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Edifici abbandonati: nuove regole per ridurre al minimo il consumo di suolo

Una nuova disciplina per il recupero e la restituzione alla città dei “vuoti” di Milano, gli edifici dismessi e abbandonati da anni. Con una proposta di delibera appena approvata dalla Giunta, che dovrà poi passare al vaglio del Consiglio comunale, l’Amministrazione ha messo a punto le disposizioni in materia, nell’ottica di una rigenerazione urbana che minimizzi il consumo di suolo, valorizzi la tutela paesaggistica e tuteli tutte le grandi aree verdi. Le nuove norme sono state decise in applicazione dell’art. 40 bis della Legge regionale 12/2005 che inquadra e disciplina il tema, dopo le regole già definite dal Piano di governo del territorio di Milano che non prevedevano alcun incentivo e premio volumetrico. È stato quindi individuato un primo pacchetto di 115 immobili e complessi edilizi dismessi, tra i 65 già elencati con il PGT e altri 50 frutto di segnalazioni documentate: per questi edifici le relative proprietà avranno due anni di tempo (il minimo consentito dalla Legge regionale) per presentare i progetti di recupero, in assenza dei quali scatterà un iter che li chiamerà alla demolizione e, se prevista, alla perdita dei bonus volumetrici. Si tratta di immobili che, da almeno un anno dall’entrata in vigore della Legge regionale (giugno 2020), risultino dismessi e causino criticità per la sicurezza, l’incolumità pubblica, la salubrità – ad esempio per la presenza di amianto o di altri agenti chimici pericolosi – o disagio per il decoro e la qualità urbana. Per queste tipologie di immobili, l’art. 40 bis della Legge regionale in vigore prevede la possibilità di recupero edilizio con un incremento dei diritti edificatori che può variare tra il 10 e il 25% e che, in mancanza di una precisa determinazione comunale, viene previsto di default al 20%. La stessa legge consente anche un ulteriore 5% di bonus per interventi di rigenerazione urbana che assicurino una superficie a verde non inferiore all’aumento di edificato, o che comportino una diminuzione dell’impronta a terra pari ad almeno il 10%. Ora, la delibera comunale fissa il tetto massimo di incremento volumetrico al 10%, quindi al minimo consentito, per non aumentare ulteriormente il carico insediativo del territorio comunale in modo indiscriminato rispetto a quanto stabilito nel PGT. Viene individuata anche una serie di ambiti territoriali in cui questa possibilità non verrà concessa, per ragioni di particolare tutela paesaggistica, ambientale e architettonica. Gli edifici dismessi in questi ambiti, quindi, dovranno essere recuperati con le volumetrie esistenti. Dall’applicazione degli incentivi vanno dunque esclusi i nuclei di antica formazione, il corso del fiume Lambro, il Parco nord, il Parco agricolo sud e tutti gli ambiti contraddistinti da un disegno urbano riconoscibile, quali tutti quelli destinati a verde da salvaguardare; i tessuti urbani compatti (in cui l’edificazione è avvenuta in allineamento alla rete viaria, alle piazze e agli spazi pubblici a verde); i tessuti della “città giardino”, caratterizzati da tipologie residenziali a bassa densità, inserite nel verde; gli ex insediamenti rurali ormai inglobati in città; i quartieri che rappresentano differenti modalità di sviluppo della città, come i primi quartieri popolari o quelli di interesse architettonico anche risalenti agli anni ’50 e ’60 nati per sperimentare nuove tipologie edilizie. Sul totale dei 115 immobili dismessi già verificati, sono 32 quelli che insistono in ambiti esclusi dall’applicazione degli incentivi, e 81 quelli in aree che invece li prevedono (2 avranno gli incentivi solo in parte). In quest’ultima tipologia di ambiti, gli interventi dovranno essere accompagnati da un’adeguata dotazione di aree per servizi e attrezzature pubbliche, oltre che da quote di Edilizia residenziale sociale (convenzionata, quindi a prezzi calmierati, sia in vendita sia in affitto) per quelli che interessano una superficie lorda superiore ai 10.000 m2. L’Amministrazione si riserva anche di rimodulare in aumento il contributo in oneri di urbanizzazione richiesto agli sviluppatori degli interventi, in base alla quantificazione del valore economico prodotto dai progetti di trasformazione. “Questa delibera – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi – rappresenta il risultato migliore che si possa ottenere all’interno del quadro legislativo regionale, un quadro per noi peggiorativo rispetto a quanto stabilito in precedenza: i premi volumetrici introdotti dalla Legge regionale sono comunque fissati al minimo consentito, così come i tempi di consegna dei progetti di recupero, e inoltre abbiamo individuato gli ambiti, non pochi, totalmente esclusi da questo meccanismo premiale. Tutti punti che il Comune è riuscito ad ottenere grazie alla battaglia legale dei mesi scorsi, conclusa di recente con il pronunciamento della Consulta. In questo modo teniamo fede ai nostri obiettivi di recupero dell’esistente e di rigenerazione urbana, conteniamo il carico urbanistico e facciamo in modo che venga accompagnato da un’adeguata dotazione di aree per servizi di interesse pubblico e di oneri urbanizzativi, oltre che dalle corrette quote di edilizia residenziale sociale”. L’art. 40 bis è stato riformulato dopo le tre ordinanze del TAR della Regione Lombardia del febbraio scorso che, nell’ambito di tre ricorsi presentati da altrettanti proprietari di immobili nei confronti del Comune relativamente alla norma sul recupero degli edifici abbandonati del PGT, hanno di fatto dato ragione all’Amministrazione che aveva sollevato il tema di illegittimità costituzionale dell’articolo 40 della Legge regionale 12/2005 che consentiva ai proprietari degli immobili abbandonati di ottenere un bonus edificatorio fino al 25% e di costruire in deroga alle norme morfologiche e a quanto previsto dal PGT. Lo stesso articolo 40 è stato poi definitivamente bocciato dalla Corte costituzionale con una sentenza datata 6 ottobre e depositata il 29, e al suo posto è entrato in vigore l’art. 40 bis, che riduce i bonus volumetrici e lascia maggiore autonomia ai comuni nella pianificazione della rigenerazione del proprio territorio. Tutti i comuni sono obbligati a metterlo in atto entro il 31 dicembre, pena l’applicazione automatica di un bonus volumetrico del 20%.

