21 Aprile 2020

Altitonante, Fi: “Riaprire i cantieri della Serravalle”

Altitonante, Fi: “Riaprire i cantieri della Serravalle“. La proposta è stata presentata da Fabio Altitonante, consigliere regionale di Forza italia, per provare a rilanciare un pezzo importante dell’economia del territorio lombardo. Oggi è stata approvata in Consiglio Regionale con voto unanime la proposta presentata dal Consigliere Fabio Altitonante di riaprire al più presto i cantieri stradali interrotti e avviare i lavori programmati di manutenzione straordinaria della società Milano Serravalle, chiusi per l’emergenza coronavirus. La società Milano Serravalle, si legge nell’ordine del giorno, svolge un ruolo da protagonista nell’ambito delle attività relative alla viabilità lombarda. Il progetto della Rho-Monza, in particolare, è una priorità perché è un’arteria strategica per i Comuni del Nord Milano. “Con l’emergenza coronavirus – dichiara Altitonante – è stato necessario chiudere anche molti cantieri. Questo periodo, però, appare come quello ideale per svolgere lavori, che difficilmente si riescono a fare a condizioni ordinarie, soprattutto per quanto riguarda le arterie più congestionate dal traffico. Oggi abbiamo l’opportunità di realizzare più velocemente queste opere, creando meno disagi per i cittadini. Garantendo la sicurezza dei lavoratori e dotandoli dei dispositivi di protezione individuale, possiamo aprire i cantieri stradali interrotti e avviare i lavori programmati di manutenzione straordinaria della società Milano Serravalle”. “Bene la proposta di Altitonante – aggiunge il capogruppo in Regione, Gianluca Comazzi -. Come Forza Italia crediamo che la nostra ripresa debba partire proprio dalla riapertura dei cantieri”.

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Sala: “A rischio gli stipendi dei dipendenti comunali”

Sala: “A rischio gli stipendi dei dipendenti comunali”. L’allarme preventivo lo lancia il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Non posso che chiedere un sostegno finanziario. Al momento ce la facciamo ma è ovvio che passando i mesi saremmo in difficoltà anche per pagare gli stipendi”: il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha spiegato ai microfoni del TgR Lombardia, parlando dei cambiamenti della città, in particolare dei trasporti nella Fase 2 per uscire dall’epidemia di Coronavirus. “Sarebbe sciocco arrivare tre giorni prima e dirci farete così e poi – ha aggiunto – non posso che chiedere il sostegno finanziario”. Se Sala avverte che sono a rischio gli stipendi comunali non è un fatto da poco perché secondo i dati in possesso dell’Osservatore, parliamo di 16mila dipendenti. Quindi circa 50mila persone (il numero arriva da una stima media di 3 persone a famiglia) che potrebbero perdere una fonte di sostentamento come lo stipendio pubblico garantito dal Comune di Milano. Un’altra mazzata all’economia milanese e lombarda che non avrebbe bisogno di altre migliaia di indigenti. Già oggi i Servizi Sociali pubblici sono ai limiti, e lo sono da anni, delle loro possibilità, se si impennasse il numero delle persone bisognose di un aiuto economico e sociale saremmo in una situazione difficilissima. Oggi Sala chiede aiuto al governo per i prossimi mesi, ma il governo sembra avere già problemi a reperire le risorse per le strutture sanitarie. Le affermazioni del Sindaco Sala sono state in seguito commentate dal consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, “È davvero ammirevole l’attivismo politico dell’influencer Beppe Sala in tema di diritti dei lavoratori “, ha ironizzato l’azzurro, per poi attaccare, “Prima di pensare ai braccianti sottopagati nei campi del Tavoliere delle Puglie, il sindaco deve dare risposte ai dipendenti del Comune di Milano che anche questa mattina hanno scritto al Prefetto perché negli uffici amministrativi manca la sicurezza. Oltre alle mascherine e ai detergenti mancanti, i lavoratori lamentano scarsa igiene all’interno dei palazzi comunali e le misure anticontagio come i plexiglas acquistati dall’Ente totalmente inadeguati“. “Nel suo video quotidiano – ha concluso De chirico – avrebbe dovuto spiegare meglio le sue dichiarazioni rilasciate nel TGR di ieri. Ci hanno scritto decine di lavoratori preoccupati per il loro salario. Il sindaco pensi a ai 15.000 dipendenti comunali: istituisca una polizza assicurativa con clausola del danno biologico per tutti loro, ma in particolare per chi nella fase 2 avrà a che fare con il pubblico”.  

