera chiara”.

Aumenti ATM. De Chirico: Comune non conosce la differenza fra obbligo e facoltà Leggi tutto »

Lega: Comune non aumenti biglietti usando come scusa la Regione

“Regione Lombardia non ha imposto alcun aumento: si è solo limitata a segnalare, in base agli indicatori Istat, il limite massimo applicabile. Va ricordato che a fronte di un aggiornamento Istat dei contratti di servizio del 7.64% Regione sui suoi titoli lo aumenta solo dell’1.91%. Ribadiamo ciò che il Pd evidentemente fa finta di non capire: non c’è alcun obbligo per il Comune di Milano di alzare il costo del biglietto e questo aumento arriva dal contratto di servizio tra Comune di Milano e Atm”. Così in una nota la Lega di Milano, relativamente alle polemiche sul trasporto pubblico locale e sull’annunciato aumento del prezzo del biglietto di Atm. “Come gruppo Lega presenteremo una mozione in Consiglio Comunale per impedire l’ennesimo aumento del biglietto, voluta e avallata dal Comune di Milano e per chiedere si impegni maggiormente per combattere l’evasione visto che ormai il salto al tornello sta diventando sport nazionale e sui mezzi di superficie i controlli sono inesistenti. Se i conti del Comune non tornano e Atm ha bisogno di ulteriori risorse, ci sono diverse alternative all’aumento del biglietto come la riduzione dei costi di altri voci, il taglio delle consulenze o la revisione dei servizi” aggiunge la Lega. “Ci chiediamo dove siano i grandi paladini dell’ambiente e del trasporto pubblico: ogni giorno dicono che bisogna ridurre l’uso delle auto e poi impongono l’aumento delle tariffe per la terza volta. Sala e la sua giunta la smettano con le prese in giro verso i milanesi: basta con questi aumenti, soprattutto in un periodo di crisi come questo” continua la nota. “Ormai il Comune di Milano e il Pd sono allo sbando, esattamente come la sinistra a livello nazionale. Per giustificare l’ennesimo aumento del biglietto Atm voluto dalla sinistra mettono in mezzo la Regione totalmente a sproposito. Alzando il biglietto Atm a 2.20 euro la sinistra, nei mandati Pisapia e Sala, riesce nel record di aumentare le tariffe del 120%. L’assessore Censi e il Pd, evidentemente in grave difficoltà, scaricano la colpa su Regione Lombardia che, ricordiamolo, è la regione che investe, più di tutte le altre regioni, sul trasporto pubblico locale” conclude la Lega.

Lega: Comune non aumenti biglietti usando come scusa la Regione Leggi tutto »

Polemica sull’aumento dei biglietti ATM

L’aumento del biglietto per i mezzi pubblici diventa un caso politico, in pieno clima da campagna elettorale, con il centrosinistra in Comune che insorge contro il centrodestra in Regione Lombardia. Questo dopo che ieri l’Agenzia di bacino ha deciso di applicare l’adeguamento Istat per i titoli di viaggio, ma non per gli abbonamenti, per recepire un provvedimento regionale. Il rincaro scatterà probabilmente il prossimo autunno, ma ancora dall’Agenzia del Trasporto pubblico locale non hanno una stima su quanto aumenteranno i biglietti. L’ultimo aumento a Milano era scattato, per volontà però del Comune, nel 2019 quando i biglietti erano passati da 1,50 a 2 euro. Ma questa volta il Comune non ci sta perché l’aumento arriva “in un momento economicamente difficile per i cittadini”, come ha sottolineato l’assessore alla Mobilità Arianna Censi e infatti se “avessimo potuto scegliere non avremmo certo deciso ora l’adeguamento Istat”. Secondo Censi l’effetto economico della decisione “è di circa 38 milioni per tutta la Lombardia, con una stima approssimativa in proporzione per la città di Milano che si aggira tra i 15 e i 17 milioni di euro”. ANSA

Polemica sull’aumento dei biglietti ATM Leggi tutto »

Scoperti oltre 2000 lavoratori irregolari

La Guardia di Finanza di Milano ha scoperto oltre 2000 lavoratori irregolari. Al termine dell’indagine – si legge in una nota – sono 22 le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Milano per reati fiscali e fallimentari connessi alla somministrazione illecita di manodopera. In particolare, le indagini condotte dalla Compagnia di Gorgonzola hanno riguardato tre cooperative che, dal 2014 al 2019, pur avendo numerosi lavoratori dipendenti, presentavano evidenti profili di rischio fiscale sintomatici dell’assenza di una reale struttura aziendale, come omessi versamenti delle imposte o indebite compensazioni. ANSA

Scoperti oltre 2000 lavoratori irregolari Leggi tutto »

Elezioni: i primi manifesti sono di Giorgia Meloni

I primi manifesti di quella che sarà una campagna elettorale ‘lampo’ in vista del 25 settembre comparsi a Milano sono di Giorgia Meloni: ‘Pronti a risollevare l’Italia’ dicono, sotto il primo piano della leader di Fratelli d’Italia, vestita di un sorriso smagliante. Campeggiano in via Melchiorre Gioia e in viale Lunigiana, in zona Stazione Centrale, a due passi dalla sede di Regione Lombardia, altro terreno di battaglia che vedrà cittadini alle urne nel 2023, la cui presidenza è in mano al partito di Matteo Salvini da oltre dieci anni. Per ora comunque si pensa alle politiche: la leader di Fratelli d’Italia batte tutti sul tempo e fa capolino con le sue bandiere nel capoluogo lombardo. Ancora vergini da cartelloni e slogan sono le altre zone della città, tra cui il centro storico, porta Venezia e Buenos Aires, porta Romana e Navigli. ANSA

Elezioni: i primi manifesti sono di Giorgia Meloni Leggi tutto »

What do you like about this page?

0 / 400