6 Aprile 2020

Gallera: Milano va meglio, ma a Pasqua la gita la facciamo rimanendo a casa

“Oggi anche i dati di Milano sono confortanti, li raccogliamo con soddisfazione, ma ricordiamo che non bisogna abbassare l’attenzione, quindi a Pasqua per una volta la gita la facciamo rimanendo a casa“. L’Assessore Gallera ha iniziato così l’aggiornamento dei dati sull’emergenza coronavirus. “I dati sono in lento ma costante miglioramento“, i casi positivi sono saliti a 51.534, con un incremento di 1.079 quindi in diminuzione rispetto a ieri, anche il numero dei ricoverati si riduce, oggi sono 95 in meno, il numero dei ricoverati in terapia intensiva cresce di 26 unità, ma “rimane entro limiti fisiologici” senza mettere sotto pressione gli ospedali, il numero dei decessi “è sempre il dato più brutto che dobbiamo raccontare“, oggi sono stati 297. I dati delle province oggi sono tutti positivi, compresi di quella di Milano, in cui si è registrato un incremento ridotto rispetto a ieri, per un totale di 308 nuovi casi, 112 dei quali in città. “Sulle grandi città i numeri sono oramai sempre più bassi”, dati che rappresentano, “una costante riduzione, ma non un crollo quindi” , ha ribadito Gallera concludendo, “non dobbiamo allentare la tensione”. Dati Lombardia: positivi 51.534 (+1.079), ricoverati 11.914 (-95),  in terapia intensiva: 1.343 (+26), dimessi e in isolamento domiciliare 29.075, decessi 9.202 (+297). Tamponi effettuati: 154.989. Provincia di Milano 11.538 (+308) di cui 4.645 in città (+112).  

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Parte “Safe Zone”: “Pronti a sanificare 100 studi di medici di famiglia”