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Da Fondazione Welfare Ambrosiano un sostegno per i liberi professionisti

Fondazione Welfare ambrosiano sempre più attenta a sostenere i numerosi professionisti e i lavoratori indipendenti che lavorano con la Partita IVA. In città  a settembre erano censite 136.323 nuove Partite IVA, con un aumento del 3,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lavoratori indipendenti di ogni fascia di età e attivi in quasi tutti i settori di mercato che costituiscono i  cosiddetti free lance – giornalisti, fotografi, grafici, designer, architetti, artisti ma anche sviluppatori software, idraulici, giardinieri, professionisti. Una popolazione poliedrica che condivide una sfida, quella di dover affrontare un mercato mai come in questo momento difficile. Per aiutare questi lavoratori indipendenti ad affrontare questa sfida, che si gioca sia nel campo delle competenze sia in quello delle tecnologie e degli strumenti necessari, la Fondazione Welfare ha ideato Partita attiva, il  contributo che ha l’obiettivo di facilitare l’aggiornamento professionale e sostenere gli investimenti materiali e immateriali di chi vuole avviare o sviluppare la propria attività attraverso formazione e aggiornamento professionale, corsi di specializzazione e certificazioni, ma anche attrezzature, macchinari, tecnologie informatiche avanzate. “Questa misura  punta alla crescita, professionale e tecnica, di lavoratori e lavoratrici in Partita IVA, duramente colpite dalla crisi CoViD-19 – commenta l’assessora alle Politiche per il lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani -. Come Amministrazione siamo conviti che i molti lavoratori autonomi della nostra città rappresentino una riserva fondamentale di creatività e innovazione che fa la differenza in particolare in momenti, come questo, di necessaria trasformazione. Se sarà inevitabile per molti ripensare il proprio lavoro e i propri obbiettivi, Partita attiva vuole provare a dare fiato a questo sforzo, aiutando gli investimenti per la formazione, l’innovazione organizzativa, la strumentazione tecnologica”. In pratica Fondazione Welfare valuterà il progetto di ogni libero professionista e lavoratore indipendente e, accertata la validità e la solidità della proposta, garantirà l’accesso al credito presso Permicro per rendere possibile l’erogazione di un prestito agevolato fino a un importo massimo di 15.000 euro. Fondazione affiancherà anche il candidato con attività di mentoring per assicurare che tutti gli sforzi vadano a buon fine. Partita attiva è il risultato di uno sforzo congiunto che ha visto la collaborazione  di Fondazione Welfare Ambrosiano con PerMicro. “L’idea di proporre questo nuovo strumento è nata prima che il Coronavirus mettesse a soqquadro le nostre vite ma ora più che mai siamo certi che Partita attiva rappresenta un’opportunità importante che si aggiunge alle altre misure adottate dalle Istituzioni, come il recente Decreto Liquidità. Questa nostra proposta vuole essere una risposta concreta e personalizzabile per le esigenze di una popolazione sempre più vasta di lavoratori che desidera tornare in campo, capitalizzando sulle proprie competenze e capacità. Per la Fondazione è il rafforzamento di un impegno e la conferma di una missione, che è quella di facilitare la ripartenza di una fascia sempre più ampia di cittadini“, dichiara Romano Guerinoni Direttore generale della Fondazione Welfare “Grazie al progetto Partita attiva – afferma Benigno Imbriano, AD di Permicro – riusciremo a servire una fascia di lavoratori nuova: quella degli autonomi e delle partite IVA. Questi profili di imprenditori hanno un crescente bisogno di inclusione finanziaria: il nostro microcredito, garantito da FWA, risponderà a queste esigenze, per sostenere la crescita di progetti d’impresa e lo sviluppo del territorio lombardo”. Per aver maggiori informazioni su Partita attiva basterà contattare la Fondazione Welfare, tutti i dettagli sono presenti all’indirizzo https://www.fwamilano.org/servizi/partita-attiva. Fondazione Welfare ambrosiano è operativa dal 2011 e istituita da Comune di Milano, Città metropolitana di Milano, Camera di commercio, CGIL, CISL e UIL, Fondazione Welfare estenderà i propri servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, credito solidale e microcredito imprenditoriale a tutti e 134 i comuni della Città metropolitana. Fondazione Welfare ambrosiano  

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Spedisce marijuana, ma il rider lo denuncia

Gli è stato affidato un pacco da cui proveniva proveniva un forte odore di marijuana e non volendosi rendere complice di un reato un rider 24enne italiano ha deciso di contattare le Forze dell’Ordine che sono intervenute in via Venini e dopo avere verificato il contenuto della spedizione, hanno sequestrato gli oltre 45 grammi di marijuana che vi erano contenuti. Poco dopo gli agenti del commissariato Greco-Turro si sono recati a casa del mittente, un ucraino di 26 anni, dove hanno sequestrato altri 50 grammi di droga e arrestato il giovane per detenzione a fine di spaccio.

