8 Giugno 2020

Lombardia il rapporto tamponi-contagi sale a 4,3%

Con 194 casi positivi su 4488 tamponi effettuati, è di 4,3% il rapporto tra casi controllati e contagi in Lombardia, secondo quanto comunicato dalla Regione. In Lombardia, ieri, sono morte altre 32 persone per Covid, per un totale di 16.302 vittime. Il totale complessivo dei positivi riscontrati in regione dall’inizio della pandemia a oggi ammonta a 90.389. Ieri sono stati considerati guariti o dimessi 263 pazienti, mentre ce ne sono 107 in terapia intensiva, senza variazione rispetto al giorno prima. Calano di 93 i ricoverati non in terapia intensiva, in tutto 2.708. Sono 63 i nuovi positivi al covid in provincia di Brescia, arrivata a 15.070, e 51 a Bergamo, che conta 13609 casi. A Milano sono 23.437 (+29 rispetto a ieri) di cui 9.957 (+15) in città. I tamponi hanno rilevato 13 nuovi casi anche a Como (3.935), 10 in Monza Brianza (5.583), 7 a Cremona (6502). Solo 2 nuovi contagi a Lecco, Lodi, Mantova e Pavia, 4 a Sondrio e 7 a Varese. ANSA

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Trovati in un muro 15 milioni in contanti della criminalità organizzata

Quindici milioni di euro in contanti, suddivisi in ventotto scatoloni contenenti banconote di vario taglio dai 500 ai 20 euro, un vero e proprio ‘tesoro’ a disposizione della criminalità, sono stati trovati in un’abitazione, all’interno di un’intercapedine ricavata in un muro. Ne ha dato notizia la Polizia di Stato, che ha fatto la scoperta nel corso di una serie di perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di narcotrafficanti stanziali in Lombardia, ritenuti partecipi a vario titolo di un ingente traffico internazionale di hashish gestito nel territorio milanese e in tutto il centro-nord Italia. Tre gli arresti.  

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Sdoganata la violenza contro la Destra?

Sdoganata la violenza contro la Destra?. In questi giorni il mondo si rivolta contro le violenze della polizia in America assurte a simbolo di un sistema che schiaccia le minoranze. Eppure in Italia pare che ci sia violenza e violenza. Sfiorare un manifestante armato di mazza sembra un attacco alla democrazia se la manifestazione è “di sinistra”, invece vandalizzare la sede di un partito va benissimo. Basta che il partito sia “di destra”. L’ultima manifestazione sponsorizzata dai centri sociali ha portato alla vandalizzazione della sede di Fratelli d’Italia in via Melchiorre Gioia. In questo caso le forze di polizia sono rimaste a guardare. Inani loro malgrado. Ma quanto potranno essere ancora larghe le spalle di chi non si riconosce negli eredi della più sanguinaria dittatura della storia? Si sa che donne e uomini di destra sono abituati a sopportare meglio di altri l’odio di chi la pensa diversamente, soprattutto degli orfani di Lenin e Stalin, basti ricordare le facce aperte dai manganelli di pochi mesi fa a Milano: se si fosse anche solo graffiato un parlamentare del Partito democratico sarebbe successo un profluvio di denunce, teste saltate in Polizia e fiumi di articoli per denunciare l’assalto alla democrazia dello Stato fascista. Invece erano solo manifestanti di destra, quindi tutto bene. Ma quanto tanti italiani e italiane potranno ancora sopportare l’arroganza di chi sa di essere tutelato politicamente? La faccenda questa volta viene comunque portata in Parlamento: “E’ incredibile che ogni qual volta ci sia una manifestazione di centri sociali e manifestanti di sinistra, i controlli della Questura siano un colabrodo” ha dichiarato Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia annunciando un’interrogazione parlamentare al Ministro Lamorgese sulla vandalizzazione della sede di FDI di viale Melchiorre Gioia a Milano. Probabilmente non succederà niente nemmeno stavolta perché sembra che sia sdoganata la violenza contro la destra.

