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La Rete: “Basta favelas in via Quarti”

La Rete: “Basta favelas in via Quarti”. Ecco il comunicato della Rete dei Patrioti: “Oggi il portavoce del Municipio 7 del Movimento Nazionale La rete dei patrioti, Andrea Tognocchi, ha inviato una mail ultimativa alle autorità e enti preposti alla gestione del territorio del municipio, denunciando lo stato di grave degrado e potenziale danno alla salute pubblica generato dall’abbandono di rifiuti nella zona Aler di via Quarti. Le foto che alleghiamo sono degne delle peggiori favelas del terzo mondo e non della “Capitale morale” d’Italia. La responsabilità politica è di chi, come il sindaco e la sua giunta, insegue sogni “internazionali” e riesce solo a far paragonare la città alle peggiori favelas del globo. Entro la settimana, Il Movimento Nazionale, perdurando la situazione presenterà una denuncia alle autorità per tutti i reati identificabili in questa grave situazione”.

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La Rete: a Natale Conte diventa Erode

La Rete: a Natale Conte diventa Erode. “La notte scorsa – dichiara Augusto Gozzoli portavoce del Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti – i nostri militanti hanno affisso di fronte ad alcune chiese in diverse città italiane, dei manifesti che rappresentano #GiuseppeConte nei panni di un novello Erode pronto a guastare il Natale degli italiani mobilitando le forze dell’ordine a caccia di quei cittadini che oseranno sfidare i suoi arbitrari #DPCM per passare il Santo Natale in famiglia, come la Tradizione ci ha tramandato. Il premier soprattutto ne rovina il carattere religioso, con l’appoggio del Vaticano di Papa Francesco, vietando la messa di mezzanotte che verrà anticipata alle 18, come se il virus non fosse contagioso in quella fascia oraria e stravolgendo così 2.000 anni di storia. Ci piacerebbe – conclude Gozzoli – che le forze dell’ordine, con droni e strumenti all’avanguardia, fossero mobilitate per combattere spaccio di droga e criminalità in generale, invece di perseguire onesti cittadini e credenti,  rovinati economicamente dal lockdown e condannati ad un futuro di povertà e disperazione, che vogliono solo trascorrere le feste in serenità con la propria famiglia in un sereno clima di fede e speranza”.

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La Rete: “A Natale boicotta Amazon”

La Rete: “A Natale boicotta Amazon”. Ormai da qualche settimana quel lockdown che, secondo le parole del Presidente del Consiglio, non doveva tornare mai più, è arrivato. Le chiusure si susseguono in tutta Italia e mettono a serio rischio la sopravvivenza del tessuto produttivo italiano, fatto in larghissima parte di piccoli artigiani, commercianti e negozi di prossimità. Ma oltre al Covid e alle scellerate politiche di chiusura totale, si aggira un altro virus pronto a dare la mazzata finale al nostro commercio. Si tratta di Amazon, la multinazionale americana che più di tutte ha tratto vantaggio dal coronavirus e dal lockdown. Un nome diventato un simbolo di efficienza e velocità, che cela dietro di sé una realtà di neo-schiavismo alienante e robotizzato. Il modello Amazon è fondato sulla concorrenza sleale, sull’elusione fiscale, sulla standardizzazione al ribasso e sulla devastazione del nostro tessuto produttivo e delle nostre PMI. Le difese che la multinazionale di Bezos ha rivolto contro chi l’ha contestata in queste ultime settimane fanno acqua da tutte le parti: per ogni nuovo assunto in Amazon, ci sono decine di negozi che chiudono non potendo garantire per ragioni dimensionali gli standard di efficienza e velocità di spedizione che Amazon chiede per entrare a far parte del suo club esclusivo. Il risultato è l’impoverimento del nostro tessuto produttivo, lo svuotamento dei centri storici e dei borghi, la perdita irreversibile del senso di identità e di comunità. Questo Natale sostieni i piccoli commercianti della tua zona, i nostri artigiani e le nostre imprese, acquistando direttamente da loro i regali di Natale. Un piccolo sacrificio del tuo tempo può significare moltissimo e aiutare la nostra nazione, i suoi cittadini e il suo tessuto produttivo a rialzarsi dalla crisi più difficile della sua storia. A NATALE, COMPRA ITALIANO DA COMMERCIANTI ITALIANI.

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La Rete protesta con i ristoratori milanesi

La Rete protesta con i ristoratori milanesi. Sotto Palazzo Lombardia infatti si è tenuta una manifestazione di protesta contro le decisioni di Regione Lombardia che ha scelto di imporre un coprifuoco preventivo per tentare di limitare il contagio dilagante. Una mossa contestata dagli esercenti che hanno avuto il supporto della Rete: “Come avevamo promesso siamo presenti sotto la sede della regione Lombardia in supporto alla protesta dei ristoratori milanesi. Da oggi l’opposizione non mangia solo biscottini  – hanno affermato i responsabili del movimento – Da oggi esiste un’opposizione reale, al vostro fianco, per le strade. Noi non lanciamo slogan, noi diamo la parola. E per noi la parola è una promessa. Non vi lasceremo soli”.

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La Rete: difenderemo la statua di Montanelli anche fisicamente

“La richiesta di abbattere la statua dedicata a Indro Montanelli, da molti considerato il più grande giornalista italiano del Novecento, è stata fatta da chi è alla ricerca di ribalta mediatica nella follia causata dalla vicenda Floyd. Una richiesta dettata però anche da un profondo odio razzista verso tutti i simboli della cultura e civiltà europea e occidentale. Odio che abbiamo già visto alla prova negli USA e in Gran Bretagna”. Lo comunica con una nota il movimento politico “La Rete“. “Non siamo mai stati dei fan di Montanelli – spiegano i militanti – ma la richiesta di eliminarne fisicamente la statua posta nei giardini di Porta Venezia è degna dei peggiori epigoni del Grande Fratello Orwelliano citato in apertura. Un incubo che viene inseguito da soggetti che vogliono eliminare ogni forma di cultura identitaria, per poterla sostituire con l’uomo nuovo, senza Dio, Patria e Famiglia, utile solo a produrre e consumare. Ma la richiesta non è ascrivibile solo ad un manipolo di agit-prop – aggiungono – perché questa è stata subito raccolta da una parte della sinistra “istituzionale”, che vorrebbe discuterla in consiglio comunale, alla ricerca di accelerazioni nella distruzione degli avversari attraverso la loro eliminazione dal contesto politico”. “Per questo noi, militanti di Presidio Milano e di Freccia Nera, comunità politiche aderenti alla Rete“, annunciano “saremo sempre a difesa della nostra tradizione e identità e che faremo di tutto per difenderne, anche fisicamente, i simboli. Anche la statua di Indro Montanelli. Se ci sarà bisogno ci frapporremo fisicamente tra la nostra identità e la canea rabbiosa e iconoclasta del Black Lives Matter e dell’antifascismo militante“. “Invitiamo tutti i cittadini – conclude la nota de La Rete – associazioni, movimenti e partiti che vogliono realmente opporsi a questa infamia di unirsi, aldilà delle differenze, in unico blocco nazionale e, qualora ce ne fosse la necessità, di scendere in piazza con noi e dimostrare anche nei fatti di essere disposti a tutto per la Patria e per fermare il caos che sta invadendo le nostre città”.

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