Parte “Safe Zone”: “Pronti a sanificare 100 studi di medici di famiglia”. Un mega progetto che vuole intervenire in cento studi che saranno sanificati in cento giorni per restituire fiducia e agibilità agli studi dei medici di famiglia. L’emergenza Covid-19 non è affatto terminata ed è necessario prendere adeguate misure che evitino una ripresa dei contagi e consentano un graduale ritorno alla normalità. Proprio in quest’ottica si colloca il Progetto “Safe Zone”, un processo che prevede la sanificazione di oltre 100 ambulatori in circa 100 giorni, nato su iniziativa della SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie e interamente realizzato grazie al supporto di GlaxoSmithKline SpA. Un’azione territoriale mirata e volta a restituire serenità e fiducia nelle zone maggiormente colpite dal virus nell’ultimo mese, laddove sono stati registrati migliaia di casi e centinaia di decessi. “Abbiamo pensato questa iniziativa perché tra gli aspetti critici che interessavano i Medici di Medicina Generale emergeva non solo la necessità di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, tute, guanti, ma anche un intervento che rendesse frequentabili gli stessi studi – sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG. – Senza un’adeguata sanificazione degli ambienti, non è possibile esercitare la nostra funzione e siamo costretti a limitare l’accesso solo ai casi più gravi, senza peraltro che vengano azzerati i rischi di contagio in un contesto così delicato. Non si tratta infatti solo di un problema di pulizia e di igiene, ma è un punto fondamentale per la sicurezza degli operatori sanitari, dei loro collaboratori e dei pazienti stessi. Grazie alla sanificazione potremo ricominciare a svolgere in serenità il nostro lavoro e produrremo un impatto psicologico positivo sulla popolazione, in quanto oggi si prova timore nell’accedere agli studi medici, abitualmente invece intesi come luoghi familiari”. SANIFICARE E FORMARE A DISTANZA OLTRE 100 STUDI IN 100 GIORNI TRA TUTELA E SICUREZZA – Il progetto “Safe Zone” permetterà di raggiungere oltre un centinaio tra gli ambulatori di medicina generale sul territorio nazionale fornendo a tutti tre strumenti fondamentali: – due processi di sanificazione che riguarderanno sia i locali dell’ambulatorio che la sala di attesa tramite generatori di ozono per la sanificazione professionale certificati EuOTA (European Ozone Trade Association); – un kit informativo sulle norme igieniche e di sicurezza da utilizzare per evitare la diffusione di virus e sulla prevenzione di infezioni; – l’erogazione di un corso di formazione a distanza per tutte le Professioni Sanitarie su pazienti con patologie respiratorie croniche e sintomi da COVID-19. Le aree interessate sono disseminate su gran parte del territorio nazionale: si va dalla Lombardia (nelle province di Bergamo e Lodi), poi Emilia-Romagna (Piacenza e Parma), Veneto (Padova, Venezia, Verona), Piemonte (Asti), Liguria con la provincia di Savona, il Lazio con Roma, Puglia con l’area di Foggia e la Calabria con Rende, nel cosentino. “I 100 giorni in cui è previsto il processo di sanificazione permettono di coprire un arco temporale previsto come critico, arrivando fino all’inizio della stagione estiva – spiega Cricelli. – Inoltre, in questa fase iniziale saranno coinvolti una parte dei centri, ma l’ottimale è arrivare a sanificare tutti i 60mila studi dei MMG presenti nel nostro Paese. Tutti i cittadini italiani devono essere sicuri della non contagiosità dell’ambiente. Il progetto di sanificazione, infatti, prevede due fasi: la sanificazione dell’ambulatorio stesso dove il medico entra a contatto col paziente, ma anche la sala di attesa, luogo di transito inevitabile e dove si verificano rischi significativi. In queste settimane, tantissimi medici hanno contratto il virus e in diverse decine hanno perso la vita. A questi vanno aggiunti gli altri operatori sanitari e chi si occupa di mansioni di segreteria o di amministrazione negli studi medici oltre che tutti i parenti stretti di queste figure. Una tutela della salute di queste categorie si configura dunque come imprescindibile”. I BENEFICI DELLA SANIFICAZIONE CON L’OZONO SECONDO GLI SPECIALISTI – La sanificazione mediante l’ozono elimina gli agenti patogeni causa di malattie e infezioni (virus e batteri, poi acari, muffe, protozoi e ogni altra particella potenzialmente nociva) e rigenera l’aria dell’ambulatorio medico. Secondo l’OMS l’ozono è il gas disinfettante più efficace contro tutti i tipi di microrganismi. Pertanto, il suo uso per la disinfezione dell’aria e delle superfici è consigliabile rispetto all’utilizzo di altre sostanze, per la sua efficacia e per la sua rapida decomposizione poiché non lascia residui. “L’ozono è la sostanza che più di ogni altra può garantire una sanificazione completa e ridurre i rischi di un contagio – sottolinea il Dott. Marco Borderi, Dirigente Medico dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. – Gli studi pubblicati in queste settimane attestano che il virus può resistere sulle superfici per diverse ore, durante le quali può continuare ad essere contagioso. Gli effetti della sanificazione con ozono durano circa 20 giorni, un lasso di tempo utile a fornire buone garanzie di protezione verso eventuali accessi durante il periodo di incubazione del virus, specie nella fase finale, nel caso di una forma pauci-sintomatica o durante il successivo periodo in cui la diffusione è ancora possibile. Inoltre, bisogna tenere presente che il picco che stiamo attraversando è in realtà un plateau, un processo molto graduale, che porterà verso una lenta discesa della curva nell’arco di alcune settimane: questo rappresenta un motivo in più per attribuire importanza alla durata di 3 settimane della sanificazione”. “Credo che tra i compiti di una grande azienda come la nostra – spiega Cristiano Costanzo, VP Primary Care di GSK – non ci sia solo quello di studiare e mettere a disposizione della classe medica e dei pazienti farmaci sempre più innovativi. Sostenere e dare il proprio contributo per il benessere della comunità è una delle priorità di GSK, che si declina in diverse progettualità, a prescindere dalle emergenze come è l’attuale. Da sempre abbiamo quest’attenzione e ci è quindi sembrato oltremodo doveroso rispondere alla proposta di SIMG. Non sta a me sottolineare quanto sia importante avere un ambiente sanificato, soprattutto un ambulatorio medico, dove afferiscono persone fragili, che avrebbero bisogno di essere salvaguardate già in una

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Microsoft assicura: la Privacy su Teams è garantita

