13 Novembre 2019

Si ingrandisce la bidonville sulle sponde del Lambro

Lo denuncia il Capogruppo di Forza Italia nel Municipio 3 Marco Cagnolati in una missiva indirizzata al Sindaco Sala e agli assessori competenti scrive “nonostante le promesse di riqualificazioni, bonifiche, pulizie, ripristino della legalità ed altro ecco come si presenta l’area del Fiume Lambro in Via Rizzoli nei pressi del civico 81“, allegando le immagini della bidonville che prospera sempre più lungo gli argini del fiume Lambro che scrre a lato di via Rizzoli. Si tratta di “una vera e propria baraccopoli con zingari e personaggi ignoti che entrano ed escono indisturbati” spiega Cagnolati, “Come più e più volte richiesto – prosegue – l’area andrebbe messa in sicurezza ed eventualmente cintata e presidiata per evitare che fenomeni del genere possano ripetersi“. L’azzurro conclude quindi chiedendo “l’immediato sgombero dell’area di Via Rizzoli occupata abusivamente e di esserne relazionato al più presto“. Richiesta che si rinnova dopo le molte simili avanzate in passato da esponenti politici del centrodestra e semplici cittadini residenti in zona senza che nulla venisse fatto.

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Scontro Comune Regione sulla legge per la rigenerazione urbana

La maggioranza in Consiglio Regionale ha approvato la legge che mette in campo incentivi e meccanismi di semplificazione per favorire il recupero di immobili abbandonati e per prevenire il degrado urbano. Dopo un intenso lavoro di confronto e approfondimento che ha portato all’approvazione di diversi emendamenti sia di maggioranza che di minoranza, hanno votato a favore i gruppi Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Energie per la Lombardia e gli esponenti del Gruppo Misto Viviana Beccalossi e Paolo Franco. Non ha partecipato al voto il Movimento 5Stelle, astenuti i Lombardi Civici Europeisti e la rappresentante di Italia Viva nel Gruppo Misto Patrizia Baffi, contrario il Partito democratico. La nuova legge cerca di affrontare in modo sistemico il grave problema dei centri abitati degradati, oltre che degli edifici agricoli e rurali abbandonati, e pone i presupposti per tentare di risolvere anche questioni di carattere sociale. Gli interventi si pongono infatti l’obiettivo di risanare singole case o porzioni di quartieri, realizzando iniziative di rigenerazione con ricadute positive su abitabilita’ e attrattivita’ dei centri abitati, nonché sul piano della sicurezza e della vivibilità urbana. Viene incoraggiata la trasformazione di aree con spazi verdi, servizi e infrastrutture. I progetti dovranno rientrare nelle previsioni dei piani territoriali, rispettando la già operante legge sul consumo del suolo. E dovranno essere in armonia con la carta di consumo del suolo che i Comuni dovranno realizzare, una sorta di censimento degli immobili abbandonati o dismessi da aggiornare annualmente. “Cara Regione, senza visione non c’e’ rigenerazione”. Ha commentato l’Assessore Comunale Pierfrancesco Maran, aggiungendo, “questa legge allarga ancora di più la forbice tra Milano e il resto della Lombardia“. “Oggi Regione Lombardia ha approvato una legge che regala il 20% di volumetrie a tutte le aree private in Lombardia e taglia gli oneri di urbanizzazione. E’ il regalo di quest’anno, negli anni passati c’erano stati i sottotetti e l’anno scorso i seminterrati – ha spiegato Maran -. La chiamano rigenerazione, dicono che non riguarda Milano, e su questo speriamo di poter creare le condizioni per non applicarla in città, attendiamo gli applicativi di giunta perché sono a un passo dall’ incostituzionalita’, ma è soprattutto un inganno per i piccoli e medi comuni lombardi cui dicono essere rivolta“. “La giunta Sala diventa ogni giorno più autoreferenziale e presuntuosa“: ha ribattuto il Consigliere Regionale di FI Gianluca Comazzi, “Ogni volta che un’istituzione sovra comunale prende una decisione senza chiederle il permesso si verifica una levata di scudi“. “Il sospetto è che la giunta Sala voglia fare di Milano una sorta di zona franca, una Città – Stato dove la sinistra possa decidere da sola senza dover rispettare le norme regionali e statali“, ha aggiunto Comazzi secondo cui “questa legge porterà enormi benefici anche a Milano“. “La nuova legge regionale sulla rigenerazione urbana e territoriale è un provvedimento unico in Italia“, ha invece ricordato la consigliera della Lega Silvia Scurati. “L’obiettivo è quello di lottare contro il consumo di suolo incentivando il recupero di quest’ultimo“, ha aggiunto Scurati. Una legge che “traduce in pratica, con atti concreti, la lotta al consumo di suolo, il recupero dell’esistente” e che “e’ la prima legge che taglia le tasse e la burocrazia e che tenta di rilanciare anche l’ambito edilizio che coincide nella maggior parte dei casi con il rilancio delle nostre Pmi alla faccia di chi invece ad altri livelli istituzionali pensa solo ad introdurre micro tasse varie“.  