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Rissa fra stranieri, un morto accoltellato sulla 90

E’ morto in ospedale il marocchino di 29 anni accoltellato ieri pomeriggio durante una lite scoppiata a bordo di un autobus. L’uomo, identificato grazie alla tessera di accesso a una mensa per i poveri, è stato soccorso attorno alle 19.45 all’angolo tra via Nazario Sauro e via Oldofredi. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni alla polizia, sul mezzo della linea 91 sarebbe scoppiata una lite tra 4 stranieri per motivi ancora da chiarire. La discussione sul bus, sempre secondo quanto riferito dai testimoni, è degenerata in pochi minuti e qualcuno ha estratto un coltello con cui ha colpito il 29enne all’addome. Al caso lavorano gli investigatori della Squadra mobile diretti da Marco Calì, che stanno verificando se ci siano immagini utili registrate dalle telecamere installate a bordo del bus. ANSA  

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Fontana querela Il Fatto Quotidiano e diffida Report

“Lombardia, l’appalto dei camici alla moglie e al cognato di Fontana” è l’accusa lanciata dal quotidiano “Il Fatto Quotidiano”, riportando un servizio di un giornalista di “Report“, prontamente rilanciata su Facebook dall’Europarlamentare del PD Pierfrancesco Majorino. Secondo il quotidiano infatti, vi sarebbe un conflitto d’interessi un un ordinativo effettuato il 16 aprile da Aria, la centrale acquisti della Regione Lombardia, di camici, per un valore di 513 mila euro, alla società Dama spa di cui è socia al 10% Roberta Dini moglie del governatore Attilio Fontana. Un’articolo che il Governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana proprio non ha digerito, tanto che ha dato mandato ai suoi legali di presentare querela nei confronti de “Il Fatto Quotidiano” per l’articolo che anticipa i contenuti della prossima puntata della trasmissione televisiva della Rai ‘Report’ in cui si racconta della donazione di camici per protezione individuale forniti alla Regione Lombardia. “Si tratta dell’ennesimo attacco politico vergognoso, basato su fatti volutamente artefatti e scientemente omissivi per raccontare una realtà che semplicemente non esiste” ha commentato Fontana. “Agli inviati della trasmissione televisiva ‘Report’ – prosegue Fontana – avevo già spiegato per iscritto che non sapevo nulla della procedura attivata da Aria SpA e che non sono mai intervenuto in alcun modo”. “Domenica 7 giugno – continua il presidente lombardo – il titolo di prima pagina del ‘Fatto’ e il testo mettono in connessione la ditta fornitrice con la mia persona. Attraverso la partecipazione azionaria (10%) di mia moglie. E invocano un conflitto di interesse peraltro totalmente inesistente. Proprio perché non vi è stato da parte mia alcun intervento”. “Il testo del ‘Fatto’ – conclude il governatore – infatti, in maniera consapevole e capziosa, omette di dire chiaramente che la Regione Lombardia attraverso la stazione appaltante Aria SpA non ha eseguito nessun pagamento per quei camici. E l’intera fornitura è stata erogata dall’azienda a titolo gratuito”. “Ho anche dato mandato a miei legali – prosegue Fontana – di diffidare immediatamente la trasmissione ‘Report’. Dal trasmettere un servizio che non chiarisca in maniera inequivocabile come si sono svolti i fatti. E la mia totale estraneità alla vicenda“.  

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Accoltellamento in Corso Garibaldi: arrestato figlio di capo ultrà

E’ stato arrestato il presunto aggressore di un 24enne accoltellato nella notte tra il 5 e il 6 giugno, durante una rissa in piano centro, a Milano. Si tratta di un 21enne milanese, figlio del leader storico degli ultras nerazzurri, Franco Caravita. A individuarlo sono stati i carabinieri, che nel corso di una perquisizione hanno anche sequestrato un coltello a serramanico che potrebbero essere stati utilizzati durante l’accoltellamento. ANSA  

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