3 Marzo 2021

Sequestrati accessori soft-air non conformi

Sequestrati accessori soft-air non conformi. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Aeroporto di Linate hanno effettuato un controllo congiunto con la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su 262 colli, provenienti dalla Cina, contenenti 3237 kg di merce destinata alla pratica del soft-air (tute mimetiche, caschi, maschere militari, occhiali, dispositivi di protezione ecc.). In esito al controllo è stata riscontrata l’errata etichettatura, l’assenza della marcatura CE sui prodotti per cui è obbligatoria e la mancanza di documentazione tecnica atta a comprovare la sicurezza dei prodotti, in violazione degli articoli da 102 a 111 del Codice del consumo. Pertanto, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, ex art. 13 legge 689/81, n. 1303 paia di occhiali e n. 1822 maschere militari, con contestazione all’azienda della sanzione prevista dall’art. 112, comma 5 della legge n° 206/2005. L’attività si inquadra nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto da ADM, Corpo di Polizia Locale di Milano e Camera di Commercio per la realizzazione di azioni congiunte in materia di vigilanza sul mercato, lotta alla contraffazione e tutela del “made in Italy”. Il rapporto di collaborazione consente di contrastare in modo sinergico l’immissione sul mercato dei prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa      

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Salita a singhiozzo per Bitcoin ed Ethereum

Salita a singhiozzo per Bitcoin ed Ethereum. Negli ultimi giorni il saliscendi è stato molto accentuato, invece ora le crypto sembrano tornate al mondo pre impennata.  Si registra una salita a singhiozzo per Bitcoin ed Ethereum, mentre il panorama della altre è vario: salgono in tanti come Dash e Ada, ma scendono altri come COMP e SOL. Non ci sono grandi impennate, ma una maggiore varietà sì.

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L’incomprensibile arroganza del Comune sulla Darsena

L’incomprensibile arroganza del Comune sulla Darsena. Come un Attilio Fontana qualsiasi Beppe Sala e Anna Scavuzzo non hanno chiesto scusa per i propri errori, anzi. Hanno scritto: cosa vi devo dire? (Copyright del sindaco). Quasi l’avessero interpellato per sapere quale pizzeria buona c’è in zona San Marco. Ma l’incomprensibile arroganza del Comune sulla Darsena ha contagiato anche Anna Scavuzzo, la politicamente giovane vicesindaco e assessore alla Sicurezza. I dubbi sulla necessità del suo super assessorato li abbiamo già espressi, ma dobbiamo tornarci: abbiamo avuto un altro vicesindaco donna e piuttosto arrogante. Ada Lucia De Cesaris. Già dal nome venivano in mente menti alti e sguardi nobiliari, dai brividi lungo la schiena degli immobiliaristi invece impararono tutti che la donna era molto poco delicata. Era una lady di ferro, nel bene e nel male. De Cesaris comandava come un militare, ma è indubbio che sapesse gestire la città. Era molto capace, tanto da mettere in riga tutti i signori del mattone milanese. L’ultimo con cui ne parlammo sbiancò letteralmente al nome dell’ex vicesindaco. Scavuzzo invece fa più paura ai cittadini per la sua incapacità di gestire la sicurezza e soprattutto per quella di chiedere scusa. Gli errori si ammettono e ci si scusa, lo faceva persino Pisapia, non certo noto per la sua umiltà. Invece Scavuzzo e Sala sulla Darsena continuano a negare l’evidenza. E a non scusarsi. Sala si sa ha un problema con le scuse. E poi ha detto fin da subito che si candidava contro voglia. Scavuzzo però è relativamente giovane. Dovrebbe avere interesse a continuare la sua carriera politica. Senza umiltà però la strada sarà tutta in salita.

