20 Novembre 2019

Vigilante travolge motociclista e si spara

Travolge e uccide con la propria auto un motociclista, poi preso dallo sconforto si toglie la vita. E’ accaduto intorno alle quattro di questa mattina all’incrocio tra via Emilia e viale Piceno. A spararsi con la pistola d’ordinanza è stata una guardia giurata, di 26 anni. Probabilmente quando il giovane si è reso conto della gravità delle condizioni dell’investito, un 65enne, ha impugnato l’arma ed ha fatto fuoco. In seguito un passanteche  ha visto il motociclista riverso a terra incosciente si è avvicinato all’auto, dalla quale non scendeva nessuno, non potendo far altro che constatare il suicidio della guardia giurata. Sul posto, scattato l’allarme, sono intervenute diverse auto dei Carabinieri e due ambulanze. Per i due uomini non c’è però stato nulla da fare, entrambi sono morti poco dopo l’arrivo in ospedale.  

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Autonomi occupano aula alla Statale perché manca un microonde

“Oggi, i centri sociali, evidentemente incapaci di comprendere la lezione ricevuta con lo sgombero di questa estate, hanno nuovamente occupato illegalmente un’aula nella sede universitaria di Via Conservatorio”. lo denuncia Andrea Fornelli Coordinatore di Azione Universitaria Milano. “L’aula in questione – spiega – è stata Occupata con la scusa della mancanza di un forno microonde all’interno del dipartimento, senza tenere conto che l’università ha già provveduto alla fornitura. Azioni del genere all’interno di un’università non sono tollerabili e ci siamo già attivati perché il Rettore prenda i dovuti provvedimenti”. “Ci auguriamo che le autorità provvedano al più presto a ripristinare la legalità nell’ateneo – conclude Fornelli – cosa che agli occupanti evidentemente non preme, viste le citazioni riprese da Gomorra inserite nel volantino che hanno distribuito”. Sull’episodio è intervenuto anche l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato: “L’ennesima occupazione all’Università Statale non rimarrà senza conseguenze“, promette l’esponente di Fratelli d’Italia, annunciando “Sto già predisponendo un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti nel quale chiederò di valutare i danni erariali causati all’aula di via Conservatorio, nella facoltà di Scienze politiche”. De Corato ricorda che si tratta del secondo episodio del genere in poche settimane dopo “l’occupazione della sede di Festa del Perdono per la festa di Halloween”, concludendo, “farò tutto il possibile perché siano finalmente presi provvedimenti nei confronti dei responsabili”.  

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E il grillino si scusò per il mini SUV

E il grillino si scusò per il mini SUV. Come ben ha imparato l’ex ministro Elisabetta Trenta, quando diventi un rappresentante istituzionale la tua vita privata diventa un problema pubblico. E se sbagli qualcosa anche solo nella forma, sbagli nella sostanza: capita così che un grillino milanese, assunto poi proprio al ministero che fu della Trenta, riesca a farsi prendere in castagna per il SUV parcheggiato malamente negli spazi comuni del condominio. Perché se uno vale uno, per il parcheggio dovrebbe valere la stessa regola: hai un tuo parcheggio assegnato, dunque perché invadere quello altrui? L’uomo, eviteremo il nome perché chi sa lo trova facilmente (ex contributor del Fatto e oggi parte del Ministero), si è dunque trovato nell’imbarazzante situazione di dover chiedere scusa: una donna (cascato proprio su una donna, categoria mediaticamente molto sensibile) ha postato la foto della sua auto mal parcheggiata in una delle social street di Facebook chiedendo al proprietario di non lasciarla più lì. E augurandogli nel contempo un inizio di giornata altrettanto complicato: la signora ha infatti dovuto compiere molte manovre per uscire dal suo box. In poco tempo sono fioccati commenti, in particolare proprio da chi aveva i box di fronte all’incauto parcheggiatore. Ma ecco comparire il commento di scuse in tono molto deciso: il grillino di Stato (ormai si potrebbero definire così gli anti casta entrati nella casta?) si scusa pubblicamente spiegando che non di arroganza si trattava, ma di un’emergenza della sua compagna incinta e con un bambino piccolo al seguito. Non sapendo come gestire pargoli in arrivo e non più la spesa, la signora ha parcheggiato il mini SUV dove era più comodo. Anzi, sono i contestatori che dovrebbero scusarsi perché non hanno intuito l’importanza del parcheggio abusivo. E invece di rompere le scatole alla sua compagna (c’è chi si è chiesto se lui non avesse modo di sistemare la macchina in un secondo momento) dovrebbe pensare a tutti gli altri che parcheggiano in modo irregolare. La donna a questo punto ha dovuto scusarsi lei (magari intimorita dalla scritta Ministero della Difesa sul profilo del fustigatore di costumi altrui?). Il grillismo è una religione meravigliosa per certi punti di vista: quando sbagliano gli altri la crocifissione è il minimo che si debba aspettarsi. Quando sbagliano loro, sono gli altri a doversi scusare. Il lato positivo di questa piccola vicenda è che il grillino si scusò per il mini SUV, ma quello negativo è che poi pretese le scuse degli altri per la mancanza di rispetto di avergli fatto notare (per altro senza citare il suo nome) che come tutti, anche lui può lasciare l’automobile in parcheggi regolari. (se non alleghiamo la sua foto è perché visto il soggetto non vorremmo ritrovarci l’Esercito a casa, o i paracadutisti in ufficio; e prima che qualcuno esageri: non abbiamo problemi con i grillini, ci limitiamo a riportare notizie di cronaca meneghina).  

