24 Ottobre 2023

Lavoro Digitale: crescono le opportunità in tutti i settori

Il termine “lavoro digitale” è sempre più presente nelle conversazioni sul futuro dell’occupazione, ma cosa implica esattamente questa espressione? E quali opportunità offre? Per comprenderlo, è importante esaminare in dettaglio cosa significhi lavorare in un’epoca sempre più digitalizzata. Che cosa si intende per “lavoro digitale” L’espressione “lavoro digitale” fa riferimento a tutte quelle professioni che coinvolgonol’uso e l’interazione costante con strumenti informatici e tecnologie digitali, una tendenza in forte espansione in questi anni proprio per via della crescita del mercato dei servizi online e del miglioramento delle soluzioni che permettono di lavorare connessi via web. È importante però notare che il lavoro digitale non va confuso con il “telelavoro” e lo “smart working”, che si concentrano sulla possibilità di lavorare da remoto, quindi slegando il lavoratore dal concetto di ufficio fisico. Il lavoro digitale implica, invece, un’interazione quotidiana con la tecnologia, indipendentemente dalla posizione, che sia in ufficio o a casa, spostando dunque il focus non soltanto sui mezzi adoperati per lavorare ma anche su attività e obiettivi. Ma quali sono oggi le professioni digitali più richieste sul mercato? E come ci si può formare al meglio per riuscire a collocarsi rapidamente? I lavori digitali più richiesti sul mercato Quello del lavoro digitale è un fenomeno in piena ascesa, che vede aumentare rapidamente la richiesta da parte delle imprese di professionisti specializzati nell’uso e nella conoscenza delle nuove tecnologie. In questa categoria rientrano infatti lavori anche molto differenti tra loro, che condividono però aspetti chiave legati alla digitalizzazione in senso ampio. Un esempio molto interessante da questo punto di vista è quello degli analisti di mercato, una professione che non nasce certo oggi ma che grazie al digitale trova nuove forme di espressione: gli analisti infatti hanno oggi a disposizione strumenti molto più avanzati per la raccolta e l’analisi dei dati provenienti dalle diverse fonti online e offline (i cosiddetti Big Data) e riescono, proprio in virtù di questa loro specializzazione a elaborare strategie aziendali basate su informazioni di mercato sempre più articolate e complete. Altrettanto richiesti sul mercato sono poi gli esperti in cybersecurity, un tema complesso che riguarda l’intero universo della sicurezza personale e della protezione dei dati durante la navigazione in rete e l’uso di servizi digitali. Questa figura riveste oggi un ruolo centrale praticamente in tutti i settori e, in particolar modo, laddove si svolgano attività più delicate come il trasferimento di dati personali o le transazioni finanziarie. Banche online, portali di e-commerce, ma anche piattaforme di gioco come i casino digitali, che quotidianamente vedono la partecipazione ai diversi passatempi di migliaia e migliaia di giocatori, hanno bisogno di personale competente in materia, che possa avere sempre il controllo della situazione e che sappia intervenire tempestivamente in caso di problemi che possono danneggiare sia l’azienda che l’utente. Non è un caso che gran parte del successo di questi servizi sia legato proprio al miglioramento degli standard di sicurezza, oggi ritenuti molto più soddisfacenti che in passato. Altre figure molto in voga in questi ultimi anni sono poi quelle dei programmatori e degli sviluppatori, che si occupano di scrivere il codice informatico che permette il funzionamento di siti web, applicazioni e software digitali, digital marketing specialist, specializzati nella promozione di prodotti e servizi online con tecniche di marketing digitale, e cloud specialist, che invece gestiscono l’archiviazione e la gestione dei dati nelle infrastrutture cloud. Quali competenze sono richieste per lavorare nel digitale Oltre all’uso delle nuove tecnologie, che è sicuramente centrale, il lavoro digitale presenta alcune caratteristiche distintive che influenzano le mansioni dei professionisti. Bisogna, per esempio, tener conto dell’iperconnettività e dell’adattabilità, ossia la capacità di lavorare in costante comunicazione con il mondo esterno attraverso il web e di aggiornare costantemente le proprie conoscenze tecnologiche, ma anche dell’abilità di cooperare sia con altre persone, in genere a distanza, che con sistemi e intelligenze artificiali. Non meno importanti, poi, sono le cosiddette “soft skill“, come la flessibilità al cambiamento, la capacità di pensare fuori dagli schemi e la gestione del tempo, essenziale per adattarsi ai ritmi di lavoro digitali e rispettare le scadenze. Chi aspira a una carriera nel lavoro digitale, deve investire nella crescita delle proprie competenze tecniche e soft skill, in primis identificando settori e materie di maggiore interesse e poi individuando il miglior percorso di studi per lavorare su di esse. In Italia, esistono ormai numerosi corsi online e fisici che permettono di sviluppare le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro digitale, l’importante è scegliere programmi di formazione riconosciuti che includano periodi di stage o esperienze pratiche per acquisire competenze trasversali. Questi percorsi preparano gli studenti alle sfide e alle opportunità offerte dal mondo del lavoro digitale, garantendo una base solida per una carriera di successo.

