25 Aprile 2020

Milano 2020: la strategia di adattamento del Comune per la ripartenza

È online il documento ‘Milano 2020’ redatto dall’Amministrazione comunale con lo scopo di elaborare una strategia per la ripartenza dopo l’emergenza sanitaria. Il documento espone alcune azioni immediate o da programmare per la gestione della “nuova normalità”. È un documento aperto alle osservazioni e ai contributi di tutta la città. A partire da lunedì 27 aprile sarà possibile inviare il proprio contributo al testo attraverso il sito del Comune. La raccolta continuerà per tutto il mese di maggio. Il documento aggiornato sarà quindi reso disponibile e commentabile in modo permanente in un ambiente collaborativo, per garantire il suo aggiornamento dinamico a fronte degli scenari in continua evoluzione. Milano 2020. Strategia di adattamento – Documento aperto al contributo della città  

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Festeggiamo il 25 aprile liberandoci dalle menzogne

Festeggiamo il 25 aprile liberandoci dalle menzogne. Vi prego, cari manovratori o aspiranti tali. Se il 25 aprile resta la festa nazionale della liberazione, usiamolo anche per sollevare le nostre spalle della retorica della menzogna. Quali? Iniziamo un breve elenco. La prima è quella costante che viene rifilata al popolo, da sempre trattato dallo Stato come se fossimo tutti uguali ai ritratti firmati da Alberto Sordi e Checco Zalone. Molti italiani non sono così e sono stanchi di essere trattati come un gregge, invece è così e non solo nelle chiese: l’ultimo esempio è l’esecutivo Conte che ha deciso di non diffondere il rapporto in cui erano riportati gli scenari possibili della pandemia. Hanno secretato, cioè nascosto, la parte in cui si diceva che potevano esserci 6-800mila morti. Il motivo: non spaventare la popolazione. Il risultato è che ora la popolazione è terrorizzata, perché ha realizzato che lo Stato una volta in più ha mentito. Caro Conte, caro Mattarella, è il momento di smetterla. Certo rischiate di avere meno potere, perché un popolo consapevole è molto meno controllabile, ma siamo una nazione civile non vi impiccheremo solo perché smettete di mentire. E a proposito di popolo consapevole, ecco una seconda menzogna: oggi si parla del MES e della Grecia, ma sul trattamento riservato alla Grecia dovremmo avere la decenza di tacere, perché siamo parte degli sciacalli che hanno distrutto il futuro del popolo greco. Tutti parlano dei tedeschi e dei cinesi che si sono comprati porti e aeroporti, ma chi pensate che abbia preso le ferrovie? Quindi per favore, basta menzogne. E a proposito dei cinesi e della nuova Via della Seta, c’è un’altra balla clamorosa: non rischiamo di vendere i nostri porti ai cattivoni cinesi, lo abbiamo già fatto sia in Liguria che a Trieste. E non è per niente una notizia nascosta, basta leggere i comunicati ufficiali dello Stato, degli enti pubblici italiani e cinesi. Le notizie sono pubbliche, ma si agita lo spettro dei cinesi che ci comprerebbero. Altra balla clamorosa a proposito dei cinesi: “si sono comprati pezzi della nostra economia”. E già, come se glieli avesse venduti Babbo Natale. Se in tanti italiani hanno ceduto alle offerte iniziali, sempre molto alte, non è mica colpa dei cinesi che hanno avanzato le offerte. A Milano è successa la stessa cosa: il cartolaio di turno ha visto una valigetta di soldi e ha realizzato il sogno dell’italiano medio. Accumulare un gruzzoletto e smettere di lavorare, peccato che i cinesi sanno benissimo che la vera ricchezza è il controllo dei mezzi di produzione della ricchezza stessa: se hai un negozio o un’azienda incameri soldi. Se hai soldi in banca, pian piano li erodi e basta. Quindi all’inizio offrono tanto perché sanno che poi recupereranno i soldi nei decenni. E i soldi glieli prestano le famiglie, motivo per il quale poi si ammazzano di lavoro: devono restituire il prestito ai loro amici e parenti. Quindi se “hanno comprato pezzi della nostra economia” è perché hanno legami, mentre in Italia vige la legge “dell’importante è che non vincano gli altri”. L’invidia sociale permanente che gioca sempre al ribasso che infatti perde con chi invece ha legami sociali così solidi da reggere a migliaia di chilometri di distanza. Però è meglio veicolare la balla della comunità straniera che subdolamente compra pezzi della nazione indifesa. Così da dividere ulteriormente le persone. E’ il momento di liberarci delle menzogne. E lo Stato in questa operazione di Liberazione potrebbe avere un grande ruolo. Sono talmente abituati a mentire che dicono di aver stanziato centinaia di miliardi, poi si scopre che sono calcoli sull’effetto leva: cioè io ti do dieci euro, ma secondo i miei calcoli li userai così bene da trasformarli in mille euro. Oppure, vado dalle banche e gli dico che possono prestare più soldi di prima perché garantisco io una parte dei soldi. Poi però scopri che vale solo per alcuni, casi molto molto particolari e chiaramente se hai i conti in ordine, se di fatto hai già i soldi, ecc. Quindi per favore governanti, basta menzogne: se mettete sul piatto un miliardo. E’ un miliardo, non cento. Basta vendersi anche il lavoro altrui come vostro risultato. Continuare a raccontare balle crea un diffuso clima di sfiducia sociale. Quando si è scoperto il rapporto secretato, Mattarella e Conte hanno perso la fiducia di tutti quelli che avevano apprezzato non solo il decisionismo nell’emergenza, ma la linea di dire sempre la verità. Ora sappiamo che avete mentito e prima o poi capirete la gravità di ciò che avete fatto. Lo Stato dovrebbe abbandonare l’atteggiamento paternalistico verso gli italiani. Siamo grandi abbastanza, possiamo e vogliamo vivere nel mondo reale. Non in questo baraccone di menzogne che avete creato. Festeggiamo il 25 aprile liberandoci dalle menzogne, almeno quest’anno.

