9 Aprile 2020

CFP, Erba (M5S): “Rizzoli servono risposte urgenti”

CFP, Erba (M5S): “Rizzoli servono risposte urgenti”. I Centri di Formazione Professionali, a cui il centrodestra dovrebbe tenere, sono in attesa di indicazioni su come concludere l’anno scolastico in corso. Il Movimento 5 Stelle ha rilanciato il tema con un appello all’assessore regionale Rizzoli: “I Centri di Formazione Professionali sono ancora completamente bloccati. Regione Lombardia non ha ancora fornito alcuna indicazione sulla conclusione dell’anno scolastico”. Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, ha scritto una lettera all’Assessore Melania Rizzoli per chiedere risposte urgenti in merito a tante realtà scolastiche che stanno navigando al buio. “A seguito dell’attuale emergenza e di un’eventuale e probabile proroga delle misure restrittive che non consentirebbero un ritorno nelle aule scolastiche entro il mese di giugno, Regione Lombardia dovrebbe fornire dei chiarimenti sugli stage, i tirocini e le ore di pratica per chiarire se gli studenti dei Centri di Formazione Professionali possono concludere l’anno scolastico” ha chiesto Raffaele Erba nella lettera indirizzata all’Assessore. “Il Decreto Generale Istruzione, Formazione e Lavoro numero 3005 di Regione Lombardia dello scorso 6 marzo si occupa dei corsi di formazione a distanza per studenti in modalità e-learning ma non chiarisce questi aspetti e non spiega se queste ore concorrono ai fini della convalida e del rilascio degli attestati e delle certificazioni di fine anno scolastico, soprattutto per i corsi finanziati da fondi pubblici regionali, nazionali o comunitari”, aggiunge il consigliere del MoVimento 5 Stelle. “Nessun cenno è stato fatto neppure sul conteggio delle ore di stage, tirocini e ore di pratica non ancora effettuate ai fini della rendicontazione degli stipendi dei docenti e degli altri operatori scolastici”. “Un altro dubbio su cui ho chiesto chiarimenti all’Assessore è se i docenti e gli altri operatori scolastici sono stati correttamente informati sulle possibilità di poter usufruire della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali durante questa fase di emergenza. E’ importante avere una risposta perché è fondamentale garantire una continuità didattica anche per i mesi futuri”, conclude Raffaele Erba.

CFP, Erba (M5S): “Rizzoli servono risposte urgenti” Leggi tutto »

Dubbi e accuse sull’ospedale in Fiera

Dubbi e accuse sull’ospedale in Fiera. Sono tante le voci che iniziano a dissentire sulla versione ottimistica dell’operazione ospedale in Fiera. Il polo che doveva avere 400 posti letto, ma per ora è oggettivo che l’obbiettivo finale è lontano. Per ora le notizie ufficiali parlano di 24 posti operativi. Pare che il problema vero sia stato che un reparto d’ospedale non è composto solo di muri e macchinari, ma anche di medici e infermieri. In Europa però non siamo in Cina, dove il governo paga un tanto al piombo. In questo continente ci sono diritti civili, meno di una volta ma ci sono, e teste pensanti che hanno infatti contestato la teoria dello sforzo bellico perché esime i capi dalla responsabilità delle perdite. Quindi reclutare specialisti è difficile: secondo alcune stime serve un medico ogni tre letti e un infermiere ogni due. Dunque per la Fiera si trattava di circa 1200 medici e 800 infermieri. Tutte persone che tra l’altro dovrebbero accettare contratti temporanei proprio mentre l’offerta di lavoro è esplosa. Qualcuno ha anche stigmatizzato l’offerta di posti letto al governatore del Piemonte in cambio di medici: la proposta di Fontana è stata rispedita al mittente. Viste queste premesse non stupiscono i ritardi, però dubbi e accuse sull’ospedale in Fiera non si fermano qui. Abbiamo riportato i dubbi dell’europarlamentare Lia Quartapelle, ma non è la sola. Nel campo del Movimento 5 Stelle alcuni iniziano a contestare i costi dell’operazione e qualcuno comincia a chiedere l’intervento della magistratura per chiarire dove siano finiti i 21 milioni dichiarati come spese. Guido Bertolaso in questi giorni ha inaugurato due strutture: una nelle Marche e una in Lombardia. Sulla seconda però si sommano dubbi e accuse. L’unico modo per dirimere ogni dubbio sarebbe renderlo pienamente operativo in tempi molto rapidi, però per ottenere questo risultato bisogna capire cosa farne dopo per capire come concluderlo oggi.

Dubbi e accuse sull’ospedale in Fiera Leggi tutto »