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Come deve essere un buon docente

Come deve essere un buon docente. I docenti hanno un ruolo chiave nella vita dei nostri figli, ma quali sono le caratteristiche e qualità davvero importanti che da genitori cerchiamo in queste figure? Elenchiamole:  l’Ascolto e la Reattività Al di là di programmi e nozioni, un buon rapporto con il docente passa attraverso lo sviluppo                                                                                                           e la cura della comunicazione, ed il massimo rispetto da entrambe le parti;  l’Equilibrio Troppo severo o troppo permissivo l’insegnante ideale sa trovare l’equilibrio perfetto tra autorevolezza e flessibilità. E’ impossibile scambiarlo per un amico con qualche anno di più, ma a volte è la prima faccia che ci viene in mente quando siamo nei guai;  La Passione Pensiamo al docente che tutte noi abbiamo nel cuore da quando eravamo adolescenti: sicuramente una delle prime qualità era la passione evidente per il proprio lavoro. Una persona che non riesce solo a motivare i discenti ad imparare, ma ad insegnare loro “come” imparare, trasmettendo un metodo valido e significativo che costituisce un’eredità preziosa anche per gli studi successivi;  la Professionalità L’atteggiamento professionale è spesso ciò che fa la differenza, perché raramente quelli che vogliono solo fare “i simpatici” senza sostanza riescono a guadagnare il rispetto richiesto dal loro ruolo;  il Senso dell’umorismo Forse non è davvero in cima alla lista, ma indubbiamente è una qualità importante al fine di coinvolgere i discenti a “ scuola”, sdrammatizzare e rendere le lezioni più avvincenti, o addirittura memorabili;  la Sensibilità                                                                                                                                                                                                                                                                      L’insegnante ideale è come un direttore d’orchestra: sa che gli studenti sono come strumenti musicali tutti diversi, ognuno ha suo modo meraviglioso. Il compito del docente è peraltro saper scoprire e valorizzare le potenzialità di ognuno, permettendo di spiccare in armonia con gli altri;  il Lavoro di squadra Mai perdere di vista che non si è discenti contro docenti, ma una squadra che persegue un obiettivo comune: l’apprendimento. La scuola dovrebbe anche essere scuola di vita: per questo motivo un docente dall’atteggiamento positivo può avere un’influenza ottima sugli studenti, donando loro risorse inestimabili per il futuro: l’ironia, l’entusiasmo e la leggerezza. – La coerenza Solo con la coerenza si può creare un luogo di apprendimento sicuro. I discenti possono adattarsi facilmente a docenti diversi e più o meno severi, ma non amano un ambiente in cui le regole cambiano in continuazione. – L’equità Niente è più odioso e meschino del docente che fa sfacciate preferenze, o sulla base di simpatie, o peggio. Il docente che ogni genitore vorrebbe per il proprio figlio è chi capisce che ogni bambino è diverso, eppure sono tutti uguali. Massimo Blandini