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Bestetti (FI): ANPI pensi ai milanesi invece di dare la caccia ai fantasmi

“L’ANPI Milano, non potendo organizzare manifestazioni per il 25 aprile ed essendo quindi in evidente astinenza dalle annuali e consuete polemiche sui fascisti – all’alba del 2020 – è riuscita a trovare pericolosi squadristi persino in mezzo alla pasta al sugo“, ironizza amaramente Il Presidente del Municipio 7, Marco Bestetti. “Pur di dar sfogo alla loro ossessione – prosegue – hanno avviato una campagna denigratoria nei confronti dell’Associazione scelta dal Municipio 7 per consegnare la spesa a domicilio alle persone in difficoltà in questo periodo di emergenza Coronavirus, con l’accusa di essere fascista. Nel rimanere sbalordito per questa polemica surreale, evidentemente l’ANPI Milano, nel suo impeto censorio e ideologico, non sa che l’Associazione messa all’indice è una Onlus che opera da settimane in sinergica collaborazione con il Comune di Milano, nell’ambito della rete “Milano aiuta”, per consegnare generi alimentari a decine di famiglie, italiane come straniere, di destra come di sinistra, cattoliche come musulmane“. “E lo stesso ha fatto con il Municipio 7 – aggiunge Bestetti – consegnando tablet e pc portatili a diverse famiglie in difficoltà segnalate da una scuola del quartiere di San Siro, rappresentate per la quasi totalità da nuclei di origine straniera. Insomma, l’ennesima polemica in stile ANPI: inutile e fuori luogo. Che qualifica più chi la fa, piuttosto che chi la subisce. – concludendo – Ora, di grazia, essendo riusciti a trovare il fantasma del fascismo quotidiano, possiamo tornare tutti ad occuparci dei milanesi in difficoltà?“.

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De Chirico: fase 2 di Sala solo retorica radicalchic