Lavoro Digitale: crescono le opportunità in tutti i settori Leggi tutto »

Menù4Europa: il nuovo speciale del noto programma televisivo di Italia 1 “Cotto e mangiato”

Ha preso il via in questi giorni “Menu4Europe”, lo speciale del noto programma televisivo di Italia 1 “Cotto e mangiato”: un nuovo spazio divulgativo dedicato alla sostenibilità, nato per raccontare le nuove politiche agroalimentari europee (PAC) 2023 – 2027, che andrà ad approfondire temi di grande attualità come, ad esempio, la lotta ai cambiamenti climatici, la tutela dell’ambiente, la protezione della biodiversità, la salvaguardia della filiera alimentare. Un progetto che ha tra i suoi protagonisti d’eccezione Simbiosi, società fondata dall’imprenditore Piero Manzoni su intuizione del pioniere dell’economia circolare Giuseppe Natta, impegnata nello sviluppo di tecnologie, soluzioni e brevetti volti a ottimizzare e impiegare in modo sostenibile le risorse naturali, creando una sinergia tra genere umano, natura e territorio. Nel mese di ottobre, le telecamere di Italia 1 saranno quindi a Giussago per accompagnare i telespettatori alla scoperta di una realtà unica del territorio, all’avanguardia in Italia, ospite dello speciale condotto da Tessa Gelisio. Inoltre, nel corso dell’anno, sarà realizzata una serie di pillole divulgative a cura di Simbiosi che affronteranno una grande varietà di argomenti legati agli obiettivi delle politiche agroalimentari europee. I contenuti video saranno caricati progressivamente all’interno di “Foodlab”, il progetto multimediale, nella sezione “primo piano” di Tgcom24 realizzato in collaborazione con la Direzione Generale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale della Commissione europea. I primi contributi sono già disponibili al link: https://www.tgcom24.mediaset.it/cotto-4-europe/ Piero Manzoni, fondatore e CEO di Simbiosi ha commentato: “La collaborazione con “Cotto e mangiato” è per noi una preziosa opportunità che ci consente di trasmettere al grande pubblico, con esempi concreti, l’importanza che ricopre il territorio in quanto collante tra risorse naturali, umane e tecnologiche, alla base di un unico ecosistema vitale. Simbiosi è, di fatto, il primo “Produttore d’ambiente” perché considera questa sinergia, dove la tecnologia è la chiave e il territorio il nostro più prezioso alleato, la via maestra per creare un futuro veramente sostenibile”.