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Nomade esce dal carcere ruba un auto e aggredisce la polizia

Ieri pomeriggio, un rom residente nel campo nomadi di via Martirano, poco dopo essere stato scarcerato dopo avere scontato una pena per reati contro il patrimonio, ha pensato bene di rubare  una Toyota Rav 4, con cui si è andato a schiantare contro un marciapiede dopo avere percorso pochi metri. Non contento di quanto aveva appena combinato ha sfondato a sassate il vetro anteriore una Dacia Daster parcheggiata in via Muggiano, a pochi metri dal campo. L’uomo, in evidente stato di ebrezza  ha poi cercato di bloccare un mezzo Atm di passaggio, tentando di salire a bordo minacciando l’autista.  Un testimone di tutto questo trambusto ha allertato la Polizia che ha avuto il suo bel daffare per fermare il nomade. L’uomo alla vista degli Agenti ha infatti divelto un bagno chimico che era in strada e ha poi cercato di aggredirli, fino a quando non sono riusciti ad amanettarlo per riportarlo nel carcere dal quale era appena uscito. La notizia è stata commentata dal Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega Silvia Sardone, che ha lo ha definito il ampo di via Martirano “a dir poco vergognoso per una città come Milano“, ricordando che “non è la prima volta che il Villaggio Martirano balza agli onori delle cronache per episodi di criminalità e illegalità” per poi rivolgersi “al sindaco Sala e a tutta la maggioranza di centrosinistra“, per chiedere,  “perché questo campo non viene chiuso?“. Stessa domanda che si pone l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato “Cosa aspetta il Comune di Milano a prendere provvedimenti?”, ricordando che il campo secondo “la Giunta Pisapia, doveva essere ‘il più bello d’Europa“, diventando invece “un luogo che dà riparo a delinquenti recidivi“.  

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Cinese arrestato con 480 grammi di shaboo e 50 di ecstasy

Un cinese di 25 anni è stato arrestato dalla Polizia Locale per spaccio: aveva con se’ mezzo chilo di shaboo, la droga sintetica molto diffusa nella comunità asiatica. Ad operare l’arresto ieri pomeriggio è stato il nucleo contrasto stupefacenti, che lo ha sorpreso con anche 50 grammi di ecstasy. Gli agenti stavano perlustrando l’area di via Teano, in zona Comasina, quando hanno notato il soggetto molto nervoso, che hanno deciso di perquisire. La droga era divisa in 5 bustine trasparenti per il peso complessivo di 482,8 grammi pari a circa 4mila e 800 dosi. L’uomo, J.C, di origine cinese con precedenti per spaccio, è stato arrestato e condotto alla casa circondariale di San Vittore. Lo shaboo è una pesante droga sintetica che viene di solito venduta dai cinesi ma consumata dai filippini soprattutto nell’area di Milano. I suoi effetti sono allucinogeni e ne basta una dose minima, generalmente da 0,1 grammi, per attivarne il principio, che consiste nel poter stare svegli anche per più giorni. Considerato che una dose può essere venduta ad un prezzo che varia tra i 70 e i 100 euro al grammo, il valore di oltre mezzo chilo nel mercato al dettaglio, può raggiungere anche le svariate centinaia di migliaia di euro.  

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Avviato il cantiere per La città della fragilità

