15 Ottobre 2018

Militari bloccano rapinatore ivoriano in Corso Como

Il fatto è accaduto ieri mattina in Corso Como quando un ragazzo ivoriano di 25 anni ha rubato la borsa ad un cittadino coreano di 32 anni, residente a Milano, mentre era seduto a uno dei tavolini del Caffè 900. Il derubato, resosi conto dell’accaduto, si è messo all’inseguimento del malvivente, ma è stato bloccato da alcuni complici del 25enne che hanno colpito con un pugno l’asiatico per poi darsi a loro volta alla fuga. Nel frattempo, l’ivoriano si era rapidamente allontanato in bicicletta, ma lungo la strada ha avuto la (per lui) malagurata idea di strappare di mano il telefono ad una venticinquenne milanese che stava passeggiando lungo il corso. La ragazza si è quindi messa a gridare attirando l’attenzione di due militari liberi dal servizio che si trovavano nei dintorni. I due soldati sono immediatamente intervenuti bloccando e immobilizzando il malvivente che hanno trattenuto fino all’arrivo dei Carabinieri. Gli uomini dell’Arma lo hanno quindi perquisito trovandogli addosso una decina di grammi di hashish e marijuana, così, dopo avere restituito i loro beni alle due vittime, hanno arrestato l’ivoriano con l’accusa di tentata rapina e possesso di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

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L’acqua in musica: Wayne Marshall ospite de l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi

L’acqua in musica come simbolo di una nazione e della sua cultura, come custode di memorie e di dolori, come universo fiabesco abitato da magiche creature. Per il suo graditissimo ritorno in Auditorium, il direttore e organista inglese Wayne Marshall (direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi) guiderà il pubblico attraverso i mari e i fiumi della musica europea in un’antologia di capolavori sinfonici che nell’acqua hanno trovato la loro fonte di ispirazione. Si parte dalla Boemia, con un viaggio lungo il corso della Moldava insieme a Bedřich Smetana che al grande fiume che percorre la sua patria ha dedicato un ciclo di sei poemi raccolti sotto il titolo di “Ma Vlast” (La mia patria) e di cui verrà eseguito “La Moldava”. Dal fiume si scorrerà poi fino al mare dell’inglese Benjamin Britten, che è nato davanti al mare e che nei suoi Quattro interludi marini (da “Peter Grimes”) evoca in maniera struggente il suono e i colori della “sua” costa del Suffolk. Il viaggio musicale si conclude con “La Sirenetta” dell’austriaco Alexander von Zemlinsky che ci ha lasciato una fra le più belle interpretazioni in musica di questo seducente tema poetico, ma anche tra le meno conosciute. La storia della protagonista della favola di Andersen si colora così di sfumature inedite e affascinanti, tutte da riscoprire insieme all’Orchestra Verdi e al Maestro Marshall. Venerdì 26 ottobre 2018, ore 20.00 Domenica 28 ottobre 2018, ore 16.00 Auditorium di Milano, largo Mahler Bedřich Smetana “La Moldava” da “Má vlast” (La mia patria) Benjamin Britten “Four Sea Interludes” (Quattro interludi marini) da “Peter Grimes” Alexandr Zemlinsky “Die Seejungfrau” (La Sirenetta) Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Direttore Wayne Marshall (Biglietti: Serie Verdi euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line:  www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

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Notte di agguati a Rogoredo

I primi a segnalarlo sono stati alcuni cittadini che, nella notte di sabato, dopo essere stati vittime di agguati a Rogoredo dal cavalcavia del bosco della droga, lo hanno scritto sulle loro bacheche Facebook e denunciato alle Forze dell’Ordine. Fortunatamente non c’è stato nessun ferito, ed è stato un miracolo visto che almeno quattro macchine, mentre percorrevano via Sant’Arialdo, sono state colpite da sassi e mattoni che gli hanno sfondato finestrini e parabrezza. I lanci sono avvenuti dal cavalcavia Pontinia da parte di almeno due o tre persone descritte come “giovani”, anche se buio e lo spavento che le ha indotte ad allontanarsi velocemente, non hanno permesso alle vittime di vedere bene gli “assalitori”. Gli investigatori, viste le pessime condizioni fisiche in cui versano i “tossici”, che renderebbero improbabile la volontà di aggredire, per rapinarli, gli automobilisti che si fossero fermati, propendono per l’ipotesi che, la manifestazione organizzata sabato sera dal comitato di quartiere, con la posa di fiaccole per illuminare l’area degradata, abbia rovinato gli affari agli spacciatori, che hanno reagito così per ritorsione, ma non scartano nemmeno l’ipotesi di qualche “tossico” fuori controllo o di un gruppo di adolescenti annoiati che ha pensato di passare in modo idiota il sabato sera. Certo è che in presenza di un presidio fisso delle Forze dell’Ordine, difficilmente un simile episodio si sarebbe verificato e se fossero già stati installati gli impianti di videosorveglianza richiesti da tempo ora sarebbe più facile individuare gli autori di questi gesti criminali.

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Via Chiasserini, aperta inchiesta per incendio doloso

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine per individuare le cause dell’incendio di vaste dimensioni che è scoppiato ieri sera, attorno alle 20.30, nella zona nord di Milano, in via Dante Chiasserini. Il maxi rogo, l’ennesimo negli ultimi mesi in Lombardia, ha riguardato un capannone dell’azienda Ipb che si occupa di stoccaggio e smaltimento rifiuti. Il pm di turno Donata Costa ha aperto l’inchiesta ipotizzando il reato di incendio, al momento a carico di ignoti, e l’indagine, condotta dai vigili del fuoco e dalla polizia, dovrà chiarire se si sia trattato di un incendio doloso, come si è ipotizzato già nelle prime ore. Gli inquirenti attendono, comunque, gli atti degli accertamenti compiuti dagli investigatori. Nei giorni scorsi, nell’ambito di un’inchiesta della Dda e dei carabinieri sono state arrestate sei persone per un traffico illecito di rifiuti nel pavese, scoperto dopo che un capannone abbandonato era andato a fuoco.

