28 Ottobre 2019

Scuole pubbliche statali, scuole pubbliche paritarie e scuole del mercato: tesi a confronto

“Scuole pubbliche statali, scuole pubbliche paritarie e scuole del mercato: tesi a confronto”. L’incontro, organizzato a Milano dalla Uil Scuola il prossimo 8 novembre, vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Valentina Aprea, Valeria Fedeli, del segretario generale della Uil Scuola Pino Turi e di Suor Anna Monia Alfieri. In Italia il sistema scolastico è fondamentalmente iniquo: egualitario sulla carta, nei fatti non lavora per eliminare il gap socioeconomico tra studenti. La tendenza, anzi, è quella che vede chi è ricco avere sempre più opportunità di crescita e chi è povero sempre meno. Come dice qualcuno, in Italia “rimani sempre più ciò che nasci”. Il giudizio scaturisce da un’osservazione attenta dalla realtà, ma è persino supportato dai dati che arrivano dall’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, nel suo Rapporto ‘Politiche efficaci per gli insegnanti: una prospettiva OCSE-PISA’, reso noto a fine settembre. Il rapporto mostra chiaramente che non tutti gli studenti hanno pari accesso a un insegnamento di alta qualità e che questa disuguaglianza può spiegare gran parte dei divari di apprendimento osservati tra gli studenti più favoriti e quelli svantaggiati, sia all’interno dei Paesi che tra Paese e Paese. In circa la metà dei 69 sistemi economici esaminati, inoltre, gli insegnanti delle scuole con un’alta concentrazione di studenti svantaggiati tendono ad avere qualifiche o credenziali inferiori rispetto agli insegnanti delle scuole più avvantaggiate. La possibilità di accedere all’educazione, infatti, rappresenta l’ago della bilancia dell’equità sociale. I dati raccolti dall’Ocse dimostrano come l’alta percentuale di abbandono scolastico in Italia sia chiaramente determinata dalle risorse economiche di cui dispongono le famiglie. “Coloro che hanno la maggiore probabilità di andare male a scuola – riporta lo studio – o di abbandonarla senza diplomarsi, molto spesso vengono da famiglie povere o di immigrati”, al contrario le famiglie più agiate seguono meglio i ragazzi nel loro percorso scolastico, potendo accedere, tra le altre cose, anche all’istruzione privata. Puntare sulla scuola per promuovere una crescita equa del Paese significa garantire uguaglianza proprio nell’accesso all’istruzione: assegnare finanziamenti ad hoc alle scuole che agevolano l’iscrizione dei ragazzi delle famiglie più povere ed evitare le “segregazioni” (Ocse), laddove spesso i genitori più ricchi tendono a scegliere le scuole migliori per i loro figli, mentre i più poveri devono accontentarsi. Dall’equità deriva poi la qualità dell’istruzione, intesa come adeguamento delle strutture, formazione e maggiore remunerazione per i docenti, miglioramento e aggiornamento continuo dei programmi didattici, con particolare attenzione a una formazione orientata al futuro ingresso del ragazzo nel mondo del lavoro. È questo il tema che vedrà a confronto diverse posizioni, in occasione dell’incontro dal titolo “Scuole pubbliche statali, scuole pubbliche paritarie e scuole del mercato: tesi a confronto”, una tavola rotonda organizzata da Uil Scuola Lombardia a Milano presso l’aula magna del Liceo Classico Statale G. Carducci, il prossimo 8 novembre, indirizzato ai Dirigenti scolastici e ai docenti delle scuole della Lombardia. Al dibattito parteciperanno, moderati dalla giornalista Valentina Santarpia: Suor Anna Monia Alfieri, esperta di politiche scolastiche; Valentina Aprea, Camera dei Deputati (FI); Valeria Fedeli, Senato della Repubblica (PD); Camilla Sgambato, Responsabile ufficio scuola del PD; Francesco Schianchi, esperto aspetti antropologici e della formazione; Paolo Ramazzotti, Università di Macerata; Pino Turi, segretario generale UIL Scuola. “La scuola è una comunità”, sottolinea il segretario della Uil Scuola della Lombardia, Carlo Giuffrè. “Dunque – aggiunge – le voci devono essere molteplici. Siamo interessati e sosteniamo il modello di scuola previsto dalla Costituzione. È lo Stato che deve garantire a tutti l’istruzione e il raggiungimento del successo formativo. Il modello di scuola che abbiamo come riferimento è quello di una scuola statale laica, aperta, inclusiva, capace di funzionare come ascensore sociale. Siamo fortemente contrari a ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione”. Verranno messi a confronto un modello di scuola che vede come parametro di riferimento la scuola statale laica, aperta, inclusiva, capace di funzionare come ascensore sociale e che è contrario ad ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione con altre ipotesi ed esperienze volte comunque a preservare la funzione della scuola pubblica, paritaria o statale, su cui bisogna investire. «L’individuazione del costo standard di sostenibilità per allievo nelle forme che si riterranno più adatte al sistema italiano e la conseguente possibilità di scegliere, per la famiglia, fra buona scuola pubblica statale e buona scuola pubblica paritaria rappresenta, probabilmente, la chiave di lettura che consente di superare gli steccati ideologici e trovare una soluzione al problema scuola», sostiene suor Anna Monia Alfieri, che aggiunge: «Va riconosciuto all’allora ministro Valeria Fedeli il merito di aver rotto un tabù, prendendo in concreta considerazione, con la nomina di un gruppo di lavoro ad hoc, il modello del costo standard di sostenibilità come criterio di finanziamento dell’intero sistema pubblico di istruzione». Il dibattito si prefigura come un intelligente tavolo di confronto non affatto scontato, in una scuola statale di eccellenza, che rompe tabù di anni, in cui il mondo sindacale e il mondo della scuola paritaria si sono trincerati ognuno sulle proprie posizioni. Alessandro Pavanati