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Tre arresti per spaccio nei pressi di viale Monza

Tra sabato e lunedì, nella zona di viale Monza, la Polizia di Stato ha arrestato, per detenzione e spaccio di stupefacenti, due cittadini albanesi, di 37 e 24 anni, ed un cittadino brasiliano 28enne. Sabato scorso in via Palmanova, gli agenti della volante del Commissariato Villa San Giovanni hanno fermato un 37enne albanese a bordo di un auto in compagnia di un 28enne brasiliano. Entrambi hanno da subito mostrato nervosismo al controllo dei poliziotti. Alla richiesta sul perché fossero in giro nonostante le restrizioni previste dal DPCM vigente in relazione al contenimento del contagio da Covid-19, hanno dichiarato che rientravano da Bergamo dove avevano partecipato al funerale di un conoscente. Oltre all’inconsistenza della motivazione, atteso il divieto imposto dallo stesso Decreto in merito ad ogni tipo di celebrazione religiosa, l’attenzione degli agenti è stata attirata dal fatto che l’uomo indossasse un solo calzino. Pertanto, è stata fatta intervenire una unità cinofila della Polizia di Stato che ha confermato i sospetti degli agenti. Nel vano sottoscocca della portiera dell’automobile, è stato rinvenuto il calzino mancante al 37enne, al cui interno sono stati trovati 37 grammi di cocaina, pronta per essere lavorata e venduta al dettaglio. Il 37enne è stato dunque arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti. Ulteriori accertamenti effettuati dagli agenti di Villa San Giovanni hanno permesso poi, nella serata di ieri, l’arresto, sempre per detenzione e spaccio di stupefacenti, anche del cittadino brasiliano, coinquilino del 37enne albanese. Intorno alle ore 18 infatti, i poliziotti lo hanno individuato in viale Monza; l’uomo è stato visto entrare per pochi secondi all’interno di un’automobile ed effettuare uno scambio con la persona posta a lato guida, un cittadino albanese di 24 anni. Quest’ultimo, fermato e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 21 dosi di cocaina per un totale di circa 22 grammi.  

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Riorganizzazione degli orari per ATM e sedili alternati su Trenord

Riorganizzare i tempi di Milano per evitare che ci siano orari di punta e quindi sovraffollamento è alla base di qualsiasi ipotesi o valutazione per quanto riguarda il trasporto pubblico locale nei tempi del Coronavirus. Ne sono convinti i segretari generali della Fit Trasporti della Cisl e della Fiat Cgil, che parteciperanno anche al Tavolo regionale per lo Sviluppo dedicato proprio al futuro del trasporto pubblico locale. Su quali saranno gli adeguamenti dei mezzi pubblici di Milano in vista della fase di riapertura, sindacati e Atm (l’Azienda dei Trasporti Milanesi), non si sono “ancora confrontati“, spiega il segretario generale Fit Trasporti della Cisl, Giovanni Abimelech. Quel che è certo è che in città “la fase 2 sarà molto critica” e “non devono esserci più orari di punta. Bisogna riorganizzare in modo condiviso il lavoro quotidiano” perché “se per un periodo transitorio non pensiamo a riorganizzare la società, non avremo risolto il problema e torneremo ad affollare gli ospedali“. “Prima di tutto – spiega Abimelech, che sta lavorando insieme agli altri confederati ad una bozza da presentare durante l’incontro in Regione – bisogna capire quante risorse ci sono a disposizione“. Ipotizzare di avere più mezzi in circolazione, ad esempio, “è impossibile” e “con i bus turistici, con le biciclette qualcosa si può fare ma sono cose piccole. Se la città non cambia gli orari e rimaniamo come eravamo si bloccherà”. Un vademecum con le regole su come comportarsi in viaggio, che si rifarà alla normativa anti-contagio. E una campagna informativa in cui si chiederà la collaborazione dei passeggeri per assicurare il distanziamento sociale a bordo dei treni, sono i progetti a cui sta lavorando Trenord, l’azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia. In vista della ‘fase due’ dell’emergenza Covid, la società – a quanto apprende l’ANSA – ha già avviato un’analisi dei flussi, inviando a oltre 500 mila clienti profilati, principalmente abbonati, un sondaggio in cui si chiede con quali modalità pensano di spostarsi nei prossimi mesi. Un vademecum sarà poi stilato con le regole per salire sul treno, che comprenderà, ad esempio, l’obbligo di indossare la mascherina, se la normativa statale o regionale lo prevederà. Per mantenere il distanziamento sociale saranno definiti nei prossimi giorni le modalità su come poter salire a bordo in sicurezza. Tra le ipotesi per mantenere il distanziamento sociale c’è quella dei ‘sedili alternati’, con delle etichette che indicheranno i posti che non sarà possibile utilizzare. Inoltre saranno studiati, insieme ai gestori dell’infrastruttura, dei percorsi nelle stazioni per facilitare la salita sui convogli. Fondamentale sarà poi allungare le fasce di punta. In questo senso è in corso un dialogo con istituzioni, mondo industriale e università, per capire come riorganizzeranno le proprie attività.  

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