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Alitalia, Onlit: “Emergenza cig dal governo l’ennesimo trattamento di favore”

Alitalia, Onlit: “Emergenza cig dal governo l’ennesimo trattamento di favore”. Che sia una priorità pagare la cassa integrazione non c’è alcun dubbio. E’ noto che la platea dei lavoratori a cui erogare l’assegno di circa 1.100 euro è aumentata a dismisura con la crisi pandemica. Nonostante i progressi nei pagamenti, molti settori merceologici restano in grave arretrato, se non completamente scoperti. Senza gli assegni molte famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e sono costrette ad indebitarsi. E’ pertanto sorprendente apprendere che, nella riunione governo-sindacati del 26 febbraio, sul dossier Alitalia sia stato chiesto all’INPS di erogare urgentemente ai lavoratori, sia la Cig che il fondo di solidarietà: un assegno che nel caso dei piloti arriva, in media, a 5 mila euro. Tutto ciò sebbene in questi anni di crisi del vettore, la Cig sia stata sempre versata dall’istituto previdenziale senza un giorno di ritardo. E’ in ritardo invece l’erogazione della Cig a centinaia di altri piloti e addetti che non sono di Alitalia, ma di Air Italy, Blu Panorama, Ernest, alcune fallite e altre in crisi. C’è da chiedersi se per il Governo non fosse stato più opportuno chiedere un impegno straordinario all’INPS per smaltire gli arretrati di migliaia di lavoratori vicini alla soglia di povertà. Piuttosto che per pagare gli assegni a chi ha la fortuna di lavorare in un’azienda (in fallimento da anni) sempre però ben coperta dai contribuenti, che sarebbe stato meglio dare priorità ai più deboli e più poveri.

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Darsena, c’era una volta l’assessore alla Sicurezza

Darsena, c’era una volta l’assessore alla Sicurezza, ma c’è mai stato? Tutti i milanesi se lo stanno chiedendo. Ve la presento il suo nome è Anna Scavuzzo, Vicesindaco. Per il Sindaco Sala è stata dal 2016 al 2018 Assessore all’Educazione e poi, con l’elezione al Consiglio Regionale di Carmela Rozza, è stata spostata sulle deleghe di quest’ultima, Sicurezza e Coesione Sociale. Da quel giorno, purtroppo, è caduto un terribile silenzio sulla sicurezza della nostra città. La Vicesindaco Scavuzzo sembra un fantasma. Sul territorio non si è mai fatta vedere. Non è mai andata a riferire sulla sua attività nei municipi o in altri consessi di confronto. La città è diventata terra di nessuno. Le istituzioni non sono visibili, soprattutto nei quartieri più critici. Statue di santi alte due metri abbattute, rave party in centro città, fuochi d’artificio sparati dalle nuove piazze create dall’amministrazione comunale, bivacchi, spaccio di droga, sversamenti abusivi di immondizia…questa ormai è diventata la normalità per Milano. Resta inspiegabile la protezione che gode l’Assessore, perfino il Sindaco fa da suo portavoce, accampando scuse del tipo “non posso essere dappertutto, la città è grande”, quando poi per evitare il Rave in Darsena dell’altra sera forse sarebbero bastate due transenne. Qua non c’entra il Covid, perché l’illegalità non è mai accettabile. Qua si è persa totalmente la partita sul governo del territorio della città I responsabili per il Comune di Milano hanno nome e cognome.

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Covid: impennata dei ricoveri in terapia intensiva

A fronte di 42.052 tamponi effettuati, sono 3.762 i nuovi positivi al Covid registrati in Lombardia (8,9%) dove crescono i ricoverati. In terapia intensiva si trovano 476 pazienti, 35 più di ieri e negli altri reparti 4.408, con un aumento di 184. Sono invece 55 i decessi, il che porta il totale da inizio epidemia a 28.458. In merito all’aumento dei casi, l’Assessore Moratto ha fatto sapere  “Dall’ultimo survey, che si è concluso il primo marzo, dalle analisi delle varianti su tamponi positivi estratti causalmente realizzate dai laboratori lombardi, si evidenzia che la variante inglese è pari al 64% del campionamento su base regionale. Tra i vari laboratori che hanno partecipato si osserva un range che varia dal 43% all’86%”. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 42.052 (di cui 25.988 molecolari e 16.064 antigenici) totale complessivo: 6.712.252  i nuovi casi positivi: 3.762 (di cui 103 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 512.830 (+1.019), di cui 3.983 dimessi e 508.847 guariti  in terapia intensiva: 476 (+35)  i ricoverati non in terapia intensiva: 4.408 (+184)  i decessi, totale complessivo: 28.458 (+55) I nuovi casi per provincia: Milano: 767 di cui 303 a Milano città; Bergamo: 146; Brescia: 844; Como: 324; Cremona: 100; Lecco: 91; Lodi: 54; Mantova: 114; Monza e Brianza: 486; Pavia: 148; Sondrio: 34; Varese: 564.

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