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Roma non è una città per poveri: la Ztl fascia verde e le Eco Follie sbagliate di Gualtieri.

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La Giunta capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri continua a dimostrare, con sconcertante coerenza, quanto poco conosca i bisogni reali dei cittadini romani. Anche quest’anno, di fronte alle proteste sempre più accese contro la famigerata Ztl fascia verde, l’amministrazione risponde con mezze concessioni e contentini che nulla hanno a che vedere con una politica urbana equa e sostenibile. L’ultima trovata? L’ammissione in zona verde dei veicoli Euro 5, purché non siano diesel Euro 4. Una finta apertura, che non risolve nulla e, anzi, continua a discriminare le fasce sociali più deboli, quelle che un’auto nuova non se la possono permettere e che vivono in periferia, lontani dai servizi pubblici efficienti. E come se non bastasse, si insinua persino l’idea di limitare il riscaldamento nelle case come scambio per far passare qualche macchina in più per una proposta indecente, in una città dove ogni inverno c’è chi rischia la salute per il freddo. Il diritto al riscaldamento e alla mobilità non sono moneta di scambio. Sono diritti fondamentali. E usarli come leva politica è una mossa cinica e pericolosa. A tre settimane dall’attivazione dei varchi, Roma si trova a un passo dall’ennesima misura punitiva per chi ha di meno. L’idea stessa della Ztl fascia verde, per come è concepita, non è un’azione per l’ambiente, ma una barriera sociale travestita da transizione ecologica. Un provvedimento imposto dall’alto, senza ascolto, senza confronto e senza il minimo rispetto per chi Roma la vive ogni giorno tra mille difficoltà, ma la lista dei disastri non finisce qui. Mentre i cittadini lottano per difendere il loro diritto alla mobilità, l’amministrazione Gualtieri continua indisturbata a portare avanti politiche urbane folli e scollegate dalla realtà come il taglio indiscriminato degli alberi ad alto fusto, l’aumento dei parcheggi a pagamento, la proliferazione di zone a 30 km/h anche sulle arterie principali, cantieri infiniti, piste ciclabili invadenti e inutilizzate con cordoli che sottraggono spazio a corsie e parcheggi ed infine un sistema di videosorveglianza senza regole né garanzie. Tutto questo mentre Roma si svuota di servizi, perde decoro e diventa ogni giorno più invivibile. Le piccole imprese soffocano, le famiglie arrancano e le istituzioni locali sembrano colpire scientificamente proprio chi dovrebbe essere tutelato. Abbiamo chiesto invano un confronto diretto al sindaco e ai suoi assessori, ma Gualtieri e la sua Giunta continuano a trincerarsi nel palazzo, ignorando il malcontento crescente. Ora basta! I romani sono pronti a manifestare in piazza del Campidoglio, non per ideologia, ma per sopravvivenza. Roma deve tornare ad essere una città per tutti, non solo per pochi eletti. I romani amano Roma, e per questo la difenderanno. Perché una città che esclude non è una città moderna, è solo una città ingiusta, pilotata dall’Europa di Bruxelles, E noi, questa ingiustizia, non l’accetteremo più in silenzio.

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