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Consiglieri Comunali, chi c’è, chi non c’è e chi fa finta di esserci

Il Comune di Milano mette a disposizione dei cittadini diversi strumenti con cui tenersi aggiornati sulla produttività delle persone che hanno scelto per rappresentarli in Consiglio Comunale. Fra questi, i due di più immediata comprensione sono le liste delle presenze in aula e delle votazioni effettuate da ogni singolo Consigliere, aggiornate periodicamente e pubblicate nella sezione “I lavori del Consiglio” del sito web di Palazzo Marino. La più diffusa fra le due è sicuramente quella riguardante le presenze in aula, mentre di quella sulle presenze al voto i cittadini non sono praticamente a conoscenza. Una condizione dovuta principalmente a due fattori: la volontà di molti consiglieri di evitare che i cittadini confrontandole possano trarre conclusioni che a loro non convengono e la pigrizia degli elettori, che dopo avere votato non si prendono la briga di verificare quanto fanno i politici che hanno scelto, fidandosi ciecamente di quello che gli dicono loro. Perché i cittadini dal confronto fra le due liste potrebbero trarre conclusioni scomode per alcuni consiglieri? E’ preso detto. I Consiglieri si dividono sostanzialmente in tre gruppi. Ci sono gli assenteisti cronici, quelli che usano l’aula di Palazzo Marino come loro ufficio di rappresentanza, facendosi vedere solo quando hanno bisogno di rilasciare dichiarazioni alla stampa sempre presente in Consiglio, o se vi sono trattati argomenti di rilevanza nazionale, per poi non interessarsi più a quanto accade a Milano. C’è poi una nutrita pattuglia di Consiglieri meritevoli (al netto di condividerne o meno il pensiero politico), presenti in eguale misura sia agli appelli quando si dichiara la presenza in aula, sia quando è necessario votare i vari provvedimenti che vi sono discussi. Infine, ci sono quelli che, seppure sempre presenti agli appelli, rimangono spesso in aula giusto il tempo di fare una dichiarazione in articolo 21, sperando sia ripresa dalla stampa o per diffonderla in altri modi, per poi andarsene a farsi i fatti loro. Questi ultimi sanno benissimo che, confrontando la lista delle presenze con quella delle votazioni, è possibile capire che in aula ci sono rimasti solo il tempo di fare i comodi loro e diffondono solo la prima dalla quale risultano degli stakanovisti dell’impegno istituzionale. Ovviamente questo metodo di valutazione ha dei limiti, alcuni consiglieri, sono stati assenti dall’aula giustificati da validissimi motivi personali, ma, se la la forbice che c’è fra la percentuale di volte fra cui un consigliere ha risposto “presente” all’appello e le votazioni cui ha partecipato è troppo ampia, qualche domanda è lecito porsela. Bisogna farlo con le dovute cautele. I freddi numeri possono trarre in inganno, mancando delle informazioni su eventuali impedimenti occorsi ai Consiglieri e bisognerebbe prendere in considerazione anche molti altri fattori quali, gli interventi svolti in aula, la loro portata, le attività legate ai documenti presentati… ma se il vosto uomo o donna di riferimento risulta sempre presente, ma non vota di conseguenza, chiedergli “come mai?” è sicuramente diritto di chiunque con il proprio voto a contribuito a portarlo in quell’aula.

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Palazzo di Giustizia uno sportello legale gratuito per i disabili

Uno sportello all’interno del Palazzo di Giustizia dedicato all’orientamento legale gratuito per le persone con grave disabilità e per le loro famiglie e legato alle tematiche del “Dopo di noi”. Si tratta di un’iniziativa del Comune di Milano e dell’Ordine degli Avvocati di Milano che stipuleranno una convenzione per la realizzazione di questo servizio gratuito. A questo scopo la Giunta ha approvato una delibera che definisce le linee guida per la stesura del documento. L’Ordine degli Avvocati, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, metterà a disposizione un gruppo di almeno 20 professionisti selezionati e formati per prestare questo tipo di servizio che prevederà colloqui di orientamento legale per tutti gli utenti inviati dal Comune. In caso di necessità, inoltre, i legali indicati dall’Ordine (che non potranno mai assumere la difesa e ricevere incarichi professionali) indicheranno il nominativo di un avvocato della cui assistenza gli utenti potranno decidere di avvalersi anche davanti alle autorità giudiziarie. Il protocollo rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2019, con la possibilità di prorogare tale termine. “Il tema del Dopo di Noi – ha l’assessore alle Politiche Sociali, Salute e Diritti Pierfrancesco Majorino – ha come fine quello di progettare percorsi che rendano le persone con disabilità autonome rispetto alla famiglia. Si tratta di una questione complessa che implica anche aspetti di tipo legale. Ecco perché la collaborazione con l’Ordine degli Avvocati diventa fondamentale per aiutare i cittadini disabili a godere appieno del loro diritto di vivere una vita serena. Andremo avanti su questa strada e ci impegneremo affinché nessuno in questa città si senta mai un cittadino di serie B“

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