Menù4Europa: il nuovo speciale del noto programma televisivo di Italia 1 “Cotto e mangiato” Leggi tutto »

Suppletive Monza: Galliani dedica la vittoria a Berlusconi

“Avrei preferito che questo seggio fosse rimasto al mio maestro di vita, Silvio Berlusconi. Sono felice, è un atto dovuto, mi è stato chiesto dalla famiglia, dai partiti, ma avrei preferito che questo seggio fosse rimasto di SIlvio Berlusconi. E questa vittoria è dedicata solo a lui”. Lo ha detto Adriano Galliani, commentando la sua elezione al seggio del Senato vacante in seguito alla morte del fondatore di Forza Italia. “Ringrazio tutti partiti del centrodestra che hanno subito detto sì alla mia canddiatura, e credo abbiano detto sì perchè sapevano dei miei 44 anni di vita con Silvio Berlusconi”. Galliani ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani e ha spiegato: “Ho sentito Marina, che è molto felice, ho sentito Marta, Piersilvio, Paolo, sono molto contenti che il vecchio amico del presidente possa essere l’erede di questo seggio”.

Suppletive Monza: Galliani dedica la vittoria a Berlusconi Leggi tutto »

Milano più sicura, il sindaco Sala: più vigili e agenti in aree specifiche

A tre settimane dall’affidamento della delega sulla sicurezza e la coesione sociale all’ex capo della polizia Franco Gabrielli a all’istituzione intorno a lui di un comitato strategico ad hoc il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha indicato tre prime azioni sul tema, tra i quali l’impiego di un maggior numero di agenti della polizia locale in alcune aree specifiche della città. Il primo fronte, ha scritto sui sociale, “è l’ascolto, un’attività fondamentale per comprendere appieno la situazione e per non far sentire sole, in particolare, le nostre cittadine. È già partita l’attività in tutti i Municipi. Ho chiesto al Comitato che siano rapidamente attivati dei focus group con donne di varie età, di vari quartieri, di varie estrazioni sociali”. Il secondo riguarda “un più efficace coordinamento tra tutte le forze di polizia, a cominciare dalla gestione congiunta degli esposti dei cittadini e dei comitati. È impossibile gestire la sicurezza se le denunce dei cittadini non diventano la base comune (pur nell’ambito delle rispettive competenze) delle diverse forze dell’ordine tramite una verifica veloce ed efficace dei singoli fatti denunciati”. Il terzo fronte, per Sala è “la messa a terra di azioni visibili sul territorio cittadino” e “sulla base dell’ascolto, dell’esame delle situazioni critiche e della collaborazione tra le forze dell’Ordine dobbiamo ora rafforzare la presenza dei vigili su specifiche aree del territorio milanese e nelle ore serali e notturne (la stessa cosa mi auguro avvenga per le forze di polizia)”. “Agiamo su queste tre linee e a breve il Comitato spiegherà meglio le prospettive di questo lavoro. C’è tanto da fare, ma è tanta anche la nostra volontà e la nostra determinazione nell’assicurare a tutti le condizioni per una vita sicura in una città equa e accogliente” ha concluso.

Milano più sicura, il sindaco Sala: più vigili e agenti in aree specifiche Leggi tutto »

Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi, indagato a Milano per diffamazione

Fabrizio Corona è indagato per diffamazione aggravata a mezzo stampa a Milano, per le querele sporte contro di lui da Nicolò Casale e Stephan El Shaarawy. La vicenda è quella del presunto calcio scommesse. Come è noto, l’ex agente fotografico aveva fatto i nomi di alcuni calciatori che, a suo dire, sarebbero stati o sarebbero coinvolti in una serie di scommesse illegali. La settimana scorsa, intervistato da Striscia La Notizia, aveva affermato che Casale (in forze alla Lazio) e El Shaarawy (ex Milan, ora alla Roma) sarebbero, appunto, tra i calciatori coinvolti. Pochi giorni fa, Casale e El Shaarawy avevano presentato querela. “Benché sia poco incline a espormi pubblicamente – aveva dichiarato l’ex rossonero attraverso i suoi legali -, la mia reazione non può che essere fermissima. Quella che è avvenuta è stata, senza mezzi termini, un’operazione infamante e, cosa ancora peggiore, chirurgicamente orchestrata: a tutela mia, della società a cui sono legato e, in definitiva del calcio italiano, i suoi autori devono senz’altro risponderne ed essere distolti da eventuali analoghe iniziative”. Dieci giorni fa, Corona era stato sentito in questura come persona informata sui fatti, dopo avere annunciato una diretta Instagram nella quale avrebbe fatto due nomi di calciatori coinvolti nelle scommesse: nel frattempo era emerso che i nomi sarebbero stati quelli di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, poi indagati.

Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi, indagato a Milano per diffamazione Leggi tutto »

Intelligenza artificiale, confronto tra impresa e politica

A Palazzo Pirelli gli “Stati generali”, promossi da AINM (Associazione Imprenditori Nord Milano). “L’intelligenza artificiale è praticamente ovunque: ci riconosce e ci fornisce suggerimenti e ci offre possibilità in diversi ambiti delle nostre vite quotidiane. In particolare, rappresenta un’importante opportunità di crescita per il sistema economico con possibili applicazioni in numerosi settori: dalla finanza all’imprenditoria, dalle pubbliche amministrazioni alla sanità. Senza trascurare due questioni delicate che l’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale comporta: l’aspetto etico e la sicurezza dei dati personali”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani questa mattina durante il suo intervento agli “Stati generali dell’Intelligenza Artificiale” che si sono svolti all’Auditorium “Gaber” di Palazzo Pirelli. Il convegno è stato promosso da AINM (Associazione Imprenditori Nord Milano) con il contributo di Aused, la più grande community di CIO italiani e ha messo a confronto imprenditori e politici su un tema cruciale per il prossimo futuro: l’Intelligenza Artificiale e il ruolo che questa potrà avere in cinque grandi ambiti: infrastrutture, produzione aziendale, cyber security, ambiente e salute. “Oggi il 65% delle aziende in Italia ha già adottato sistemi di intelligenza artificiale e il Paese è al terzo posto per capacità di produrre innovazione – ha precisato Federico Romani -.. Dati positivi e in linea con il resto dei Paesi europei, ma se consideriamo che nell’ultimo anno in Italia sono stati investiti 457 milioni di euro contro i 15 miliardi a livello europeo ci rendiamo conto quanto ampio sia ancora il margine di crescita. Soprattutto evitando il rischio di escludere da questa rivoluzione tecnologica le piccole e medie imprese che sono l’asse portante del sistema economico italiano e, in particolare, lombardo. L’adozione l’intelligenza artificiale richiede, però, un cambio di mentalità da parte delle aziende: non si tratta solo di acquisire tecnologie avanzate, ma di mettere in pratica un approccio integrato e sinergico all’interno dell’organizzazione. Questa è la chiave per generare vero valore a lungo termine. Ma la tecnologia non basta. Nella nostra regione il “fattore umano” è determinante. Innovazione e lavoro: l’ecosistema lombardo è pronto”. Hanno portato i loro saluti il Vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini, il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, mentre sono intervenuti nei diversi panel tematici il Vice Presidente di Regione Lombardia Marco Alparone, l’Assessore regionale alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Claudia Maria Terzi, l’Assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, l’Assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi, l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso. Per il mondo delle aziende hanno dato il loro contributo, tra le altre, Micorsoft, AriesTech e il Gruppo Arsenalia. Presenta anche la Pro Rettrice del Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca Gabriella Pasi. Presenti anche alcuni studenti della Fondazione “Mazzini” di Cinisello Balsamo (MI) e dell’Università degli Studi Milano – Bicocca. I tavoli tematici sono stati moderati da Giannino della Frattina (Capocronista de Il Giornale), Fabio Rubini (Vice Caposervizio di Libero Quotidiano) e Rocco Bronte (Vice presidente di AINM).

Intelligenza artificiale, confronto tra impresa e politica Leggi tutto »

What do you like about this page?

0 / 400