27 Marzo 2021

Si dice verde ma si legge 5 stelle

Si dice verde ma si legge 5 stelle. Perché il Movimento per eccellenza del nostro presente è morto: l’idea iniziale di Beppe Grillo è defunta, o come si dice: è maturata. Il Parlamento non è più una scatoletta di tonno e i partiti sono passati da essere quelli da mandare affanculo a quelli con cui congiungersi biblicamente, anche se solo per brevi periodi: prima è stato il turno di Matteo Salvini, che dopo essere stato preso a sberle da Conte il neo campione dei pentastellati, ha pensato bene prima di auto licenziarsi da ministro per poi tornare all’ovile meno di un anno dopo grazie alla copertura di Draghi. Ma nel frattempo i 5 stelle avevano cambiato compagnia: per un anno si sono trovati bene con il Partito democratico di Nicola Zingaretti, ma poi pure lui è arrivato alla fine del percorso lasciando addirittura la segreteria del partito che qualcuno auspica passi direttamente a Conte. Tanto a Enrico Letta come leader non ci crede nessuno. Nel frattempo però è successo l’impensabile: dopo che per evitare di dare i pieni poteri a Salvini Matteo Renzi aveva creato il governo proprio con i 5 Stelle, il fiorentino ha ribaltato il governo. Però governa sempre con i 5 Stelle. Gli stessi elettori grillini ormai hanno la testa a pezzi, tranne quelli che si sono piazzati su qualche sedia politica. Hanno governato con tutti e tutti hanno governato con loro. Allora ecco l’illuminazione dell’Elevato Grillo: diventiamo verdi. Non di rabbia questa volta, ma di idee: assorbiamo cioè l’identità di ambientalisti che va molto forte in Europa ritrovandone così una dopo che ci siamo sputtanati quella di movimento anti sistema. E non a caso c’è un altro abituato a saltare da uno schieramento all’altro in base alle convenienze: Beppe Sala. Così il Beppe Minore, non ce ne voglia Sala ma ancora non controlla il Parlamento, ha seguito il Beppe Maggiore a cui era già andato a chiedere un posto di lavoro (così ha raccontato Barbacetto) perché non aveva più voglia di fare il sindaco. E ora anche Sala è verde, però si dice verde ma si legge 5 stelle.

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Incendio a Greco

Incendio a Greco. Sebbene l’area incendiata sia di piccole dimensioni, la colonna di fumo nero che si leva da sopra il cimitero di Greco è imponente. Dall’odore avvertito sul posto pare che sia bruciato anche qualche oggetto a base di plastica oltre che parte della vegetazione. I vigili del fuoco sono già sul posto e all’opera per domarlo.

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Sciopero dei mezzi e zona rossa, ma il comune non spegne Area C

“In passato era prassi consolidata spegnere i varchi della ZTL quando, a causa di scioperi sindacali, i mezzi pubblici erano a rischio ritardi o addirittura soppressioni”, lo ha ricordato Riccardo De Corato (FdI), sottolineando che ieri non è accaduto “nonostante la grave pandemia da zona rossa e il concomitante sciopero dei mezzi” evidentemente, conclude De Corato, “è il bancomat di Palazzo Marino, e chi entra in città deve pagare!”. Dello stesso parere Andrea Mascaretti, capogruppo FdI a Palazzo Marino.”È assolutamente necessario che il Comune provveda alla sospensione di Area C, almeno fino a quando la situazione di rischio in Città si riduca ai minimi termini col raggiungimento dell’immunità di gregge.È evidente che una misura che riduce fortemente la mobilità privata implichi inevitabili affollamenti sui mezzi pubblici, con situazioni di assembramenti rischiosi che abbiamo già visto nei mesi passati. A farne le spese sono tutti quei cittadini che hanno necessità di muoversi a Milano per motivi lavorativi e famigliari, e non possono permettersi di sostenere quotidianamente il pagamento per l’accesso in Area C”. “Solo chi amministra con l’ideologia e non con il buonsenso come Granelli poteva lasciare accese le telecamere di Area C”, accusa invece il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. Secondo l’azzurro, “Si aggiunge caos al caos con mezzi di superficie presi d’assalto dai milanesi e attese che superano la mezz’ora. Ovviamente nessun controllo in più per evitare il sovraffollamento di tram e bus”. “Sala – conclude il forzista – non venga a farci la solita ramanzina social del giorno dopo perché è ora che si faccia da parte!”. “È veramente inconcepibile che la sinistra, ambientalista solo a parole, se ne freghi delle esigenze dei milanesi e dei pendolari che raggiungono la nostra città per lavoro: c’è uno sciopero che paralizza Milano e li si obbligano a spendere soldi per Area C?”, ha invece dichiarato Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.    

