19 Novembre 2021

Regione: muro delle opposizioni sulla sanità

Andrà avanti almeno ancora per una settimana la discussione fiume in Consiglio regionale sulla revisione della legge sulla sanità. La riunione dei capigruppo di maggioranza e di opposizione convocata questa mattina per provare a dare un orizzonte e alla ‘maratona’ interventi delle minoranze, contrarie al testo, si è infatti chiusa senza un accordo. Di fronte al muro delle minoranze il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi ha deciso da lunedì di prolungare le sedute, che ormai vanno avanti dal 10 novembre, dalle 18 alle 24, ventilando la possibilità di convocare l’Aula anche il sabato e la domenica. I partiti di centrodestra si sono detti pronti ad andare avanti con il dibattito a oltranza, anche la notte, una possibilità che non sarebbe però prevista dal regolamento del Pirellone. La Lega ha chiesto inoltre una verifica sull’ammissibilità degli ordini del giorno depositati dalle opposizioni, oltre 4.500, sui quali si basa il tempo di parola a disposizione di ogni consigliere. Il Pd è intenzionato a proseguire la discussione almeno fino a venerdì 26 novembre, per procedere poi con la votazione degli emendamenti, degli articoli e degli odg. Ancora più ferma anche la posizione dei 5 Stelle, per i quali l’unico ‘punto di caduta’ sarebbe far tornare il testo in commissione. ANSA

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Studenti in corteo per chiedere una scuola diversa

Anche a Milano, come in altre città italiane, gli studenti sono scesi in piazza per chiedere una scuola diversa, più sicura, con più investimenti per il diritto allo studio, per i trasporti pubblici e per una nuova didattica e un nuovo sistema di valutazione, come è spiegato nel Manifesto del Futuro lanciato in occasione della mobilitazione. Per le strade di Milano hanno sfilato, in un corteo che si è snodato per le vie del centro, circa duecento studenti partiti alle 9:30 da largo Cairoli e arrivati sotto la sede della prefettura per portare le loro istanze. In testa al corteo lo striscione con la scritta: “Siamo il futuro che si ribella”. Nel corso della manifestazione gli studenti hanno fatto una serie di flash mob. “Siamo in piazza per l’edilizia, per il benessere psicologico, per l’accoglienza, per una nuova didattica”, hanno spiegato. ANSA

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Sparatoria di agosto: tre arresti per tentato omicidio

La Polizia coordinata dalla Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre uomini ritenuti responsabili del tentato omicidio di un 26enne commesso lo scorso 29 agosto. In quell’occasione furono esplosi diversi colpi di arma da fuoco sotto un porticato in via Creta, nella periferia sud-ovest della città, e il ferito venne trasportato in gravi condizioni all’ospedale San Carlo. Gli arrestati sono un 19enne, ritenuto dagli investigatori della Squadra mobile il materiale esecutore del tentato omicidio, un 27enne, che aveva partecipato alla lite con la persona poi ferita, sotto i portici di un palazzo popolare in via Creta, e un 34enne, il presunto mandante del ‘chiarimento’ poi degenerato, azione maturata nell’ambito degli equilibri all’interno delo spaccio di zona. Tutti hanno precedenti. Il 19enne è stato arrestato a Margherita di Savoia (Barletta-Andria-Trani) dove si era rifugiato da parenti, gli altri due, abitanti in via Creta, a Milano. Il ferito, un 26enne anch’egli con precedenti per spaccio, colpito a un fianco, e che rischia la compromissione della deambulazione, non ha mai collaborato alle indagini. La Polizia ha effettuato 8 perquisizioni a carico di altrettante persone sospettate di essere variamente coinvolte con la vicenda o lo spaccio di zona. ANSA

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Domani Flash Mob di Fratelli d’Italia contro il reddito di cittadinanza