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Passeggero incastrato fra le porte causa blocco della M1

Un passeggero imprudente ha causato un rallentamento sull’intera linea 1 della metropolitana, questa mattina. L’uomo, infatti, rimasto incastrato con la valigia tra le porte, ha causato un temporaneo blocco sulla M1 che però ha avuto ripercussioni sulla velocità della circolazione in prima mattinata. E’ accaduto poco prima delle 8.30 nella stazione MM Pasteur, in direzione periferia, quando il passeggero, nel voler a tutti i costi salire su un convoglio in partenza, è entrato con le porte in chiusura e il trolley che aveva con sé è rimasto incastrato. Il treno è ripartito e allora i passeggeri hanno tirato la leva di emergenza causando un fermo. Il blocco è stato breve, nell’ordine di una decina di minuti “il tempo necessario – ha spiegato Atm – per capire cosa fosse successo”, ma ha comunque causato a catena ritardi a tutta la Linea 1. Prima delle 9.30 la circolazione risultava già normale su tutta la tratta. ANSA  

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PaP: Leonardo vittima del sistema

PaP: Leonardo vittima del sistema. Secondo Potere al Popolo la tragedia occorsa in una scuola di Niguarda ha dei colpevoli ben precisi: il sistema che impone taglia alla scuola pubblica per trovare fondi per le istituzioni scolastiche private. Una discussione aperta da tanto tempo, ma che secondo l’estrema sinistra milanese oggi ha un testimone (forse bisognerebbe definirlo martire) nel bambino precipitato dalla scale. Così mentre le indagini sembrano convergere sull’omesso controllo da parte delle insegnanti, secondo Pap Leonardo è vittima del sistema. “Leonardo, il bambino precipitato dalle scale della scuola che frequentava, è morto. Leonardo è vittima innocente di questo sistema sbagliato, sistema che nella scuola ha prodotto riforme, a partire da quella emanata dal Ministro Gelmini con la collaborazione dei ministri Tremonti e Brunetta, volte ad apportare tagli al personale (si sono persi 130.000 posti di lavoro ), tagli ai fondi destinati alle scuole pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici, manutenzione, didattica e rinnovi contrattuali. Al contrario sono aumentati i fondi destinati alle scuole paritarie, quasi tutte gestite a Milano dalla chiesa cattolica. Mancano docenti e collaboratori scolastici soprattutto nelle scuole primarie, in cui dovrebbero garantire la sorveglianza a 25/30 bambini per classe (le classi pollaio…). Leonardo è anche vittima dell’indifferenza di chi di fronte allo sfacelo della “Res publica” non oppone resistenza. Si privatizzato tutti i servizi, scuola, sanità, trasporti. Oggi ci indignamo di fronte alla morte di questo bambino, ma, come per tanti altri bambini vittime di sfruttamento, fame e guerre, verrà presto dimenticato. Per quanto tempo ancora i bambini dovranno pagare a caro prezzo, con il loro sangue, il prezzo più alto imposto da questo barbaro sistema?”.

