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Green pass: perquisizioni per minacce ai giornalisti

I carabinieri del Nucleo Informativo di Milano stanno eseguendo quattro decreti di perquisizione, emessi dalla pool antiterrorismo della Procura di Milano, coordinata da Alberto Nobili, nei confronti di appartenenti al movimento “No green pass”, indagati per aver avuto, nel corso delle consuete manifestazioni milanesi del sabato, “atteggiamenti prevaricatori nei confronti di alcuni giornalisti, tanto da impedire l’esercizio del diritto/dovere di cronaca”. Ai quattro è contestato il reato di “violenza privata aggravata”, commessa nel corso di manifestazioni in luogo pubblico. Le manifestazioni in cui sono verificate le aggressioni sono quelle del 16, 23 e 30 ottobre nei confronti di un giornalista del TG5 e quella del 6 novembre nei confronti di un collaboratore dell’ANSA. ANSA

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Cosa ne sarà di Zion?

Cosa ne sarà di Zion? Perché le manifestazioni di Milano stanno diventando sempre di più il simbolo di come una resistenza minoritaria esiste sempre alla direzione presa dai popoli. E dopo quasi venti settimane di cortei il racconto di un popolo di reietti, analfabeti, fascisti, insomma schifezze umane inizia a scricchiolare. Primo perché qualcuno si è accorto che veniamo da alcuni secoli in cui si è affermato con fatica che anche il più ignorante ha diritto a pensare e agire come meglio crede. Una conquista ottenuta con fiumi di sangue e sofferenze. Quindi fino a quando non si ristabiliranno le caste come nel passato bisogna farsi una ragione del fatto che qualcuno manifesti in nome di qualcosa con cui non siamo d’accordo. Perché altrimenti si crea una distorsione pericolosa. Persino le “macchine” in Zion avevano capito che una minoranza di esseri umani deve essere libera totalmente, pur se entro certi recinti, e la maggior parte  delle persone deve comunque credere di avere una scelta se accettare o no il sistema. Altrimenti non c’è alcun controllo. Noi purtroppo veniamo da un mondo talmente ingessato nelle sue abitudini che non sappiamo più gestire il dissenso: le grandi manifestazioni sono sempre state “di sinistra”, con l’eterna discussione tra i numeri dati dai comitati promotori e dalla Questura. Le solite trite discussioni sui “veri motivi della proposta”, su come sono cambiati i cortei dagli anni Sessanta del Novecento e approfondimenti sul nulla cosmico rappresentato dai commentatori della realtà. Poi però è arrivato il Covid. E le manifestazioni hanno unito il popolino che per definizione è estremista, ma non per forza fascista o comunista. Semplicemente in buona parte (ma non tutto) è costituito da persone di scarsa cultura che comprendono discorsi semplici, come quello di dover avere un patentino per poter lavorare. E giustamente si incazzano, perché come ha spiegato un uomo di indubbie capacità e cultura come Crisanti il Green pass non è un provvedimento di natura sanitaria, ma politica. Dunque il dissenso in linea di principio è nel giusto. Ma non viene dalla parte “giusta”, tant’è che i giornalisti di un certo tipo martellano i manifestanti, spesso ottenendo reazioni che poi denunciano. Sono in un certo senso antivirus di un sistema che si protegge schiacciando il dissenso dolcemente. Ma come possono i politici ignorare venti settimane di manifestazioni? E soprattutto possiamo noi derubricarli a “gente che non merita nulla” e basta? Perché Kipling insegna che si tratta di una china pericolosa quella di appoggiare lo schiacciamento delle minoranze. E culturalmente è il segno che non ci sono idee da opporre alle idee nella società. Ma i cortei sono un realtà che costringe a porsi la domanda: cosa ne sarà di Zion? Dal suo destino, proprio come in Matrix, dipenderà quello di tutti. Nel bene e nel male.

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Manifestazione no green pass: 4 denunciati

Nel corso della manifestazione No Green Pass che si è svolta ieri a Milano, la polizia ha identificato 6 persone e ne ha accompagnate 3 in questura. Queste ultime sono state denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata. Sono un 22enne residente nella bergamasca (denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale), un 30enne residente a Lodi e un 28enne residente nel torinese (denunciati, invece, anche per istigazione a disobbedire alle leggi). Tra i 6 identificati durante il corteo, c’è un 19enne residente a Gessate (Milano), che verrà denunciato per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e istigazione a disobbedire alle leggi. A differenza degli altri cortei delle ultime 14 settimane, per quello di ieri era stato presentato dagli organizzatori un percorso definito che avrebbe dovuto condurre i partecipanti da piazza Fontana alla sede della Rai in corso Sempione. Qui, tuttavia, il corteo ha perso la testa di comando e ha iniziato a vagare per la città inseguita dalle forze dell’ordine che in più occasioni hanno sbarrato la strada al gruppo di contestatori. Questi ultimi non hanno mai cercato lo scontro e, anzi, hanno messo a punto una strategia di continue ripartenze che ha costretto l’ordine pubblico a riprogrammare continuamente l’assetto e il posizionamento. Numerose le anime all’interno della manifestazione. In testa sono stati avvistati Marco Mantovani (ex Forza Nuova), ma anche anarchici e antagonisti, sostenitori delle teorie complottiste di QAnon e rappresentanti di comunità religiose che considerano il Green Pass “uno strumento del demonio”. ANSA

