9 Ottobre 2023

Pedone di 48 anni travolto e ucciso da un bus Atm in viale Forlanini

Ancora un incidente mortale sulle strade di Milano. Un uomo di 48 anni, Fabio Buffo, è stato travolto e ucciso da un bus dell’Atm in viale Forlanini all’angolo con via Bellosio. Era a piedi. L’incidente è avvenuto alle 9.30 di domenica 8 ottobre. Sul posto le ambulanze del 118, un’auto medica e anche un equipaggio dei vigili del fuoco. I soccorritori hanno soltanto potuto costatare il decesso della vittima. Gli agenti della polizia locale stanno cercando di ricostruire la dinamica. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, la vittima è stata travolta sulle strisce pedonali. Il mezzo Atm della linea 175 stava svoltando a destra da viale Forlanini verso via Bellosio. Il pedone è stato investito proprio al centro delle strisce. Dai primi rilievi il bus avrebbe allargato la traiettoria di svolta anche a causa di un’auto che era ferma all’incrocio, sulle strisce pedonali. La vittima è Fabio Buffo, 48 anni, sposato con due figli di 16 e 20 anni. Secondo il racconto di alcuni testimoni, l’uomo stava tornando a casa, in via Barigozzi, dopo essere passato a salutare la madre che abita in una laterale di viale Forlanini. Era con il cane, un bull terrier, quando l’autobus l’ha colpito mentre attraversava le strisce pedonali in via. La vittima era conosciuta nel quartiere, dov’era nato e cresciuto, soprattutto dagli altri padroni di cani che lo ricordano «gentile e riservato». «Incredibile pensare che sia accaduto sulle strisce di domenica mattina, quando il traffico diminuisce», commenta uno di loro.

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Alcune strade di Milano diventeranno pedonali

Dieci località superano il periodo di sperimentazione avviato tra il 2019 e il 2020 e diventano pedonali in via definitiva. Si tratta delle vie Spoleto e Venini, in zona viale Monza nel Municipio 2, di via Monte Velino a Calvairate, nel Municipio 4, Porta Genova, nel Municipio 6, piazza Sicilia a Porta Vercellina e via Quarti a Baggio, nel Municipio 7, via Val Lagarina a Quarto Oggiaro, nel Municipio 8, via Toce e piazza Minniti, nel quartiere Isola e piazza Belloveso a Niguarda, nel Municipio 9. In questi anni l’Amministrazione comunale ha scelto di promuovere la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine anche attraverso l’estensione delle aree pedonali, migliorando la vivibilità di spazi sempre più fruiti da residenti, commercianti e turisti, oltre che da studenti e studentesse, quando si tratta di aree di fronte alle scuole. Una nuova modalità di trasformazione dello spazio urbano che non necessita di grandi opere strutturali e che si sta diffondendo in diverse parti del mondo, a fronte di una richiesta crescente di luoghi riservati alle attività sociali, di ritrovo e condivisione. Dopo il periodo transitorio, gli uffici della Mobilità del Comune hanno provveduto a verificare, in accordo con i Municipi che hanno tutti espresso parere favorevole, il successo della sperimentazione: le pedonalizzazioni hanno favorito un cambiamento culturale nell’utilizzo degli spazi pubblici, migliorato le interazioni sociali, privilegiato lo sviluppo del commercio locale. Nello stesso tempo, nelle zone interessate si è verificata una complessiva riduzione del traffico, compatibile con la realtà viabilistica dell’area. “Anche Milano – spiega Arianna Censi, assessora alla Mobilità – sta affrontando un cambiamento simile ad altre metropoli: l’esigenza di avere spazi non solo riservati alle auto, ma anche a pedoni e ciclisti. La conformazione della nostra città è compatta e non permette complete rivoluzioni, ma questi interventi in diversi Municipi hanno comunque cambiato la qualità della vita nei quartieri, promuovendo lo sviluppo economico locale e generando nuovi luoghi di socializzazione. Per il beneficio che portano nelle aree in cui vengono realizzate, queste pedonalizzazioni sperimentali stanno diventando definitive”.

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A Milano c’è preoccupazione dopo l’attacco di Hamas in Israele

La guerra in Israele, scoppiata dopo un attacco a sorpresa di Hamas, ha conseguenze dirette anche sulla comunità ebraica sparsa per il mondo. E anche a Milano, dove nelle ultime ore sono state alzate al massimo livello le misure di sicurezza relative a tutti i possibili obiettivi ebraici in città e provincia e su tutti gli eventi della comunità o a cui partecipano loro esponenti. La scelta arriva su indicazione del ministero dell’Interno e sabato a Milano si è svolta una riunione in prefettura presieduta dal prefetto Renato Saccone, con il questore Giuseppe Petronzi, i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, la comunità ebraica e un rappresentante del contingente di Strade sicure, per decidere di rafforzare i presidi di sicurezza in città e provincia. Una misura precauzionale che interessa potenziali obiettivi come ad esempio la Sinagoga, il Memoriale della Shoah, la scuola ebraica. È stata alzata la vigilanza su tutto il territorio nazionale a tutela degli obiettivi ritenuti sensibili, con particolare riguardo a quelli religiosi, culturali e commerciali degli ebrei in Italia. Il punto sulla situazione è stato fatto sabato a Palazzo Chigi. La premier Giorgia Meloni ha convocato i ministri e i vertici dell’intelligence per fare il punto della situazione. Erano presenti i ministri di Esteri, Interno e Difesa, Antonio Tajani, Matteo Piantedosi e Guido Crosetto, l’Autorità nazionale per la sicurezza della Repubblica, il sottosegretario Alfredo Mantovano, il consigliere diplomatico della premier, l’ambasciatore Francesco Maria Talò, i direttori dei servizi, Elisabetta Belloni (Dis), Giovanni Caravelli (Aise) e Mario Parente (Aisi). “Il governo – si legge in una nota di Palazzo Chigi – segue con preoccupazione l’evolversi della situazione, in stretto collegamento con le istituzioni europee e con gli alleati. Particolare attenzione viene rivolta alla sicurezza della comunità ebraica presente sul territorio nazionale”.

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