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Regole e sanzioni per gli utilizzatori di monopattini

Le aziende che offrono monopattini elettrici in sharing hanno dedicato al rispetto delle regole e alla sicurezza in strada alcune iniziative rivolte ai cittadini. Dall’11 settembre al 24 settembre sette stewards controlleranno giornalmente le strade di Milano, fermando le persone che non rispettano il codice della strada e spiegando il regolamento di circolazione. Durante le ore diurne le zone pattugliate comprendono il Centro Storico, da San Babila a Cairoli, mentre durante le ore notturne (fino a mezzanotte) le aree più pattugliate comprendono quelle della “movida”: Arco della Pace, Navigli/Ticinese, Corso Como/Corso Garibaldi. Le attività svolte dagli stewards comprendono: – riposizionamento monopattini parcheggiati in maniera scorretta – educazione al corretto utilizzo del mezzo – compilazione di un form di segnalazione segnalando numero identificativo del monopattino, data, ora, luogo, infrazione rilevata (i  form verranno poi inviati ai rappresentanti di ogni azienda). I dati rilevati dei primi 3 giorni di attività (11 settembre – 14 settembre) riguardano 420 infrazioni/segnalazioni principalmente su trasporto passeggeri (2 persone), guida sul marciapiede, parcheggio irregolare. L’iniziativa di sicurezza è poi supportata da varie attività di comunicazione, tra cui: cartellini informativi sui monopattini di ogni operatore in città, con rimando a sito Amat con sezione mobility week e regolamento di circolazione (grafica in allegato); attività social con servizio foto/video dedicato e condivisione sui canali Digital di ogni azienda. Regole di comportamento

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Le nuove regole di Atm per la fase 3