“I massimi esperti del centrosinistra milanese sono riusciti nella mastodontica impresa di pensare alla ripartenza di Milano chiedendo al Governo di snellire la burocrazia per una pianificazione urgente (leggasi urbanistica tattica e una maxi pista ciclabile in deroga al codice della strada) e riscoprendo la dimensione di quartiere?”, si lo chiede sarcasticamente Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia. “Davvero pochino continua – De Chirico – visto il tempo a disposizione per pensare a qualcosa di fantasioso, come aveva chiesto ai suoi assessori il sindaco. Nel piano elaborato dall’amministrazione comunale ho letto un grande uso di parole chiave della retorica radicalchic: equità, svolta ambientale, attenzione alle fragilità. Nella conferenza stampa ho ascoltato tanti bei discorsi su: strumenti per una partecipazione diffusa, aggiornamento dinamico perpetuo, osservazioni collaborative“. “Ricordo a Beppe Sala che l’ultima volta che a Milano si è parlato di débat publique, per la riapertura dei Navigli, il Comune ha gettato alle ortiche ben 173.000 euro. – attacca quindi l’Azzurro – Per la fase 2 idee molto poche e sicuramente per niente innovative. Basti pensare che per disegnare 35 km di ciclabili, per incrementare il numero di plateatici per bar e ristoranti, per inventarsi spazi all’aria aperta per allenarsi o fare cultura verranno cancellati migliaia di stalli di sosta. Dove parcheggeranno tutte le auto che, giustamente, potranno circolare per non sovraffollare i mezzi pubblici? C’è davvero l’esigenza di realizzare una superspeedbikeway da San Babila a Sesto Marelli o in Fulvio Testi oppure in via Gallarate?”. “Da sottolineare ancora una volta che al Consiglio comunale non si è chiesto alcun contributo – conclude De Chirico -. E i risultati si vedono“.  

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Tra sabato e domenica 1.100 agenti pattuglieranno la città

In occasione del fine settimana del 75° Anniversario della Liberazione, la Polizia locale sarà presente in città con oltre 1.100 agenti, tra sabato e domenica, impegnati a verificare il rispetto delle ordinanze relative al Coronavirus. Saranno in particolar modo presidiati i parchi, anche mediante l’utilizzo di droni, e le principali vie di accesso e uscita della città. “Come per il weekend di Pasqua, anche in questo caso l’attenzione sarà massima – commenta la Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo –. Ci rendiamo tutti conto che si fa sempre più forte la voglia di uscire, ma non è ancora il momento e non dobbiamo vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi, contravvenendo a ordinanze e DPCM tutt’ora in vigore“. Fino ad oggi la Polizia locale ha effettuato 22.640 controlli tra pubblici esercizi, supermercati e mercati coperti (151 le sanzioni), oltre 5.200 verifiche di persone su strada (261 le sanzioni), 1.070 controlli di parchi e aree verdi e 337 attività di contrasto all’abusivismo commerciale (10 sequestri). Sempre in relazione al Coronavirus sono stati effettuati, inoltre, più di 4.900 controlli sulle quarantene.  

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Egiziano, ecuadoregno e senegalese arrestati per spaccio e resistenza

Prosegue senza sosta il contrasto allo spaccio di stupefacenti da parte della Polizia di Stato nei diversi quartieri. Alle ore 15.15 di ieri, la volante Genova dell’Ufficio Prevenzione Generale ha arrestato un 23enne cittadino egiziano in via Segantini. Il ragazzo è stato notato dagli agenti mentre, a bordo di uno scooter e a velocità sostenuta, percorreva via Odazio. Non essendosi fermato neanche all’alt della volante, ne è nato un inseguimento, terminato con l’impatto del 23enne con un altro cittadino a bordo di ciclomotore, che ha riportato qualche ferita, ricevendo le opportune cure da personale sanitario. Il 23enne egiziano è stato trovato in possesso di 99 grammi di hashish e per questo è stato arrestato sia per detenzione e spaccio di stupefacenti che per resistenza a pubblico ufficiale. Due gli interventi dei motociclisti “Nibbio” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Il primo alle ore 16,20 in Piazzale Lotto, conclusosi con l’arresto di un 22enne, cittadino ecuadoriano. Il ragazzo, sottoposto a controllo di Polizia, è stato trovato in possesso di 90 grammi di marijuana. Circa un’ora dopo, in via Niccodemi, sempre gli agenti motociclisti “Nibbio” hanno arrestato un cittadino senegalese di 42anni. L’uomo è stato colto in flagrante mentre cedeva una dose di stupefacente ad una ragazza; entrambi alla vista dei poliziotti si son dati alla fuga. Il senegalese, una volta fermato, ha aggredito gli agenti con morsi e pugni, ingerendo due dosi di stupefacente. Altri due involucri di cocaina, e due banconote da dieci euro sono stati sequestrati a suo carico. Nella mattinata di ieri invece, la volante del Commissariato Porta Romana ha arrestato per spaccio una coppia in via Barrili. All’interno del loro appartamento sono stati sequestrati 25 grammi di cocaina e la somma di 3450 euro contanti.  

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