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Ecco Storetelling…imprese da raccontare

Ecco Storetelling…imprese da raccontare. Si terrà a Milano, il prossimo 11 Novembre, il convegno annuale di Botteghe Storiche di Lombardia – Confesercenti:Storetelling… imprese da raccontare, evento diretto a riportare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’importanza di tutelare e promuovere l’eccezionale patrimonio economico e culturale costituito dall’ultra-quarantennale rete dei negozi di vicinato della nostra regione. L’iniziativa, che si svolgerà presso lo Spazio Copernico S32 di Via Sassetti, sarà impreziosita dalla prima edizione del premio Storetelling, di cui saranno insignite oltre 40 botteghe storiche del commercio, della somministrazione e dell’artigianato che si sono contraddistinte per la capacità di “raccontarsi” attraverso i decenni. Imprese che affondano le proprie radici nel passato, ma che dimostrano una straordinaria capacità di perpetuarsi nel tempo tenendo lo sguardo rivolto al futuro. Storetelling… imprese da raccontare, sarà anche un momento per riflettere più in generale sul tema dei negozi storici, oltre che con i “padroni di casa” Luigi Ragno e Gianni Rebecchi – rispettivamente Presidenti dell’Associazione Botteghe Storiche e di Confesercenti regionale Lombardia – con importanti ospiti come l’Assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, il General Manager di Starbucks Italia, Giampaolo Grossi e la Presidente di Confesercenti nazionale Patrizia de Luise, che trarrà le conclusioni del dibattito moderato dal Direttore di Confesercenti Lombardia, Alessio Merigo. Una riflessione che non guarderà in chiave nostalgica al passato, ma che punterà a valorizzare la tradizione commerciale delle botteghe storiche come fattore di competitività, anche confrontandosi con la eccezionale storia imprenditoriale di Starbucks: catena numero uno del caffè internazionale nata e cresciuta proprio puntando a riproporre sul mercato statunitense il “rito” del caffè milanese. L’Associazione Botteghe Storiche di Lombardia, nata su impulso della Confesercenti regionale lombarda, ha l’obiettivo di tutelare il valore storico, culturale e sociale rappresentato dalle attività economiche delle nostre città, che contribuiscono a definire l’identità e l’attrattività di un luogo. L’Associazione ha promosso l’adozione di misure di tutela e rilancio delle attività storiche poi confluite nella prima Legge regionale per la valorizzazione delle attività storiche della Lombardia, che proprio in questi mesi è in corso di attuazione grazie all’annuncio del nuovo bando regionale imprese storiche verso il futuro, che sarà più ampiamente presentato nel corso dell’evento proprio dall’assessore Mattinzoli, estensore del provvedimento.