Le nuove regole di Atm per la fase 3. Erano una delle questioni più discusse in questi giorni, perché oltre a sapere se si resta a casa o si va in ufficio non era risolto il tema di come muoversi. Oggi le nuove regole di Atm per la fase 3 vengono spiegate dall’azienda stessa: “In vista della ripresa delle attività scolastiche, Atm mette in atto un sistema articolato di misure in applicazione delle nuove norme contenute nel Dpcm del 7 settembre in materia di trasporto pubblico locale. Tra le disposizioni più rilevanti del Dpcm, è consentito un coefficiente di riempimento dei mezzi fino all’80%. Di conseguenza, saranno progressivamente rimossi all’interno dei veicoli sia gli adesivi dei posti a sedere, che tornano a essere tutti utilizzabili, sia i marker rossi “stai qui” a bordo di treni, bus, tram e filobus. Resteranno invece i marker rossi in tutte le zone di attesa, così come rimarrà la segnaletica dei percorsi guidati nelle stazioni per indirizzare i flussi in entrata e uscita, nei corridoi e negli snodi di interscambio. Come avviene fin dall’inizio di maggio, il servizio Atm prosegue a pieno regime su tutta la rete metropolitana e di superficie, mettendo in campo tutti i mezzi e tutto il personale. NUOVA CAPACITÀ DI TRASPORTO In metropolitana vengono ricalibrati i sistemi di conteggio automatico dei passeggeri ai tornelli, portando la capienza massima dei mezzi non oltre l’80%: ove necessario, vale a dire nel caso in cui il numero di passeggeri dovesse superare la soglia prevista, gli ingressi saranno contingentati con la chiusura temporanea dei tornelli. Specifici annunci informeranno la clientela. In superficie: in caso di raggiungimento della capacità massima del mezzo, il conducente inviterà con annunci sonori gli ultimi passeggeri saliti a scendere e ad attendere il mezzo successivo. Inoltre, si ricorda alla clientela di prenotare sempre la fermata per scendere, poiché il conducente potrebbe non effettuarla nell’eventualità di vettura già completa. In ogni caso, in situazione di necessità il conducente, sempre in costante collegamento con la sala operativa Atm, potrà richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine. INTENSIFICATA LA SANIFICAZIONE ANCHE DI GIORNO Nuovi interventi si aggiungono al piano straordinario che Atm ha messo in atto fin dall’inizio dell’emergenza, che già prevede una sanificazione quotidiana di tutte le superfici di contatto su treni, bus, tram e filobus, di tutte le stazioni e le banchine, utilizzando prodotti a base di candeggina/cloro, solventi, etanolo, acido paracetico e cloroformio. Queste azioni vengono rafforzate con attività di igienizzazione dei mezzi anche durante il giorno, ai capolinea delle linee di superficie più frequentate e ai capolinea delle metropolitane, grazie a un sistema con atomizzatore che vaporizza una sostanza disinfettante su tutti le superfici di contatto. Oggi, tra attività notturne e diurne, sono impiegate 400 persone per sanificare i 1.600 mezzi e tutte le 113 stazioni della rete metropolitana. DISPENSER CON GEL IGIENIZZANTE Già da fine agosto Atm ha dotato tutte le 113 stazioni delle quattro linee metropolitane di distributori di gel igienizzante per le mani, posizionati al piano mezzanino oltre la linea dei tornelli, invitando i passeggeri a disinfettarsi le mani prima e dopo il viaggio. In più, grazie a una tempestiva organizzazione, da lunedì 14 settembre, come primo step per le linee di superficie, tutti i 100 filobus della linea 90/91 saranno dotati di dispenser di gel, tre per ogni veicolo, in corrispondenza di porte e convalidatrici. Si ricorda, inoltre, che sui bus e sui treni del metrò dotati di impianti di climatizzazione, il ricambio d’aria costante a bordo è previsto ogni 3 minuti sui bus, ogni 6 minuti sui treni. APP, NUOVA FUNZIONE PER VEDERE GLI ORARI DELLE STAZIONI PIU’ FREQUENTATE Dalla settimana prossima i passeggeri avranno a disposizione anche una nuova funzione finalizzata sulla App, con la quale potranno consultare l’affluenza in tutte e 113 le stazioni della metro secondo le diverse fasce orarie della giornata. Questo nuovo strumento, disponibile anche in lingua inglese e consultabile anche sul web, si basa su un algoritmo che elabora i dati sull’andamento dei flussi e fornisce una previsione costantemente aggiornata del grado di frequentazione delle stazioni. I passeggeri quindi potranno verificare lo stato di affollamento delle stazioni per pianificare al meglio i propri spostamenti. Questa tappa segna un ulteriore passo avanti nel processo di digital innovation di Atm, che in questi mesi di emergenza Covid ha avuto un’accelerazione nello sviluppo di alcuni progetti già in cantiere, per offrire un servizio più semplice, accessibile e sicuro, riducendo al minimo la necessità di recersi di persona nei punti vendita. Infatti, dalla App mobile di Atm, grazie alle ultime soluzioni introdotte, si possono acquistare tutti i biglietti e i carnet, ricaricare tutti gli abbonamenti (settimanali, mensili, annuali) e prenotare l’appuntamento agli sportelli degli Atm Point. CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA MASCHERINA “Per voi e per gli altri, vi chiediamo di metterci il naso” Per viaggiare sui mezzi pubblici è obbligatorio indossare la mascherina, responsabilità individuale di ogni passeggero. È importante indossarla sempre correttamente, coprendo bene naso e bocca a bordo, in fermata, all’interno delle stazioni e in tutti gli spazi comuni. Questo è uno dei contenuti della campagna di Atm che verrà diffusa con affissioni in tutte le stazioni, fermate e sui mezzi, oltre ad annunci sonori a bordo e una comunicazione mirata su tutti i canali social dell’Azienda. Oltre al corretto uso della mascherina, la campagna di Atm informerà altresì sulle misure messe in atto dall’Azienda in questa fase, ricordando che la collaborazione di tutti i viaggiatori rimane fondamentale: rispettare le disposizioni definite dalle Autorità sanitarie è il primo passo per viaggiare in sicurezza. PRESIDIO E ASSISTENZA CLIENTI Da lunedì prossimo, Atm sarà in campo con circa 300 persone (compreso il supporto di impiegati, funzionari e dirigenti) per assistere e indirizzare i passeggeri nelle principali stazioni e fermate, complessivamente 81 location (38 stazioni metro, 43 punti in superficie), luoghi scelti secondo flussi, interscambi e presenza di plessi scolastici. Il presidio è previsto per tutta la giornata con particolare concentrazione nelle ore di punta. In aggiunta, Atm potrà contare anche sulla collaborazione dei volontari dei City