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Security ATM. De Chirico (FI): costa come l’FBI. De Corato (FdI): serve più sicurezza

Si è riunita ieri in videoconferenza la Commissione Sicurezza, per parlare della sicurezza del personale viaggiante sui mezzi di trasporto ATM. Secondo Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, da quanto detto è emerso che “Il reparto Security di ATM, nonostante le roboanti dichiarazioni della giunta, ha costi alle stelle e purtroppo non è così efficace”. “Non perché il personale non sia valido”, spiega De Chirico, ma a causa del “turnover senza pari”. In tre anni sono stati circa 70 le richieste di trasferimento o le dimissioni rassegnate cui, secondo l’azzurro, nessuno ha saputo dare una spiegazione. A ciò conseguono continui bandi per per riportare l’organico al completo ma, “non per incrementare il reparto”. “Tutto ciò ha un costo per la collettività – conclude De Chirico –  Mi piacerebbe avere risposte in merito all’organizzazione e ai costi della security ATM pari a quelli del FBI, ma con esiti decisamente diversi, per questo presenterò un’interrogazione ad hoc”. “Per il Vice Sindaco Anna Scavuzzo, per l’Assessore Marco Granelli e per Arrigo Giana, direttore generale ATM, oggi intervenuti in commissione, non c’è alcun pericolo sicurezza sui mezzi pubblici a Milano, anzi dal 2016 a oggi il trend è in calo. Solo 29 aggressioni nel 2020 contro le 50 del 2019, peccato che il dato sia sicuramente falsato dal periodo di lockdown”, sottolinea invece il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, domandandosi “non si spiega perché la maggior parte degli scioperi indetti dai sindacati vertano anche sul problema sicurezza!”. “Altro dato emerso durante la Commissione è il numero esiguo di Polizia Locale del servizio Nucleo Tutela Trasporto Pubblico,16 agenti divisi in 4 turni” riferisce De Corato, aggiungendo “I Sindacati manifestano innanzitutto viva preoccupazione per le aggressioni che il personale di ATM subisce ormai da tempo, soprattutto sulle linee di superficie e in orari notturni, oltre che alla stazione della metro di Porta Genova: solo la presenza fisica delle forze dell’ordine può garantire l’incolumità dei passeggeri e del personale e, nonostante gli sforzi fin qui fatti, la situazione appare ancora problematica, nonostante il periodo di lockdown prossimo venturo”. “Qualcosa evidentemente non torna – conclude De Corato – e per questo ho chiesto al Presidente della Commissione Rosario Pantaleo una nuova convocazione per ascoltare anche le categorie sindacali”.

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Covid: 5.077 positivi e tasso di positività stabile

Con 60.804 tamponi effettuati, sono 5.077 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività stabile all’8,3% (ieri 8.4%). Tornano a salire i ricoverati in terapia intensiva (+3, 848), mentre calano per il secondo giorno consecutivo i ricoverati negli altri reparti (-21, 7.111). I decessi sono 100 come ieri, per un totale complessivo di 30.285 morti in regione dall’inizio della pandemia. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 60.804 (di cui 40.139 molecolari e 20.665 antigenici) totale complessivo: 7.942.837  i nuovi casi positivi: 5.077 (di cui 160 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 583.133 (+2.400), di cui 6.287 dimessi e 576.846 guariti  in terapia intensiva: 848 (+3)  i ricoverati non in terapia intensiva: 7.111 (-21)  i decessi, totale complessivo: 30.285 (+100) I nuovi casi per provincia: Milano: di cui 1.460 a 625 Milano città; Bergamo: 317; Brescia: 696; Como: 427; Cremona: 189; Lecco: 171; Lodi: 84; Mantova: 287; Monza e Brianza: 548; Pavia: 262; Sondrio: 66; Varese: 472.

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