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A Milano e Roma arrivano gli Eduexpos

A Milano e Roma arrivano gli Eduexpos. Gli EDUEXPOS, i saloni dell’orientamento per lo studio all’estero, arrivano tra pochi giorni a Milano e a Roma, portando con sé tutte le informazioni necessarie ai ragazzi che vogliono intraprendere percorsi di studi all’estero. Il 28 e il 29 ottobre, Milano e Romaospiteranno il salone dell’orientamento più grande d’Italia, EDUEXPOS. La fiera è rivolta a tutti coloro che hanno intenzione di intraprendere un percorso di studi all’estero: qui gli studenti potranno trovare alcune tra le 100 Università più prestigiose al mondo!  Numerose le opzioni: sarà possibile scegliere tra corsi di lingua di breve e lunga durata, Università internazionali, corsi di laurea triennale e specialistica, MBA, Master, scuole superiori, esperienze au-pair, programmi di studio e lavoro, dottorati e tanto altro.  Gli EDUEXPOS– in un solo giorno! – danno la possibilità unica di valutare e ottenere un colloquio con più di 30 istituzioni scolastiche provenienti da tutto il mondo: USA, Canada, Regno Unito, Australia, Olanda, Danimarca, Spagna e altri. Durante la fiera si potrà ottenere un incontro con l’Aarhus University, la migliore della Danimarcae la Leiden,che vanta una delle migliori facoltà di Arti e Scienze Umanistiche del mondo, oltre che 16 premi Nobel tra i suoi studenti! Ci sarà l’University of CaliforniaIrvinee la Groningen, dei Paesi Bassi: una delle migliori 80 al mondo. Presente all’appello anche l’University of Essex, tra le 30 migliori del Regno Unito, la quale offre interessanti programmi di intercambio, coprendo anche le tasse universitarie. Non mancheranno Università tedesche e francesi con i loro programmi dedicati agli scambi internazionali. All’evento partecipano anche diverse strutture governative: l’Ambasciata del Canada in Italia, il DAAD del Governo Tedesco, il Education USAdel Governo degli Stati Uniti, CampusFrance del Governo Francese e l’Education New Zealand, dalla Nova Zelanda. L’evento è gratuito e per partecipare basta registrarsi su EventBrite: Roma: https://eduexporoma.eventbrite.com Milano: https://eduexpomilano.eventbrite.com L’anno scorso oltre 4000 studenti hanno partecipato agli EDUEXPOS. Secondo il report dell’evento, il 60% dei partecipanti rientrano nella fascia d’età tra i 20 e i 30 anni, seguono gli over 40, sicuramente genitori pronti ad accompagnare i propri figli in un percorso tanto importante. Le ragazze risultano le più pronte a partire, costituendo il 68% dei partecipanti. I programmi più richiesti sono, nell’ordine: master e laurea specialistica, corsi di lingua, laurea triennale, diploma superiore, MBA e dottorato. Richiestissimi i corsi di inglese che coprono quasi il 100% delle richieste. Seguono francese, tedesco, spagnolo, arabo e cinese. Le destinazioni preferite dai partecipanti dell’ultima edizione dell’EDUEXPOSnel 2017 sono state: Regno Unito, Stati Uniti, Germania ed Australia seguono Francia e Canada. GliEDUEXPOSti aspettano a: ●     ROMA: Lunedì28Ottobre 2019,dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna (Via Alibert, 5). ●     MILANO:Martedì29Ottobre 2019,dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Centro Congressi Palazzo delle Stelline (Corso Magenta, 61). Centro Congressi Roma Eventi, Piazza di Spagna 14:00 – 18:00 Palazzo delle Stelline 14:00 – 18:00 Sito web dell’evento:www.eduexpos.com/italia2019 Invito su Roma: https://eduexporoma.eventbrite.com Milano: https://eduexpomilano.eventbrite.com Facebook: www.facebook.com/edufindme Riguardo EDUEXPOS e EDUFINDME EDUEXPOS è il più grande evento al mondo dedicato alla promozione degli studi all’estero. La fiera viene organizzato in più di 48 città, in 25 paesi e tocca 4 continenti: Europa, America, Asia e Africa. Nel 2018, oltre 225.000 studenti in tutto il mondo hanno cercato la loro prossima destinazione educativa con EDUEXPOS.  

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