Dubbi e accuse sull’ospedale in Fiera. Sono tante le voci che iniziano a dissentire sulla versione ottimistica dell’operazione ospedale in Fiera. Il polo che doveva avere 400 posti letto, ma per ora è oggettivo che l’obbiettivo finale è lontano. Per ora le notizie ufficiali parlano di 24 posti operativi. Pare che il problema vero sia stato che un reparto d’ospedale non è composto solo di muri e macchinari, ma anche di medici e infermieri. In Europa però non siamo in Cina, dove il governo paga un tanto al piombo. In questo continente ci sono diritti civili, meno di una volta ma ci sono, e teste pensanti che hanno infatti contestato la teoria dello sforzo bellico perché esime i capi dalla responsabilità delle perdite. Quindi reclutare specialisti è difficile: secondo alcune stime serve un medico ogni tre letti e un infermiere ogni due. Dunque per la Fiera si trattava di circa 1200 medici e 800 infermieri. Tutte persone che tra l’altro dovrebbero accettare contratti temporanei proprio mentre l’offerta di lavoro è esplosa. Qualcuno ha anche stigmatizzato l’offerta di posti letto al governatore del Piemonte in cambio di medici: la proposta di Fontana è stata rispedita al mittente. Viste queste premesse non stupiscono i ritardi, però dubbi e accuse sull’ospedale in Fiera non si fermano qui. Abbiamo riportato i dubbi dell’europarlamentare Lia Quartapelle, ma non è la sola. Nel campo del Movimento 5 Stelle alcuni iniziano a contestare i costi dell’operazione e qualcuno comincia a chiedere l’intervento della magistratura per chiarire dove siano finiti i 21 milioni dichiarati come spese. Guido Bertolaso in questi giorni ha inaugurato due strutture: una nelle Marche e una in Lombardia. Sulla seconda però si sommano dubbi e accuse. L’unico modo per dirimere ogni dubbio sarebbe renderlo pienamente operativo in tempi molto rapidi, però per ottenere questo risultato bisogna capire cosa farne dopo per capire come concluderlo oggi.

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