Domani, alle 11, in Piazza della Scala, esponenti e militanti milanesi di Fratelli d’Italia, faranno il bis del Flash-mob organizzato ieri dai deputati meloniani in piazza Montecitorio a Roma per dire no al reddito di cittadinanza. “Fratelli d’Italia è l’unica forza politica che non ha votato il reddito di cittadinanza né il suo rifinanziamento – si legge in una nota emessa dal Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia – un provvedimento che si è rivelato controproducente e distorsivo del mercato del lavoro, che ha consentito abusi e truffe di ogni genere, con il paradosso che vede la maggioranza di governo aumentare ancora gli stanziamenti per uno strumento che non è riuscito a incrementare le politiche attive del lavoro, creando ulteriori storture, perché da una parte il sussidio ha disincentivato molti giovani a cercare un impiego e, dall’altra non ha favorito l’incrocio tra domanda e offerta; servono – conclude il coordinamento Cittadino – politiche attive efficaci a sostegno di chi perde il lavoro, per creare nuove competenze, formare chi ha bisogno di acquisire conoscenze e professionalità a beneficio dei lavoratori e del mondo delle imprese”. “Siamo l’unica forza politica che non ha votato il reddito di cittadinanza né per il suo rifinanziamento. – commenta il Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia –  Quest’anno verranno aumentati ancora gli stanziamenti per questo strumento che si è rivelato distorsivo del mercato del lavoro e dannoso, perché non è riuscito ad incidere nelle politiche attive del lavoro a risolvere il problema che si poneva quando è stato ideato e perché i cittadini che vanno a lavorare tutte le mattine vedono gli sperperi collegati al reddito di cittadinanza. Solo qualche giorno fa si è scoperto che novemila rumeni mai arrivati in Italia lo percepivano. Centinaia di milioni spesi dallo stato indebitamente” conclude Maullu.

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Bestetti (FI): garantire la continuità della scuola per ciechi Vivaio

“La scuola media statale per ciechi ‘Vivaio’, che attua un valido progetto didattico-educativo e di integrazione tra allievi vedenti, non vedenti e con altre disabilità, è un prezioso patrimonio di tutta la città e occorre garantirne la continuità”. Così in una nota Marco Bestetti, Consigliere comunale di Forza Italia, a margine di un incontro con la Dirigente Scolastica e con una rappresentanza dei genitori della scuola ‘Vivaio’. “Il modello ‘Vivaio’ – prosegue Bestetti – non rappresenta solo un caso di successo in termini di apprendimento scolastico degli studenti, certificato da tutte le prove INVALSI, ma anche un’esperienza sociale e formativa per tantissimi ragazzi che non merita di essere messa a repentaglio da mere logiche contabili e ragionieristiche del Comune di Milano. La ‘Vivaio’ non va semplicemente difesa e protetta, ma andrebbe anzi replicata e ampliata, con un percorso verticale di formazione che si possa estendere anche alla scuola superiore, per garantire continuità di questo prezioso percorso formativo. La volontà del Comune di Milano di sfrattare la scuola dall’oggi al domani dimostra una preoccupante miopia che non intendiamo accettare. Confido che la maggioranza a Palazzo Marino – conclude Bestetti – aderisca alla nostra richiesta di convocare urgentemente una Commissione consiliare su questo argomento per trovare insieme una soluzione condivisa”.

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La Curia crea un servizio di ascolto per le vittime di abusi

Un servizio di ascolto a cui si possono rivolgere le vittime di abusi, attuali e passati, ma anche persone che sono a conoscenza di possibili abusi in ambito ecclesiale è stato creato dall’arcidiocesi di Milano. L’arcivescovo Mario Delpini ha firmato il decreto che lo istituisce oggi, nella prima Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi promossa dalla Cei. Il servizio di ascolto si aggiunge alla Commissione e al Referente diocesano per la tutela dei minori creato nel febbraio 2019 dalla Curia. con la nomina a referente dell’ex presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro, che oggi ha assistito alla messa celebrata da monsignor Delpini. “L’abuso sui piccoli, sui minori, sui fragili è un dramma che lascia ferite profonde, forse inguaribili; le vittime di abusi sono ferite nella loro più profonda intimità, nella stima di sé, nella fiducia nella vita, nella spontanea aspettativa di ricevere bene dagli adulti che stanno vicini” ha sottolineato nell’omelia in cui ha auspicato che coloro che hanno fatto del male “si rendano conto del male compiuto, perché se ne pentano e facciano penitenza, perché sentano il dovere di riparare, di risarcire”. “Invochiamo lo Spirito che illumini la nostra Chiesa. Ci insegni – ha aggiunto – le vie per prenderci cura delle vittime degli abusi perché nessuno si senta abbandonato. Ci ispiri a rendere sempre più adeguati gli strumenti di formazione e prevenzione che nella nostra Diocesi prendono forma più precisa e articolata, come oggi rendiamo noto con il comunicato pubblicato dal nostro Ufficio comunicazioni sociali”. ANSA

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