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Le Sardine verso Milano il primo dicembre

Le Sardine verso Milano il primo dicembre. L’annuncio sta smuovendo molte persone da una parte e dall’altra degli schieramenti. Anche perché se qualcosa non succede a Milano in quest’epoca dell’Italia, non succede davvero.  La notizia è stata data in modo semplice via social: “Pronti per Milano? A breve comunicazione per Piazza Duomo.Preparatevi sardine, dobbiamo riempirla e essere stretti stretti mentre cantiamo Bella Ciao”. Quindi Milano si prepara ad accogliere un mare di gente: se la manifestazione ha riempito una città secondaria, figuriamoci Milano dove le persone sono in grado di fare follie per un sushi. Tra l’altro sarà un esperimento molto interessante per capire se qualcosa di diverso dalle truppe di Pierfrancesco Majorino possa attecchire nella Milano degli anni Venti: i giovani, chiamiamoli così perché a trentanni e rotti in Italia sei giovane, che hanno organizzato la manifestazione meglio riuscita della sinistra dai tempi dei girotondi di Nanni Moretti hanno il merito politico di aver inventato un nuovo brand. Parlano la stessa lingua della Bestia salviniana, ma hanno saputo creare un popolo invece che uno schieramento di bot. O almeno così pare al momento. La funzione è la stessa, ma la sostanza no. La Bestia ha reagito con l’esperienza e ora i gattini sono arruolati nelle schiere leghiste (una mossa del cavallo visto che i gattini erano stato utilizzati proprio per danneggiare le pagine social di Salvini). Ma chi la spunterà tra i due? Ormai si sa che piazza Duomo la riempe più o meno chiunque. Secondo le stime più attendibili ci stanno circa venticinquemila persone, un nulla per Milano dove se metti l’annuncio su Facebook del lancio organizzato di quattro lanterne volanti se ne riuniscono più del doppio. Dunque difficilmente si fallisce, soprattutto se alle spalle hai tutto un sistema mediatico che non vedeva l’ora di vedere la sinistra in risalita dopo aver dovuto accettare che nonostante tutti gli sforzi Cinque Stelle e Salvini sfondano comunque di più di tutti quelli che venivano promossi. Radio e televisioni ora puntano sulle sardine, pesciolini che hanno saputo dimostrare al Sistema di poter utilizzare bene i social network come le madamine di Torino. Questo li rilassa perché nulla agita più un “posto fisso” della prospettiva di imparare qualcosa di nuovo. Ma se le Sardine vanno verso Milano il primo dicembre, come andrà la corrente? Al momento il movimento da salmone delle sardine è apprezzato dall’establishment, ma quando i quattro giovani apolitici si candideranno? Si sa che i giovani in Italia sono apprezzati finché lavorano gratis o ringraziano per l’opportunità di lavorare per due grissini e una scatoletta di tonno, quindi se chiedessero di più? Da sardina apprezzata a fritto misto è un attimo.

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