25 Marzo 2020

Accoltella la moglie, tenta il suicidio e in ospedale si scopre che è infetto

Un dominicano di 48 anni è stato denunciato dai carabinieri per il tentato omicidio della compagna, una connazionale di 43 anni, colpita con diverse coltellate alla gola nel corso di una lite scoppiata in strada a Milano, all’altezza del civico 45 di via Lorenteggio. L’uomo, che ha tentato il suicidio tagliandosi a sua volta la gola, una volta trasportato al Policlinico è risultato affetto da polmonite e giudicato sospetto caso di Covid-19. In giornata arriverà il risultato del tampone. A titolo precauzionale i militari intervenuti non saranno impiegati nelle prossime 24 ore. La donna ferita è stata accompagnata all’ospedale Niguarda, dove i medici le hanno dato una prognosi di 40 giorni.

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Arrestato in casa con due etti di hashish

Ieri sera, su segnalazione giunta presso la Centrale Operativa, gli agenti delle volanti hanno arrestato un cittadino egiziano 21enne, per detenzione e spaccio di stupefacenti. Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato 4 persone in un appartamento di via Pichi. Tra questi il 21enne era intento a consumare sostanza stupefacente, e sul tavolino difronte a lui vi erano diverse dosi di hashish. La perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di un totale di 200 grammi di hashish occultati in un mobiletto dell’abitazione.  

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Fallimento del Comune sulla spesa di quartiere a domicilio

Fallimento del Comune sulla spesa di quartiere a domicilio. Le buone intenzioni c’erano pure, ma l’assessore Tajani non è stata in grado di concludere. L’idea era venuta anche a noi dell’Osservatore e ad alcuni Municipi: per sostenere sia i cittadini che le attività del territorio si compilava una lista dei negozi di quartiere aperti e disponibili a consegnare a casa la merce. I piccoli negozi potrebbero così recuperare parte dei clienti abituali, i cittadini non sarebbero costretti a file chilometriche al supermercato, insomma ne guadagnerebbero tutte le parti. Compresa la collettività, parola che surrealmente è diventata sinonimo di fascismo in questi tempi, visto che meno ci si muove, meno c’è il rischio che aumentino i morti. Per una volta insomma molti consiglieri municipali avevano un’ottima occasione per dimostrare di conoscere il territorio e di volersene occupare come fatto dai Municipi 2, 4 e 9. E il Comune alla fine della scorsa settimana ha chiamato a raccolta i presidenti di Municipio per annunciare l’intenzione di creare un sito internet comunale proprio per promuovere la spesa di quartiere a domicilio. Un portale che grazie alla geolocalizzazione poteva dare le indicazioni rapidamente e con efficacia. Ma Cristina Tajani, assessore comunale alle Attività produttive, e la sua macchina sono lente. Troppo lente. E queste lentezze sanciscono il fallimento del Comune sulla spesa di quartiere a domicilio. I presidenti si sono ritrovati con un “prima o poi arriviamo” giudicato inaccettabile. “Questa è una cosa che va fatta subito, non tra uno o due mesi” ha spiegato Paolo Guido Bassi, presidente del Municipio 4, e anche Samuele Piscina (2) e Giuseppe Lardieri (9) hanno deciso che aspettare sarebbe stato controproducente. Quindi si sono mossi in autonomia come per altro già fatto da alcune social street su Facebook: le liste stanno circolando e continueranno ad aumentare, nonostante il fallimento del Comune sulla spesa di quartiere a domicilio.

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