Inaugurato oggi il cantiere per la ricostruzione dell`immobile di via Livigno 1, nel Municipio 9 di Milano, che la “Fondazione together to go onlus” (Tog) ha ottenuto in concessione per trent`anni, tramite bando, dal Comune. Le ex docce comunali diventeranno “La città della fragilità”, sede del nuovo centro di eccellenza e polo di riferimento per la disabilità nel capoluogo lombardo. Nel nuovo edificio ecosostenibile, a vetrate, che avrà una superficie di 3.500 metri quadrati, verranno trasferite tutte le attività del centro della Fondazione Tog, che attualmente opera in zona Famagosta, ampliando gli spazi a disposizione e potenziando i servizi per i piccoli pazienti (oggi sono circa 120), per le loro famiglie e per la formazione del personale. Le novità saranno tante: dall`ambulatorio con medici specializzati alla piscina per idroterapia, dai doposcuola BES ai corsi di formazione, dallo spazio fab-lab alla caffetteria. Servizi dedicati dunque anche a tutto il quartiere. Nel progetto sono previsti anche laboratori per l`acquisizione e il perfezionamento di abilità professionali dei ragazzi – utili all`inserimento lavorativo, con l`obiettivo di proseguire il percorso con loro anche oltre le scuole medie – e un polo informativo per la specializzazione di operatori clinici ed educativi nel campo della disabilità e della fragilità educativa. “Il lavoro di TOG è un investimento sul futuro attraverso un investimento sul presente” ha dichiarato la vicesindaco Anna Scavuzzo, aggiungendo “non possiamo dunque che essere orgogliosi che uno spazio da troppo tempo inutilizzato riprenda ora vita con un progetto come questo, dedicato a chi ha più bisogno di cure e attenzioni, ma anche aperto a tutto il territorio“. “In questa occasione voglio ringraziare a nome di tutta l`Amministrazione – ha concluso – la Fondazione TOG per l`impegno e la dedizione quotidiani che già oggi offre gratuitamente a tanti bambini e famiglie“. Realizzato nel 1960 per ospitare un comparto di docce pubbliche, lo stabile all`angolo tra via Livigno e viale Jenner è inutilizzato dal 2010. Il progetto architettonico prevede la demolizione e ricostruzione dell`edificio che, pur conservando l`attuale impronta, avrà un piano in più e aggiungerà una nuova ala simmetrica al lato corto di viale Jenner. La conclusione dei lavori è previsa per la primavera del 2021.  

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Il Movimento dei Sudisti Italiani possibile ancora di salvezza per Forza Italia e Berlusconi dal sovranismo?

di Biagio Maimone – Si afferma, da più parti, che il Movimento dei Sudisti Italiani, in via di costituzione, si qualifichi come un “contenitore” politico di stampo moderato, in cui ben presto potranno confluire molti forzisti ed anche molti grillini delusi, con l’intento di contrastare l’avanzare dei partiti sovranisti, Lega e Fratelli d’Italia, sopratutto nelle regioni del Sud Italia, che costituiscono un ampio serbatoio di voti. Il Movimento dei Sudisti nasce con l’intento di contrapporsi alla Lega, traducendo in progetti politici i malumori del popolo meridionale che vive il disagio della disoccupazione e dell’ indigenza ed è costretto a subire continue invettive e provocazioni dal Nord Italia che rivendica la propria autonomia economica. Si staglierà netto nell’orizzonte politico un confronto tra il Sud e il Nord del nostro Paese, tra centrosinistra e destra, tra democratici e sovranisti. In definitiva, vi sarà una contrapposizione di contenuti ed azioni politiche davvero trasformativa dell’esistente, tuttavia in termini dialettici ed operativi, sempre nel rispetto delle diversità di pensiero. Qualcuno sostiene che il Presidente Silvio Berlusconi guardi con attenzione al Movimento pro Sud, quasi potesse divenire una nuova, “Forza Italia” del Sud, impegnata nella ricostruzione del centro democratico nel nostro Paese. Se le cose dovessero andare bene e il Movimento crescesse nei consensi, ecco che Forza Italia e Berlusconi avrebbero trovato il giusto alleato con cui ricostruire il centro e sdoganare finalmente l’ingombrante Salvini.  Non vi è dubbio che l’intento del Movimento Sudista sia quello di ricreare in Italia il centro, che guardi leggermente a sinistra, che formuli leggi finalizzate all’incremento del lavoro, della solidarietà sociale, nonché alla rivalutazione del patrimonio ambientale e culturale del Sud Italia. Il Movimento dei Sudisti potrebbe far propri i consensi che attualmente appartengono al M5s per quanto attiene la questione meridionale, alla Lega per quanto attiene la contrapposizione politica e territoriale, al PD per quanto attiene le politiche del lavoro e le politiche sociali. Rinascerà in Italia la socialdemocrazia, ossia un mix del Partito Socialista e della Democrazia Cristiana della Prima Repubblica, la parte migliore di essa, partendo, come allora, dai territori del Mezzogiorno d’ Italia. Berlusconi lo sa e sa bene che politici come Mara Carfagna e Gianfranco Rotondi, che hanno preso le distanze dall’eventuale confluenza di Forza Italia nei partiti sovranisti e , pertanto, minacciano di abbandonarla, in realtà non stanno facendo altro che costruire le basi per condurre il partito azzurro verso sponde moderate e democratiche

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