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De Corato (FdI): monopattini usati fuori da ogni regola

“Mentre ieri l’assessore del comune di Milano alla mobilità, Marco Granelli, commentava il numero degli incidenti a bordo dei monopattini dicendo che non gli sembra ‘siano un numero esorbitante’ e che ‘sono molti meno di quelli che avvengono in auto’, oggi ho ricevuto immagini sconcertanti per quanto riguarda l’uso improprio che si fa di questi mezzi”, lo afferma l’assessore regionale alla sicurezza stradale, Riccardo De Corato, in merito a un video girato da un passante a Milano. “Siamo in via Francesco Sforza, a pochi passi da Palazzo Marino  sulla corsia preferenziale degli autobus. Due ragazzi, probabilmente minorenni, sfrecciano a bordo dello stesso monopattino senza casco ed un terzo, su un altro di questi velocipedi, traina un quarto ragazzo in carrozzina a rotelle. Tutte infrazioni gravissime del codice della strada”, sottolinea De Corato, aggiungendo, “Questa è l’immagine più appropriata per riassumere le scellerate scelte dell’amministrazione che sui controlli sul corretto utilizzo dei mezzi in questione per ora è al giorno 0. Ma a Granelli e a tutti i fautori della svolta green, non bastano 79 feriti in meno di 2 mesi (dal 5 giugno u.s. ad oggi) trasportati in ambulanza (dati Areu aggiornati ad oggi), in maggior parte in codice giallo, dopo incidenti in monopattino? Forse aspettano il morto per comprendere la gravità del problema?”. “3.750 monopattini sharing, molti dei quali usati in maniera impropria ogni giorno e senza il controllo da parte di qualcuno, – continua De Corato – Al momento, poi, non vi è nemmeno la possibilità di notificare una multa a questi mezzi, anche se per quelli sharing, con un numero identificativo ben visibile sul velocipede, potrebbe essere molto semplice farlo avendo un registro dei vari utilizzatori. Questa è la mobilità del futuro, la svolta per Milano della quale l’assessore si bea anche durante la commissione consiliare trasporti di Palazzo Marino”. “Ad Austin, in Texas, una delle città in cui il loro utilizzo è regolamentato, è stato condotto uno studio che ha dimostrato che metà delle 190 persone vittime di incidente in monopattino aveva sbattuto la testa e solo 1% indossava il casco. Le grandi città come Barcellona, Madrid e Parigi – conclude De Corato – per quanto riguarda i monopattini elettrici stanno tutte facendo marcia indietro”.