Microsoft assicura: la Privacy su Teams è garantita. L’annuncio arriva dopo che il sistema di conference call è diventato quanto mai centrale viste le centinaia di milioni di persone improvvisamente catapultate nel mondo dello Smart Working. Ecco la comunicazione dell’azienda di Bill Gates. Microsoft conferma il proprio impegno per la sicurezza e la privacy degli utenti, ancora più importanti in un momento come questo, in cui smart working e collaborazione online sono sempre più pervasivi. Gli utenti Microsoft Teams hanno infatti il massimo controllo su chi possa accedere ai propri meeting o alle relative informazioni. È possibile, ad esempio, stabilire chi possa accedere direttamente a un meeting virtuale e chi debba invece attendere di essere ammesso; è altresì possibile rimuovere i partecipanti durante un meeting, stabilire chi possa presentare o condividere contenuti e chi sia solamente uno spettatore. Nel caso in cui venga attivata la registrazione del meeting, tutti i partecipanti vengono immediatamente avvisati e possono accedere direttamente all’informativa sulla privacy. Le registrazioni, conservate in un archivio sicuro protetto da crittografia, sono quindi accessibili solamente ai partecipanti e alle persone invitate al meeting. Il diritto alla privacy è un valore fondamentale della filosofia di Microsoft e si concretizza nell’impegno dell’azienda a garantire agli utenti trasparenza e controllo su raccolta, utilizzo e comunicazione dei propri dati. Gli utenti Microsoft Teams, infatti, possono accedere ai propri dati in qualsiasi momento e hanno la garanzia che, al termine del proprio abbonamento, tutti i dati verranno eliminati. Inoltre, Microsoft si impegna a non usare i dati relativi all’utilizzo di Teams per scopi pubblicitari e a non tracciare le attività o l’attenzione dei partecipanti a un meeting. Microsoft Teams rispetta oltre 90 leggi e standard normativi a livello globale, incluso il GDPR, e applica le massime misure di sicurezza per limitare l’accesso ai dati degli utenti. Microsoft ha definito nel dettaglio i requisiti necessari per rispondere alle richieste dei governi e aggiorna regolarmente i propri report sul Transparency Hub, dove vengono dettagliate le risposte alle richieste di terze parti. In qualità di leader nel campo della cybersecurity, Microsoft analizza oltre 8.000 miliardi di segnali ogni giorno e utilizza queste informazioni per proteggere proattivamente i propri utenti dalle minacce informatiche. Microsoft crittografa i dati comunicati via Teams e li archivia in modo sicuro all’interno dei propri data center, applicando il protocollo SRTP (Secure Real-time Transport Protocol) alla condivisione di video, audio e delle schermate. Infine, gli amministratori IT possono attivare la multi-factor authentication, che potenzia ulteriormente la protezione degli account richiedendo una seconda forma di verifica della propria identità. È possibile approfondire ulteriormente l’impegno di Microsoft nella protezione degli utenti Teams leggendo i seguenti blog post: Our commitment to privacy and security in Microsoft Teams For IT Professionals: Privacy and security in Microsoft Teams  

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Aree cani, Piscina: “Trovate trappole per animali”

Aree cani, Piscina: “Trovate trappole per animali”. La denuncia del presidente leghista del Municipio 2 arriva per sottolineare come certi comportamenti non cessino nemmeno nelle situazioni di emergenza: “Neanche il Coronavirus ferma la mano dei vili delinquenti che realizzano vere e proprie trappole mortali per gli animali, lasciandole appositamente nelle aree cani”, denuncia Samuele Piscina, Presidente leghista del Municipio 2 di Milano. “Proprio nel momento in cui la guardia è bassa per la scarsità di vigili nelle nostre strade, ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesimo atto volto a ledere la salute di animali e cittadini nel Quartiere Adriano, all’interno dell’area cani di via San Mamete sita nel giardinetto a fianco del civico 91”. “Alcuni cittadini mi hanno infatti segnalato che questa mattina hanno rinvenuto  dei vetri intenzionalmente rotti e un’asse di legno appositamente chiodata, colorata di verde per confonderla tra l’erba nel più vile dei modi”. “Sono numerosi gli episodi dolosi avvenuti in questa area cani nel corso degli anni, tra bocconi avvelenati, bocconcini con all’interno spuntoni e assi chiodate. I nuovi ritrovamenti in questo periodo, dove diventa complicato uscire di casa anche per andare in farmacia o dal veterinario, mi preoccupano seriamente e sono sintomo di un odio inaccettabile nei confronti degli animali indifesi”. “Il Municipio 2 ha prontamente segnalato l’episodio alla Polizia Locale e alle Forze dell’Ordine al fine di individuare i responsabili e punirli secondo la legge. Le indagini a posteriori però non sono sufficienti!”, chiosa il Presidente leghista. Sono necessari controlli in tutte le aree verdi da parte della Polizia Locale e chiarezza da parte del Comune sulla fruibilità delle aree cani, poiché sul sito istituzionale è indicato che tutte quelle che non si trovano in parchi o giardini recintati siano fruibili, in netto contrasto con quanto disposto dall’ordinanza regionale che proibisce l’accesso a tutti i parchi e giardini a prescindere che siano recintati o meno. La scarsa chiarezza e la carenza di controlli non possono che peggiorare una situazione ormai al limite nella nostra città e nel quartiere”.