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Manifestazione no GP: parteciperà Puzzer

Milano si prepara al quindicesimo sabato caldo per via delle proteste No Green pass che hanno spesso causato tensioni tra manifestanti e forze di polizia con gravi ripercussioni sul traffico della città lombarda. Due le manifestazioni in programma. Alle 15, in piazza Duomo i movimenti No Paura Day e Primum Non Nocere promuovono una “conferenza” alla quale interverrà anche il portavoce dei portuali di Trieste Stefano Puzzer. Alle 17 ci sarà la ormai consueta manifestazione con un presidio in Piazza Fontana che si è poi sempre sviluppato in un corteo non autorizzato. Il Comitato ‘No Green Pass’ questa volta ha però formalizzato il preavviso del corteo. “La formalizzazione del preavviso – ha reso noto la Questura – è giunta all’esito di un percorso di mediazione che, partendo da una prima proposta valutata non ricevibile dall’Autorità di PS sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, e dopo lunghe interlocuzioni, è giunta a definire un percorso che, se per un verso soddisfa l’esigenza di ‘visibilità’ dei manifestanti, consente, per altro, dopo 14 sabati di totale imprevedibilità dei movimenti degli stessi, di provare di nuovo a mitigare i forti disagi subiti dalla cittadinanza”. Il percorso comunicato prevede che i manifestanti “dopo il consueto concentramento in piazza Fontana e transitando in piazza Duomo, ove è stata preavvisata altra iniziativa in forma di presidio, si muovano lungo l’asse via Manzoni – piazza della Repubblica – Bastioni di Porta Nuova – Bastioni di Porta Volta – via Elvezia – viale Byron – corso Sempione sino a giungere all’altezza della sede Rai”. ANSA

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Corteo no green pass: un arresto e 83 denunce

Un uomo di 22 anni, egiziano con precedenti e un decreto di espulsione, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale durante il corteo no green pass che si è svolto ieri a Milano. Sono invece 74 le persone denunciate e 40 quelle identificate per cui si sta valutando la denuncia. Ai denunciati si aggiungono nove esponenti del gruppo neofascista Do.Ra, Comunità Militante dei Dodici Raggi, sono stati bloccati in viale Abruzzi all’angolo di via Pecchio e portati in questura dove sono stati denunciati per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Si tratta di persone fra i 28 e i 45 anni, otto della provincia di Varese e uno residente in provincia di Bergamo per cui il questore Giuseppe Petronzi ha firmato fogli di via obbligatorio dal Comune di Milano per un anno (e in un caso per sei mesi). Particolare, spiegano dalla Questura, è stato l’impegno delle forze dell’ordine per “scongiurare i ripetuti tentativi di violenti manifestanti di raggiungere la sede della CGIL. In questa ultima occasione, si sono registrate le intemperanze più importanti” ed è qui, all’altezza di via Corridoni, che è stato bloccato l’egiziano. Le altre 74 denunce sono state per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Un 29enne – cui è stato notificato un Foglio di Via Obbligatorio di un anno – e un 48enne brianzolo sono stati denunciati anche per accensioni ed esplosioni pericolose; un 28enne milanese anche per oltraggio a corpo politico e una donna di 47 anni per travisamento. ANSA

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Green pass: nuovo corteo non autorizzato

Nuovo corteo ‘No Green Pass’ non autorizzato, verso sera, in centro a Milano. Alle ore 18.40 – ha reso noto la Questura – circa 300 persone, dopo essersi ritrovate alle 17 in piazza Fontana con appelli sui social networks, si sono mosse, senza alcun preavviso alle autorità, verso largo Augusto e via Vivaio occupando la strada e mandando in tilt la circolazione e il trasporto urbano per tentare di avvicinarsi alla sede della Prefettura. Il gruppo è stato tenuto a distanza dal dispositivo di sicurezza immediatamente disposto dalla Questura. Allo stesso tempo sono stati rafforzati i servizi di ordine pubblico per la tutela di altri obiettivi sensibili. Il corteo si è concluso, intorno alle 20.30. Secondo quanto spiegato dalla Questura, non vi sono stati momenti di tensione fra forze dell’ordine e manifestanti i quali, una volta che si sono resi conto di non poter arrivare alla Prefettura in corso Monforte, si sono a poco a poco allontanati dalla vicina via Vivaio La polizia ha identificato alcune persone, senza però al momento prendere provvedimenti. ANSA

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