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Come usare i mezzi Atm da domani

Come usare i mezzi Atm da domani. In questi giorni abbiamo poche certezze, una è che per circa 4 milioni di lavoratori si riprenderà col tran tran di tram e metro, ma come usarle in tempi di distanziamento sociale? L’azienda ha diramato una nota per specificare come usare i mezzi Atm da domani: In vista della ripresa graduale delle attività produttive prevista dal 4 maggio prossimo, Atm informa sulle nuove modalità di trasporto. Per usare i mezzi pubblici sarà necessario indossare mascherina e guanti e rispettare il distanziamento di 1 metro, che comporta una riduzione drastica della capacità di trasporto: i mezzi potranno garantire circa il 25% della normale capacità di carico. Queste limitazioni, definite dalle Autorità, avranno un impatto notevolissimo. Potrà essere necessario attendere in coda alle stazioni e alle fermate di bus e tram prima di poter salire a bordo. Inevitabilmente, i tempi di viaggio saranno maggiori. La collaborazione di tutti i passeggeri sarà fondamentale: cambia completamente il modo di muoversi, il viaggio sarà scandito da nuovi tempi e nuove regole. Rispettare i requisiti richiesti dalle Autorità sarà il primo passo per viaggiare in sicurezza. Atm ripartirà con il servizio a pieno regime. Da lunedì 4 maggio, la programmazione sull’intera rete (frequenze e orari) sarà quella di un normale giorno lavorativo al 100%. Atm metterà in campo tutto il personale disponibile nelle principali stazioni e fermate dei mezzi di superficie per supportare e indirizzare i passeggeri. In metropolitana, per regolamentare il flusso dei viaggiatori nelle stazioni, Atm procederà alla chiusura dei tornelli, in funzione del numero di utenti che già si troveranno all’interno delle banchine e dei treni. Specifici annunci informeranno sulla situazione e comunicheranno la necessità di attendere, suggerendo di mantenere la fila sempre rispettando le distanze. In superficie, su bus, tram e filobus non è previsto un sistema di controllo specifico. Pertanto i passeggeri sono invitati a salire a bordo solo se lo spazio all’interno del mezzo consente il distanziamento necessario. La porta anteriore dei mezzi di superficie continuerà a non sarà utilizzabile. In caso di affollamento, il conducente e la sala operativa valuteranno le azioni da intraprendere, coinvolgendo eventualmente le Forze dell’Ordine. Atm ricorda che il rispetto dell’uso delle mascherine, dei guanti e del distanziamento da parte dei passeggeri è demandato alla collaborazione e al senso di responsabilità di ogni cittadino. Viste le limitazioni imposte, Atm invita la clientela a pianificare i propri spostamenti, cercando di evitare gli orari di maggior affluenza, vale a dire le tradizionali ore di punta del primo mattino (7.00-9.00) e del pomeriggio (17.00-19.00). Per favorire i corretti comportamenti da parte dei passeggeri, Atm ha studiato una specifica segnaletica e una campagna di informazione dedicata, con marker a terra e sui sedili, sui mezzi e alle fermate. Nelle principali stazioni della metropolitana, percorsi obbligati guideranno i passeggeri grazie ad un’apposita segnaletica, già presente in alcune fermate della metro e che progressivamente verrà estesa sulla rete. Atm ha realizzato inoltre una campagna di sensibilizzazione con le disposizioni da rispettare per utilizzare i mezzi pubblici.

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