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La lettera dei commercianti contro Fontana

La lettera dei commercianti contro Fontana. In questi momenti chi forse è più al centro del ciclone in Lombardia è proprio Attilio Fontana, governatore lombardo che appare sempre più in difficoltà. Liti col governo, la ribellione dei sindaci di sinistra e ora anche la lettera dei commercianti contro Fontana: “Chi paga sono sempre i piccoli. L’ultima ordinanza di Regione Lombardia sospende tutti i mercati coperti e scoperti lasciando fermi migliaia di Commercianti – ma chiaramente lascia operare senza limitazioni tutti i supermercati della Grande distribuzione. Senza considerare che il decreto del Governo permette agli ambulanti di generi di prima necessità di operare alla pari della G.D.O,” dichiara il Responsabile Commercio Euroimprese Nicola Zarrella. “Tutte le regioni del Nord compreso il Veneto e L’Emilia-Romagna Romagna non sospendono le attività di commercio su strada, alcune ordinanze ne dispongono la loro sicurezza attraverso l’osservanza di protocolli che dovranno rendere più agibili e sicuri i mercati. Solo Regione Lombardia non contempla nel testo dell’ordinanza delle condizioni per le quali i soli ambulanti di generi alimentari, in presenza di condizioni di sicurezza possano operare con controllo di accessi e con obbligo di mascherine e guanti come proposto da Euroimprese.” Continua Zarrella. “Sembra strano ma é così una regione governata dalla Lega e dal centro destra paladina dei diritti delle piccole imprese, non é riuscita, come il Veneto e il Piemonte a promuovere e garantire la vendita su piazza, anche per limitare il monopolio della G.D.O e vendita on-line che non paga le tasse in Lombardia che da anni hanno distrutto parte del piccolo tessuto commerciale. Regione Lombardia come Roma centralizza tutto a Milano e senza entrare nel merito delle diversità territoriali, dimensioni e collocazione, sospende tout court tutte le attività danneggiando la vita non solo dei commercianti ma dei cittadini che senza mercato non avrebbero altro luogo dove poter acquistare. Una decisione quella della Regione Lombardia cieca e irrazionale che vede nella disputa con il Governo e il Comune di Milano la sua massima azione politica, dimenticandosi dei cittadini lombardi, delle proprie necessità ed esigenze.Continua Zarrella Il Protagonismo ha vinto sulla razionalità e il buon senso. La decisioni più saggia era quella di delegare i Sindaci ( amministratori che gestiscono i mercati ) alla decisione affinché ognuno per il proprio territorio potesse trovare soluzione migliore, vuoi con le associazioni, con i commercianti e con l’ausilio della propria Polizia Locale e la Protezione civile per organizzare al meglio i propri mercati. Questa era la decisione più saggia e ragionevole che il Governatore Fontana doveva prendere. Poi si va nei mercati a fare campagna elettorale, con che spirito i Commercianti possono accogliere chi non ha dato loro la medesima possibilita di lavorare, conclude Zarrella. Responsabile settore Commercio Associazione Nazionale Euroimprese Nicola Zarrella

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A Greco Milanese l’immobiliare che trova case gratis per medici e infermieri

A Greco Milanese l’immobiliare che trova case gratis per medici e infermieri. Quella che si sta realizzando nel quartiere di Greco Milanese, una bella storia di solidarietà disinteressata. I ragazzi che con il loro impegno hanno reso la  Greco Immobili una delle società leader nel settore degli affitti e vendite immobiliari a Milano, da quando è iniziata “l’emergenza coronavirus”, hanno messo da parte gli utili e si stanno impegnando nella ricerca di alloggi gratuiti per il personale medico distaccato in città. Un’impresa non facile: molti proprietari di appartamenti, che arrotondavano le entrate mensili affittandoli a studenti, professori universitari  e turisti si sono trovati improvvisamente senza questa fonte di reddito, pur dovendo continuare a pagare tasse e a sostenere le spese di mantenimento e manutenzione. Una condizione che non li predispone alla beneficenza trovandosi in molti casi loro stessi in condizioni di bisogno. I componenti dello staff dell’Agenzia non si sono però dati per vinti, hanno preso in mano il telefono e, ognuno da casa propria, hanno cominciato a chiamare tutti i nominativi inseriti nel voluminoso database di clienti a loro disposizione, convinti che sarebbero riusciti a trovarne alcuni disposti a supportare gratuitamente lo sforzo del personale medico/infermieristico  venuto ad aiutare Milano e i milanesi in questo momento di difficoltà. Un impegno premiato dal successo. Mercoledì scorso hanno consegnato il primo appartamento messo a disposizione da un loro generoso cliente e per dopodomani è prevista la consegna del secondo. Notizia che hanno annunciato senza troppa enfasi con un post sulla pagina Facebook dell’agenzia scrivendo “Oggi abbiamo consegnato il primo appartamento in Viale delle Rimembranze di Greco 39 ed è stato stupendo e commovente. Un grazie speciale al primo proprietario che ha aderito a questo progetto e al nostro staff che sta lavorando senza pause per riuscire entro settimana prossima a consegnare il secondo”. L’obiettivo che si pongono è di arrivare ad almeno cinque case date gratuitamente a personale medico. Possono  sembrare poche, ma in tempi di sciacalli e speculatori è molto più di una goccia nell’oceano.

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